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Title: Page 190
Date: 1905
Text: 130 I MONUMENTI VENETI dell’isola DI CRETA avvolto, in direzione da sud a nord, il quale si prolunga pure, allargandosi un po’, alla base del muro di cinta : due porte si aprono nel suo lato orientale. Finalmente, fra mezzo a case moderne rovinate, la muraglia, lievemente scarpata, scende tortuosamente ad angoli fino al porto, ove, all’ imboccatura del molo maggiore, aprivasi la porta del Molo

Title: Page 352
Date: 1905
Text: 2g2 I MONUMENTI VENETI dell’isola DI CRETA cinto, accostato alla rupe verso oriente. È un lungo locale coperto di volta — dello spessore soltanto di m. 0,30 —; sopra questa era una terrazza con parapetto in giro. È costruito con piccoli sassi tenuti insieme e rivestiti di calce, non diversamente dalle altre muraglie tutte che quivi sorgevano. Due pareti 10 dividono in tre vani

Title: Page 134
Date: 1905
Text: 74 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA muro, da 1,60 a 2,00 metri. L’ultima parte poi del recinto si presenta non solo con un parapetto di m. 0,50, ma anche con un marciapiede — o ambulacro, terrazza o piattaforma che dir si voglia — di m. 1,30, il quale, in causa della pendenza del terreno, è fatto a gradonata <1>. Due costruzioni si annettono a tale muraglia di cinta : il torrione

Title: Page 68
Date: 1905
Text: 8 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA Fio. 1 — VEDUTA DELLA CITTÀ DI CANDIA — C. BUONDELMONTI, 1429 — (I. a.) (*) 1 (ropmV fvihf Ìpot'tw |\ cr.uni-pi Ìtcrr.im firmare bbr-ir- Iter - redento 7^<ftvprhi\ iofpn’ijJ-lnipLvipiiCJiioiui; nniuA .V J\vxiMAm ciì urr.*7nfo mmaife? f£H*hoi ìC^Xi nicjno cuitiì /¿netti' frzò-it-nniDio Jtttfcern-ìt^ca triV'Ìfulc Ciigljirm nch

Title: Page 344
Date: 1905
Text: 284 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA Kastèli, presso Kjirjakosèlja, nel più interno recesso della provincia di Bicorna. Ai piedi del colle sorge una delle più belle chiese bizantine che ancora si conservino, dedicata a S. Nicolò. Per questo abbiamo altra volta congetturato che il nostro castello possa identificarsi con quella rocca di S. Nicolò, che è ricordata dai cronisti

Title: Page 506
Date: 1932
Text: 502 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA 4. Kjeramù^i: Chiesa di S. Antonio. Sul capitello dell’arco di mezzogiorno è dipinta una epigrafe, entro riquadro di cm. 43X12. Le lettere nere su fondo bianco misurano cm. 2' 2-i 1 !2. ; ........òià ¡OTOgia? rj fomOev xa.fia.Qa........ (xó)no noAov xvqov Asovriov //ovayov ....rò f nixhjv Bea........ fi 7D M T'. -i-A .. f - , M41W.ÀC’H£COeVK

Title: Page 52
Date: 1932
Text: 48 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA zoccolo centrale, reggendo la coppa, in quel tipico atteggiamento che può risalire alla famosa fontana dell’Alhambra : ma tutta questa parte rimonta ad epoca alquanto più remota, probabilmente al secolo XIV, ed è a credere appartenesse ad una fontana più FIG. 22 — CANDIA — PARTE CENTRALE DELLA FONTANA MOROSINI (151). antica, di ottima fattura

Title: Page 178
Date: 1932
Text: 174 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA del leone in soldo nimbato, talvolta riguardante da un lato, tal altra da quello opposto. Esse vanno assegnate all’epoca dal 1625 al 1628 (1). 22. - Museo: provenienza ignota. Leone nimbato andante verso sinistra, ove è rappresentato un castello sormontato da banderuola: fattura un po’ sommaria, che si direbbe del secolo XVII (2). Forse originariamente

Title: Page 116
Date: 1906
Text: 408 I MONUMENTI VENETI DELL5 ISOLA DI CRETA Marco Bembo c dell’ingegnere Verneda, ma della quale è ignota la provenienza. I terrapieni in alcuni punti non superano la sommità delle muraglie. Nel recinto interno del forte sono poche case, una moschea ed un pozzo. La fossa e le opere esterne del forte, compreso il Crepacuore, sono ormai scomparse. La controscarpa, che manca per tutto il lato

Title: Page 150
Date: 1906
Text: 442 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA mando per di più la fossa (nè era possibile ritirarlo più in dentro, perchè in tal caso non sarebbe più riuscito a difendere le fronti dei due baluardi) ; meno ancora poi potevano servire i due cavalierotti laterali, costruiti per ovviare ai mancamenti del cavaliere medesimo, dacché essi erano tanto meschini che sarebbero crollati solo battendo

