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, tutti i paesi veneti di Terraferma compresi fra gli stali ereditari dell’augusta casa d’Austria e il mezzo del lagodi Garda, la sinistra sponda dell’Adige sino a Porto Le-gnago, e la sinistra sponda del Po si de-volsero in piena sovranità del detto imperatore, rimanendo alla repubblica Cisalpina, olire l’antica Lombardia austriaca con Milano sua capitale, il Bergamasco, il Bresciano, il Cremasco, la città
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diritto di nomina, 881. Archivi veneti, 678. Arsenale, incendio, 374. Assedio e blocco di Venezia del 1849,789. Attila, sua irruzione nella Venezia terrestre, 13. Austriaci, guerra colta repubblica, 480 ; Napoleone Bonapartc divide con essi gli siali veneti, 709; penetrano in Vene- zia, 713; la cedono ai francesi, 742 ; tornano in possesso di essa, 786 ; formano il regno Lombardo-Veneto, 788. Avogadori
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463 già nel 1081 la troviamo unita a Roberto Guiscardo di Sicilia al-1’ assedio di Durazzo contro i Veneti alleati de’ Greci. Ma morto Roberto indi a poco, Venezia ebbe da’ Greci 1’ infera Dalmazia, e quindi anco Ragusa (1084). Infatti sappiamo da Razzi (I, 16), che Ragusa ebbe Conti veneti dal 1122 al 1152. Sebastiano Dolci (Libert. Perpet. Cap. IV) ci dà i nomi di quattro di essi : Marco
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. Nel 1571 i Veneziani lo riassediano invano, difeso dai Turchi. Nel 1687 i Veneti, aiutati dalle forze spedite dal Pontefice Innocenzo XI, e dai Montenerini. si accingono ad espugnare Castelnuovo. Il Vladika parla della memorabile presa di Castelnuovo fatta in quest’anno 1687 dai Veneti, Pontifici, e Montenerini. Questo forte era divenuto nel 1686 ricovero di Corsari Turchi, che andavano infestando
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questa epigrafe- Fra i più antichi de’ qdali abbiamo memoria è un A icolò Crasso (0 de Grassis) notajo ducale che. lino dal 1444 nel *5 settembre fu dal doge Francesco Foscai'i spedito a Francesco Gradenigo podestà di Torcello onde ottenesse in pubblico nome dalla badessa di s. Adriano nell'isola Costanziaca una reliquia de’ ss. Innocenti delle varie che colà si veneravano, la quale era stata decretata
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, 171. Nicolò IV, papa, ricord., II, 11, 119. 187. Nicolò V, papa, sua bolla, ee., ric., I, 248. Nicolotti. V. Castellani. Nicopeja imag. di N. D., da chi acquistata, II, 11, 5i, 62. Nobili veneti ; classi, I, 113 : magistrature, ivi; eguaglianza di diritti fra loro, 127; esclusi dal comando degli eserciti di terra, 129 ; tenevano però quello del navile, 1, 11, 261 ; come infrenati, 133, 135, 136
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fuddetti, fe prima quelli , che li ricercattero non proveranno di ettere Sudditi Veneti , e fe non faranno muniti anche di una Fede de" Capitani delle refpettive Comunità , che qualifichi per probi il Patrone, e Marinari di quei Navigli , che intendeflero di levare il Paflaporto ; dovendoli nello fletto tempo efegui- T 4 re
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4« fo dal Segretario del Magiftrato de’Cinque Savj alla Mercanzia . 19 Effondo provvidamente iftituito nel fuddetto Magiftrato de’ Cinque Savj un efatto Regiftro, in cui apparifeono le confegne de5 PaiTavanti, che di tempo in tempo vengono fatte all’ indicate Cariche Pubbliche, e Reiidenti, e Con- • foli Veneti; perciò farà cura delle Cariche, Reiidenti, e Confoli medefimi, al termine
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*3 15- nello Stato , o impiegate nella Navigazione Veneta» faranno anch’ effe abilitate a cuoprire in qualità di Capitani li Veneti Legni, quando però facciano conftare legalmente al fuddetto Magiftrato de5 Cinque Savj le fttefpreife indifpenfabili condizioni. 3 Se quefli tali naturalizzati avendo ottenuta la Patente diCapitanio, interrompendo il fervizio, paftaiTero poi a navigare con Bandiera
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per altro reftar valido il Teftamento nelle altre fue parti. 3 Abbenchè al Titolo der Scrivani fiafi detto, che abbiano etti la facoltà di rogare, fi dichiara, che fe alcuno, at~ trovandofi fopra Battimenti Veneti Patentati, faceffe il proprio Teftamento tutto fcritto, e fottoferitto di fuo Carattere con il mefe, giorno, ed anno , e con l’indicazione del Battimento, fopra cui fi trovafle imbarcato, avrà etto
