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pacificamente, ma invece appena fu nella città che vi fece dare il sacco, e vi furono commesse orrende scelleraggini. Impossessatosi quindi dei tesori della chiesa e delle più preziose reliquie, fece ritorno ad Aquileia, lasciando nell’ isola buon presidio Questo avvenimento avvilì profondamente 1’ animo dei Veneziani, i quali si pentirono d’aver dato ascolto con troppa facilità alle calunniose voci
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consiglio di trasportare la sede del governo in un’isola fino allora delle meno importanti e che non vantasse pretensioni, ma in cambio offerisse per la sua giacitura una maggior sicurezza contro gli esterni nemici. Tali condizioni presentava infatti Rialto ; ed approvata la proposizione, colà si trasferirono le principali famiglie, per le quali e per la popolazione che rapidamente si accrebbe, l’isola
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di cedere Candia, non essere questo il momento di farsi quasi incontro al Turco, e perdendo ad un tratto l’isola e il prezzo di tanti pericoli e di tante fatiche e sagrifìzii, portare a’ suoi piedi le difese del Mediterraneo e le chiavi d’Italia». Non fìa mai vero, sciamava, che fiaccamente si rinunzi alla dominazione d’un regno sì forte, irrigato dal nostro sangue e al possesso d’una città sì cara
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498 giugno 1688, propose i due partiti alla deliberazione. Parecchi, e principalmente il conte di Konigsmark generale da sbarco, opinavano pel riacquisto di Candia, ma egli (descritta la condizione dell’ isola ben difesa dalle armi turche e che una impresa contro di essa allontanerebbe inoltre di troppo dalla necessaria tutela della Moraa) dimostrava come fosse a preferirsi quella, di Negroponte
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; anzi da’ loro alloggiamenti un luogo in quelle vicinanze portò lungo tempo il nome di Campo degli Ungavi. Distrussero il monastero di s. Stefano d’Altino, i cui religiosi ricoverarono nell’ isola d’Ammiana fondandovi nuovo monastero, che poi perì insieme coll’isola; s’approssimarono a Lizza Fusina e a S. Ilario, ed una strada non lontana da Pieve di Sacco trovasi chiamata nelle antiche carte la Via degli Ungavi. Tentato
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; che gl’ ingaggi all’ estero a grande difficoltà e solo con assai grosse paghe si facevano, che infine la navigazione stessa a uomini non pratici del mare riusciva di grande affanno, e deboli ed infermi arrivavano moltissimi nell’ isola. L’ anno 1653 nulla portò di rilevante nei fatti della guerra, la quale più si maneggiava per corse e rapine tanto sul mare quanto in Dalmazia, che non per formali
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lettere a Jacopo Quirini e] Pietro Diedo consiglieri a Cipro facessero buona guardia all’ isola, assumessero l’amministrazione finanziaria, per introdurvi la massima economia, tenessero amico il Sultano d’Egitto pagando puntualmente il promesso censo, e a Loredano ordinava mandasse prontamente quattro triremi a protezione dell’ isola, anche per sospetti di nuovi movimenti di Carlotta (2). Le pratiche
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484 veneziana colonia di cento nobili colle loro famiglie a’ quali si fecero assegnamenti di terre e concessero privilegi onde fossero buoni difensori di quella (1), ma soli ottantotto rimasero approvati ; poi per informazione avuta dai sindaci o visitatori dell’isola phe questa mal comporterebbe la spesa, nulla fu fatto (2)., Continuavano intanto i maneggi di Carlotta (3) ; ed il re di Napoli
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137 qualche buona disposizioue; il celebre Emo rialzava alquanto la condizione dell’ armata ; dopo l’incendio della polveriera a Corfù nel 1789 si riattarono le fortezze in quell’ isola (1), furon fatti lavori per l’approvvigionamento dell’ acqua, impiegati nei lavori pubblici i malviventi, formandone due corpi sotto il nome di travagliatori. Era la solita pecca del Governo veneto
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ancora sotto l’antico e ben amato governo dovea presto svanire ; col giorno 25 flore'al, ossia 14 maggio, scadeva l’armistizio concesso da Bonaparte, e le truppe francesi dovevano o entrare di buon grado in Venezia, o sforzarne l’ingresso. Insisteva il Villetard, che sul momento fosse dato ordine al comandante dell’ isola di s. Secondo di recarsi a Mestre, e consegnare a Bara-gu:y il comando di quell’ isola
