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, Lepanto, ed a Guastugni, residenza del « Sanzacco » di Morea. « In ogni luogo del Signor Turco — egli diceva — è benissimo al presente veduta questa natione ». Parlando dell’isola di Zante, posta in sito eccezionalmente opportuno per ricever numerosi avvisi da molte parti « et particolarmente delle cose marine », egli consigliava di espellere dall’isola gli inglesi : « Giudicherei esser per riuscir
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416 STOMA DEL CONSIGLIO DEI DIECI barbari; ma poi, riscattatosi con ingente somma di danaro , e coll’ aggiunta di un annuo tributo al soldano vincitore, riebbe da costui il governo dell’isola. Alle medesime condizioni, a lui successe il figliuolo Giovanni, il quale sposò l’unica figlia, Carlotta, a Lodovico, secondogenito del duca di Savoia, ed ebbe da una concubina, un altro figlio Giacomo
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L’AMMIRAGLIO DE* GENEYS E I SUOI TEMPI L’isoletta di Capraia, situata nell’arcipelago toscano, a poche miglia dalla Corsica, e, come la Corsica, da parecchi secoli appartenente alla Repubblica di (Senova, aveva continuato a rimanere in possesso di questa anche dopo che, nel 17t>9, l’indomabile isola dei Cimi era stata dai Genovesi vergognosamente venduta alla Francia. D’altronde
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l’ammiraglio des gf.neys e i suoi tempi 29 Intanto la fregata andava compiendo la sua missione. Dopo una breve sosta nel porto di Cagliari, dove, resi i debiti omaggi al Viceré Conte Caissotti di Robbione, si era affrettata a sbarcare i numerosi funzionari militari e civili ed i materiali di ogni genere, che — secondo la consuetudine di quei viaggi — aveva a Villafranca imbarcato per l’isola
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marittima dell’isola. Così, per cura di quei viceré, il litorale era stato munito di un certo numero di torri fortificate simili a quelle che furono costruite, e tuttora si vedono in molti punti delle coste del continente italiano; così erano state armate alcune galere, ed il porto di Cagliari era stato provveduto di un darsena per il ricovero e le riparazioni di (pieste. Ma le torri, insufficienti
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peraltro non lo avviliva; anzi investito novellamente codesto accampamento, se ne rese signore per via di capitolazione. Però disfatto interamente qualche tempo dopo da Cereale capitano de’Romani, si salvò a nuoto nell’isola formata dai due rami del Reno, e di là passò nell^ Batavia, sempre inseguito da Cereale, che, avendo potuto disgiungere i Germani dal di lui partito , lo indusse ad una conferenza
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DEI CONTI DI LOSS 337 si adoperava per mettersi in possesso della contea d’Olan-da; ma Guglielmo conte di Frisia e fratello di Thierri, chiamato dalla nobiltà del paese, si fece a contrastargli una tal successione. Avvenne che essendosi la contessa Ada ritirata in Leyde venisse a’ 24 novembre tratta di là colla forza da una mano di partigiani di Guglielmo, che la fece condurre all’isola di Texel
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la guardia del bagaglio che lasciava nell’isola ad alcuni indiani ed a due spagnuoli Paez e Iruxillo ch’erano troppo deboli per seguirlo, montò sul naviglio di Ruiz, e mise alla vela accompagnato dagli altri indiani di Tumbez che comprendevano alcun poco lo spagnuolo. Costeggiò la spiaggia verso il sud-est, e dopo venti giorni di navigazione riconobbe un’ isola situata vicino a Puna rimpetto a Tumbez
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Grenville, e più lunge l’isola della Distruzione ch’era stata così nomata da Barclay. Quest’isola situata a di latitudine e 235°4g/ di longitudine ha soltanto all’incirca una lega di circuito; era questa però la maggior porzione di terra distaccata dalla costa che avess’egli fino allora veduto. Incontrò in vicinanza di quest’isola una 0 due piroghe. Egli noti aveva ancora veduto alcun abitante
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’essi, se non fosse stato sgraziatamente impegnato allora in una guerra contra suo fratello Jluascnr. Pizarro si recò sopra alcune zattc nell’isola di Puna (2), che racchiudeva allora ventimila abitanti (3). Questi vedendo tra gli spagnuoli varii naturali di Tumbez, non poterono contenere la loro indegnazione. Ad isliga*ione di Tomaia loro capo, invitarono gli spagnoli ad una grande partita di caccia nell’intenzione di macerarli
