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: del resto non sembra che producano alcun nocivo effetto : e l’isola stessa, del lago si di frequente agitata , è sana quanto qualunque altra parte delle province. Non vi si risentono quelle sulfuree esalazioni, comuni ai contorni de’ vulcani , e le numerose caverne non danno alcun vapore nocivo ai viventi. Che se altre volte ne emanarono di pericolosi, non ne fu tramandata sino a noi la memoria
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per giornate di marcia , partì da Cerigo, ed oltrepassalo il Capo S. Angelo , traversata l’estremità del golfo d’Argo, vista l’isola della Spezia , e raso il lido deH’Ermionide, andò a dar fondo nel porto d’idra. Quest’isola , della quale ho succintamente parlato nella prima parte del mio viaggia , non è frequentata che di rado da navi europee , che più d’una volta ebbero a lagnarsi dei
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pericolo. Il Greco tosto denunziato fu preso e caricato di catene , senza che potesse dare avviso della situazione nella quale si trovava ; ed il senato radunatosi straordinariamente fu presso a dichiarare la patria in pericolo. Allorché s’ebbe assicurato che i prigionieri non erano sortiti dall’isola , si credette essere su d’un vulcano. Si paventò che si mettessero alla testa de’ malcontenti
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a cercare un ricovero a Cerigo, seguendo in ciò l’uso dei marinai del-l’Arcipelago, che consiste a rifugiarsi in un porto al minimo colpo di vento da cui sieno minacciati. Cerigo, ove si dovette attendere il ritorno del tempo favorevole, è, com’è noto, l’antica isola di Citerà, ove per un bizzarro capriccio i popoli della Grecia ressero altari a Venere in mezzo ai siti più aspri e selvaggi. La vista
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una barchetta. Stanco d’attendere , s’arrischiò di nuovo a traversare il canale onde esaminare la baia, e procurarsi qualche notizia de’suoi amici ; ma nulla vedevasi comparire; ed alla fine tutti i suoi andirivieni e movimenti lo resero sospetto. Siccome era veduto passare sovente dall’isola al continente , si pensò che potesse essere un uomo spedito da Ali pascià per esaminare la posizione della città
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è senza dubbio troppo recente perchè s’abbia ancora avuto il tempo di risentirne l’utilità. Sortendo dal porto d’idra, i Turchi che non s’allontanavano da terra; continuarono a radere la costa fino al Capo Sunio , ed oltrepassatoio andarono a ricorrere il Capo d’oro dell’isola Eubea, intorno al quale imperversa il mare ben bene. S’in-nollrarono poscia in mezzo all’isole dell’Egeo che non veggonsi
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Serenissimo principe 1, illustrissimo ed eccellentissimo senato; dovendo per l’obbligo della legazione mia, secondo l’antico e laudatissimo istituto di questa serenissima repubblica, riferire delle cose dell’isola e regno d’Inghilterra, stimate in questi tempi di tanto maggior importanza, quanto che occorre di dar conto delle qualità di un regno, per uso e per natura, differentissimo
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^ ^ a VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI ma ancora di servire di rifugio a navi da guerra di qualsiasi nazione. L’Inghilterra otteneva per sè l’isola di Cipro; la Francia ebbe le mani libere in Tunisia, su cui il sultano aveva ancora una parvenza di sovranità, e tre anni dopo la occupava militarmente; infine la Grecia, malgrado le proteste del sultano, ebbe, in compenso della neutralità serbata
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Francesco Gattilusio, sovrano dell’isola di Mitilene (Dilecto filio nobili viro Francisco Catelucio domino insulae Mitelini), nel quale il papa con le solite espressioni esalta lo zelo di Francesco per la religione e la sua influenza nella questione riguardante Giovanni V (3). Rappresentante di una nota famiglia genovese, Francesco Gattilusio, che aveva prestato aiuto all'imperatore nella lotta
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200 I NOMI E COGNOMI VENETO-ITALIANI NELL'ISOLA DI SlRA Potremo formarci un quadro esatto dell’origine dei nomi e cognomi stranieri e delle loro diverse forme, soltanto quando saranno pubblicati i documenti di Sira, che purtroppo risalgono solo al 1509. Alcuni saggi di questi documenti ho pubblicato nel volume 6°, pp. 160-209, del Ae^ixoyeaqnxòv ’AqxeTov, dove tratto minutamente i nomi
