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di Lorco (Questo privilegio sta impresso nel Dandolo col. 251 e seg. ed ivi alla colonna 254 fra le sottoscrizioni si legge malamente Navalano per Navalario. Leonardo Navallario era de’ Consiglieri di Ja- copo Tiepolo quand’ era duca in Candia ove fu primo Duca nel 1207 (Cornaro, Creta sacra. T. II. p. 225); ma Andrea Cornaro nella ms. inedita Storia Candiana, libro decimo, il dice Leonardo
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1969
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, v. anche Moro Agostino. » Friuli (del) luogotenente nella Patria, 208, v. anche Malipiero Andrea e Mocenigo Lazzaro. » Gambarare, Dolo, Moranzano e Bottenigo (a) provveditore, 362, v. anche Venier Vincenzo. » Isola (ad) podestà, v. Venier Nicolò. » Legnago (a) provveditore, v. Cappello Antonio. » Lonigo (di) podestà, v. Trevisan Zaccaria. » Mestre (a) podestà o capitano, 155. « Milo (a) rettore, 458
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1842
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Triumvir eloquen-tiae.... A pag. 18. Descrizione dell’isola del Zante e sue chiese. Com. Insula ditionis Vendati Zacynthus Ionio mari sita... A pag. ai, 22. Epistola (forse a Donato Morosi ni ). Com. Mir abere fortasse Donate, vivorum optime tantum mihi a cura gregis. E' imperfetta. (B. Poesie italiane). Dalla pag. 3i alla pag. 45 si trovano* quindici sonetti, il cui principio è il seguente
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1853
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Filippo 30,101,252, 260,569,684,696, 697,806,908, 958. — Francesco 419. ARGENSON (d’) L’abbate 559. — Renato 541, 542, 544, 565, famiglia 544, 542, 598 e v. Voyers. ARGENTINA (da) Fiorentino 648. ARGENVILLE (d ) 905. ARGIBOPULO Giovanni 795. AllGOS (di) Monsignore 314,315. ARIAN Giambatista 596. ARIANO (S.) Isola 799, e r. Adriano. ARIMONDO Alvise 110,111,114. — Andrea da p. 114. a pag. 4 15, 784
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1842
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Cor-fù eh’ era stato occupalo da Leone Vetrano corsaro genovese, e nove galee dello stesso, e il fecero appiccare; e l’anno seguente 1207 impadronironsi di Modone e Corone occupati da altro corsaro. L’armata poi si divise, e il Premarino andò a torre il possesso dell’isola di Candia. Del 1212 era podestà de’Trivigia-ni, come nota il Bonifacio (Lib. IV. p. 162, ediz. ij44)’ Giunto l’anno 1216-1217
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1842
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SANTA TERNIT A. trovossi allo assedio e all’acquisto di Santa Maura ( Locatclli, Guerra in Levante I. 48-) Del 1687 in agosto era colla sua galea nelle spiaggie di Corinto a ricevere gli ordini del Pisani Governatore de’ Condannati (ivi 33g). Poscia in qualità di Volontario fu nel 1694 alla presa di Scio (Relazione deWacquisto del-F Isola e Fortezza di Scio sotto la Direzione di Antonio Zen
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1847
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. — (le Convertite della) ricordate 26. — Isola descritta 8. (Accademia) 563. (Veduta) 608. (Scuole dei Nobili) 541. Giudei di Berito 68. Giudice Antonio 475. — (del) Domenico 716. Giudizio (il) di Giove (Cantala) 287. — di Paride (Componimento) 778. Giuditta (Scene Veneziane) 228. Givin Manocchi Giambatista 724. Giuliana (B.) v. Collnlto. Giuliano (S.) Chiesa (Piovani) 23. (.V. Paolo primo Eremita) 69, (Statua
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1847
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, podestà a Rubini, nel i526. Del doge Francesco Donato a Vincenzo Dolfin, conte di Nona, nel i55i. Del doge Pietro Landò a Gio. Antonio Tagliapietra podestà a Brescia. Del doge Sebastiano Venier, a Girolamo Da Mula, conte a Grado, nel 1577. Materie ecclesiastiche. Annoveriamo in 23 volumi un codice pubblico ecclesiastico, dal 1766 al 1769. La storia delPorigine e progresso del clero veneto. 1 monumenti
