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e Città principale dell’isola d’Elba, sul litorale a nord dell’isola, con attivo traffico d’importazione costituito in gran parte dal minerale per gli alti forni. — Vi fu relegato Napoleone I dopo i disastri del 1814. PORTOFINO. — Promontorio della riviera ligure di levante, con profilo caratteristico, antichi fortilizi e coste rocciose — importante stazio«'' semaforica della Marina. Porto
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107 ISCHIA. — Grande isola montuosa e di origine vulcanica nel golfo di Napoli, con clima purissimo, cittadine cospicue, panorami stupendi, terreno fertilissimo — celebre per le svariate sorgenti di acque termali già conosciute dagli antichi — altitudine massima di 189 m. col monte Epomeo. Isonzo. — Fiume italiano, che scende dal monte Tricorno e corre a mezzodì serpeggiando fra Caporetto
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del Principe di Dalmazia,, che aveva mossa guerra ai Veneziani fece, che tutta l’isola di Osso o Dorso duro restasse disabitata, ma circa l’8(>4 il D. Orso Participazio reccve tutta l' isola d’ Orso duro, & quella habuda la fo può ornada di abitazioni e Chiese. 103) Era questa la pratica di que’ 'teinpi, di moltiplicare cioè le Chiese. Lo rileviamo dal Canone
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, essa era chiamata Rialto, da l’ Isola fondata sopra una riva più eminente de le altre, la quale comprendeva dal Canal grande di S. Mano fina appresso S. Casciano, ma dal clero era chiamata oli-volo . 5 ) Con più precifione eziandio, possiamo stabilire il sito della nostra Contrada 5a quel Monumento recato disopra, //, 505, seqq. benché appartenente al Sec. XVI, quando i Piovani pretendevano confessare le Monache
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LE MONETE ANONIME DI VENEZIA 37 falsi, pure tale danno era stato compensato da altrettanta quantità che non si era presentata al cambio. Il Foscarini aggiunge che aveva avuta anche l'idea per un momento di sopprimere perfino il nome di perpero, introducendo nell’ isola i sistemi di conteggio usati a Venezia, ma si era trattenuto dal farlo per il timore di recar danno agli interessi
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al Reggimento e al -Provveditore Generale che, appena ricevuto l’ordine e i trentamila ducati che lo accompagnano, facciano proclamare in Candia e negli altri luoghi dove lo riputeranno necessario che tutte le monete d’argento o di rame chiamate cavalline o con altro nome coniate nell’ isola al tempo della guerra, siano portate alla Camera di Candia, entro otto giorni quelle della città ed entro un mese
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. L’ultima nave costruita su tale scalo è del tipo della nave esploratrice Admiral Spaun. Da ultimo nella detta isola vi sono officine adatte per la riparazione delle navi. Guardando verso il mare in direzione della strozzatura del porto vi è un’altra isola nella quale sono stati costruiti gli hangars per gli idroplani. Al principio delle ostilità a Pola non vi erano aeronavi, ma soltanto aeroplani
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di peso variabile, hanno lo stesso valore. Recano da un lato il leone seduto in maestà con la leggenda PRO • REGNI • CYPRI • PRESIDIO che spiega il carattere della emissione, dall'altro lato in quattro linee le parole VENETORVM • FIDES • INVIOLABILE, sopra un amorino che accenna alle tradizioni mitologiche dell’isola cara a Venere e sotto l’indicazione del valore BISANTE e le cifre
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CRONOLOGIA STORICA ni e fortificazioni dell’isola, egli si prese il pensiero di farle ristaurare. Mancava all’ Ordine un arsenale conveniente per le galee, e il gran mastro ne fece costruire uno di grande e magnifico. Egli morì il 4 febbraio 1697 in età di settantanove anni. L’epitaffio che i cavalieri fecero scolpire sul suo sepolcro, attesta di aver egli adempiuto a tutti i doveri
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di Francia e generale delle prime, attaccò un giorno sei legni turchi davanti l’isola di Bodi non avendo che quattro de'suoi. Tre ne fugò, due colò a fondo, uno ne prese, e ritornò a Malta ricoperto di ferite e di gloria. Ma ciò che non deve passarsi sotto silenzio si è la maniera colla quale perì una di quelle galee turche. Un cavaliere guascone animato dall’esempio del suo generale c dal suo proprio
