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222 DE’ FATTI VENETI * io fen- taccollo fchieratamente in Campagna, e ritrouatofi con etto dà ¡»fatteti- corpo à corpo, ferillo malamente nella faccia; e lo infeguì poi per doh' lungo tratto con ftrage non poca de’ fuoi. Ora , dopo, che Moniìgnore la Palilfa, occupò Vicenza,e Lo-nigo, ecorfe, & arfe que’Territori; d’intorno, venne approflì-mandofià Padoua, lènza che alcuno impedire
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. tra Francia, ? Spagna 742 Padoua fi rende agl'imperiali 87* r/-cuperata da Veneti 100. afsediata da Cefare 116.indarno l'iS.fefle per lajuapreieruatione 119 fortificata 164 fue gelofie 175. r/’/z-forzata da Veneti 214.proceduta da mede fimi 220. difefa da Ber-nardo figlio del Doge Loredan 319. introdotto lo ftudio in effia 389 Vallano ajjediato da Spagnuoli 737 Palignano prefi da Veneti 531
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dal Ciamonte 191. prefòdaVeneti 198 Cafale prefo dal Mar chef e di Mantona 48 Cafoboldo foecorfo da Veneti 57 Cafiel franco prefo dal Ciamonte 192. da Mafsimiliano 222 Cafiel nuouo prefo da Veneti, e da Spagnuoli 663. ri ac qui fi ato da T* urchi Catalogna inuafa da F rane e fi 408 Cattarina Cornar a Reina diCipri muore 177 Cattarina de* Medici madre di Francefco fecondo regnante 743 Cattarla Zen Ambafctator
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i8£ DE’ FATTI VENETI corfe ciò , che in tali cafi fouente occórre, che per rapezzarevn timore vfato fouerchio, s intraprende vn’ardire temerario. Girata la confulta de’ Capi, terminarono di andar’à combattere veneti ri- Verona, non ottante, che vi fi fotte già introdotto Anault con f iuonoat- l’intero delle genti. Auuicinati, che fe le furono, Lattando da taccata. gerg0rn0 ? fopraintendente
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Più Notabili . la di pace, e ritorna à Coftanti- nello Stato di Milano, enei Vie- nopolifati. dtfpojlo alla pace 665. gli uien ceduta da Veneti Romania , e Maluafìa 686. difende la Regina Vedoua d'Vngkeria 688. manda un fuo Dradornano a Venetia 1 ratifica la pace, 690. s'arma 694- fraleggia Reggio 696. entra in Buda , 700. manda la Regina col Figlio in T ranfiluania : prende Stngonia
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2<?4 DE fatti veneti tar’in fauore de’Francefi , fe non riceueano incontanente il compito faldo . Minacciaua quedodifordine la pretta rouinad’ogni fondamentale fperanza, la quale molto pauentata da Paolo Cappello, e Chriftofòro Moro , Proueditori, non feppero rimedi acchet- diarui meglio, che lupplendo all’altrui mancanza con l’esborfo ìffo/J0' vinticinque mila ducati del Veneto Erario
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, <? Rauenna , 509. attaccano Napoli, ? />r£77-dfcwo Terre 523. A/coli 526. Brandìzzo 527. /incamminano uerfo Napoli lui lo af- Ber gomo, 432. /«£ dimofìratio-ni vsrfo la República 16$. W-c ere ata ad arrender fi 168. // ri-render fi, ^ Acontan Barbarano confegna le Cbia-ui iui faccbeggiata da Tedef-chiy 169. prefa da ì Veneti 185. da Tedefebi 225- fedele alla República 345 fediano 52.9. prendono Otranto
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¿o DE FATTI VENETI comparía viciniílima di Mafìimiliano . La dura neceííita, in cui fitrouauano i nemici, òdiconuenireattenderlo ancor’eflì,òdi códuriì difperatamente ad attaccare la Maeilà Sua dentro à quel Ricinto, & ad eshibirle certa la vittoria, in vece lei di andarfela cercando tra gli accideti azzardofi dell’armi, e le variationi infia-bili della fortuna.Dopo setite le opinioni
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374 DE FATTI VENETI Colonna, con Sedunenfe, e con molti fuorufciti di Milano batterono coniulta i Capitani fopra che deliberarfi. Fu l’opinione de’ Veneti, ben diritirarfi dall’aifedio, non già di vfcire da quel di-ftreto, per rtondar mdiciodifuga;fermarfiaIconfìnein vnbuon’ alloggiamento^doiferuandogli andamenti de’nemici, per poter coglier’anco quei vantaggi, che fumminiftrano fpeiso
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¿32 DE’ FATTI VENETI battuta Città , e tante volte vfcire in perfona con tagliate nume-rofe de’ nemici, che sforzolli alla fine à cedere. Miglior'efrto non ùdifiHde hebbeil SangiaccofottoMaluafia . Mentre tormentauaRoma-efa ritirar nia con l’armi, tentatala co’ blandimenti, quiui ancora trouò la inimico • medelìma coftanza d’animo ; onde già inhorriditofi grandemente il Vernó, sbandò
