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1718
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(Silvr/ìro) Suo valore nell’impreSa di Calcinato, a. 117. Nicfia. Vedi : Naflò. da Nievo ( Bartolommeo ) Sua fede verib la rep. a. 156. Nio, iSola : preSo da Barbarotta, a. 7*8. Nizza: preSa da Barbarotta, b. 150. Nobili Veneti, quali fiano. b. 187. Novara : attediata da’ Francefi . a. 13Ì. » fax- Occupata da’ Francefi . a. 331. 515. Ceduta a Ottaviò FarneSe. b. 33. Novello (Jacopo ) governatore
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1970
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7 MDXXI, LUGLIO. 8 2 ADSIT OMNIPOTENS DEUS. Marini Sanudi Leonardi filii patricii veneti de SUCCESSU RERUM ItALIAE ET TOTIUS ORBIS, DUCANTE SERENISSIMO et excellentissimo principe domino Antonio Grimani (sic) duci Venetiarum etc. Incipit LIDER PRIMUS. Hessendo slà eleclo cri a liore 15 in zercha Doxe di Venelia il serenissimo domino Antonio Grimani, exislentc Procuralor di !a chiexa di san
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1933
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Disegnatori ed incisori del secolo XVI. N. 748-760 748.Disegno del sec. XVI. (Opere varie). v. a. N. 18: Meder, Servolini, Stix; 509; 749-771. Disegni dei grandi maestri veneti del secolo XVI. In-folio, 20 ripr. . I.. 80,— FROEHLICH-BUM L., Studien zu Hand* Zeichnungen der italienischen Renaissan ce (Andrea del Sarto, Parmigianino, Tizian, Bordone und Savoldo). 1928, in-folio, 36 pagine, 43 ripr
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1987
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e i suoi lavori di correzione verso la foce. (Zendrini, op. cit., voi. I e II, passim ; Vacani, op. cit., passim ; Paleo-capa, Prefazione alle Considerazioni sopra il sistema idraulico dei paesi veneti del Fossombroni, Firenze, Galileiana, 1847; Luigi Sormani-Moretti, La Provincia di Venezia, Venezia, Antonelli, 1880-81, pp. 156-7; Ministero dei Lavori pubblici, Atti della Commissione per lo studio
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1970
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, di 29 zener 1529, hore 6 di notte, scritta a suo cugnado sier Lorenzo di Prioli el cavalier. Non più presto che hozi si è poluto haver la udienti» di Cesare, rispetto il suo fredimento. Pur a le 21 hore, reduti qui tutti li signori ambasciatori, parte di quali non haveano anco disnalo, et molli signori di la corte romana, prelati nostri veneti, l’arzivescovo di Bari, marchexe di Vilafranca et molli
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1970
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dove erano prima, et lì con li cieri accesi in mano in piedi se ne stelero fino fu finita la messa ; àpresso de li qual vien il duca Alexandro di Medici et Lorenzo Cibo. Finita che fu la messa, tutti li reverendissimi et prelati el oratori con li allri, acompagnoro il papa, et il clarissimo Bragadin li portava la coda. Gionto che fu il papa a le stanze se spogliò et poi se retirò in camera, et li clarissimi oratori veneti
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1970
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in questa terra, et so fioli, et mandato le mo-dule di quelli veneti© altre Bade. Et nota. È in questa terra zà il conte Brunoro da Sepego veronese, imperialissimo, et domino Antonio Caodiivacha cavafer padoan, et alcuni altri de lai faziorjf. Da poi, fu posto, per li Savii del Conseio el Terraferma, cotjdur a li stipendi nostri Pompeio Ra-mazol-o f© fìol . . . homo valoroso, giovane, et con fanti -400
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1970
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, la qual è zovene et prosperosa, et se ne viene in posta. Anderà, da poi zonlo lì, a Veneti», a Ferrara et Fiorenza, et forsi a Roma; ne ha dito di preparamenti grandi fa la Christianis-sima maestà per la Italia. Havemo etiam lettere del clarissimo orator, di 10, elqual orator ne scrive, come a li 5 del mexe zonse madama Margherita de lì, acompagnata da cavalli 400, et el dì drieto gioii-se madama la rezente
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1969
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in quest’ hora, ben che, e per letere nostre, e per messi a posta, sempre simo sforzali persuaderli il rimanere nel luoco destinato per la sublimità vostra, afìrmandoli, che le cosse sue, justicia mediante, hariano il line disideravemo, declorandoli la causa, che ci persuadeva a credere fìrmamente, che cossi dovesse essere. Perchè, essendo noi stati presenti a Veneti» nel tempo dii caso suo, et havendo
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1970
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a Veneti», et è zonte la cavalaria dii duca de Ferara et quela di don Ferente di Gonzaga vien drio de la Chiusa. Per letere di Batistin, di 17, hore 17. Avi-sa el passar de lì de lo episcopo de Palensa don Piero di la Cueva, el conte di Calatrava, el vescovo di Tornai, monsignor Savas, lo principe de Rosa secretario de P imperador, il duca de Alva et altri signori primi de Spagna, i quali dicono voler
