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si intende la regione insulare e costiera, compresa tra le Alpi Dinariche e il mare Adriatico, che si estende, parallelamente alla opposta sponda italiana, dall’isola di Arbe fino al porto montenegrino di Antivari. Ha un’estensione di circa 20.000 kmq., di cui quasi un’ottava parte è costituita dalle isole. Un primo tratto, che generalmente non è considerato parte della Dalmazia propriamente
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1936
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nuove vie : a Roma abbiamo ampliate e rinsaldate quelle già fissate due anni or sono e approfonditi i rapporti preesistenti. A Roma 60 milioni di individui sono giunti alla coscienza che con la loro unione il territorio dei loro Paesi può essere una sicura isola in mezzo alle complicazioni europee; isola sulla quale, attraverso un pacifico lavoro, diretto a chiare mète, essi possono far progredire
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1921
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della Mu-sakia e da questo punto, girando un po’ più al largo, si scorge finalmente l’isola di Sassenò all’entrata della vasta baia di Vallona, e i monti del capo Linguetta dove, a picco sul mare, ha fine l’aspra catena dei monti Acrocerauni. Anche senza essere competente nella scienza nautica e nelle cose di marina, quando il piroscafo, oltrepassando a sud l’isola di Sassenò, entra nella baia di Vallona
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430 x — DAI.MAZIA - ISTRIA - TRIESTE Il Leone di Lissa, il piccolo monumento riprodotto su tutte le guide della Dalmazia, eretto sulla tomba dei caduti, è una povera cosa. Insieme ai resti degli artiglieri e dei marinai austriaci, fu pure seppellita una gamba riconosciuta di marinaio italiano dalla calzatura. E’ tutto ciò che di Italiano fu trovato da questa parte dell’isola. Mi dicono
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di quel sentimento di loyalty che fu per tanto tempo ed è ancora in molti posti la caratteristica dell’elemento croato, fa ogni sforzo perchè nemmeno su tale speciale questione l’intesa sia possibile. Sono stato varie volte a Spalato in questi ultimi anni, e per quanto ne avessi vivo desiderio, ora per per una circostanza, ora per un’altra, avevo dovuto sempre rinunziare a fare una gita a quella fatale isola
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nell’isola di Sicilia et indi in Affrica, tosto che giunsero nelle affricane marine posero in diversi luoghi dei loro soldati sul lito et per ogni parte fecero grandissimi danni, ma finalmente essendo pervenuti nell’isola detta Mirmice non molto lontana dalla piccola Sirte, quivi, non conoscendo essi i luoghi dove sbarcavano, incorsero in certi seni di mare dove non si avvedendo della forza del flusso
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in luogo che similmente potesse vedere il secondo et che lui fusse veduto dal quarto, che doveva poner a quella punta dell’isola che più nel mare dal lato di Levante si stende et potesse riconoscere il segno che fatto fosse. Al primo adonque fu imposto che quando egli vedesse che ’1 Doria mettesse il soccorso nella città, essendo di notte accendesse di sub-bito un fuoco et quando non gli succedesse
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1925
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274 l’Asia minore dai tentativi ostili d’Europa: aggiungendo ancora l’importanza dell’isola pei pellegrini che si recavano alla Mecca, i quali costretti a prender la. via di terra, attraversando deserti, aveano a sostenere lunghi disagi e pericoli, mentre per Cipro avrebbero potuto con tutta facilità esser trasportati al mar Rosso.' Coteste ragioni tanto poterono sopra Selim, che ebbro
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e ai guastatori Giovanni Sozomeno e Scipione Caraffa ; Pietro Paolo Sinclitico comandava alle genti del contado ; Leonardo Roncone ai soldati italiani, rafforzati da soldatesca collettizia paesana, giacche in picciol numero eran giunti nel-l’isola, fieramente decimati dal morbo ed estenuati dal travaglio del viaggio. Di tutto era appuntino informato dalle spie turche Mustafà e mentre la flotta veneziana
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281 Al Luogotenente e ai Consiglieri andava unito altresì il Capitano di Cipro incaricato specialmente delle cose militari, ma nei tempi di guerra mandavasi un Provveditor generale con autorità superiore a quella del Capitano, pel buon ordine e per la difesa dell’ isola. Alle rendite e alle spese presedeva il Camerlengo ; il pagamento delle truppe era affidato al Collaterale. Delle precedenti
