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1930
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transacta et composita fuit. Forse per consolarsi dell’ insuccesso, il Negri, assunse nel 1356 il titolo di comes tergestinus. Ambizioso e irrequieto uomo dovette essere questo prelato, che poi, nel 1367, fece a Venezia, riguardo a Trieste, misteriose profferte che il governo della Repubblica di San Marco respinse.48 ) * * * I monumenti più cospicui della vita del Comune trecentesco sono senza dubbie
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1839
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sempre se l’uno 1 In quello che il papa potè per lui, non si risparmiò. Donò al cardinale Giovanni il proprio palazzo e giardino; donò alla duchessa i beni appartenuti già al marchese di Marignano, a condizione però che ne disponesse a favore di don Garzia, il quale egli designò inoltre al comando delle galere dello stalo ecclesiastico. E al duca fece regalo di tanti monumenti antichi elio appena poterono capire in quattro bastimenti
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1863
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DI GIROLAMO RAMUSIO. 1597. 317 mossi da ambizione d’ essere connumcrali tra’ titolati, hanno comprato il titolo. Altri poi son gentiluomini forestieri, soprattutto Genovesi, che avendo gran facoltà nel regno e gran prurito d’ambizione, per godere , come dicono essi, seggio in palazzo, comprano il feudo e il titolo; tra’ quali è principale il duca d’ Acerenza di casa Pinelli. Per il che questo negozio è venuto a tal segno, che non v’ è alcun cavaliere ricco in Napoli che non procuri essere titolato, stimando che non sia nobile quello che gode seggio, ma quello che possiede titolo ; onde quand’ uno di casa Caraffa o di casa Caracciolo è titolato , non si cambieria col re di Spagna. Viene affermato per cosa certa che in corte si trovin ora polizze per mezzo milione d’ oro di signori e altro persone napoli tane , che cercano titoli ed ufficj ; e siccome alcuni offeriscono buona somma di danari per esso titolo, così altri si contentan pagarne gran quantità, purché non si vada penetrando nel nascimento loro e dei padri ancora. Questa ambiziosa risoluzione è molto utile al re, perché S. M. vende il titolo di principe 20,000 scudi, di duca 15,000, di marchese 10,000, di conte 5000; i quali tanto più ascendono quanto importa il cambio. La qual cosa se è di rovina a’suddetti , perché spendono nel comprar il titolo , e profondono nel conservar la dignità, è ben di somma quiete al regno, perché indeboliti i signori dall’eccessive spese, che si dirà che fanno, si viene a mortificar quella naturale inquietezza ed incostanza che nasce col napolitano ; il quale , o titolato o cavaliere, così quello che gode, come quello che non gode seggio, è per lo più ricco per natura, ma povero per accidente, perchè il suo animo ciato l’eccita a profonder esorbilantcmente in vestimenti , cavalli , servitori e livree, e il suo pensier trascurato non permette che abbia alcuna cura delle cose famigliari, che sono amministrate da maggiordomi e procuratori che rubano quanto possono. Onde succedono per ordinario due cose per i prefati inconvenienti ; 1’ una , che i sopraddetti signori levano le gioje e gli ori alle mogli per far danaro, e diventan mercanti comprando grani, sete, ogli , ed altre robe di grandissimo traffico ; 1’ altra, che non avendo nè danari nò gioje
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1864
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e dei Cittadini del Consiglio della città di Capodistria ; e Monumenti del nobile consiglio della città di Capodistria. Un volume, in A gr., di pag. 453. — Venezia, presso Ignazio Valvasense, 1770. Contiene 64 atti, frammenti di diplomi, inscrizioni, citazioni di storici, e sembra aver avuto lo scopo di sostenere le condizioni politiche di Capodistria. 1134. Saggio dell’antica storia civile, ecclesiastica
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1847
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e del 1093 vescovo di Concordia. Mori del 1723, uomo pio e vigilante e perito nelle scienze ed arti liberali. Vedi a p. 116 dei Monumenti storici di Concordia del doti. Antonio Znmbaldi. San Vito, 1840, in 8. 5861. Cenni intorno a Zaccaria Falarcsso autore del poema liaiamonte Tiepolo ec. (n. 1686, m. 1769). Vedi nelle Novelle Letterarie del 1743 ; nel Morelli, Dissertazione sulla cultura della poesia
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1847
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, 1830. Editore Giuseppe Val lardi. 4565. Memorie di alcune più celebri fabbriche e situazioni di Venezia. Ivi, presso Teodoro Viero, 1831, in 12, bislungo. Sono almeno trentatrè. 4566. Vedute e Monumenti classici di Venezia disegnati e litografati dai più valenti artisti di questa città pubblicati da Carlo Hopfner negoziante di stampe in Venezia, a. 4833, in 4, picc. Sono trentasei vedute. Disegnatori
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1847
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, historique, poetique, et pitloresque sur Ics nionuments el les euriosités de cotte citò par Jules Le Gomte. Paris, Souverain, 4844, in 8. Forma il tomo xxviii delle Opere del Lecomte intitolalo : L'Italie des (jens dii monde. 4508. Venezia o colpo d’ occhio letterario, artistico, storico, poetico e pittoresco sui monumenti e curiosità di questa città, per Giulio Le Conile, prima versione italiana
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1847
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. ìv, 1477). a. 1346. 700. Istoria dell’assedio e della ricupera di Zara fatta da’ Veneziani nell’anno 1546 scritta da autore contemporaneo. (Sta nel libro Monumenti Veneziani di varia letteratura. Ven., Palese, 1796, in 4. editore Jacopo Morelli). a. 1556. 701. Patti preliminari dell’armistizio col re d’ Ungheria per la parte di Venezia, dali in Venezia 16 novembre 1556, latino (Verci, xiu, 56
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1864
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, in 8. — Venezia, 1765 - 1771. V. di Cissa al lib. Y. 4869. Nuova raccolta delle monete e zecche d’Italia, di Guido Antonio Zanetti. Cinque volumi, in 4. — Bologna, Lelio della Volpe, 1775 - 1779. V. voi. II. 4870. Saggio dell’avv. Giuseppe Cipriani di Cormons sull’antica Noreja, situata non lungi da Gorizia, in cui s’illustrano diversi monumenti delle venete provincie ed ia ¡specialità la navigazione
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1847
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intorno al quadro medesimo in attualità di lavoro. La Lettera c datata 10 dicembre 1847. tra il num. 4789 e 4790. 5829. Monumenti illustri d’Italia. I. Venezia. Articolo con disegni varii intercalati, steso da Francesco Zanotto, ed inserito a p. 134 e seg. dell’ Emporeo Arlislico-tetterario, a. 1818. tra il num. 4799 e 4800. 5850. Il Palazzo dotto la Cà d'Oro poslo sul Canal Grande a Santa Sofia.