Title: Page 329
Date: 1906
Text: 622 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA * * * Abbandonata e deserta essa è tuttora (1) : le sue mura rovinano ; e la sciagurata mano di qualche moderno pirata che si imbatta a passare per di là ne aumenta lo strazio. La muraglia di cinta, non molto alta, è tutta fondata sulla roccia. La parte inferiore, terrapienata, si palesa all’esterno per mezzo del cordone onde le cortine sono limitate

Title: Page 192
Date: 1906
Text: 484 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA metà della galleria si vede ancora l’arco che altra volta costituiva la facciata verso la campagna, sulla parete esterna della cortina. E la galleria prosegue diritta, riuscendo in città con un’apertura di tre metri: qui pure la facciata — in parte rovinata, in parte occultata — è opera veneziana ; e conserva ancora avanzi di un leone e di stemmi

Title: Page 315
Date: 1906
Text: 608 I MONUMENTI VENETI DELUSOLA DI CRETA del piazzale se non là dove si apre il vano di una cannoniera di 90 centimetri. — L’altra, simile, ha quattro cannoniere a merloni dello spessore di un metro * ò — Più a basso ancora è un muro distrutto di contrafforte e riparo. Tutte le membra fin qui descritte fanno parte dell’antico recinto della fortezza, prima che l’Orsini imaginasse di restringerne

Title: Page 323
Date: 1906
Text: 616 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA rio. 359 — veduta della fortezza dì grabusa — a. ODDI — 1601 — (XVI. a.). DTRVPO ALTO DAL LTVT.fiO DEL., da* A A fa .maré* '*■<* '¿Vi *' $sisl§ T J> PORI CAXliE CHE Sa NT.L PORTO. VI T LA BOCCA DEI r OUO della guardia, soffermatosi nell’isolotto fino al 16 di aprile, attese colle ciurme a lavorare calcine, a trasportare

Title: Page 341
Date: 1906
Text: 634 1 monumenti veneti dell’isola di creta mendosi uno sbarco del nemico colà, vennero mandati a riconoscere le spiaggie c l’isolotto il governatore di Canea Gian Maria Martinengo, il capitano Gian Paolo Ferrari c l’ingegnere Melchiorre Albertoni, nipote del Sammichcli Risultato della visita fu che il provveditore generale Luca Michiel, il provveditore di Canea Pasquale Cicogna, il rettore

Title: Page 18
Date: 1908
Text: 14 I MONUMENTI VENETI DECISOLA DI CRETA gli Latini, per acquistarsi gli animi de’ Greci, si mostrano devoti et frequentano le chiese greche: sono riveriti vicendevolmente li sacerdoti deir uno et l’altro rito „(1). — E cosi nelle minori città e nei villaggi non meno era seguito l’e-sempio della capitale, se Luca Michiel erigeva a Spinalonga una chiesa, “ col dividerla in due parti, per il rito

Title: Page 160
Date: 1932
Text: I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA effigiati specialmente in pittura, a puro scopo religioso, per denotare il simbolo del santo evangelista: anche se, come avviene per esempio nella chiesetta di San Giorgio ad Apodhùlu (in quel di Amari), la rappresentazione è strettamente imitata dagli emblemi veneti. Tre sono i tipi principali sotto cui il veneto leone ci appare a Creta. Quello di schema

Title: Page 176
Date: 1932
Text: 172 I MONUMENTI VENET- DELL’lSOLA DI CRETA LEONE N. 19. Leone nimbato di buona conservazione, andante verso sinistra, ove trovasi una fortezza imbandierata. Altre sagome di incorniciature accompagnano la sottostante iscrizione, che è tutta scalpellata, ma che è a credersi appartenesse a questa medesima epoca (1). 19. - Museo: provenienza ignota. Parte centrale di leone andante verso destra

Title: Page 198
Date: 1917
Text: 194 I MONUMENTI VENETI DELL’ ISOLA DI CRETA valle, conserva tuttora la base della torre, addossata alla chiesa, coperta di volta e munita di graziosa scala in muratura, per la quale dall’ interno del convento si saliva al piano superiore. Il convento di Paplinìi è consacrato pur esso alla Madonna. Castellania di Sitìa. — La chiesa della Madonna, ad occidente del villaggio di Ldstro, aveva servito

Title: Page 114
Date: 1908
Text: 1 10 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA al tempo stesso caro a Venezia come a Roma, riescisse a far erigere a vescovado greco — non però scismatico — la diocesi di Chissamo (1). La riforma, che non aveva mancato di destare vivo malumore fra i latini dell’isola, non ebbe più lunga vita del riformatore. Morto il Paleocapa, nè volendo gli indigeni accettare un vescovo greco approvato dal papa

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