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nello Stato e fuori, prendevansi al soldo molti capitani e condottieri ; in Cipro stesso era grande e volonteroso concorso, mostrandosi specialmente zelanti Eugenio Sincli-tico conte di Rocas, il conte di Tripoli e Antonio Davila, de’ principali dell’ isola (1). Girolamo Martinengo fece pubblica mostra in piazza s. Marco di duemila uomini da lui ammassati, bella e generosa gioventù, con cui designava accorrere
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1925
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l’autorità. Ma il tempo corso in tutti questi maneggi non era lasciato passare inoperoso dai Turchi nell’ isola di Cipro. Presa Nicosia s’ erano avanzati fino a Famagosta. E posta questa città nel capo dell’ isola verso Levante in una bassa spiaggia sopra il ’’mare ; ha un porto tra levante e tramontana di mezzo a secche e scogli formanti un piccolo seno, sicuro dalle procelle, ma disadatto per la poca
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1918
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dati in una batteria dell’isola Morosini e destinati a rimorchiare, sotto il fuoco nemico, pontoni e barche cariche di munizioni e di viveri, a traghettare ufficiali e soldati. - Il nostro Corpo - si osservava - è stato istituito per la caccia ai sommergibili, ed i nostri motoscafi non possono essere impiegati in altri servizi. È dovere dei nostri Capi Gruppo di chiedere alle autorità
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1925
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26 nomamente perciò le date disposizioni, ridussero la loro flotta a Brindisi e mandavano a Corfù valenti artiglieri e le munizioni che, più generoso del Doria, offriva il viceré di Napoli in difesa della causa comune. La flotta turca intanto comandata da Ohaireddino e 1’ esercito sotto gli ordini di Lutti pascià avanzavano verso Corfù e il 25 agosto sbarcavano nell’ isola venticinque mila
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1932
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alta l’isola ancora .... » 32 Primavera di cimitero.........» 34 Mentre coi tuoi guanti ti trastulli e col cappello » 35 La Radio (canto e meditazione) I-Il .... » 37 Tre angeli . . •..........» 40 Destra e sinistra...........» 41 FÙST M1LAN..............» 43 L’addio d’un’anima ammalata......» 45 Ai miei amici............» 46
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1807
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. III. Preparato in questo modo il luogo dove depositar le materie, le quali avranno ad essere disposte nella regolarità più conveniente all’ avvantaggio, della Sacca , darà mano 1’ Abboccatore all’ escavo del Canale suddetto della Grazia, che comincia tra 1’ Isola di S. Giorgio Maggiore, e la Zuecca, e finisce iu Canal Orfano f IV. Esso Canale della Grazia sarà cavato sull’ andamento delle attuali mede
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1806
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X 11 X riarsi si dovrà fare l’imbarco di quelle mercanzie che verranno riesportate per mare, IV. I Capitani o Patroni de’bastimenti saranno tenuti, entro ventiquattro ore dopo il lo* ro arrivo, a rimettere all’offizio delle Dogane, che sarà stabilito nell'ìsola predetta, il manifesto del loro carico con indicazione dei marchi, numeri delle casse, balle, barili, botti ec. che lo comporranno, V. ' Entro tre giorni dopo 1’ arrivo dei bastimenti , i proprietarj o consegnatarj faranno all’officio della Dogana la dichiarazione delle mercanzie , specificandone i marchi, il numero e il contenuta delle casse, balle ec. come pure la quantità e specie , VI. Immediatamente dopo lo sbarco che non si potrà effettuare, se non al punto determinato in presenza dei Sopraintendenti delle Dogane, le mercanzie saranno verificate, pesate, e descritte su due registri, uno dei quali sarà tenuto da un Ricevitore delle dichiarazioni, e l’altro da un SopraintendentQ ai Depositi * X
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1837
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e nell’isola di S.t-Louis vivevano a Parigi non ha guari, al tempo del elio-lera, due uomini : uno avvocato 1’ altro ciabattino; uno al primo, l’altro al sesto piano; tutti e due malati di quel male, e tutti e due con gran voglia di vivere, benché molto penassero. Avean voglia di vivere, e morirono. L’ avvocato lasciava grandi ricchezze, e gli eredi s’ ammiravano di non poter piangere : il ciabattino
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1933
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del mondo islamico. E se l’isola di Rodi diventava la scolta avanzata della difesa dell’Occidente cristiano contro l'Oriente turco, i dominii veneziani di Levante ne erano almeno l'antemurale.
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1933
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Foscolo collega Zante e Venezia; e lo squisito sonetto a Zacinto pone l’isola nativa del poeta fra i luoghi elisii del nostro mondo letterario.
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