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1892
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, ognuno il sa, strettissime e continue. Com'è, difatti, possibile concepire che, mentre le armate venete e hisantine combattevano sotto la stessa bandiera e una accosto all'altra a Durazzo ed altrove, mentre anzi, si vuole, e torso non a torto, cho il fiore e il nerbo delle armate bi-santine fossero costituiti da ufficiali veneti, e mentre, ad ogni modo, i contatti fra i marinai delle due nazioni
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1848
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qualcuno dei Veneti bastimenti a vapore^ dovrà questo impiegarsi ih trasferimento anzidetto. Tanto il Governo Austriaco, quanto ii Governo provvisorio Veneto provvederanno perchè all’ imbarco ed allo sbarco di tutti gli ostaggi prenominati dai bastimenti di trasporto presiedano due Commissari con istruzione di procacciare con tutti i mezzi la conservazione e consegna dei rispettivi bagagli. Rimane convenuto che ove
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1848
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ai Lombardi ed a Veneti, come fate: 0 sarete Piemontesi, od Austriaci. Ma sì: Piemontesi, Lombardi, Veneti, saremo tutti Italiani: abbiamo già veduto quanto ci costi l’averci voluto separare; sappiamo che diverremmo Austriaci anche noi il giorno in cui fossimo più Piemontesi che Italiani. Credete, o Gioberti, che i Lombardi ed i Veneti vi saprebbero grado assai di averli lasciati pure un’ora in mano
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1848
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. BATTISTA NICOLINL 25 Aprile. DEI PIEMONTESI LIBERATORI RASSODATORE DELLA INDIPENDENZA ITALIANA CARLO ALBERTO RE DI SARDEGNA. Fattosi capo de’ valorosi suoi Piemontesi, impugnò il brando invitto di Savoja il re Carlo Alberto, e mosse animoso alla liberazione dèlia Lombardia e della Venezia. Riconoscenti i Lombardi ed i Veneti al tratto generoso, fratellevole de’Piemontesi, applaudirono colla più sincera
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1896
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240 COMMEMORI ALI, LIBRO XIII. 122. — 1410, ind. IV, Gennaio 21 (ni. v.). — c. 93 t.° — Ducale al podestà di Brescia e a tutti gli altri ufficiali e rettori veneti, colla quale si conferma e ratifica l’allegato. Data come il n. 120. Allegato: 1440, Giugno 17. — Pasquale Malipiero provveditore dell’esercito veneto dichiara che, accogliendo la sottomissione a Venezia dei comuni di Capriolo, Adro
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1896
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Doge: Francesco foscari. 211 107. — 1140, ind. IV, Gennaio 7 (m. v.). — c. 86 t.° — Ducale ai rettori di Brescia e a tutti gli ufficiali veneti. Gli abitanti e possidenti di Poncarale, nel distretto di Brescia, furono a loro domanda fatti esenti per quattro anni dai dazi del pane, del vino e delle carni, e dall’imbottatura dei grani. E di ciò si ordina l'osservanza. Data nel palazzo ducale
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1896
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allo stato lire 160 veronesi l’anno; non saranno obbligati a mandare guastatori fuori della villa (valle ?) Lagarina ; si accorda l’uso delle acque di quel territorio, per fare un molino o una sega, salvi i diritti dei terzi; è guarentita a tutti sicurezza di persone e di beni. Dato come l’allegato al n. 114. 119. — 1440, ind. IV, Gennaio 20 (m. v.). — c. 92. — Ducale che fa sapere a tutti gli ufficiali veneti
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1907
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148 COMMEMORIMI, LIBRO XXVII. e in Veglia ed in altri luoghi ove sarà opportuno la libertà del commercio fra i sudditi imperiali e reali e i veneti. (Il documento è in volgare). Sottoscritto dai due commissari. Allegato D: 1018, Giugno 13. — 166 t.° — Il commissario d’Harrach fa sapere a tutti (in volgare) potersi riprendere la libera pratica di commercio fra i sudditi dei suoi mandanti
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1907
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. — E cosi pure della piazza di Antignana, per parte di Bernardo Tiepolo vice provveditore generale in Istria. Agosto 4. — Lorenzo Giustiniani provveditore in campo (veneziano) consegnò come sopra le piazze e luoghi del Friuli. I commissari suddetti, visitati tutti i luoghi e veduti i documenti relativi alla loro missione, confermano tutti gli atti allegati. Sottoscritto dal d’ Harrach e dai summentovati commissari veneti
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1907
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34 COMMEMORIALl, LIBRO XXIV. bro di Ampezzo, i quali non vollero unirsi a loro per mancanza del proprio ingegnere. Proceduti quindi essi deputati veneti all’ operazione da soli, descrivono il percorso della detta linea, nominando la Val di Passo, il monte Piana, Misurina, la valle di Rinbon, Larieto, la Creppa del Saccon. — Il tutta alla presenza di Daniele di Bernardo da Domegge e di Gasparo
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1883
