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1897
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ritornar ; et havemo aviso che 1’ mirò hei i sera in Salò a hore 24 ; al qual loco havemo mandato Antonio di Valtrompia con fanti 200 di dita valle, 341 quali havevamo fati far per questa cilà Etiam se ne faceva far a la summa de 500 de dito loco, et se ne vadi de lì con ordine se intendi col Capitanio del Lago il qual era a l’Isola ; et se ’1 Capitanio fusse ben voluto in quella Riviera, come è odiato
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1897
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, qu- sier Zuaune .......123. 91 Sier Marco Donado qu. sier Iliroiiimo dolor, qu. sier Antonio el cavalier 72.139 Sicr Piero Barbaro io podestà a Isola, qu. sier Alvise.......32.178 Sier Alexandro Donado fo soracoinito, qu. sier Polo.......127. 87 Sier Zacaria Bembo (o proveditor a Bassan, di sier Francesco . . . 40.173 Sier Antonio Valier di sier Bendo, qu. sier Antonio.......91.122 Sier Vidal Miani
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1881
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109 MCCCCClll, SETTEMBRE. 110 Marini Saluti Leonardi film patricii veneti, ordinici SAPIENTIS, DE SUCCESSO ITALIE POST PA-CEM CUM REOE TURCORUM, INCIPIENTE ANNO DOMINI MDHI BRIMO MENSIS OCTOBRIS, REGNANTE PlO TER-TIO PONTIFICE ROMANO, ET LEONARDO LaUREDVNO Venetiabum duce, quasi ephemeridas incipit. » Ilessendo ne la fine del mexe di septembrio 1503 nel Consejo di Pregadi, senza alcuna procura
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1882
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di la Sasseta, e andò a Roma, a meter hordine . di l’intrata lhoro. Et poi, venuti quel zorno, a hore..., lì a Prima Porta per far l’intrata, veneti un messo, che ’1 papa non voleva intrasseno in Roma se non a hore una di notte, e con sumissione, senza venirli contro fameglie di cardinali nè dii papa,justa il consueto, dicendo cussi si consueta a quelli sono sco-munichati e nimichi di la Chiesia e voleno
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1882
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, con la Signoria e altri di colegio e pochi pa-tricij, per esser zorno in lo qual si à ’uto 3 vitorie et si varda a Veneti». E poi, reduli in colegio, sier Agustin da Mulla, capilanio di le galie di Fiandra, referì dii suo viazo; e laudato assai. Da poi disnar fo colegio di savij et di la Signoria ad consulendum, e fo pur gran pioza. Et se intese, per letere di Batagin, da Castel Francho, scrive a missier Bataja
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1882
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et non li expediseno. Item, di Feltre, di Castel Nuovo di Quer, si ave letere et aviso,per un suo fiol, venuto. Chome lì atomo li è todeschi con arlelarie e trano 12 bote a I’ bora; si che vien baiando a Veneti«, acciò si provedi. Lui à bon cuor, ma volzente et arlelarie etc., come dirò più diffuse. 228* Noto. In questo zorno la brigata creleno fosse expedilo sier Francesco Corner, di sier Zorzi, cava-lier
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1882
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, 668, 670. » Fantino fu Antonio fu Giovanni, 380. » Francesco di Fantino, 495. » Gabriele (Cabriel) fu Antonio, cavaliei'e, uno degli oratori veneti a Napoli a Ferdinando d’Aragona, 23, 31, 38, 39, 42, 43, 47, 54, 73, 75, 76, 82, 96, 99, 104, 107, 113, 114, 116, 117, 134, 344, 361, 577, 661. » Giacomo, cattavere, 472. » Giacomo, savio agli ordini, 25. » Giovanni fu Antonio, capitano del lago
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1882
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di longo a Veneti«, etiam per colegio a questo soracomito fo scrito venisse a disarmar. A dì 25, fo San Mathio, per il eorer di bi-sestro. El da poi dìsnar fo pregadi ; el questo |ier le cosse occoreuo: todeschi se ingrossa, et versso il Friul. El pre’ Lucha ni altri non apar. Di Roveri, di sier Zuan lHedo, provedador, di 22. Di l'edito fato per il re di romani, che tulli i nostri subdìti
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1718
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in locis circiter centum & quinquaginta. Subjicit vero dein* de, ejufdem exemplum, emendatimi manuipfius Conftantini, nobis dedere commodo Petrus Bembus & Angelus Gabriel, Patricii Veneti adeo ttobìles, praefiantique ingenio juvenes , qui ntt-per in infida Sicilia graecas hteras ab ¡¡fo Lafcarj dulie erunt, nunc Patavii inemnbunt una liberalìbtis dìfcipliuis, [a] Ite,- *
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1903
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lo hrusarò insieme con mi. Damatiua anelerò a vedere questi castelli, et acomoderò a li li altri castelli essi stralioli, et aspelo risposta dii castello di Vituri. Zerca Nicolò Qucrini, se ritrova maggio. 144 n Veneti». Ila parlato il mio messo a uno prete di Poi ¡za, si ha molto doleslo dicendo ninno non sa non T havessemo comportalo, et ha voluto la lelera per lezarla a quelli di Poliza, et cussi ge
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1903
