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accordo altre frontiere. L’estremo lembo occidentale del Regno, dunque, non è al Varo presso Nizza; ma alla foce della Roia presso Ventimiglia. L’orientale non è al Quarnero; ma a Porto Buso presso la laguna di Grado. Il punto più australe dell’Italia continentale è situato a Melito di Portosalvo in Calabria; della Sicilia, presso al fanale dell’isola delle correnti in provincia di Siracusa
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LA PROVINCIA DI TRIESTE costa croata è sopra uno scoglio che domina l’imboccatura del canal di Maltempo fra Portorè croata e l’isola di Veglia: lo scoglio di San Marco. Il Quarnero è - rammentiamolo -ingombro dalle tre isole veneziane e istriane di Veglia, Cherso e Lussin. Triangolare Veglia (238 km. quadri di superficie), lunghe e sottili Cherso (km. 336) e Lussino (km. 174). Carsiche e aride
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LA PROVINCIA DI TRIESTE che continua l’Istria sulla linea di Capo Promontore - ha richiamato sulle sue rive soleggiate una colonia invernale di forestieri : Lussin Piccolo, Lussin Grande, Porto Cigale sono tre piccole stazioni di sverno molto rinomate in Austria. Ma la forza e la gloria dell’ isola sassosa è nel mare che la batte dai due fianchi come una diga abbandonata. Ha in tutto 12.000
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153 la roccia dolomitica in posto è stata raggiunta solo a 917 metri e la falda idrica sgorga con la temperatura di 74°; altrove (isola Margherita) Io scavo è stato disoli 118 metri (temperatura 43°,3; quantità d’acqua: 158 mila hi. al giorno). Altre sorgenti sgorgano presso la collina di San Gherardo (acque calciche termali ricche di anidride solforica: Bagni Rudas, Ràcz), mentre più a nord
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151 di un nuovo porto, situato a sud della città presso l'isola di Csepel, subito a valle del ponte ferroviario. A questo fine è stato regolarizzato (1910-15) il ramo più orientale del fiume. Per mezzo di una chiusa, posta presso il villaggio di Soroksàr, da cui il ramo sinistro trae il nome, è stato infatti innalzato il letto del fiume, il corso ne è stato regolato con una serie di scavi
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22 GINO ALBI ippunto il canale di Piombino fra il promontorio omonimo e l’isola, d’Elba; il canale di Corsica fra questa isola, e la Corsica; le bocche di Bonifacio, fra la Corsica e la Sardegna, il largo passaggio fra Sardegna e Sicilia e il Faro o stretto di Messina, fra il continente e la Sicilia. Questo mare ha la maggiore area in confronto degli altri e lo sviluppo delle coste
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E FASTI DELLA STORIA GRECA 201 FASTI DELLA STORIA GRECA Vincitore: Phrinone, di Atene. Arconte Eprencto. --- Pillinone, ateniese, che fu vinci¬ tore in quest’anno, si rese dappoi molto celebre, e fu ucciso in duello da Pittaco, tiranno di Miti- lene, nell’isola di Lesbo. Vincitore : Euriclide, di Laconia. Gli Elei s’ avvisarono di far intervenire in questa o- limpiade dei fanciulli esercitati
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220 VII. - SALONICCO già fatto dello apparizioni piccole navi da guerra inglesi. Dunque si diceva: l'isola interessa vivamente il Governo di S. M. Brittanna: ora, siccome l’Inghilterra è padrona dell’Egitto, c’è molta probabilità di una sua protesta, quindi del suo intervento, e chi sa a quali conseguenze può condurre l’atto del Cai-macan di Cavalla!... Viceversa il giorno stabilito
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più pittoreschi che attraversa la ferrovia, e che si può considerare come l’estremo limite dove arriva ancora qualche piccolo gruppo di popolazione greca, è il lago di Ostrovo, sulla cui riva alle falde dei monti — più volte spostata a causa delle innondazioni — sorge la città che gli dà il nome. Su una piccola isola in mezzo al lago, da tempo immemorabile disabitata, e nella quale, evidentemente, sulle rovine
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, quest’isola a-vrebbe potuto avere un grande avvenire se la natura l’avesse dotata di un buon porto. Invece essa ne manca e quindi le è mancato ogni incremento. Il suolo feracissimo produce vino, olio, cotone e cereali : sono noti anche gli asini di razza molto resistente al lavoro. Il mare circostante è molto pescoso. PELAGIE. — A Sud della Sicilia esiste questo gruppo formato da due isole maggiori