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1847
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, lettere r carte per servire alla storia di Massimiliano I. e del suo tempo ( in lingua tedesca), Stutgarda, 1845, in 8. (Ardi. Storico. Appendice N. 14), a. 1 §21-1525. 800. Lettere del Cardinale Gasparo Coniarmi e di altri a lui con varie notizie sopra il Colloquio di Vormazia. Stanno nel tomo i, parte li, dei Monumenti di Faria Letteratura tratti dai manoscritti di Monsignor Beccaclelli. Bologna, 1799
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1847
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. Sulla Scultura in Venezia dal Medio evo sino ai nostri tempi, a. 1847. Aedi nell'Opera di Pietro Selvatico già da noi ricordata al numero 4653. (i) Premessi alcuni autori che in generale parlano della Scultura Veneziana, si nolano parecchie sculture parziali illustrate; comprendendo eziandio alcuni Monumenti e he potrebbero egualmente registrarsi nella parte delle Architetture. Si osserva
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1762
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, che egli alla medeiìma concedea. E di que- llo fentimento è ancora il Gretfero, ove così fcrilfe: Donatio Ludovici non tam efl nova donatio, auam confirmatio , & ratihabitio earum, quee jam a Pippino , & Carolo Magno faci ai fuerant, ut patet ex ipfo Diplomatis contcxtu. Lafcio altri monumenti più antichi di Leone Ollienfe , e del Secolo undecimo, come fon quelli di Vidone lm-peradore nell’anno 891. preifo
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1933
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che pubblicò anche una particolare raccolta di incisioni sopra le « magnificenze di Roma antica e moderna ».10 Ma il venerando Campidoglio secondo la volontà di Benedetto XIV doveva diventare non soltanto il centro dell’arte antica, ma anche di quella moderna. Col consiglio del suo Segretario di stato Valenti, buon conoscitore d’arte, e riprendendo un pro- » I monumenti egiziani del Campidoglio vennero
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1928
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. Nessun esercito in paese nemico si fece reo di distruzione così spietata. Nessun popolo prima o poi ha annientato con più piena riflessione e tutte le formalità legali i monumenti dell’arte e dell’industria, l’eredità dei padri ». 2 Lettera del 29 giugno 1559, presso Pollen 13-17. 3 Pollen XXXII. 4 L’ambasciatore francese a Roma al Cardinal di Lorena, 17 agosto 1559, presso Ribier II, 811 ss. Pollen 20 ss.
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1928
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, dove le prediche di Knox scatenarono parimenti l’iconoclasmo, accorse a St. Andrews, la prima sede vescovile del paese. Dopo che Knox per tre giorni vi ebbe inveito contro 1’« idolatria », il magnifico duomo, la chiesa madre di Scozia, coi suoi molti monumenti di prelati, nobili e uomini celebri, fu saccheggiato e trasformato in una ruina. Nè meglio andò alle altre chiese della città. 7 Ad Ovest di Perth giaceva
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1928
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; Paleotto ibid. 674 s.; Raynald 1563, nn. I93' 196; Pallavicini 23, 8 s; Beccadelli, Monumenti II, 149; Susta IV, 379 8.
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1933
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indugiò ancora dieci giorni prima di spedire a Carlo III la lettera promessa; Analmente la sottoscrisse il 30 novembre. « Stimiamo », così è detto in questo documento autografo « nostro preciso dovere di raguagliare la sacra reale Maestà Vostra delle Xostre intenzioni sempre disposti a darle evidenti prove dell’adempimento delle Xostre obbligazioni. Ci siamo presa la cura di radunare quei monumenti
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1892
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del dominio greco d’Italia fu Ravenna, i cui monumenti, opera di Giustiniano, testimoniano della rinascenza della contrada ritolta alla Gotica barbarie. Il dominio gotico nella nostra penisola, durato poco più
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1892
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antichissimi scorgo graficamente tracciata ne’ monumenti la duplice missione della nave negli albori dell’umanità, intendo la corsa in guerra ed il trasporto delle derrate.

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