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e coi plausi, che poi suonarono fra le vie. L’indipendenza non poteva acquistarsi che col sacrificio : il sacrificio voleva vittime : qualcuno doveva abbandonar questa patria per lasciarla libera e gloriosa ai fratelli. Sono dunque indivisibili per noi la gioja e il dolore il cantico del riscatto e la commemoraziou dei defunti. Questa commemorazione però, nessuno creda di poterla limitare a monumenti
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. La vostra causa èia nostra, ed i vostri titoli a questa causa furono da voi testò ammirabilmente enumerati; ned uopo è ricordare al genere umano i titoli vostri : e’ sono scritti in caratteri incancellabili dai vostri magnifici avanzi, da’ vostri eterni monumenti sul vostro suolo ; sono rimasi scritti eternamente del pari nelle anime vostre : e per ciò appunto 11011 fu permesso a nessuna tirannia
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. Son gente, che troppo frequentemente viaggiavano, non sempre per istudiare i monumenti e stampar libri; ma più per ¡studiare gli uomini, e riferire. Sono anche gente che or ora hanno strisciato inutilmente in palazzo, e domandatene ai portinai ed agli archivisti del governo ; e che, vedutisi trascurare, pensarono bene di tarsi apostoli di nuove dottrine nelle botteghe e per le vie, e di procacciarsi 1’ aura popolare
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altri monumenti , che provano la stessa cosa. 1465 ) Ma dopo che i Capitoli si sono generalmente chiusi , sembra l’immediata collazione del benefizio di Acolito al solo Prelato essere appartenuta , e ciò per introdotta consuetudine, o come dicevano allora ¿e more devoluto. Quindi nel 1487» 14 Gennaro , nel lib- Diversorum D nella Cur; ÌCast. pag. 143. t. vedesi registrato: Maphneus Gi- i rardo m’S. Dz Fa:1 yen
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elesse sei Procuratori, cinque Piovani, e uno Prete Titolato, perchè appellassero da quel Decreto, o il Patriarca il rimovesse . Egli per sedare i tumulti ed estinguere l’incendio, fece la seguente dichiarazione , che noi porteremo’ intiera dai monumenti lasciati dal Pedretti , non trovandosi nella comune Storia del Cosmi. 1231 ) Die Martis 28 Januarii 1592 a K^ati" Laurentius ‘Priolus Miseri
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Capo XI. 363 1714) Sebbene dai Monumenti antichi che ci restano, come dal Testamento di Orso Partiziaco ! Vesc. Olivolense dell’853 , nel Corti. XI, 42, e dal Concilio del 1040, e da altri ancora , non s! possa formare grande concetto della scienza di quei Secoli, come lo accorda altresì il Sandi I, 123 , nulla di manco dobbiamo confessare, che il nostro Clero ebbe tratto tratto alcuni uomini
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. Dei quali il secondo è tutto un disseppellimento di monumenti e di ricordi del passato. Poiché fino al Danubio s’era spinto il dominio romano, così fino ad esso era possibile trovare i segni suoi, e non era lecito
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278 MEMORIE INTORNO A L. F. MARSILI ansioso del nuovo, con serietà e ponderazione, mai con trasporto capriccioso e fantastico. Scienze naturali, arte, costumi, monumenti, iscrizioni, tutto è per lui motivo e oggetto di curiosità e di studio; le ricerche sul mondo delle piante si intrecciano con quelle sul mondo animale: la geografia è intesa nel suo signifi cato più vasto e più profondo
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con atto solenne in Bologna sotto gli auspici del Cardinale Legato Lorenzo Casoni 1’11 gennaio 1712. Infatti manca la riproduzione di monumenti, che certamente appartennero al Marsili e che passarono poi nella Stanza delle Antichità dell’ Istituto. Così manca il gioiello della collezione Marsiliana, cioè la famosa testa marmorea detta il Fauno dalla macchia. Si tratta in realtà di una egregia scoltura
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e l’azione magnanime. Se il Quincy scrivesse ora, colla locuzione < faute de monuments » potrebbe purtroppo comprendere, almeno per la parte di fisica, quei monumenti più eloquenti di ogni altro che sono gli stessi strumenti donati. Però il ricordo dell’atto munifico e dell'alta mente del donatore è ancora vivo e a lungo durerà perchè durerà il ricordo della azione da essi esercitata mercè l’uso
