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53 « Ieri ho fatto alcune escursioni nell’isola, ho visitato il luogo dove si sfruttano le miniere di ferro, perchè è tutta roccia di ferro. Desideravo vedére « Portoferraio », ove aveva abitato Napoleone, ma essendo troppo lontano non potei andarvi, quantunque il mio ospite mi offrisse un baroccino e un asino, con un basto comodo. Però son salito su una vetta e ho visto il luogo da lontano
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CAPITOLO VI. 141 bievolmenle, Veneziani e Genovesi, prigionieri ed effetti : — col patriarca d’Aquileia le cose continuassero sullo stesso piede, com’erano avanti la guerra: — il re d’Un* gheria rinunciasse alle sue pretensioni sull’isola di Pago; promettesse di chiudere i suoi porli a tulli i corsari, ed in ricambio avesse dalla signoria venela per un dato tempo l’annuo tributo di settemila
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. Per poco che aspettino, ci scriveva giorni sono un nostro grande amico ^ la guerra diverrà una passeggiala incruenta. L’Europa tutta si trasforma a occhio veggente; non si è mai visto molo più grande e più irresislibilc. Cieco chi non lo vede e non lo crede! Se non che, senza fidar troppo sugli esterni sussidii, i miseri abitatori dell’isola si accinsero alla difesa con straordinario impelo di entusiasmo
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1848
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CAPITOLO XV. 425 cantò una messa solenne, dopo la quale 1’ ¡stessa regina presentò al generale veneziano lo stendardo di San Marco, appositamente benedetto e tosto inalberalo. Così la república prese possesso dell’ isola di Cipro, il 26 maggio 1487 (1). Caterina Cornaro, il 14 maggio dell’anno successivo, s’imbarcò per Venezia. Quivi giunta, il Doge e tutta la Signoria le prodigarono ogni sorta
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CAPITOLO V. 151 dì più stretto dai Veneziani, concepì l’ardito disegno di tagliar l'isola con un canale, onde aprirsi un varco pel quale guadagnar l’alto mare. In pari tempo, pei nuovi sussidii mandati dal Carrara, l’isola di Brondolo stava per diventare il campo di altre pugne. Lo Zeno fu scelto a comandante dell’esercito terrestre della república. Sventuratamente era desso composto
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1926
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144 EMILIO PBASCA « in breve essa copre l’Egitto, l’Italia e la Turchia » (1). Egli avrebbe voluto che il suo Governo prevenendo le mire napoleoniche, se ne facesse padrone comprandola dalla Gasa di Savoia. «Se noi per delicatezza o eom-« mise razione verso lo sventurato Re di Sardegna — « ancora egli scriveva — non prendiamo possesso di «quest’isola ciò faranno i Francesi. Se io perdo la Sar-
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di repressione contro i ribelli. Sarebbe stata la guerra civile, e verosimilmente, date le difficili circostanze in cui allora si trovava, sul continente, la Monarchia di Savoia, senza alcun buon risultato per essa, od invece con grave repentaglio por i futuri destini dell’isola. Se. comunque la progettata spedizione non ebbe seguito, ciò senza dubbio fu sopratutto dovuto alle pronto od accorte misure
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1926
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crudeltà, si accanisse allora nell’aggravare le penose condizioni degli uni e degli altri. I raccolti agricoli dell’isola, che. dal 1799 in poi, erano sempre stati più o meno scarsi, furono, in quelli ultimi anni, scarsissimi. Ogni importazione era d’altronde cessata per mancanza di traffico marittimo e per l’assoluto difetto 11011 solo di moneta contante, ma di <*redito così da parte del Governo
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1926
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L’AMMIRAGLIO DBS GF.NEYS E I SUOI TEMPI 137 graduati) a 150. Vero è che il disgraziato Porcile, costretto a proporre egli medesimo simili sacrifìci, proponeva nel contempo la costruzione e l’armamento di due nuovi feluconi. quali navi, a suo avviso, preferibili ad ogni altra per accedere con facilità nei seni e nelle ca-lancbe dell’isola e sorprendervi i contrabbandieri, l.a repressione
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1926
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al suo Re l’Ammiraglio Des Genevs. Ber opera sua, la Marina sarda, pur dibattendosi fra incredibili strettezze, arrivava, in quei tristi anni, ad acquistare una regolarità di ordinamento ed una efficacia di rendimento veramente meravigliose. Esiste nell’Archivio di Stato di Cagliari (1) un progetto delle spese bilanciate nell'anno 1811 per i bastimenti addetti (dia difesa deli'isola di Sardegna, che ci offre
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1865