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1 oft die imprudenza grandissima sarebbe stata 1’ ostinarsi d’avvantaggio in questa impresa, quando padroni dello stretto di Curzola, e liberi di entrare nel porto di Lissa che a quell’ epoca non aveva alcun presidio militare, nè fortificazioni, era ad essi facile di assoggettare 1’ importante Isola della Brazza egualmente non provvista di alcun luogo fortificato, che per la sna vicinanza
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l/jo corsero della sorpresa, che abbandonati i navigli , le prede, ed il paese precipitosamente salvarono se stessi nei Monti e nei Boschi dell’Isola. Sbarcate delle truppe in terra i Francesi s’impadronirono delle merci e generi che in tutta fretta poterono ammassare, e dato fuoco a tutti i navigli degli Armatori^ yche in porto si attrovavano senza neppure levare le artiglierie, dopo 8 ore
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238 Librò Primo. „ tega a Rialto , che in manco de ore due bru-„ sò tutta la Isola , la Chiesia di S. Giacomo , „ 1’ Offizio de’ Camerlenghi, e la Loza vecchia , ,, & brusò il fornico della farina, el qual da ore ,, io fu messo a sacco , e portata via tutta la „ farina, nel qual tempo si trovò Signori all’ Of-„ fìzio nostro della G. V. M.r Alvise Zusto , M/An-3, drea da Mtila , M.r Alvise
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della Scuola siano messi li segnali di S. Marco con due battudi in pietra viva. 335) Trovasi in un anonimo Scrittore, che per decreto del M. C. e del C. X. colli Capi di XL , del 1310 fii decretato , che siano confiscati i beni di quelli , che per la congiura di Bajamonts relegati non vollero andar ai loro confini , e furono : L'Isola di Scopulo e Schiati di Bajatnonte , e la casa sopra il Campo
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. Dato a Verona. — Ricognizione di Giorgio vescovo di Vercelli. 1155, Luglio 1. — V. 1358, Settembre 29, n. 13. 2. — 1103, (recte 1163) ind. XI, Agosto. — c. 166 (165) t.° — Vitale Michele (II) doge coi suoi giudici e savi eletti e colla collaudatione del popolo, in seguito alla morte di Doimo (Frangipani) conte di Veglia, dà a Bartolomeo e Guido figli del medesimo, vita loro durante, la detta isola
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1933
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, ma, con un sommergibile normalmente dislocato in quelle acque, si potevano rendere pericolose le adiacenze dell’isola per le navi attaccanti; ciò si verificò nel bombardamento subito dall’isola il 23 luglio, quando le navi austriache, appena avvistato il sommergibile, si allontanarono precipitosamente. Il sommergibile in agguato presso Pelagosa, doveva attenersi alle seguenti consegne del Comando flottiglia
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1933
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di tre, disimpegneranno il seguente servizio giornaliero : guardia, comandata e riposo. « I turni di servizio dureranno dalle ore 12 di un giorno alle ore 12 del successivo giorno. « Sommergibile di guardia. - Ad ore 14 esce dalla rada e si porta in posizione di agguato in immersione nella zona compresa fra i paralleli passanti fra le punte nord e sud di Saseno, non discostandosi dall’isola stessa oltre 8 miglia
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1933
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austriaca. Il giorno 6 agosto alle ore 9,40 del mattino venne intercettato il seguente telegramma, in lingua italiana, della stazione r.t. navale austriaca D.Z. : « Giorno 5, ore 5 mattina, un sommergibile italiano tipo Nautilus di sentinella presso l’isola di Pelagosa fu, malgrado tempo chiarissimo, insidiosamente sorpreso da un sottomarino austriaco ed affondato ». ORDINE DEL GIORNO DELL’AMMIRAGLIATO
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1936
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— 21 — Cognome e Nome Condizione - Patria RISULTANZE PROCESSUALI Osservazioni a non fuggire. Villa conferma la confidenza fatta al Davi, ed il consiglio avutone. Aggiungeva essere nell’anno 1815 arrivata alla Fratta la moglie del Generale d’Arnaud nata Monti, di cui a suo luogo, la quale confidò ad esso Villa, al Davi, ed altri, che proveniva dall’isola d’Elba, ove aveva veduto Napoleone
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1936
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, come pure all’isola di Pago. Le altre sono scogli disabitati. Il signor Orlando insiste tuttavia perché l’isola di Cherso, che è realmente la continuazione della penisola istriana e che è popolata da una maggioranza ita-
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