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1853
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dalle altre di quel secolo. Essa ha da una faccia la solita rappresentazione di S. Marco in abiti episcopali .e del principe iu costume ducale, quello a sinistra, questo a destra dell’osservatore; dalla parte del santo si legge in caratteri distribuiti verticalmente S. M. VENETI, e da quella del doge PET. LAVREDAN, col titolo DVX lunghesso l’asta del vessillo che gli porge il patrono della Repubblica. 11 rovescio suona
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1842
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dall’ una et 1' altra parte habbiamo voluto mandar hora a quel paese 1' honorato nostro agente et servo nominato Fethi Bey per alcune cose necessarie al nostro reaI servitio et spetialmente per provedere de alcune armi, archibusi, et zacchi fini che gli habbinmn commesso p > servitio et uso proprio della nostra felice corte. ( Raccomanda che sia da’ Veneti ministri bene servito e che gli facciano comperar
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1853
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in 4. del secolo XVI. intitolato Diversorum Carmina T. XXVII era di Marino Sanulo. Oggidi questo tomo reca il numero CC1X. della clas. se XII. de’Ialini. I versi sono ^ a p. 44 t.° Risposta ad un ignoto poeta che in Roma del 1507 scrisse contro il veneto ambasciatore = A p. 16 t.° Risposta a un distico scritto da anonimo contro i Veneti =: A pagina 18. Epigramma Paschalis Maripelro in Julium Pontificcm
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1853
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circa il 1570 = Del 1658 segretario di Luigi Molin ambasciatore straordinario a Carlo duca di Mantova per la sua esaltazione al seggio ducale ~ Dell’annc stesso 1638 segretario del cavaliere e procuratore Giovanni Nani inviato ambasciatore straordinario a Roma per sopire i dissapori della repubblica con Urbano Vili, e per la riposizione dell’ iscrizione in memoria della vittoria da’ veneti riportata nel 1177
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1853
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. in Mar. Com. Venero con profonda riconoscenza . , . Fin. che fosse prodotto dall'impossibilità di eseguirlo. La data di tali dispacci è dal 7 dicembre 4748, Venezia, e poi Cor-fù, Celidonia ec. al 30 maggio 1752 da Cor-fù ss Questi due Codici provano maggiormente che molti de’ Veneti patrizii ambasciatori , o reggenti di provincie facevano scrivere dal Cancelliere, dal Segretario o altra persona
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1853
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SA N GIOBBE. 022 iati. 1563= Alla pag. 17 ve n’ha un'altra lettera del Castellani al Mula, nella quale torna a ripetere : Magnitudo tuorum erga me meritorum ec. data Mantua«. III. cat. sept. 1563. Marcantonio Mocenigo. Questi dedica amplissimo cardinali Amulio il suo libro intitolato : DI. Antonii Mocetiici palricii veneti de Transitu hominis ad Detm liber primus : in f/uo sitigulae
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1853
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286 S. MARTINO DI MURANO. (298) Il Libro, alquanto raro, è ¡1 seguente: Jndreae Naugerìi putridi Fcneli Oralio-nes tJuae, Carminaque nonnulla. In fine: Impressimi veneliis amieorum 'cura quam potuit fieri diligciiler praelo Joan. Tacuini. M. D. XXX. IIII. id. inart. 4." Gautum nequis Librar iut haec impune describal, vendatve, prout in Senatus Veneti, ac totius l'rincipnm decretis
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1853
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’ di N. S. | P. Clem. ottavo co | ncede indulgenza | 1XINARIA PERPETUA | ALLA NRA ScOLA | AD ISTANZA DELL’EmMO CARDINAL £ | AgOSTIN VaLIER | FRATTELLO DI DETTA | nra Scola. Guard. | grande li mag. sic,. | Zuanne Baseggio | e Marin Alfonso | Battaggia G- da | M-Cittadini Veneti I l’anno 1602 I Ma vedi qui le epigrafi alli num. K 5 6 13 le quali a questa Confraternita li riferiscono.