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: Convolvulus Syria- cus, Scammonia syriaca. Rabarbaro Persia Costantinopoli Leggero purgativo. Manna Persia, Siria Aleppo, Dama¬ » sco Aloe Socotora Alessandria,Da¬ » » masco^ Aleppo Turbito raffi¬ Ceylan, Sura- Damasco, Ales¬ Purgativo. Nome bota¬ nato te, Goa sandria nico: Convolvulus indicus. Trementina Isola di Scio Isola di Scio Un liquido resinoso o viscoso,procurato coll’ in¬ cisione di molti alberi
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1834
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; ma essendo stato vinto da Tenmu in capo a 'cinque mesi fu da esso obbligato a spaccarsi il ventre. Il famoso delubro di Midera fu costrutto l’anno secondo del suo regno, e l’anno dopo si recò al Giappone dell’argento cavato dalle miniere dell’isola Tsusima che quei di Corea, a cui allora apparteneva l’isola, cominciavano a scavare. L’anno quarto del suo regno è osservabile per essersi celebrato il primo Matzuri
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1935
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da S. E. il Ministro degli Esteri che lo stato di fatto attuale stabilisce di già la neutralità dell’ isola di Corfù in forza delle convenzioni preesistenti.... non credo possa giustificare la completa rinuncia alla necessità che almeno il dominio del canale Nord di Corfù debba essere condiviso dalle due nazioni Grecia e Albania, perchè non mi sembra prudente affidarsi completamente ai soli vincoli determinati
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1912
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circa sulle montagne di Okrida, e dopo aver costeggiato la riva occidentale del lago, segna col suo corso la grande divisione dell’Albania. Al di qua dello Schumi comincia la Toscheria. Proseguendo si passa innanzi alle lagune colle quali termina la vasta pianura della Musakia e da questo punto, girando un po’ più al largo, si scorge finalmente l’isola di Sas-senò all’entrata della vasta baia di Vallona, e i monti
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1931
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Ma ritorniamo ai cavalli. Nella Venezia orientale, presso il Timavo, e nel territorio altinate e padovano, i Veneziani tenevano razze di cavalli, ma si prelevavano i cavalli anche fuori e specialmente dall’isola di Cipro e se ne faceva largo commercio. Il trasporto di questi cavalli avveniva, in modo assai ingegnoso, con speciali navigli, muniti di un largo boccaporto a fior d’acqua
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1834
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dimissione. Alvaro per vendicarsene, accusò questa principessa di aver voluto far imprigionare il re suo fratello e le fece guerra. In mezzo a questi tumulti morì il giovine principe il 6 giugno 1217 per una ferita occasionala da una tegola cadutagli sulla testa. RE CRISTIANI DI MAJORICA L’isola di Majorica, o di Mallorca come la chiamano bli Spagnuoli, la più grande dell’isole Baleari
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1838
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a Salerno, per avere una conferenza col conte Roggero e col di lui nipote il duca Roggero. Il conte ehia-raavasi malcontento che il pontefice , senza averlo prima consultato, avesse nominato il vescovo Traina legato apostolico in Sicilia; ed Urbano, onde placarlo, dichiarò legati apostolici in questa isola, in perpetuo, il conte e di lui successori, mercè bolla data a Salerno nel 3 di luglio, indizione
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1838
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206 CRONOLOGIA STORICA malfi furono meno diffìcili, e ponevano in mare i pochi loro vascelli per dar la caccia ai. Saraceni; non poterono però impedir loro il saccheggio dell’ isola di Lampadusa e la presa di sette navigli inviati da Gregorio per osservarne le mosse: il quale Gregorio, informato di questa perdita, con più considerabile' flotta salpava, *e raggiunti gli infedeli
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1836
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essa Ugo di lui nipote per signore chartrense, dominus carnotensis. La stessa cronaca dà a conoscere esser stato Roberto quegli che fece innalzare il piccolo ponte di Meulcnt per giungere più comodamente alla chiesa dell’isola ove erano state depositate le reliquie di San Nigaisc da uno dei conti suoi predecessori; come pure aver egli pel primo fortificato quel luogo munendolo di terrapieni, e costrutto
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1844
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saliva a trentamila (1). Il porto di Cumana, al dire di de Humboldt, è una rada che potrebbe contenere le squadre dell’Europa intera (2). i52i. Spedizione del capitano Jacopo de Castcllon. Frattanto l’udienza d’Ispaniola risolvette di castigare gl’ indigeni di Cumana e di riconquistare l’isola di Cubagua, e levò a quest’uopo un corpo di truppe, le quali, unite a quelle che l’aveano sì vilmente
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