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30 Nuovo Archivio Veneto primogenito Giovanni Battista, che si dedicò agli studi, accolse le note collezioni di viaggi, e morì a Padova I557 (*)• — Varietà (2). — Inizi della stampa a Venezia (3). Monumenti bizantini (4). La caduta del Campanile diede occasione a studi di vario valore (5). Edifici vari e collezioni artistiche (6). Varietà artistiche (7). Nacque (1) A. Dal Piero, Della vita
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. Persone illustri, dal sec. XIV. Luoghi vari del Perugino (2). Rieti (3). Bettona (4). Bevagna (5). Foli- torurn veterum Terrae Sanctae accurate delineatae et descriptae a p. Eleazaro Horn O. M. (1725-44), Roma, tip. Salustiana, pp. LX. 304, 40 (da un ms. Vat. ; i monumenti dei re Latini di Gerusalemme distrutti al principio del sec. XIX qui sono riprodotti in lodevole maniera ; così la Costudia della Terra Santa
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. e carta geogr., pp. 187 (buon lavoro) — F. Gregorovius, Storia della città di Roma nel medioevo, 4 voli., Roma-Torino, Casa editrice nazion., 1900-1902. (Ha circa 750 riproduzioni di monumenti, luoghi e persone) — Id., History of city of Rome in middle ages, transl. by G. W. Hamilton, II voi. (568-800), 2 ed., London, Bell, pp. 554 — G. von Gravenitz, Deutsche in Rom, Lipsia, Seemann. (2) Goyav, Pératé
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Pubblicazioni stella storia medioevale italiana 99 G. Melodia (i) ristampò il suo lavoro, che ha per iscopo di scagionare il Petrarca dall’ accusa di invidia contro Dante. — L’influsso del Petr. sull’ arte fu vario. Anzi tutto egli si interessò assai delle cose artistiche, e considerò i monumenti dell’ antichità, non solo col-l’occhio dell’ archeologo, ma anche coll’ ammirazione dell’ artista
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[Firenze] n. 37. (3) F. Biasio, Acqui e le sue terme, N. Antologia 183, p. 678 (terme di Acqui, suoi monumenti, ecc.). (4) F. Gabotto, Il comune Astese e la Casa di Savoia, Tor., pp. 206 (interessante). — G. Ruggero, Annotazioni tmmismatiche italiane, Riv. Numism. XV, 99 (monete medioevali di Asti). — E. Masi, Asti e gli Alfieri nei ricordi della Villa di S. Martino, Firenze, Barbera, pp. 601
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, Grenoble-Paris, pp. XV 318 (comprende anche il palazzo dei Cesari sul Palatino, e quello di Diocleziano a Spalato ; ancorché il B. si fermi specialmente sui monumenti orientali, parla del-1* ultima parte dell’ opera anche di quelli di Ravenna, Venezia, Parenzo, ecc. ; è opera di lusso, meglio che scientifica). — A. Venturi, / capolavori della scultura bizantina nella secotuia età d’oro, in Croniche
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e Siena si trovarono involte ; parla specialmente di Lucca, conducendo la narrazione fino al cadere del sec. XV). — Z. Winkler. Castruccio Castracani Her^og von Lucca. Berlino. Ebering, 1897. (2) A. Goffer, Siene, La révue génér. [Bruxelles], die. ’97 (i principali monumenti di Siena considerati dal punto di vista storico) (3) I confini storici del vescovado di Siena, Bull. sen. V, 334 sgg. (continua
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r33 Nuovo Archivio Veneto Ebrei, che vi fondarono una speciale comunità, secondo M. Lonardo (i). Lucito (2). L’ Abrado (3) sentì 1’ influsso dell’ epopea Carolin-gica, nei nomi locali, nelle leggende, ecc. P. Piccirilli (4) descrive luogo per luogo i monumenti abruzzesi (Valle Tritana, Ofena, Bominaco, Prata Ansidonia, Peltuino), e ne pubblica le iscrizioni. In una miscellanea di storia abruzzese
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(4) ; fra i quali colloco anche una miscellanea di scritti di A. Geffroy (5) messa insieme da G. Goyau. Vi si discorre dei Medici, di Savonarola, dei monumenti di Roma ecc. C. Manfroni (6) descrive l’ordinamento della marina genovese, eh’ era rimasto assai (1 ) Ueber die Formulsammlung des Rudolfs von Tours, S. B. bayer. Akad. 1898, I, 391 sgg. 402 sgg. (2) Repertorium Germanicum, Regesten aus d. peipst. Archiven
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di Teoderico, e reca numerose belle e importanti riproduzioni di monumenti antichi, che mancano al testo italiano. — M. Badmgarten, Ch. Daniel, A. de Waal, Die kathol. Kirche unserer Zeit, Berlin, Allg. Verlagsgesell. XVI, 692, t. I * Rom » (con sguardi retrospettivi alla storia di Roma). — I. Guirard,