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LE COSTE DELLA PENISOLA 73 razione per la. flotta, Nell’estuario trovasi l’isola di Caprera, cara a Garibaldi, che ora vi è seppellito'. Dopo il Capo Figari si trova il golfo di Terranova o degli Aranci, dove approda ogni mattina il piroscafo che parte da Civita,vecchia, e dove è il porto di Terranova dal quale si esercita l’esportazione del bestiame e del carbone vegetale. La spiaggia
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— 60 — altro a S. del lago di Urana, presso la località di S. Pietro, sul monte Krib (208 m.). Altri due tumuli vennero alla luce a E.S.E. del lago stesso, sul monte Gellovizza (168 metri), verso il Carnarolo. Nella parte meridionale dell’isola ricorderò ancora due, e cioè l’uno eretto sul monte Sillaz (196 m.) ad E. di San Giovanni e l’altro un po’ a settentrione del castelliere di Pesehiegne
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a mantenersi « dalmatici »; così Arbe, così Ossero e le altre ville ancora latine della Dalmazia. Adunque la formazione della nostra lingua sull’isola fu del tutto autoctona, ed a provarlo il Mitis (1) cita un saggio della parlata in uso a Cherso, dall’anno 1412 al 1470, secondo il codice inedito della Confraternita di San Lorenzo; di questo voglio riportare qui almeno una parte, dalla quale possa risultare
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restano nella casa paterna; trattandosi di eredità, essi usualmente non dividono la proprietà, la quale invece resta al primogenito. La popolazione è diversamente distribuita sull’isola, e ciò in relazione alle buone o cattive condizioni di vita che essa offre all’uomo; la distribuzione stessa cioè è la risultante di quel complesso di fattori, dai quali dipende la maggiore o minore possibilità
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, essi sono : il fabbricato padronale, la casa per il bravaro ed il pastore, gli stallaggi per i bovini (pochi equini) addetti al trasporto della legna, la così detta « melsizeriza » ossia luogo per mungere le pecore, il porcile, il pollaio e l’aia per battere il grano. Nella parte meridionale dell’isola invece, dove il terreno è assai più piano e quindi vi è minor bisogno di bestiame grosso per il trasporto della legna
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che potrebbe, giudiziosamente sfruttato, rendere ancora più celebre la loro provincia. Alludo alle terme di Isola e di Santo Stefano, sebbene, purtroppo, il mio dire debba oggi ormai restringersi alle sole acque termali sfruttate, quelle di S. Stefano. La plaga dove sorge Isola è davvero incantevole ! È un promontorio che spingendosi in mare forma un porto Acque termali. — li un argomento questo che io vo’
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; meglio essi si adattano ad essere i posti di ancoraggio e ormeggio delle barche a vela e a motore. 4. — Le condizioni economiche - L’agricoltura. — L’isola di Cherso, come risulta da quanto è stato detto nei capitoli precedenti, è, in generale, un paese povero; perciò essa non può dare possibilità ad altra forma di economia che sia in grado di superare o almeno eguagliare quella derivante dallo sfruttamento del suolo
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— 24 — secco, dovrebbe avere una temperatura superiore a quella che effettivamente ha. A ben diversa conclusione giungono invece il Mayer e il Gavazzi, i quali, con gli argomenti enunciati, sembrano convalidare la tesi che il lago di Urana debba il suo alimento alle pioggie locali ed in genere a sorgenti che si trovano nell’isola di Cherso. Questi gli argomenti principali a favore della loro tesi
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1934
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essa è utile e, nello stesso tempo, necessaria, in quanto sostituisce le altre in quel periodo dell’anno in cui la pesca da terra si presenta più propizia e redditizia di quella di alto mare. Quanta importanza e quale sviluppo vada di anno in anno prendendo nell’isola questa categoria di pesca, dimostra il grande numero di tratte già esistenti nei centri eminentemente pescherecci, come pure il sorgere
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1934
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geografico sull'italianissima isola del Quarnaro mancava del tutto nella nostra letteratura, e pertanto la Commissione ha creduto che la serie delle sue pubblicazioni non potesse inaugurarsi meglio che con questa monografia, particolarmente designata anche per essere stata giudicata meritevole di premio negli annuali concorsi della R. Società Geografica Italiana. Il Pres. della Commissione Roberto
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