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li feudi di le chiese, et che bastava a darli ducati 40 milia al mexe. Li disse poi il generai di Carmelitani venuto a visitar li soi monasteri a Veneti», el volendo visitar quello di la eongregalion di Mantoa che tutto è uno, ha fatto di questo uno breve ; è homo da bene e di bona vita e subdito nostro. Poi disse il levar di !’ armata dii Doria a li 6 di questo di Otranto, et che’l non seri-vena
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stavano ne la città. Da poi le salutatici) mi dimandò di l’armada di Vostra Serenità e Serenissima Signoria, perchè li soi li parlò avanti con dir ch’io era qui in la città, e feva le cose di veneti. Subito mi disse: Saresti vui messer Rocco? lo subito lizi la risposta, mi messe la sua mano a la mia et mi tirò da. una banda ; volse io li dicesse qualche nova, perchè mi disse: Messer Rocco, io ho abulo la lettera
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su il navilio de Agustin Garbin de Candia, orazonlo in questo porto dii Zante per Veneti», referisse hozi esser zorni 18 che se partirono di Candia, el dice hozi 16 zorni sopra Cavomalio verso Cerigo haver ritrovato Cur-toguli con 7 galìe et do fuste, et la galìa eandiola, li quali dicevano andar a Rodi, calori» loro et doi altri navili, el fecero il presente ad esso capilanio di formazi, moscatelli
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significantes quibus expedil uuiver-sis, quod nos, considerata sincera fide, probila le et sufiicentia magnifici Nicolai tjuirini veneti, eisdem de causis motu nostro proprio in generalera administra lorcrn commissarium et procuratore™ nostrum in castro Glisiensi et commutale Politiensi creavi-rnus, ordinavimus et facimus, dantes et concedentes eidem Nicolao omnimodam potestatem et autori-tatem nomine
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701 MDXXXII, AGOSTO. 702 questo levante e veneti,inelli, tutti rellevati, li qual reducono quelle zurme di terra ferma, e senza questi hariano fatto male ; e si questi navilii can-dioti zonzevano avanti, bona parte di loro montavano su l’armata, fieri li schiavi de qui rimasti di Schander Celebi, qual è in campo, arnazono il suo protogero homo da bene, per il che fu sera la terra
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et citadini nostri, ai quali sono stà inferiti sinici danni et goduto le intrade de le possession sue existenle in questo teritorio. Data in nostro Ducali palatio, die 22 Fe-bruarii, indictione quinta 1516. Exmplum suspensionis per Consilium X. Leonardus Lauredanus Dei grafia dux Veneti» -rum etc. nobilibus et sapientibus viris Joanni Paulo Gradenico provisori generali Verot«e existenti et successoribus
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. In darsene fuori .di Stato. Antonio Zatta .e Figli Libra) e Stampatori Veneti.. LA cortese premura dimostrataci da buon numero di quelle colcc e rispettabili persone, che si sonò fatta una generosa abitudine di favorire ogni nòstra nuovaitn-presa determinandoci ad anticipare d’alcune settimane la pubblicazione de’fogli destinati a dar saggio della distribuzione, scelta di materie, stile e correzione
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. Essendo universale 1’ uso dell' Opera del Domat a comodo di leggitori esteri, cui poco importa il conoscere le nostre leggi, se n’ è posta 1' analisi nel fine d’ogni titolo, dal che ne ridondano due beni, e che questi possano ometterla senza interromper la loro lettura, e eie i forensi veneti abbiati sotto occhi in un quadro preciso tutte le nostre disposizioni statutarie presentate con metodo
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Stella Lìbrajo e Stampatore Veneto ha pubblicate in questi ultimi giorni le due seguenti Opere, che si trovano vendibili dai migliori Libraj dell’Italia, e particolarmente al Negozio del suddetto Tipografo Stella posto al Campo di S. Polo in V enezia. I. Il Volume XIII. delle Opere del Marchese Scipione Maffei eh’è il VII. uscito dai Veneti Torchi non essendosi ancora pubblicati i sei Volumi intermedj
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piétons payés, oultre les villains paysans qu’ils peuvent avoir à leur commandement.» (Recueildes lettres de Louis XII, dépêche d’André de Burgo, ambassadeur de Maximilien, t. 11!, p. 11.) « Rex habuit multa nova a domino de la Paliza quod Veneti non possunt eodem tempore defendere Paduam et Tervisium, et quod jam fu- de prendre du service chez les Vénitiens. Malgré cette ressource, l’armée
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1932
