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, sullo Jonio l'isola di Corfù e le isolette di Paxo e di Antipaxo (regno di Grecia) e più lungi la costa di Calabria (regno d’Italia). Al nord della costa albanese lungo l’Adriatico si estendono le coste del Montenegro e della Dalmazia (Impero austriaco), al sud lungo lo Jonio le coste della Grecia. Fra Otranto, sul canale dello stesso nome, che congiunge il mar Jonio e l’Adriatico, e il capo Glossa
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, perchè è lo Sbocco di una parte della Bassa Albania, le cui comunicazioni sono più facili coi Santi Quaranta che con Vallona e per la strada che conduce a Jannina. Dopo Santi Quaranta si entra nel canale di Corfù, passando attraverso allo stretto formato dalla punta nord-orientale dell’isola di Corfù e da un lembo di terra albanese che chiude il lago paludoso di Bitrin-to: uno stretto nel quale le due rive distano
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; nonché due femmine cioè, Margherita, che fu sposa di Nicola signore di Rostock; ed Llena, che lo fu di Bernardo li principe d’ Anhalt. WRATISLAO II, ovvero IV. 1309. WRATISLAO, figlio e successore di Bogislao IV al ducato di Wolgast, venne eletto nel i325 dagli stati dell’isola di Rugen ad entrare nelle veci di Witzlaff loro principe, che gli era cognato, morto senza maschile posterità
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nel 1 564, le *so^e di Alsen e di Arroe, il baliaggio di Ploen insieme con Rhinfels ed Arensburgo nell’ Holstein, e dopo la morte di Giovanni, il maggiore, suo zio, Rucheloster e la metà dell’isola di Sunderwith, ov’cgli fece erigere nel i582 il castello di Gluksburgo, ed ove pure morì nel 9 ottobre 1622. Ma la residenza ch’egli tenea prima di averlo innalzato a Sonderburgo, nell’isola di Alsen, diede il nome di questa
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DELL’ AMERICA 167 Japovatansi. Era questo un ramo de’tapuyas che abitavano la capitaneria di Rio Grande. Javahesi. Nel 1775 gli javahesi, che occupavano, insieme ai carajas, l’isola di Santa Anna, o Bannanal, nel distretto di Nova Beira della provincia di Goyaz, furono colà stabiliti in tre aldeias, cioè: a Ponte de Lima, in vicinanza al centro dell’isola; a Cunha ed a Mello (1). Una tribù
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DELL’ AMERICA 245 Questa città giace alla distanza di ventiquattro leghe dal capoluogo e di tre al nord-est da Tibaya, a 23° 5o' di latitudine sud, e 33i°23' 4°' di longitudine dall’isola del I erro. La parrocchia comprende diecimilatrecenuno abitanti che allevano una grande quantità di porci e coltivano il frumento, il miglio ed alcuni legumi (1). 1797. Erezione della città di San
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.0). » Acciocché i sudditi rispettivi possano esercitare la tratta dei negri, senz’essere obbligati, come in addietro, ad inscriversi nelle compagnie straniere, e per compensare le cessioni fatte, in virtù del trattato preliminare, da sua maestà cattolica a sua maestà fedelissima, questa cede al re di Spagna l’isola d’’Annobon, sulla costa d’Africa, non che quella di Fernando del Po, nel golfo di Guinea
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del territorio di Marianna: i.° San Scbastiao, situato alla distanza di una lega all’est dalla città di Marianna, sulla sponda settentrionale del lìibeirao do Carmo, a 20° 20' di latitudine e 333° 3' di longitudine dall’isola del Ferro (1), alla distanza di ottantatre (1) Isola del Ferro, Punta ovest delle Canarie, a a;° 4-t>‘ di latitudine
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DELL’ AMERICA 47 Tabella dei distretti e delle città di Para. Distretti. Città principali. ! Belerà o Para. Braganza. Collares. S Villa-Viziósa. Gurupa. Melgazo. ^ Santarem. Tapajonia.......\ Souzel. ( Alter do Chao. ( Villa-Nova da Rainha. Mundrucania......< Borba. ( Villa-Franca. Il capoluogo di questa provincia è la città vescovile di Para o Belem. L’isola di Joannes o Marajo
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). Havvcne uno a Baducl, piantato nel 1796 o 1797, ma che non ha peranco fiorito. Mauouier (nianoifcra) \ serve a far composte e confetture. Pomato cannella, della famiglia de’ corossoli (Ano- nes). Botiti 0 rotang (calamus). Nola B. — La città di Caienna è situata nell’isola (2) dello stesso nome, sulla destra ripa del fiume Caienna, a 4“ 5$ di latitudine nord, ed a 54°35' di longitudine ovest