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1824
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è una pietra col suo epitafio scritto in lettere molto antiche. Quella che ci dà il codice Ambrosiano è la seguente non senza errori ed om-missioni : anno uclv. mense febrvario. sic ia-CET DOMINICI MAVROCENO . QV. DVX VENETI A E CVM SOPHIA VX ORE SVA DVCISSA, QVI DVX FV1T BO-NFS, ET PRVDENTISSIMVS, PLENVS FIDI! ET VERI-TATE ET AMATOR PATRI A E : ISTE FVIT PRIMVS expvgnator ttri : tempore isnrs capta
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1824
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di questo Pao- lo f. di Alessandro dice: plura munia insignia obivit. Fuit supremus praefectus exercitus veneti , hinc creatus aeqiees. L’epigrafe presente ci è conservata dal Pal-fero. Il Gradenigo la copiò scorrettamente dicendo CARISSIMI .... OBI1T DIE OCTAVA MENSIS a verSTi . 31 . d- ccccxLiiii ( cosi). Nello Svayer fu corretto clarissimi , e dopo VAVti fu messo un r. Qui bensì dar si ponno notizie più sicure
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1830
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et Fiorentina contra duerni Mediolani. Venedis 11. lui. 1426, e vj è fralli ambasciatori Veneti nominato Nicolò Con Ialini dottore. Nel 1/127 era stato.uno degl’incaricati dal Consiglio di X per ricuperare le fortezze della Bresciana ebe stavan tuttavia in mano del Duca stesso; sebbene non abbia per allora avuto effetto la consegna ( Sanuto col. 990. Navagero col. 1091). Finalmente nell’anno medesimo
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1827
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rinunciare all’onor del cardinalato. Questa lettera fu ristampata anche nell’opuscolo: lo. Petri Crassi ColoniensisVi-terbii episcopi quae apud nos extant. Coloniae Venetoritm 1765. 8. F.pistolarum Orahonumq. liber Hieronymi TSigri Veneti canonici Patavini. Patavii 1679. 4- 'n vari» luoghi, ma principalmente a carte 4’ 8. 23. t. 11 Negro oltre alle lodi che dà al Contarini
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1827
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Rizzi avvocato veneto e membro del veneto Ateneo. Venezia Picotti 1815 in 4- II. I Veneti Riconoscenti ( Prosa in onore dì S. M. l’Imperatore e Re ) Venezia Parola-ri i8i5 in 4. III. Alla Maestà di Francesco 1. Imp. e Re. Venezia esultante ( Orazione manoscritta inedita che doveva essere umiliata al Sovrano nella occasione della venuta sua in Venezia l’anno 1822 ). IV. Orazione dell' avvocato
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1827
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, a’quali nel cominciamento commenda grandemente la medicina , e la cognizione di essa, e di poi passa alle laudi degli scritti medici di Avicenna ec. Un’ altra fatica abbiamo di Benedetto : INel volume secondo della Raccolta intitolata De morbo gallico fatta da Luigi Luisini medico Udinese , e impressa in Venezia da Giordano Ziletti nel 1566-1.567 'n a Pag- *4 è inserito: De Morbo Gallico Benedicti Rinii Veneti
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1834
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fu posta parte in Senato ed accettata che Francesco Sansovino pei meriti del padre suo Jacopo morto il dì 27 novembre i5yo abbia a ricevere dalla repubblica nostra annui ducati veneti sessanta. Finalmente logorato dalle continue fatiche, avendo già fino dall’età di anni 55 perduta quasi la vista (num. 61.) mori Francesco Sansovino in Venezia a’28 di settembre del j585, come da’ necrologi della parrocchia
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1827
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( colonna 1128) . fri-DERICrS CONTARENrs VENETI ARVM PATRITIVS VIVI MARCI PROCVRATOR MAXIMIS DOMI FORISQVE OR SINGVLAREM EIVS VIRTVTEM FVNCTVS HONtìRJRVS ZXVI ANNVM AGENS IN EXERCITV PRO PATRIA 0C- cvbvit xir. caleno. octorris 1448- Questa epi-prafe in sant’ Vlessandro di Brescia oggi più non si vede, perchè si è fabbricata di nuovo la chiesa e il pavimento. secondochè scrivemi il nobil signor Paolo
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1827
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[ austa et perle- CE I VENETI AVELLI S j 1ACOB1ROBFSUI I COGNOME OTTO \ T INC FORETTI j CINERES HOC MAR.VORE C LA F-DFNTVR [ IS MAGNVS NATFRAE A E M f L AIO R MFTAM POESIM | INGES10 TEBElttENTI REBDIDIT ELOQFEN-TEM | DIVINO SI QF IDEM PENICILLO SOLI COT.LÌQFE 1NC0LAS | SFIS IN TABVLIS SPIRARE COEGIT | EAS TF.MPTS LICET FORAX MERITO SFSPIC1ENS SERFABIT J FAMA COLLOCASIT IN TEMPIO IMMORTALITATIS I AD AF
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1827
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in altra parte più adatta di quel Mona-DOMINICVS BONAMOR Q.D. BARTIIOLOMEI 8te,'°' Ma’ £iò malgrado, continuarono nel pri- 0 WS IDI CVS . ET NOTARIVS VENETI \RVIVI mo luogo, finché giunto l’anno 1.^70 per le cu-RECTOR HVIVSCE 1 COLLEGII SEV FRA- re di Domenico Bosamor rettore del collegio loro, TERNE S. MARIE MISERICORDIE MERO A- per gl inviti de confratelli di S. Maria dell Or-TORVM E AM EX ANGVSTO LOCO VBI
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1834
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più comunemente conosciuto col sopranome di Feliciano postosi da lui secondo la vaghezza in quel secolo di alcuni letterati, era nato in Venezia dalla famiglia, come si è detto, originaria di Cre- mona ; il perchè viene registrato dagli scrittori biografici Veneti e Cremonesi. Forniti suoi studii in Padova dove fu laureato in filosofia e medicina tornò a Venezia, e apri pubblica scuola di greche lettere
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1827
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. Memoria degli scrittori pa-trizii ; malamente il dice Marco Barbaro, ediz. 1 744. p- 4- Pauli II. Veneti pont. max. Vita ex codice Angeli-cae Bibliothecae desurnpta praemissis ipsius san-ctissirni ponlijicis vindiciis ailversus Platinam aliosque oblreclatores. Romae l\. A pag. 49- g5. 100. 101. ec. della Vita del p.ontefì#e scritta da Michele Cauense, e a pag. LXXIV. LXXX delle Vindiciae. lo. Bernardi

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