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7» Nuovo Archivio Veneto Firenze e dei guelfi toscani (i). Anche luoghi minori della Valdelsa trovarono illustratori (2). Passiamo a Firenze (3). La sua storia più antica (4), i suoi vetusti monumenti distrutti (5) o conservati formarono argomento a studi. E cosi pure le sue chiese famose (6), nonché parecchi fatti (7) de’ suoi antichi tempi. R. David-sohn (8) reca un nuovo documento
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1929
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. Il viaggio è assai ben descritto, particolareggiato ed interessante e per le persone che vi incontrarono e per i monumenti d’arte, che vi si descrivono, e per le acute osservazioni personali dell’autore. Questi, che volle mantenersi anonimo, dice che, giunto a Padova, sul ritorno vi si fermò qualche giorno per ordinarsi l’abito da frate. Fonti. — Cappeiaari e Barbaro, Op. cit. BIBLIOGRAFIA (Ms
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. 491. — — Il teatro comico francese in Italia. — In: Riv. teatrale italiana, v. I, 1901, pp. 367-378. [Vi si parla del Goldoni, di Libero Pilotto, del Gallina]. 492. Levi Primo. — Riccardo Selvatico. — In : Riv. politica e lette- raria, settembre 1901. 493. Levi Ugo. — I monumenti più antichi del dialetto di Chioggia. — Venezia, Visentini, in-8.°, pp. 81. 494. Levi Morenos D. — La produttività
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— 101 — quell’ importantissima Colonia ben sapeano di non essere affatto greci , quantunque l’ignoranza dei vicini li avesse g'ià da poco tempo battezzati per tali , sostituendo con quello di Piana dei Greci l’antico nome di Plana Albanensiim, che leggesi in tutti i monumenti e in tutti gli atti pubblici, fino al principio del secolo testé scorso. Ad essa però non intendiamo attribuire
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1928
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di alegreza, che prego Idio sia posto in hora bona et agumento « di questa repubblica ». Sanudo, XVI, 467. (2) Il 14 luglio 1902 il vecchio campanile cadde e travolse nella sua rovina anche la loggetta, di cui si poterono salvare le statue di bronzo e alcuni frammenti marmorei. I due monumenti furono ricostruiti perfettamente uguali agii antichi. (3) L’ospedale fu trasferito in campo Rusolo (corruzione
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Capitolo VI. L’ARTE NELL’INDUSTRIA ñLLE grandi arti belle, onde la città andava insigne di monumenti, di statue, di pitture, erano ausilio possente le altre, volgarmente chiamate minori, che servono agli ornamenti della casa e della persona, agli usi e ai bisogni della vita, e che furono anch’esse per Venezia non solamente una gloria, ma una fonte di lucro, quando andava tramontando la fortuna
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Capitolo V. LA PITTURA NEL PIENO FIORE — LA VITA DEGLI ARTISTI TIZIANO - L’ASSUNTA. (Venezia, chiesa dei Frari). Venezia può vantarsi, più ancora che dei suoi mirabili monumenti architettonici, della pittura, che è gloria singolarmente e propriamente sua. Dopo le timide opere dei primi quattrocenteschi, la virtù artistica di Jacopo Bellini risurge per li rami nei figli di lui, Giovanni e Gentile
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1937
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delle tavolette lignee, voluta da un imperatore per ragioni politiche. Anche la civiltà assira ci ha lasciato, monumenti importantissimi, molte tavolette d’argilla, ritrovate negli scavi di Nini ve presso la biblioteca di Assurbanipal, in scrittura cuneiforme, che hanno gettato viva luce sulla storia della Mesopotamia. I Greci poi e i Eomani usarono per le necessità giornaliere tavolette cerate, riservando
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1929
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rinfiancate da pilastri, costruendo così il presbiterio e l’abside, a compimento dell’intera precedente costruzione rimasta interrotta. Ed ancora, per notar solo in rapida rassegna le opere sue più importanti, converrà ricordare i grandiosi suoi monumenti funebri veneziani, quello eretto in san Salvatore alla memoria di un Doge, di Francesco Venier, l’altro in onore di un medico celebre
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1929
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, nell'ideare anche la facciata sul Molo: così ce la presenta infatti un certo numero di figurazioni contemporanee: una xilografia attribuita ad Amman Josbt (1539-1591) raffigurante il Molo e i principali monumenti che vi prospettano; una stampa con « E1 volo del Turco », probabilmente databile fra il 1567 e il 1570; e infine la Pianta prospettica di Venezia, ristampa del 1567 di Francesco di Tomaso da Salò
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