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1859
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cedutogli dalia Spagna. Mentre era nunzio di Venezia Gaetano Stampa arcivescovo di Calcedonia, e giù di Toscana, morì Clemente XI a’ igmarzo 1721, e dopo 5o giorniglisuc-cesse InnocenzoXIII, cheda prelatoavea portato a Venezia lo Stocco c Bere!Ione ducale benedetti al dogeMorosini il Peloponnesiaco. Sapendo questo Papa che nel 1 722 due squadre turche si raggiravano intorno l'isola di Malta
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1859
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il porto di Tiro, e battevano lo città dalla parte di mare, mentre gli alleati la investivano per via di terra. Dopo parecchi inutili assalti, si mormorò de’veneti tacciandoli di neghittosi. Il doge sfornite le proprie navi ne portò i principali attrezzi al campo degli alleati, dicendo che senza questi non avrebbero potuto certamente fuggire il pericolo comune, e servirebbero
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1932
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BREVIARIO DI STORIA ROMANA 135 gni Augusti, et ipsius Tiberi nepos, sceleratissimus ac funestissimus Augusti, et ipsius Tiberi, sceleratissimus ac funestissimus et di Augusto, e dello stesso Tiberio, scelleratissimo e funestissimo e et qui etiam Tiberi dedecora purgaverit. Bellum contra Germa- qui etiam purgaverit dedecora Tiberi. Suscepit bellum contra che fece anche scusare le scelleratezze di Tiberio. Intraprese una guerra contro nos suscepit et ingressus Sueviam nihil strenue fecit. Cum Germanos et ingressus Sueviam fecit nihil strenue. Cum i Germani ed entrato nella Svezia non compì alcun atto di valore. Siccome adversum cunctos ingenti avaritia, libidine, crudelitate saeviret, saeviret adversum cunctos ingenti avaritia, libidine, crudelitate, inferociva contro tutti con somma avarizia, lidibine, crudeltà, interfectus in Palatio est anno aetatis vicesimo nono, imperii interfectus est in Palatio anno vicesimo nono aetatis, tertio fu ucciso nel palazzo l'anno vigesimo nono di vita, dopo tre anni tertio, mense decimo dieque octavo. imperii, decimo mense et octavo die. di regno dieci mesi e otto giorni. XIII. Post hunc Claudius fuit, patruus Caligulae, Drusi, qui Post hunc fuit Claudius, patruus Caligulae, fìlius Drusi qui Dopo di lui ci fu Claudio, zio di Caligola, figlio di quel Druso che apud Mogontiacum monumentum habet, filius [cuius et Caligula habet monumentum apud Mogontiacum [cuius et Caligula ha un monumento presso Magonza, [di cui anche Caligola nepos erat]. Hic medie imperavit, multa gerens tranquille atque erat nepos]. Hic imperavit medie, multa gerens tranquille atque era nipote]. Egli imperò mediocremente, molte cose facendo tranquillo e moderate, quaedam crudeliter et insulse. Brittanis intulit bellum, moderate, quaedam crudeliter et insulse. Intulit bellum Brittanis, moderato, alcune crudelmente e stoltamente. Portò guerra alla Britannia, quam nullus Romanorum post C. Caesarem attigerat, eaque de- quam nullus Romanorum attigerat post C. Caesarem et devicta ea che nessuno dei Romani aveva toccato dopo G. Cesare e vintala
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1919
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P. - Italia sacra. Venezia 1720. Uzielli G-.-Amat P. — Mappamondi, carte nautiche, portolani e altri monumenti cartografici, specialmente italiani, dei secoli XIII-XVII. Poma 1882. Valvasor W. — Die Ehre des Herzogthumus Crain ecc. und historisch-topographische Beschreibung. 4 vol. Laibach 1689. Vassilich G. — Sull’origine dei Conti di Veglia sedicenti Frangipani. Capodistria 1904. Id. — Elisabetta
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1930