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benefattori. Nel 1493» 21 Maggio, il Patriarca Tomaso Donato nella Visita fatta alla Chiesa di S. Geremia ordinò che Titulati habentes Man-sionariam quotidianarh faciant supplere per alium sa-terdotem y & celebranti consueta eleemosyna trihua<-tur. Ex lib. Diversor. Cane. Patr. Sarebbe qui nef-joso produr altri monumenti per attestare e confermare la stessa cosa. Altrove vedremo , che le licenze date
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, che inondava fra noi. >10) Che poi le nostre Chiese non avessero piucchè le volontarie obblazioni , si vede perchè restane! monumenti , i quali mostrano , che non principiarono le Chiese ad aver le decime in proprietà, e senza ricavarle dalla mano del Prelato, se non molto tardi , anzi alcune non prima del Sec. XII, come S. Silvestro. Corn. ///, 78. Consta altresì , eh« le nostr« Chiese o non avevano Sta-
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non saranno stati certo quelli del paradiso), nè si potè loro strappare più di ciò. Fu veduto Accolti sorrìdere costantemente in mezzo ai tormenti •, prova, dice Muratori, di pregiudicato cervello. Cliccclicsia, continua egli, per porsi al coperto di consimili attentati, il papa istituì una compagnia di cento archibugieri a guardia del suo palazzo. Ci rimangono parecchi monumenti della magnificenza di Pio IV, e del suo amore pel pubblico
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DEI PAPI 257 labilmente a sua cura, Gli scavi fatti da lui eseguire in Roma c suoi dintorni gli fornirono gran copia di monumenti antichi e preziosi cui fece trasportare in Campidoglio in un edifizio costruito a tale oggetto, che chiamossi il Musco , ove furono esposti alla pubblica vista. » Bene-n detto era basso di statura; avea larga la fronte, lungo il » volto, penetrante lo sguardo
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, in cui brillavano del pari il buon gusto e la magnificenza. Ma questi sollazzi non erano che passeggieri; egli studiossi a rendersi illustre con altri monumenti più durevoli del suo genio. Fece costruire teatri, eriger templi , e fabbricare altri pubblici edifizj, ne’quali l’archilet-tura, la scultura, e la pittura furono in breve tempo portate al più alto punto di pertezione. Il tempo ci ha conservato i preziosi
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DEGLI IMPERATORI ROMANI sua mira era però di conservare Paimira; ma avendo Panno stesso udito in Tracia che si era ribellata, vi ritornò frettoloso, passò a fil di spada tutti gli abitanti, c distrusse sin dalle fondamenta quella città magnifica , di cui rimangono ancora monumenti i quali destano l’ammirazione degli intelligenti. Aureliano era naturalmente inclinato alla crudeltà. Manifestasi
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non interrotta de’suoi successori, convien scendere sino a Mende, cui fu debitore l’Egitto del famoso lago che porta il suo nome, dall’umana industria scavato in Epta-nomide, e differente per ciò dal lago del nome stesso, di cui parlano Strabone e Tolommeo, che lo stabiliscono pura opera della natura (ePAnville, Geogr. ant. p. ig5. ). Il suo regno fu illustrato da parecchi monumenti. « Ei fab-« bricò
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DEI IlE D’EGITTO 243 monumenti che attcstano e il loro orgoglio e la persuasione insieme in cui erano nell’ uomo esservi un principio , un essere il quale sopravvive al corpo. I palazzi che servivano loro di abitazione in questo mondo erano chiamati, dice il gran Bossuet, col nome di alberghi nei quali stan-ziavasi soltanto in passando e pel corso di una vita troppo breve per poter compiere
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1832
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DEI RE DI BACTRIA 483 produr turbamenti, le sue ceneri furono divise tra coteste città, c la maggior parte di esse gl’ innalzò monumenti magnifici (a). 181. Eucratide (b) fu il successore di Menandro e si mantenne in possesso non solamente delle conquiste del suo predecessore, ma ne aggiunse ancora dell’altre. I Sogdia-ni, e i Drangiani portarono il suo giogo; dopo di che se la prese
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1832
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a quattordici giorni. Gli Ebrei penetrati di santo zelo , spezzano al lor ritorno, dappertutto gl’idoli, tagliano in pezzi i boschi sacri, atterrano I’ eminenze , e generalmente distruggono i monumenti dell’ idolatria che si trovano in Giuda, e suo circondario. Gl’ Israeliti fanno lo stesso nel loro paese. Si avea conservato sino a quel tempo il serpente di rame che Mosè avea fatto alzar nel deserto , e sino
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