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1970
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451 MDXyyilI, GENNAIO. Dii Jìaxadona orator, da Bologna, di 16, ricevute a, dì 19. Come in execulion di le lelere scrileli, parlò al signor duca de ducali 76 milia prestatoli per poter satisfar li creditori, et facesse cauto in Veneti;* come l’orator suo ha via dito in Colegio farà. Era lì domino Domenico Sauli, che è uno de li obligli a pagar et consier in sirnil materie, qual disse de 56 milia
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1970
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, lo episcopo de Palenza et duca de Terna, a bore 20 fo a la porla, non fo lassato inlrar, se firmò a le Cásele poi andò a Noal et Venetia. Questa malina zonto a le Cásele el duca di Cumbiai con alcuni zen-tilhomeni vene qui, vien a Veneti« non si volse firmar, era in careta, et è zonto qui domino Antonio da Castello............. Dii ditto. Come è torna li el conte Lodovico da Thiene, dice li fanti passano
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1970
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67 questo. Il duca disse lutti li signori zentilhomeni veneti;!ni è soi patroni e signori, el non li pareva ; pur, inteso la causa perchè, fu contentissimo, vene in sala, el sentalo su una cariega lutti doi li feno cavalieri, sichè porteranno oro senza pena alcuna. Da Fiorenza, di sier Carlo Capello orator, fo lettere, di 17. Come bavea ricevuto la licenza di repatriar, et toria licenlia
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1969
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, qual li disse esser lettere di 9, di Augusta dii dito orator, come la dieta era risolta che si aldino prima li oratori veneti zer-cha quello voi dar a l’imperator. et che li principi è inclinati ad pacem, e che lui orator era sta ai-dito da li principi electori, et che si manderà a dir a la Signoria quello vorano far zercha 1’ acordo, e forsi verà a Venexia il dueha di Saxonia qual dice non voi guerra
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1969
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veneti, e dii Corner s’il vive è da sperar assai. Et che tra do nepoti di Roan che è.cardinali, uno fiol dii fratello l’altro di la sorella, è gran odio verso Aus e Albi, e questo perché Albi eli’ è novo si voi tirar avanti in tratar per il roy, e Aus si duol di questo, adeo il Cardinal Voliera si mete di mezo e zercha con disnari insieme pazificharli. Item, il papa à uno capitanio Barisello, fo fiol
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1969
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329 MCCCCCH, OTTOBRE. 330 156 Marini Sanuti Leonardi filii, patricii veneti, de successi! Itali.« anno domini mdii, incipiente PRIMO DIE OCTOBRIS, REGNANTE AlEXANDRO SEXTO, pontifice maximo, et Leonardo Lauredano, dcci Venf.tiarum etc. ila vendo compito la questura di Verona, ne la qual stili mexi sedece, et zonto in questa terra, parve al senato di agregarmi nel numero de’ soi consultori
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1970
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, vene di poi, 190* non Sier Zuan Batista Badoer, qu. sier Barbaro è in Caodistria, fin 3 zorni sarà qui. 25, el il sabado ducati 100 ; el non se possi far altre in Veneti» beccarie soto pena etc. El ogni volta chi compra fosse inganato de peso li mereadanli siano eondanati. Et cussi per sier Vicenzo Zorzi et sier Almorò Morexini proveditori de Comun fo messo de aeetar questo acordo. Ave : 22
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1969
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309 MDXX, MARZO. 310 178'> Marini Saluti Leonardo filii patricii veneti. De successu rerum Italia ducante Leonardo Lau-redano duce serenissimo anno decimonono, incipiente anno 1520, primo Martii. Avendo continuamente descripto li successi di Italia, et per consequente dii mondo negli annali nostri, al che scrivendo son diventato vechio, et volendo lassare la principiata opera, parendomi
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147 MDXIX, APRILE. 148 Scrive, manda el breve di la canonization dii bia’ Lo-renzo. Item, el vicario zeneral di Eremitani li à dito aver olenuto imo jubileo per la setimana santa in lutti li soi monasteri, per aver danari da far il capitolo, quclodi Veneti«, tulli restano a questo effecto. Suplica la Signoria lo lassi publicar; ma ben li frati di San Francesco oleneno uno altro jubileo
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1970
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a dì IO ditto, ricevute ut su-pra. Questa malina è arivaio qui lo ernin di Ma-cerseca parlilo di la Porla in line di deceiribrio, hora si ha imbarcato a Cataro, et dice haver liaulo nove comissione et perciò venirsene a Veneti». Manda un summario di nove, et il dano di la Bos-sina è più di quello che si put3»dire, et credo turchi la sentivano infino al core. Se intende el sanzaco de Bossina con allri dui

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