(6,661 - 6,680 of 24,545)
Pages
-
-
Title
-
Page 225
-
Date
-
1914
-
Text
-
generale e giudice supremo delle predette regie poste in Italia, e dall’altra dal residente della república di Venezia presso il governo generale della Lombardia austriaca, Cesare Vignola, espressamente autorizzato dalla república di Venezia. Convenzione per la corrispondenza tra il regio ufficio di corrier maggiore della città e stato di Milano, con l’ufficio dei corrieri veneti. — Art. 1. Il corriere
-
-
Title
-
Page 153
-
Date
-
1914
-
Text
-
. Cosi circa la restituzione o il compenso degli animali toltisi scambievolmente dai sudditi delle due parti in quel di Tolmino nel passato agosto. Si ordina la restituzione ai carintiani, sudditi di Bamberga, di una vacca tolta loro da veneti di Dogna in Wolfsbach 1’ 8 ottobre u. s. Decisosi il trasporto della commissione in Pontebba per la designazione della linea di confine nei monti, ma non potendosi
-
-
Title
-
Page 206
-
Date
-
1914
-
Text
-
184 COMMEMORIALI, LIBRO XXXII. di Milano coll’ufficio dei corrieri veneti: Art. Il corriere ordinario veneto dovrà nel suo viaggio settimanale andare in posta a Milano, usando delle stazioni stabilite dall’ufficio di Milano in Vaprio e Colombarollo; a tal uopo l’ufficio suddetto dovrà far tenere lungo la strada fra Bergamo e Milano i cavalli necessari al detto corriere, che dovranno
-
-
Title
-
Page 240
-
Date
-
1914
-
Text
-
218 COMMEMORI ALI, LIBRO XXXIII. Halan, e poi alquanto obliquamente a sinistra, al punto 45° sulla vetta del monte Mali Halan. A sinistra della linea dalla parte veneta vi è il raggio di Velichi Halan, ed a destra dalla parte dei liccani vi è il pascolo, da questi detto Nekicha Torina e dai veneti Mali Halan e più in giù la vedetta cesarea Prag. Seguendo il corso dei monti verso la parte veneta
-
-
Title
-
Page 135
-
Date
-
1933
-
Text
-
nostro Dominio ». Gli antichi veneti definivano Modone e Corone « oculi capitales communi », mentre si ripeteva che nel bailo di Costantinopoli erano « depositate le pupille degli occhi della Serenissima ». L’importanza di Modone e Corone, che, ai limiti estremi della Grecia meridionale, vigilavano le rotte delle navi che di necessità si avvicinavano, ne faceva quasi due altre piccole Gibilterre non lontane
-
-
Title
-
Page 392
-
Date
-
1824
-
Text
-
. I capitani Veneti si riunirono tutti in Akri, e rimisero a Marco Giusti-nian il comando di Terra (18). Il giorno della vigilia di s. Giovanni del 1256 ebbero rapporto, che la squadra Genovese fu veduta da lontano, e che verso sera si appresterebbe per giungere sopra i Veneti nel cuor della notte. Fecero perciò subito vela con 38 galere (fra cui due Pisane ) dieci varchette, e varie taredi, e si ridussero
-
-
Title
-
Page 202
-
Date
-
1958
-
Text
-
Se a tutte le informazioni, che sugli Slavi sono pervenute a Roma, aggiungiamo le relazioni ed i dispacci che soprattutto gli ambasciatori veneti anche in quest’epoca presentavano nelle solite forme al loro governo sugli Stati europei, sulla Germania, sull’impero Ottomano o su la Moscovia, su la Polonia (fino all’ultimo ambasciatore Daniele Dolfin) e su la Boemia (1), potremo ben dire col prof
-
-
Title
-
Page 180
-
Date
-
1674
-
Text
-
i68 DE FATTI VENETI. 12 3 3 Nel cader d’effe, ne pullularono in Coftantinopoli, quafi che à vicenda , di più terribili. Perduta, c’hebbe Giouanni Vatazzo al cimento di molte pruoue lafperanza d’infignorirfi del Regno, pensò, mutando clima, di mutar fortuna, e fi dirizzò nella Thracia conam-bitiofa intentione. Quiuivnì alle fue Tarmi delTImperatore di Trasfonda j Prencipe, che traheua Torigine
-
-
Title
-
Page 198
-
Date
-
1534
-
Text
-
:tumconftantiam Venetorum in imperato riafide.Pipinus igitur Venetis bellum moturus Claflem ftatim Rauenn? q maximam poteft cogit:Tum ad infeftandos dalmati? portus:tum ut di ligentius rphibeat ne commeatus Venetias importentur. Ea fpe ut exdufis terra mariq; cibariis : Veneti adadi inedia maturius faciant deditióemjm perat pr?terea fluuiatiles naues q plur mas poteft. Veneti uero certiores fa ¿tidonge celerius
-
-
Title
-
Page 463
-
Date
-
1765
-
Text
-
nel 1342. Vi fi vede San Marco , che dà la bandiera al Doge colle lettere S. M. VENETI, e AN . DANDVL . DVX. Nel rovefcio 1’ effigie di Crifto Signore , che forge dal Sepolcro colle lettere XPS. RESVRESIT. L’xi. nel Mufeo Bertacchini è fimile alla precedente, ma con que-fta Ifcrizione alquanto diverfa, cioè S. M. VENETI ANDR. DANDV-LO DVX. L’altra facciata ha Crifto , che fta in piedi col Vangelo in mano