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questo novo carico. Don Lopes di Scria è zonlo qui hozi el il prolonotario Carozolo, stanino do zorni poi anderano a Milan et starà 2 zorni, et dito don Lopes si melerò a camiti per Veneti» ; mi è sta a visitar el usalo rerba lune inde. Suplica si fazi el successor, è introlo za nel terzo anno. Da Zara, di sier Gregorio Pi sainano prò-veditor generai in Dalmatia, di 5 Aprii, ricevute a di 12 dito
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1903
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a li 24 vene a trovarmi. Li fezi carcze ma lo trovai di uno animo molto contaminalo eoti-Ira quel excellenlissimo Stado, et mi disse : Yui sapete li honori vi è sla lato de qui da questa ex-ci'lsa Porla. Io son sialo a Veneti« do altre (¡ale, mi vene conira molti zenlilomeni el barche, bora che son sialo mi è venuto contro uno liol di P armiraio el uno zaffo dii Conscio di X, el in una casa
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1903
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fin 1S, ricevute a dì IO Aprii. Come ricevete nostre di 12 febraro, et per occupatimi dii re fo col dura di Norfolch el li comunicoe el bave mollo grato, et li mostrò lelere dii prolonolario Casal suo orator a Veneti» che li svisava la risposta fata al Pontefice et Cesare di non voler mirar in la liga nova, dii die so» signori» mostrò haver summo apiaccr. Quel medemo giorno gionse qui un nontio dii ducs
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1890
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da Manloa, licenliato dal Marehexe suo cugnato per esser fato confalonier dii Papa, vene a Padoa, et doman a di . .. Fevrer vera a Veneti;), alozato in caxa di sier Domenego Zorzi qu. sier Alvise suo amicissimo, questo, aulo licentia dal Consejo di X di poter venir et habitar in questa terra per esser libera, ma star secreto. A dì 31. Fo la translalion dii Corpo. Non senta officii ni banchi, ma si lavora
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1881
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, il Grimani per andar in la Patria al suo patriarchado di Aquile-ja, et il Corner, tutti do veneti; di li viscoadi altro non si fa, par San Piero in Vincula non voi acelar quel di Vicenza, il papa non voi dar quel di Padoa, le cosse stanno cussi. Fu posto, per li consieri, dar il possesso a li frati di San Michiel di Muram, di l’abazia di le Carzere, juxta 1’ acordo l'alo col Cardinal Grimani etc
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1882
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, e con sii caldi et esser vocliio; poi non sa ad quid. Et scrive coloquij ahuti con lui, et non voria andar. Itcm, esso secretano è stalo a visitalion dii gran maistro, eh’ è varilo. F.l invitatolo a venir a Veneti», ringra-tia la Signoria, acepta l’invito; ma prima li convien andar in Franza. Itcm, il re è partito de Lion, va versso Geler, et si dice sarà a parlamento col re di romani. Di Roma, di sier
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1882
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Zorzi Emo contra. Sier Antonio Trun difese la so opinion ; poi parlò sier Francesco Trun, e tandem sier Antonio Trun olene nescio quid; unum est, fo expedita la maleria. In questa malina, e da saper, in eolegio fono ba-lotadi 4 gaslaldi di le procuralie, fieli da anni 8 in qua, juxta la parie; el licct alcuni non fosseno veri veneti, tamen rimaseno. 1 qual fono Zuan Fazuol, Hironimo Enzo, Pollo
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1882
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, 752, 759, — fratello di esso, 414. — messaggero di esso ai provveditori veneti in Ala, 438, 439. Niceno (cardinale) v. Bessarione Giovanni. Nio ¡signore e signóra di) v. Crispo Adriana e Marco li. Nocera de’ Pagani (vescovo di), fratello di Bartolomeo d’Alviauo v. Alviano (d’) Bernardino. Nona (da) Bernardino, ucciso dai turchi sotto Sebe-nico, 85. » Giacomo, dell'ordine dei Frati Minori, 85
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1882
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. » Lorenzo fu Antonio, 458, 734. » Marco, dottore, cavaliere, uno degli oratori veneti a Napoli (per errore a Roma) a Far-dinando d’Aragona, quindi savio a terra ferma e capitano a Brescia, 23, 31, 38, 39, 42, 43, 47, 54, 73, 75, 76, 82, 96, 104, 112, 134, 214, 236, 241, 274, 328, 374, 390, 392, 405, 472, 590, 725. » Nicolò, 160, 604, 733, 735, 757, 765. » Paolo, il vecchio, castellano a Cremona, 727
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1881
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; el qual recusò, dicendo che sua majestà reservasse simili gradi a li patricij veneti. Item, manda uno suo nontio et oralor qui a la Signoria, per la exactione di ducati 30 milia di la contributione annuatìm, dice per poter preservar la Dalmatia et quelle provintie da impeto turchesco. Di Ferara, dii vicedomino. Che bolognesi erano per zornata mal contenti, perchè ol papa favoriva Malvezi el Marascoti

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