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nella Puglia ed a tutti gli altri ufficiali: Ad istanza di Pietro della Fontana console veneto nel regno e dei negozianti veneti di Trani, dichiara non esser tenuti i veneziani a pagare un nuovo dazio imposto da quel comune sull’ esportazione del frumento, nè alcun altro non approvato da esso principe. Data a Napoli. 242. — 1363, ind. II, Settembre 30. — c. 247 t.° — Copia più completa dell’i-strumento
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1903
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(in volgare) di aver pattuito con Giafer Celebi, emìn di Castelnuovo e Scardona : che sia posta la gabella del sale sopra il territorio di Sebenico; che si venda sale ai sudditi turchi, provveduto prima ai bisogni dei veneti ; i sudditi turchi non daranno molestia alcuna ai veneti i quali saranno risarciti dei danni che i primi recassero ai secondi. Data in Sebenico. 9. — 1526, Marzo 26. — c. 87. — Breve
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1903
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fatta dal sultano, avere il bailo (v. n. 87) versati nel tesoro imperiale ducati 75000 veneti d’ oro dovuti da Venezia in forza del n. 43. Data a Costantinopoli. — Al tergo dell’ originale (depositato presso il cancel-lier grande) erano le firme del defterdar Mahmud e dei pascià Caidar e Lufti. 90. — 1544, ind. II, Maggio 15. — c. 73 t.° — Il Corboli (v. n. 88), in seguito alla stima delle artiglierie e munizioni
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1876
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DOGE! GIOVANNI SORANZO. 205 esìgevasì in Bassano ai negozianti veneti pei legnami di s. 2 per 1. per quel comune, e d’altri 2 per Vicenza, essendo contrario ai trattati con quest’ ultima. 434. —, 1325, ind. Vili, Luglio 4. — c. 164 (163) t.° — Gregorio de Gregorio giudice e Michele de Boberto regio notaio di Messina, attestano : che regnando in Sicilia Federico III e Pietro II, Marco Giustiniani
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1876
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172 COMMEMORIGLI, LIBRO II. 10. — 1307, ind. V, Maggio 23. — c. 48. — Istrumento in cui si dichiara che avendo Andrea Zane, Iacopo Querini e Marino Badoaro ambasciatori veneti al papa, al re di Francia ed a Carlo fratello d’ esso re, conte di Valois, Alencon, Chartres ed Angiò, chiesto a quest’ ultimo il giuramento per 1’ osservanza della convenzione stipulata dai suoi ambasciatori Tebaldo
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1914
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190 COMMEMORIALI, LIBRO XXXII. 30. (33) — 1764,.....— c. 89 t.° — Capitoli del trattato sui sali di Tripoli, convenuti e ratificati colla república di Venezia. — Cap. 1. Il dei e la reggenza di Tripoli si obbligano di dare alla república 2500 moggia di sale all’ anno sopra misura bollata da essa, — Cap. 2. Resta fissato, per le dette 2500 moggia, il prezzo in zecchini veneti 2500, da pagarsi 1000
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1914
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. — c. 73. — I rappresentanti nominati al n. 25, in esecuzione, di quello, pattuiscono : Esaminati i conti presentati, i canonici veneti restano creditori di lire 1955 soldi 15 l/g • Compilato 1’ elenco dei crediti anteriori al 1750, si riportano per l’esazione al disposto del n. 25. I canonici veneti presentarono 1’ elenco degli aggravi su fondi nel loro territorio. Restituita dai veneti la chiave
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1914
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di proprietà degli attuali possessori, cioè dei veneti anche se risultassero in confine austriaco, e degli austriaci anche se fossero in territorio veneto. Nei capitoli poi si nominano il fiume ludri, i due pattocchi Javestir e Idria o Zozapotem, il luogo detto Che-miza dai veneti e Rabonza o Steffingo dagli austriaci, la sommità Slimegauge, indi Dibuccavagese o Potscalu, Planeniza, Zazagradem, Kraischiverdo
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1914
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dove fu lasciato colla convenzione 31 dicembre 1755, dall’acqua detta la Pontebbana, si arriva allo sbocco del rio detto Pricot dai veneti, Brigetisch-Grabeu dagli austriaci : abbandonando questo rio e volgendo a destra contro corrente, si giunge al rio Diirnbacher-Graben o Riosecco fino allo sbocco del rio di Lanza. Poi per il rio delle Laste si va al Prato Bar-bacis, e per una linea retta di circa pertiche 600
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1915
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. Id. F ALOYSIVS MOCENIGO DVX S • M • VENETI C. prec. 9 C. sopra * 124 * Al Papadopoli, id., n. 14. 117. Id. F Tutto c. prec. 9 C. sopra * 124 * Al Papadopoli, id., n. 15. ì Come XIV, 8. 118. Mezzo ducato. F ALOYSIVS MOCENIGO DVX • S • M • VENETI Sopra linea orizzontale che non taglia la leggenda, S. Marco a sin., seduto in trono, vólto a destra ma alquanto di prospetto, benedice con la destra e porge con la sin
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