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I 92- pre l’Afpirante prefentarfi al Magiftrato de’Confoli, e far conftare col mezzo di Fedi de5 Magiflrati de’ Sopra-Confo-li, Beftemmia, Avvogaria, e Signori di Notte al Criminal, e Civil, di non eiìer mai flato il fuo Nome defcritto per convinto di falfo, o mancato di Credito , 40 Si vuole altresì, che li Mezzani di Sicurtà fiano Sudditi Veneti d’origine, oppure con vincolato permanente
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z6S 16 Li Battimenti tutti si Veneti, che di ogni altra Nazione della Portata, come all5Articolo 13.0, iìccome faranno tenuti di pagare alla Profeflìone dei Piloti d’Ittria il Pilotaggio di Due. 10. V. P. prendano , o nò in Ittria etti Piloti ; così, entrati che fiano in quetti Porti, e fod-disfatto eifo Pilotaggio, farà dovere dell’ Efattore della Pro-feflione medeiima di rilafciar gratis
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confeguirli, dovrà con tutta diligenza informarne il fuo Parcenevole, perchè pofla ricorrere a9 Magiftrato de’Cinque Savj alla Mercanzia, da cui gli farà preftata tutta la poifibile aflìftenza . 3* Prefentandoii nelle varie Navigazioni a’ Luoghi , Cofte , o Terre , dove rifiedeflero Piloti pratici dell’ ingreflò dei Porti, Canali, o Secche, dovranno li Capitanj Veneti valerli a fpefe della Nave de* Piloti
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131 32 Tutte le Cancellerie de’ Veneti Confolati, dove non lo vietaiTero le coflituzioni de’riflettivi Governi, avranno debito precifo d’accettare dai Sudditi noftri ogni Atto, Ef-pofizione, Depofizione, Protetto, e qualfivoglia altra Carta, purché non iia infamatoria. Che fe tale etta fotte, non potrà inferirti , nè eflere annotata negli Atti della Cancelleria ; ma dovrà il Cancelliere levarne
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al Ma-girtrato de’Cinque Savj, onde porta rintracciarfene il Proprietario . Egual debito avranno tutti li Reildenti, Confo-ld, Vice-Confoli, Agenti, e Deputati Veneti in Stati alieni. 30 Sentimenti di Umanità, e di Religione intereffano egualmente l’Autorità Pubblica anche i Cadaveri, che foffero gettati dal Mare fopra le Sponde ; ne’ quali cafi non potrà chi che fia fpogliarli delle proprie Vefti
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almeno da due de* N. N. H.H. Provveditori, e regittrata nel Libro a ciò deflina-to, e cuftodita dal Capitanio, e Patrone per gli opportuni rifcontri. . 12 Que’Sudditi, che aveflero bifogno di equipaggiare alcun Battimento Nazionale acquittafo fuori di Venezia , o in Efteri Porti , dovranno munirfi di una eguale Licenza de’ rifpettivi Pubblici Rapprefentanti, oppure de3 Veneti Condoli, Vice - Confoli, Agenti, o Deputati in Etteri
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, fe ne faranno, ed in mancanza, delli Denari della fua Caffa , 24 Non potranno li Marinari de’ Baftimenti Veneti Patentati in neffun modo introdurre ne5 Baftimenti medefimi Prodotti, Effetti, o Merci, abbenchè permeffe, fe non quanto importaffero le rifpettive loro Grazie, e Portate, e quefte con la cognizione del Capitanio ; reftando a’ mede-fimi efpreffamente proibito di fare il benché minimo Traffico
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45 ceffi ad altri, che a’ foli veri Sudditi Veneti, nè potranno eifere rilafciati, che dalle fole Cariche Bailaggia, Generalizia da Mar, e Dalmazia, dal Capitan in Golfo, dalli due Reiidenti in Napoli, ed in Inghilterra, e dai Confoli Veneti iituati negli Eileri Porti fuori del Golfo di Venezia» 12 I caii, ne’ quali farà permeifo alle Suddite Pubbliche Figure di rilafciare quefti Paftavanti
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, e rifpetto verfo le Pubbliche Figure Confolari; fi preferive, che tutti lì Capitani, Patroni, Offiziali, e Marinari de’ Veneti Legni Mercantili , e tutti gli altri Sudditi, tanto flabiliti, quanto paf-feggieri, e andanti, evenienti, fiano in debito precifo d’obbedire immediatamente, nè portano in verun modo, nè per qualfivoglia immaginabile prefetto fofpendere l’efecuzionc ai Comandamenti, che da’ Confoli
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1786
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, come in preferite ii pratica, 26 Dovranno eifi Confoli far affifter li Cappellani, ed altri Sudditi Veneti dalli Dragomani, e Gianizzeri de’rilpettivi lor Confolati, e dalli foliti Senfali; avendo cura, e predando tutta l’opera loro, e tutta la poifibiìe protezione , onde ila fempre mantenuta la buona fede ne’ Contratti, l’efattezza ne5 Pagamenti, e la quiete, e la libertà del Commercio. 27 Sa-
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