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, che nel tempo ebbero le sue scritture, fino alla fine del sec. XVIII, sta a dimostrare lâinteressamento, che, specie le due principali del 1543 e del 1550 dâ ordine generale e teoretico, suscitarono siccome uno dei primissimi monumenti teorico-pratici della scienza lagunare. Concediamo che essa è avvolta ancora in una nebulosa empirica, talvolta infantile ; ma raggruppa ed ordina
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1937
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; la volontà spietata e senza voce che ti facea lo sguardo come il taglio della piccozza... Il 5 maggio attraversarono una zona cosparsa di blocchi isolati dalle strane forme architettoniche che li facevano somigliare, agli occhi di Cagni, ai monumenti funebri del cimitero di Staglieno. Nella immaginazione di quegli uomini pur esenti da vizio di gola cominciarono a turbinare fantastiche visioni di pasti
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1937
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che questo mio brillante arrivo ha fatto un’ottima impressione. Il Re non fu mai cosi cordiale e gentile con me, fino al punto di fare colazione da me (cosa che non fa quasi mai) ». Accompagnò Vittorio Emanuele alla tomba di Sauro, all’arsenale, ai monumenti romani. Per desiderio del Re fu deciso il restauro dell’Arco dei Sergi. Appena disimpegnato l’ammiraglio tornò a Venezia a bordo di un caccia, in tempo per pranzare
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1847
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l’importanza di storici monumenti. L’ architettura della porta terrestre si tiene per opera di Fra Giocondo Veronese, ed appartiene all’anno 1460, sotto il dogado di Pasquale Malipiero. Dopo il 1571, epoca della grande battaglia detta delle Curzolari, si è posta alla sommità del fastigio la statua di santa Giustina, lavoro di Girolamo Campagna, con l’anno 1578, e con l’iscrizione : victoriaf, navalis
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1720
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56i : DELL’ HISTCRIA VENETA 1636 t ufo mode fio, perche volerft una difìintione perpetua > gli animi moderati de Cittadini più Solidamente fondar/i olì ornamenti delle dignità, i monumenti della gloria , le ìnfe, nidifcare. gne > e k laudi. Altri diifentivano da tal’opinione, credendo, che coll’uniformità delle vedi fi pretendeife levare i gradi, e la differenza alle perfone
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1847
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in Venezia l’anno 1844, nella Gazzetta n.° 52, perchè ci pare dessa la più semplice, la più ragionevole e la meglio giustificata. Siaci solo permesso di aggiungere, che i più lunghi ed attenti esami fatti a quei preziosi monumenti, i quali ogni giorno abbiamo sott occhio, ci spinsero a sospettare che essi abbiano in origine servito di decorazione a qualche fontana, perchè vi abbiamo scorto
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1847
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è il palazzo che fu del duca di Ferrara, poi fondaco dei Turchi. Prezioso monumento d’arte, da paragonarsi all’Alhambra, all’Alcazar, ai monumenti siciliani, che il comune di Venezia desidera restituito nel suo primitivo stato. Sistema di logge aperte che è naturale nei paesi caldi, e che abbellisce anche gli edifizi sacri, siccome 1’ abside di San Donato in Murano. Abbiamo detto sapersi chi recava l’arco
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Page 423
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1847
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dell’ Orlo ed altre sono piene di splendidi monumenti sepolcrali, di altari magnifici, nei qnali l’architettura e la pittura si contendono il primato. Non meno splendidi sono i palazzi di Venezia. I più sono rivestiti di pietra istriana, alcuni hanno preziose colonne di marmi greci ed orientali. E qui vuoisi notare che due maniere di architettura si vedono nei palazzi di Venezia ; la prima anteriore
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