-
-
Title
-
Page 103
-
Date
-
1790
-
Text
-
nell’ aver sudditi così ben affetti, e risoluti a spontaneamente sostenere la Sovranità di VV. EE. Quelli , che sono penetrati dalle sciagure di questa Monarchia sperano , che l’insurrezione a favor del Governo contro lo spirito d’innovazione, dia forse esempio alle Popolazioni dell’Italia, assoggettate dall’influenza de’Francesi : sperasi, che tanta energia ne’sudditi Veneti si accresca , e dia da pensar
-
-
Title
-
Page 599
-
Date
-
1847
-
Text
-
. V. Trattati originali di lega, di pace, di commercio con la corte pontificia, e lettere e brevi papali. Cr.AssiF. VI. Filze di commissioni date ad ambasciatori e ministri veneti alla corte di Roma e Stato pontificio. Classif. VII. Filze di dispacci, lettere degli ambasciatori e ministri veneti a Roma e Stato pontificio, dal i5o6 al 1G87. Copie, dal i55G al 1720. I dispacci Roma ordinaria, dal 1792 al 1797
-
-
Title
-
Page 611
-
Date
-
1847
-
Text
-
pubbliche, dogane, milizia di mar, savio cassier, scansadori, revisori, regolatori delle spese, ec. Archivio del collegio dei veneti ragionati, degli offiziali alla tansa insidia e dell1 e « ira da ternaria vecchia e nova. Archivio di zecca e dei suoi provveditori, cioè filze, registri, terminazioni. I quaderni furono trasportati, sotto il governo italico, a Milano, nè furono restituiti, quantunque
-
-
Title
-
Page 601
-
Date
-
1847
-
Text
-
, e ad altri suoi ministri nell’impero ottomano. Classif. VI. Dispacci e lettere del bailo della repubblica a Costantinopoli e de’suoi ministri nell’ impero ottomano. Classif. VII. Relazioni di ministri veneti alla Porta ottomana ritornati in patria, o in servigio. Classif. VIII. Documenti spettanti a vari oggetti importanti della repubblica colla corte ottomana. SEZIONE X. Documenti che riguardavano le reggenze e potenze
-
-
Title
-
Page 750
-
Date
-
1859
-
Text
-
I dettò la pace a suo piacimento, ad onta che la sua situazione non era esente da pericoli, perchè egli era sempre pronto, audace e sagace in politica, quanto nell’ armi. Bisognò accettare le sue condizioni, fra le quali l’Austria perdette i dominii veneti. 2. I plenipotenziari pel trattato di pace, in conseguenza della memorabile giornata d’Austerlitz e susseguente armistizio, si adunarono
-
-
Title
-
Page 42
-
Date
-
1859
-
Text
-
34 zio storico era responsabile della verità verso il senato, debbo opinare e spiegare, per ultima conclusione : doversi rispettare l'autorità del Giustiniani, pel naturale riflesso che i primitivi veneti, pensando di proposito già da qualche anteriore tempo alla nuova forma stabile del governo ducale, saviamente prima di effettuarla abbiano voluto premunirsene, cou procurarsi anzitutto
-
-
Title
-
Page 500
-
Date
-
1859
-
Text
-
alcune prove di questi suoi Vero nismi. L’opinione dell’autore, è la ricerca per dimostrare relativamente agli stati veneti, clie possa probabilmente applicarsi all’Italia tutta. In conferma di sua opinione, ricorda che l’Algarotti cita una lettera di Varo a Virgilio, nella quale commentando un certo epigramma, critica la parola pulus, asseverando non essere Ialina. Dal sin
-
-
Title
-
Page 546
-
Date
-
1859
-
Text
-
partecipi de’salutari divisamenti in essa compresi le persone che non l’intesero pronunciare,e quello di ripromettersi,dalla diramazione, novelle beneficenze a favore de’veneti poveri. L’omelia ispirata da’pi incipii evangelici, vestita colle forme della più commovente eloquenza, è un ulteriore monumento dello zelo, della dottrina,del mirabile eloquio di quell’An-gelo della s. Chiesa veneziana. Scrisse
-
-
Title
-
Page 815
-
Date
-
1859
-
Text
-
de’ vescovi de’ domimi veneti cdillagusa,già discorsa uel § XX, n. 3,concessa all'imperatore d’Au-stlia/)ro tempore, gli accordò pure il privilegio di nominure a tutte le abbazie uon patronali esistenti negli stati veneti. Vescovi d’Olivolo. 2. L’esistenza della presente Venezia cominciò nel 421 di nostra era, per tutto quanto il più volte narrato, e nuovamente uel § XIX, n. 1 e 2. La formarono
-
-
Title
-
Page 701
-
Date
-
1859
-
Text
-
del bailo, e le comunicava a quella corte, ciò che gli fruttò lo sfratto da’dominii veneti e contumacia di molti anni, tolta quando già era divenuto cardinale. Fino dal 1268 fu comandato dalla repubblica che gli oratori al loro ritorno dessero in nota quelle cose che potessero giovare allo stato; disposizione probabilmente che rinnovò altra più antica. Obbligati gli ambasciatori di fare una relazione
Pages