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556 CRONOLOGIA STORICA barca eil abbandonarsi ai furori di un mare burrascosissimo; ma ebbe la fortuna di raggiungere nel successivo giorno Curiapan nell’isola della Trinità, ove i di lui vascelli erano all’ àncora, ed ove fu poco tempo dopo raggiunto anche dalla sua galera (i). In tutto il corso di questo pericoloso viaggio, Ralegh non perdette che il negro divorato dal coccodrillo
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4* CRONOLOGIA STORICA Verso l’anno 1766 quest’isola fu infestata da una quantità di quegli animali giuntivi dalla terra ferma, e che rapivano i bestiami perfino nelle stalle. Il governatore accordò premii a quelli che ne uccidessero, e si pervenne a scacciarli. Una delle alture dell’isola porta il nome di Monte delle Tigri. Il jaguar si trova in tutti i boschi della Guiana, e quand’è affamato
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1846
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al loro progetto. Allora si ritirarono essi all’estremità orientale di detta isola, in numero di quaranta famiglie, ove formarono il distretto di Southampton ed introdussero una forma di governo ; nel i644 (2) venne esso posto sotto la giurisdizione di Connecticut (3). 1640-42. Incoraggiati da questo titolo gli abitanti del Connecticut, presero possesso di quella stessa parte dell’ isola e si estesero verso
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il permesso di abdicare, che gli venne ricusato; ma egli insistette, e finalmente l’ottenne. Ma prima che gli fosse giunta l’adesione pontificia, egli morì nel mese di dicembre dello stesso anno. Fu raccontato intorno a questo gran mastro, che mentr’ era semplice cavaliere, egli aveva liberata l’isola di Rodi da un enorme ^dragone che l’ammorbava col soffio, e la spopolava colla sua voracità
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272 CRONOLOGIA STORICA di Milli in Rodi, lasciando P Ordine agitato da dissensioni, eli’egli aveva tentato inutilmente di spegnere. XXXVI. PIETRO-RAIMONDO ZACOSTA. 1461. PIETRO-RAIMONDO ZACOSTA, casigliano di nascita, e castellano di Emposte, fu eletto a successore del gran mastro Milli. Egli acchettò le turbolenze dell’Orbine, e pose l’isola di Rodi in istato di difesa contra gl
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I’8 novembre i5j2 in età di settantott’anni. Vertot lo chiama principe saggio, abile a governare, felice in tutte le sue intraprese, che arricchì l’Ordine colle spoglie degl’infedeli senza arricchire sè stesso , essendo morto povero senza lasciar niente nell’ isola. XL. GUI DE BLANCIIEFORT. 15i 2. GUI DE BLANCIIEFORT, gran-priore d’Au-vergne, nipote del gran mastro d’ Aubusson , e figlio di Gui
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1796
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ogni cosa, e mettendo tutto a ferro e fuoco. Furono portate centotrentasette teste de’ nimici, che aveano voluto far resistenza, al Generale: gli altri in gran numero furono menati prigioni ; i quali poscia venduti all’ incanto , furono divisi i danari secondo 1’ usanza, dando ancora la parte loro ai soldati del Papa e del Re. Indi partendosi il Generale se- ne venne all’ isola di Nas-so, perciocché quivi i navilii
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1796
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sette galee grosse da mercanzia, quattro che andavano in Alessandria, e tre in So-ria . Egli le fece ritener tutte; e mandò quelle d’Alessandria in Candia, avvisando il Duca dello stato in cui erano le cose di Cipro. Sono in Candia molti cavalieri feudatarii, i maggiori de’quali, quando fu mandata la colonia in quell’ isola, aveano avuto in godimento varii casali con quest’obbligo di servire nella milizia
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1796
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degli animali, fanno di centoni le lor trabacche da portare, e le lor coltre da dormire. Il Generale posta la preda in galea, se ne venne all’isola di Deio. Questa isola per l’onorato tempio d’Apolline e per le cerimonie de’ sacrificii fu già da tutta la Grecia celebrata : ora è di* serta e disabitata. Vi sono nondimeno alcune vestigia di bianco marmo del tempio e dell’anfiteatro, e gran numero di colonne
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1796
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* IX « luogo in terra ferma all’opposto dell’isola di Scio, e chia- 1471 masi dagli abitatori Passaggio; nel qual luogo quasi tutte le provincie dell’Asia portano le loro mercanzie, indi poi le conducono a Scio. Questa città al presente si ritrova sotto il dominio de’ Genovesi insieme con tutta l’isola, ed è mercato comune quasi a tutti i popoli d’Italia. Per questa cagione il Passaggio è pieno
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