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in difesa e protezione della regina ; se questa si trovasse minacciata, con lei si concertasse (1) sulla conservazione dello Stato suo ; fortificasse e mettesse fedele presidio in Famagosta e nei castelli di Cerinas, Limisso, Baffo ed altri più importanti ; allontanasse dalla corte ogni persona avversa o sospetta e per ogni modo provvedesse che l’isola non avesse a cadere in mano altrui, adoperando
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le cose della Repubblica cominciarono ad andare a precipizio, e le continue e ruinose guerre distrassero altrove 1’ attenzione, non è questa ne pecca speciale al governo veneto, nè da dargliene quel carico che storici mal prevenuti o non diligenti ingiustamente gli addossarono. E come Cipro nel Mediterraneo, così acquistarono a questi tempi i Yeneziani Veglia nel golfo del Quarnero, isola posta a levante da Cherso
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114 Nuovo Archivio Veneto Un architetto del sec. XV(i). La Plastica (2). Pienza nel senese, è nota sino dal sec. XI ; la fecero illustre i Piccolomini (3). Si sostiene che Guido Monaco nascesse a Talla prezzo Arezzo(4). Arezzo nel sec. XIV(5). L’umanesimo (6). Arte (7). Caprese nell’Aretino, sua origine e storia (8). L’isola di Montecristo (9). vanni, Rass. d’arte, IV, 65 (periodo 1435-951
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all’ isola di Santa Panagia la mise a ferro e a fuoco ; poi si diresse a Cerigo per farsi incontro alle galee che venir doveano da Genova. Ma avvicinandosi l’inverno e rice-vuti dispacci dal senato che gli raccomandavano di badar bene alla conservazione della flotta, si ritirò a Portolungo in faccia all’ isola di Sapienza. Anche il Doria disponevasi a ritornare per allora a Genova, quando avvisato
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a Venezia, poi pensando che Marco Gradenigo suo parente era stato fatto governatore dell’ isola, mutato proposito, si recò invece a lui e si unì ai ribelli. Giunto 1’ avviso della rivolta di Candia, il Senato, volendo tentare dapprima coi ribelli le vie più miti, mandò Pietro Soranzo, Andrea Zen e Marco Morosini a parlamentare, ma non furono nè ricevuti nè ascoltati
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— 250 - colla sua nota grotta azzurra, scoperta nell’anno 1884 da Eugenio Barone Ransonnet, simile a quella di Capri. L’isola di Busi apparteneva nel medioevo ai monaci Serviti, i quali avevano un vasto convento. — Nel 1798, l’ordine venne soppresso, e l’isola passò in proprietà dell’Abbazia di Comisa. Sant’ Andrea (Svetac), con cava di marmo bianco ; Melisello (Brusnik); Pomo (Jabnka
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— 43« seria attenzione dei competenti fattori amministrativi, giacché appunto i più bei paesi e territori della provincia sono quelli, dove si nota la decrescenza. Nell’isola di Zlarin, che ha una popolazione marinara, piena d’intelligenza e attività, siamo arrivati al punto che le donne lavorano la terra e vanno alla pesca. E ciò, meno male, giacché le stesse sono rigogliose e fiorenti
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74 610. Regnami Giovarmi Maria. Mire benefiche della grazia nella caduta sulle vie di Damasco, e le tracce amorevoli della provvidenza nel naufragio in sulle rive di Malta dell’ apostolo s. Paolo, primo tutelare dell’ isole di Malta e Gozzo. — Roma, 1749, 4"- 611. Di una varietà cutanea dell’isola di Meleda. Lettera di Luca Stulli, estratta dai num. 71—72 dell’ Antologia di Firenze, 1826
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, e alle 7, alla velocità di 20 nodi, feci rotta per Cocos. Alle 9,15 ant. avvistai l'isola, e quasi immediatamente il fumo di una nave che fu riconosciuta essere V Emden, la quale a tutta forza veniva verso di me. Alle 9,40 fu aperto il fuoco, il primo colpo provenendo dall’Emden. Per quanto mi fu possibile procurai di mantenermi dall’avversario ad una distanza tale da realizzare il vantaggio del mio più potente
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1915
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128 GLI AVVENIMENTI NAVALI NEL CONFLITTO EUROPEO Annessione dell’isola di Bou-gainville all’Australia. Il 31 dicembre, il primo ministro australiano Pearoe ha annunziato alla Camera l’avvenuta annessione all’Australia dell’isola di Bougainville — la maggiore delle isole Salomone — tolta ai Tedeschi nel settembre. La bandiera inglese era stata inalberata lo stesso giorno nella città di Rabaul
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