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soggiogato dal cubo, depose la corona a favore di suo nipote. Fu nell’anno i5/¡i sotto il-regno di Gonara che si scoperse il Giappone da tre mercatanti portoghesi che veleggiavano per la China i quali furono dalla burrasca gettati sulle spiagge di Rungo nell’isola di Xico. Innamorati nella ricchezza e beltà del paese dimenticarono là China, e colla permissione de-1 principe di Omura si stabilirono
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da un barone di Rulccourt che avevaia ingaggiata a sue spese, ottenne dal governo di sbarcare nell’ isola di Jersey. Questa legione assaliva con intrepidezza, ma veniva respinta. Nel 24 marzo 1781 il conte de Grasse con ventun vascelli ed immenso convoglio salpò da Brest, e dopo trenta giorni giunse in vista della rada del Forte-Reale della Martinica. Una squadra inglese attendevalo in quei paraggi
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CRONOLOGÌA STORICA c posero mano alle proprietà inglesi che vi si ritrovavano. Nel io luglio una flotta di diecisctte vascelli inglesi comparve davanti l’isola d’Elba e ne prese possesso per conservarla finché i Francesi occuperebbero la Toscana. La repubblica di Genova avendo chiuse le sue porte ai Francesi,, essi iinpadronironsi dell’isola di Capraja. La Spagna avea concluso con la Francia
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novembre 1781 all’isola di Sant’ Eustachio, bella colonia in preda alle rapine loro. Trovò modo di sorprenderli : li attaccò vivamente, fece prigioniero il governatore e s’impadronì dell’isola. Il domani caddero in suo potere anco le vicine isole di Saba e di S. -Martino. Due mesi eran bastati al conte di Kersaint per riconquistare le colonie di Démerari, d’Essequebo e di Surinam (1). 11 conte de Grasse
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DEI RE DI INGHILTERRA. 435 Era scoppiata in Corsica una rivolta contro la Francia. Solo tre città, bastia, San Fiorenzo e Calvi continuavano a tenere per la Convenzione. Una consulta generale , organizzata da Paoli, governava l’isola. Nel 20 • settembre 1793 una parte della squadra di Hood, d1 accordo con questo capo, entrò nel porto di San-Fiorenzo, e s'impadronì di due castelli
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ii cannoneggiamento; verso le 7,30 delle « gaete » e vela, a remi, a motore, con drappi bianchi alzati a prua, uscivano da Oltre e da Cale, dirigendosi a tutta forza in direzione della Fossa, mentre altre bandiere bianche si vedevano sorgere qua e là lungo i villaggi dell’ isola. E poiché fra gli spettatori la facezia e la satira non mancavano mai, si diceva che quei drappi bianchi erano le nostre lenzuola, date
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4i6 CRONOLOGIA STORICA naltlo M uscii et, e si determinò di passar l’inverno in quel-l’isola in un al re di Francia. Duraute il loro soggiorno, i due monarchi si disgustarono tra loro per opera artificiosa di Tancredi re di quell’isola e la petulanza del re d’ Inghilterra. Questi in odio ad Alice, sorella di Filippo Augusto, che come si disse, gli era stata fidanzata sin ‘dall'infanzia
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DELL'ORDINE DI MALTA 3 >9 « Il 21 pratile di questo stesso anno, la domanda fatta dal comandante delle forze francesi in que’mari di far acqua nei vari ancoraggi dell’isola fu rigettata con la forma ironica che il gran-mastro non poteva lasciar entrare più che due bastimenti di trasporto per volta, lo che avrebbe richiesto oltre trecento giorni per dar acqua alle truppe francesi
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1840
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*40 CRONOLOGIA STORICA pubblici e gran parte della città di S. Croix nell' isola di Teneri (fa. Il 6 dcccmbre sbarcò un naviglio sulla spiaggia occidentale dell’isola di Hierro (del Ferro), l’una delle Canarie, trentasette individui, tra cui sette femmine, alcune delle quali con figli. Il governatore dell’isola, don Gio: Briz Calderón, temeva quegli stranieri non fossero alTetti di peste
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1834
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tutto a fuoco e sangue da un mare all’altro per tutta la larghezza dell’ isola. I Bretoni ripreso animo sotto la saggia condotta di Ambrogio Aureliano., il solo romano ch’era rimasto nell’isola, e avendo implorato il celeste aiuto, attaccarono i vittoriosi e li sconfissero: essi continuarono a far la guerra con vario evento sino all’anno 491 o 4i)4 0(^ anche §20 giusta Usserio. I Bretoni vinsero contra
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