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. A. Sega-rizzi, Relazioni degli Ambasciatori Veneti al Senato, I, Bari, 1912, p. 281 segg. Sembra che le relazioni fossero fatte a voce fino al principio del sec. XVI, quando fu stabilito che fossero redatte per iscritto. (53) Alberi, III, 235 seg. Analogamente si era espresso Marino Cavalli nel 1567: «non si può sapere se questa donna sia da Corfú o da Pario, luoco nell’Arcipelago, di dove per il vero
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1853
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(carceri) 777. Trombe del Doge 85. Turca fatta Monaca 801. Turco. L’interprete veneto Colombina si fa Turco 656.759. Vendita di un celebre quadro di Paolo Veronese 905. 906. Venezia monumentale(libro) 948. Venezia descritta nel Dizionario del Moroni 767. — strano modo proposto di prenderla 185. Vergerio insinua agli Accademici veneti di non pubblicare libri teologici 771. Vsr»i del Petrarca inseriti
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tra’Veneti e Michele Paleologo. Ed ho la compiacenza di avere lasciato copiare questo Monumento di patria storia in questi anni i852-i853 col mezzo del diligentissimo sig. Cesare Foucard agli illustri storici Teofilo Luca Federico Tafel, e Georgio Martino Thomas di Monaco, i quali ne faranno inserzione colle loro dotte illustrazioni nell’ Opera Fontes Rerum Venetarum. (2) Pompeo Litta che descrisse
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1853
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seltemb. Morte in Istria di Giambatista Ballarino illustre Gran Cancelliere della Bepubblica. Orazione funebre 478. 4666. Passaggio per gli Stati Veneti di Margarita Teresa figlia di Filippo IV. re di Spagna che andava sposa a Leopoldo imperatore 652. 4667. Ferdinando Maria Elettore di Baviera passa per gli Stati della Repubblica 474. -1677 lo agosto. Muore in Vene-
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incise sulla lamina d’argento queste parole: A Pio : IIH Pont : Max : dono datam Melchiori Michael procuratori S. Marci et equiti ab eodem Pont, dclecto cum securn initio sui pbntifichattis prò rcp. orator congratulatrm Romam adiisset. Nel centro della croce LIGNVM CRVC1S. Fu nel 1857 stampata nel Volume X delle Relazioni degli Ambasciatori veneti, a p. L la Relazione di Melchiorre Michiel tornato
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1853
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quae est Lucen-tium piclornm Joannis Colli et Philippi Ve-rardi ex dono P. Victoris Veneti praedicti. Lo Zanotto poi equivocava nel dire che il padre Marco Valle al capo 37 del suo libro intitolato : Pensieri morali espressi nt cinque quadri stanno nel soffitto della libreria di San Giorgio Maggiore (Venezia 1665) ricorda questa tavola ordinala e donata da Vittore Zignoni. Primieramente il Valle non divide in capi
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1853
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» nel proposito suo di amarlo et stimarlo, potrete dirle che noi pregeremo Dio che confidando ella » alcuna cosa in lui non resti poi ingannata di quel modo che siamo restati noi. » (*) (*) Ciò è analogo a quelle parole dette dal Papa all’ambasciator Giacomo Soranzo, cioè: Che inganno? ci vorria forse venenare? le quali si leggono a pag. 160. del Voi. X. Serie II. Tomo IV. delle Relazioni degli Ambase. Veneti
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1853
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laboribus et industria valde adjulus est. Bernardino Partenio da Spilimbergo ad-drizza al Milledonne un epigramma, col titolo : Ad Antonium Milledonium Sen. Ven. se-cretarium palavii gravissime aegrolantem cum deploratus revixisset. (p. 125. Carminimi libri 111. Venetiis. Guerra. 1579. 4. ). Rafaele Cillenio Angeli ha un epigramma : Ad Antonium Milledonium Senatus Veneti a Secrelis (pag. 93. tergo Carmina
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1842
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; in fine di essa vi è : M. Antonii Salicilici Carmen prò Harmonio Suo -■ Io. Bapt. Scritte carmen — Pauli Canalis patricii veneti carmen loquente Thalia musa —— Hieronymi Ama. tei Carmen _ Fratris Iac. Raptistae Ravenna■ Augusriniani Harmonio suo - e questi» è una lettera m prosa. Ognuna di tali Composizioni è in lode dell’Armonio, o versa intorno l’operetta stessa. Questa commedia fa laudata eziandio da Marcantonio Sabellico
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1853
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ebbe sepoltura neU’Oratorio domestico con la effigie sua scolpita in marmo, e colla seguente epigrafe che, anni sono, ho copiata sopralluogo « Paulae . Rubbi | Au- * gustini . Ci vis .Veneti . filiae | annor. XXV. » mens . Vili., dier . II . | morum . suavita-» le . animi . virtute | vilae . aequabilitate . » et. constanlia | incomparabili | cum . qua. » leliciler . vixit | annis . II . mensib . IV . » dieb
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