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GALAS. I nomi e cognomi veneto-italiani nell'isola di Sira . . * 195 G. Mercati. Per l’epistolario di Demetrio Cidone . * 201 — Elenco delle pubblicazioni di Mons. G. Mercati . . . . » 231 G. Gerola. Le vedute di Costantinopoli di Cristoforo Buondelmonti. * 247 S. G. Mercati. Testi volgari neoellenici tra le carte Allacciane della biblioteca Vallicelliana........* 281 — Note critiche (7-14
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riali numerosi ; ma il principale è sulla riva destra. Noi al di là di questo eravamo in possesso di un’isola. Tutti gli altri canali non presentano difficoltà al passaggio; la corrente non vi è così forte come nel tratto superiore del fiume. Questi due punti, Fontana del Buoro e Grave di Papadòpoli, erano l’uno a monte e l’altro a valle della direttrice strategica d’operazione, la bisettrice
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Gradenti. Pare che lo si tenesse non già nel palazzo patriarcale in Grado, ma in Rialto, nella sala patriarcale del palazzo ove aveva residenza il metropolitano grádense. Lo scopo di questo sinodo fu per ridurre al dovuto ossequio verso la chiesa matrice di santa Maria di Murano, il vicario e i cherici di santo Stefano di quell’isola. FINE DEL PRIMO VOLUME. VOL. I. 63
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: vedi, Pasquale Cicogna. Cinqu antanni : ossia, Sugli ultimi cinquantanni della Repubblica; in confutazione delle Memorie storiche, che ne pubblicò Fabio Mutinelli, voi.XI, dalla pag. 423 alla 501. Cinque alla pace: magistratura, II, 246. Cipro : cagione di disgusti tra i veneziani e i genovesi, IV, 428. — Rivoluzione in quel regno, YI, 297. —Affari di quest’isola, VI, 314.— Nuove inquietudini, YI
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tra la repubblica e il vescovo Mocenigo, IX, 410. — Paolo V, papa, pretende In sovranità su di essa, IX, 411.— Pi’ è consultato il Sarpi,lX, 412. — Podesteria della provincia di C II 349 Treviso, sua storia e condizione politica, XI, 301. Censori ai brogli : IV, 18. Censori sopra i brogli: magistratura e sue attribuzioni.lV,18. Censori contro ilbrog.lio:M 111,13. Centenara, isola del patriarcato di Grado
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, e Stato in Terra-ferma 123 %6 Per togliere qualunque incertezza ec- Rischiaramento della Notificazione il. Maggio sopra i debitori di decime , gravezze ec. 175 29 Verificandosi in quest’oggi ec. Istallazione dei direttori di Polizia nei sei sestieri della città, e nell’ isola della Giudecca 196 Giugno I Quantunque non si. debba credere ec. Ordinazioni per impedire la diserzione dei soldati Z9° Spie-
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del respettivo Sestiere, non meno che dell’isola della Giudecca una esatta nota del numero, e della qualità dei Forastieri, che da qualunque Paese provenienti vi si portano ad alloggiare, come pure rendere conto del giorno, nel quale ne partiranno • Ed affinchè nessuno possa mostrarne inscienza,sarà il presente stampato, pubblicato, affisso, e consegnato agli Albergatori suddetti per 1* immancabile
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X j96 )( LA REGIA DIREZIONE GENERALE DI POLIZIA. V T Erificandosi in quest’oggi in coerenza al pubblicato Piano di Organizzazione 31. Marzo decorso la istallazione dei Direttori di Polizia nei sei Sestieri di questa Città, non meno che nella vicina Isola della Giudecca, questa Generale Direzione di Polizia lo rende pubblicamente noto. In conseguenza pertanto di quanto fu stabilito col suespresso
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Io stesso motivo, d’evitare ogni occasione di guerra io Italia, larepubblica avea accomodato anche col Carrara alcune vertenze insorte sulla giurisdizione dell’ isola di s. ilario; e parimente avea accordate quelle cogli Scaligeri pel transito del Po; non che nel i3r>2 rinnovata la tregua di 5 anni coll’imperatore greco, limitandogli acquisti de’propri sudditi nell’ impero, pel timore che per potenti
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4i8 e scritti riguardanti le cose patrie veneziane. 2. Alla sinistra del Canal grande s’incontrano le Fabbriche Vecchie e Nuove di Rialto. Con 7 tavole Le Fabbriche di Venezia e la descrizione del celebre Selva, offrono la pianta dell’ isola di Rialto, il prospetto delle fabbriche che girano intorno alla sue piazze e strade, la pianta e lo spaccalo di s. Giovanni E-lemosinario, il prospetto
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