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Più Notabili. Legnavoprefo da Francefi 109. nacqui fiato da Veneti 110.foccorfo dal Gritti 169. difefòda Carlo Marino Proueditor : prefo ’.da Ciò; Paolo Buglione 308.309 Lendenara acqui/lata da Veneti 182, Leonardo Emo Proueditor in Cam. po 443 Leonardo Loredan Doge 309. muo-re 390 Leonardo Mocenigo Ambafciator d' ubbidienza à Giulio li. 91. à Bologna iSy.à Leone X. zyz-fpedito à Milano
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daVettorGarz^oniG^o.ce- Papa 600 duta da Veneti al Turco 686 Maria Regina d'Inghilterra muo- Maranoprejo da Qhriftoforo Fran- re ^ 741 gipane 317. affediato da Veneti > Mariano da Prato flipendiato dalla eshihito a me demi da Pietro Republica 218 Stroz.Zji ty^.ac qui fiato daVeneti Marino Caualh Amb. a Solimano 698. conifirmato a' me de mi 704 765 .ratifica la pace con Milano Marc’ AntonioColonna entra
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266 DE FATTI VENETI ta, e’1 Caftello. Allora vna portione de’noflri abbandonò la pugna , mentre anche haueuano quafi interamente foprafatti, . e rotti li nemici. Senza veruna contefa vi entrarono ;fortiti poi , tYañolen ed infeguiti > ed arriuati li fuggitiui ,nevcciferoingran parte, & altri, che velocemente corièro à BafTignano,per paisare il Pò »e d’indi ritornare in Francia , rottoli
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dal pie demo 181. ricupera più terre ; to[io le per de 182. prende più legni Veneti , Rouigo, & altre Terre 187. Paffa il Pò 188 .fue imprefe 2.H. ricupera Baflia 232. infefto controVeneti z6\.daneggia il Po-le fine 262. fuoi officij per andar a Roma, va et ott ene il perdono 267 fugge da quella ritornando à Ferrara 268. s'offerifee al Papa contro Ferdinando 281c ricene aiuti dalla República
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Faenza, e Crimini : eshibitioni rilafciando-le 35. file militie raccolte da Fiorentini %6-fàimprefenella Romagna 70. J'comunica la República 91. vuol Rauenna^e Cernia: ricerca Ambafciatori Veneti,e liJiprezza qy.fpedifce mi Itti e in aiuto del Duca Al fon(0 144. fi riconcilia con gli Ambafciatori Veneti 153. tenta dipacificarfi con Ce far e, e la República 15 %.di muoner guerra al Rè
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appiccatefi, vi attaccarono in momenti vnhorrido incendio.tL Si atterrirono, fi con fufe ro à quel (pettacolo i Greci 3 e attoniti, e ftu-pefattifermandofiàvederlo,ioipeièroicolpi,e Tofreiè. Allhoraino- li ri furon loro adoifo, nè più dando lor tempo di ritornarln fe freisi, gli obbligarono, íbprafatti, e ibuuertiti, à cederli Campo, e laiciarln Dominio, e à diicretione de" Veneti tutto quel tratto
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42Z DE’ FATTI VENETI. fùobligato in prigione àfcolparfène* creilo fèueramente punito. Acquiflatofi da’ Milanefi Cafale, tragittarono il Pò frettolofi à BrefTel- lo, iìtuato in ripa del fiume * nè vedutofi quel Prefidio capace àre-iìfterejafciò la Terra, prima, che vi giungeiTe l’attacco, e ritirofTì, for-Trendono tificato in Cailello. Siandauano in tanto Farmi Collegate alleflendo. BrcjfeT dl Fù
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Vifconti Duca di Milano, s’-impojfeffa di Verona 3 60. contra Fiorentini} e Bolognefi 366. Veneti, & altri contro di lui 366. rotto. 366 Gio: G iacomo T riuultio in Capuaper Ferdinando di “Napoli 588. confegnala Citta a Carlo Vi li. con malafede 688. in Itali General de’Francefi 731.prende cinque■-> CaJìeUi 7 3 ¿.gl'abbandona 736. General di nuouo de’ Francefi in Italia nel Milane
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, & altri fimilij E il folto de nemici principiaua horamai con colpi, e ferite à coprir', e circondari Veneti di vn’euidente fuantaggio . Calò il giorno, mentre an-%£°upu'-daua la peggio crefcendo. Soprauuenuta la notte,iolpenderonfil’ gna con Itu offefe 5 e retiate in mano à nemici quattro Naui affondate Venete,il dc' Piccinino alleilille immediate nel Corpo dellaltre lue, & andò
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144 DE FATTI VENETI. Veicouo diBethelem, quello d’Acri, due Francefi, vn’Abbate, e, cinque Pattiti j Veneti, Ottone Quirini, Nicolò Nauagiero , Panta-leone Barbo, Vital Dandolo, e Bertuccio Contarmi. Ridottili quelli in appartato congregò, e innanti ad ogn altra fontione implorato , per lume, & incurizzo alla lor rettitudine, Io Spirito Santo, il primo de’lor penfierifù di preporui la perfona
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