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. Il Conte di Rasumo^sky Ambasciatore di S. M. l’Imperadrice di Sucre le Russie a questa Corte, ha avuto l'onore» di ra^'- fi ricfyono in Veneti^.jjociifzion} a lift ; segnare a S. M. l’Imperatóre le sue nuove Credenziali, e di presentargli, contemporaneamente il Conte di Czernizew Inviato Straordinario della prelodata M. S. Imperiale , per congratularsi , nel di lei Sovrano
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sono usciti li Numa-ri 63. 29. 26. SS. 84. Dà Trento 25; Maggio*. Ecco la lista di tutti i reggimenti, e battaglioni,. che formano il Corpo d’ assedio ■< —■ ------1 1 11 minm i — imi 1 0*) Questo libretto si, vende, alla Stamperia dì questa Gazzetta al prezzo di Sol-= di 30, Veneti.,
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SESTIERE DI S. MIRCO. HUMERO DENOMINAZIONE DELLO STRADALE NUMERO --- ------------ ANAGRA¬ o ANAGRA¬ o FICO 2 FICO 25 et W w H H *a »4 m < ca fd a P CO tn 40 al 41 Piazza di s. Marco. Procurative nuove PARROCCHIA DI S. MARCO. 42 Idem 43 al 46 Idem - 47 Idem. I. R. Privilegiata Azienda as¬ sicuratrice di Trieste in Venezia 1 Piazzetta. Ingresso al Palazzo ex 18 Idem Veneti Assicuratori Ducale
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che torbida in faccia Contro i ve 1’ anatèma scagliò. Maledetto chi ’nfrange ogni patto, Chi s’ oppone al sublime riscatto ! Di siffatti, o Fernando, se’ tu. Maledetta da tutte le genti La tua polve disperdane i venti, Nè una pietra ci dica: Egli fu. LUIGI ALFONSO GIRARDI. ORDINE DEL GIORNO V0L0NT1R.Ì VENETI. BiUfl DIFENSORI 1)1 PÀI,MIMI. Spontanei accorrendo sotto la direzione del vostro concittadino
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Vincenzo) : pubblica alcuni decreti della Repubblica veneta , emanati nelle più urgenti calamità della patria, a documento nei casi attuali ............ » Fossati (Francesco dolt ) , è eletto presidente del Consiglio di disciplina degli avvocati veneti .......... Franceschi (De), sua protesta, in qualità dì Deputalo dell Istria all Assemblea di Vienna, contro la proposta unione dell Istria
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per la elezione dei membri del nuovo Governo ........... 55 292 Ruggieri (Vincenzo Domenico), console del re di Sardegna in Messina, è autorizzato a procurare ogni modo d'assistenza e di protezione ai Lombardi, Piacentini, Modenesi, Parmigiani e Veneti . . . 11 aia s Salasco, capo dello stato maggiore dell’esercito piemontese, sufi ordine del giorno alle truppe piemontesi, con cui loda il loro valore
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e il bi-Sogno dell’assistenza Francese è urgentemente reclamato I Nella prima ipotesi, il bisogno non cessa, inquantochè, sebbene tutti 1 Veneti e tutti i Lombardi, fusi col Piemonte, e insieme congiunti, for-»iiiio una massa di popoli, non avvi però prontamente disponibile quella efficace ed ordinata , necessaria a liberarci dalle invasioni Austria-
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del di lui omicidio n Gì Steffanini, direttore dello spedale delle Convertite in Venezia, e lodato delle cure affettuose e sollecite usate nella direzione del detto spedale ove si raccolgono i militi feriti . . . . . . . n 145 Stucchi, maggiore, conduce valorosamente una colonna di militi veneti fuori del circondario di fortificazioue di Brondolo, per assicurarsi se effettivamente gli Austriaci ne abbiano levato
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91 lo scopo di acquistarsi il sommo bene della libertà ed una forma di Governo consentanea ai comuni interessi e diritti. Da una tale comunanza di bisogni e di scopo non poteva non sorgere ed immedesimarsi in tutti gli animi dei Lombardi e dei Veneti l’idea dell’ Unione, e divenire cosi la Unione l'idolo di tulli i desiderj. La prima voce sorse, come la espressione di una assoluta
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dell’una parte sien0 1 l’altra divise per modo che una sia Italia, Austria 1 altra. Pareva c domande, moderate così, fossero bene accolte, che le cose e eue o fossero coti alquanto più d’equità giudicate. A ciò giovarono pnmieia mente il generoso resistere di Venezia, poi le notizie per mio mezzo i-(use delle cose latte da Venezia e da’Veneti; notizie che non so o niil11 cavano ma erano a danno nostro falsate
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, allora avrete una risoluzione ponderata, dignitosa pei governati e per chi li conduce alla felicità ed alla gloria. Queste considerazioni ci portano a stabilire con tutta ragione, che la immediata dichiarazione affermativa o negativa per l’unione dei Lombardi e Veneti col Piemonte non è necessaria, e sarebbe estemporanea, inopportuna, non dettala dalle necessarie cognizioni nè libera, ma piuttosto da immaturo giudizio
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, degni della benedizione di PIO, vincerete. La libertà che venite a difendere , è una fede davvero , poiché la croce clic vi fregia il petto, è l’insegna dei liberi. Quanto è grato ai Veneti dovere a voi così memorabile beneficio! Brenno fece nella bilancia di Roma vinta pesar la sua spada; nella bilancia dell’Italia ancella fa contrappeso alle gravi catene antiche il nome di PIO. Dolce nome 5 che in
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) V fiducias S fiduciam (ii) ven. fac.] V veniret (kk) Vintegra nocte (11) Tlicessente tota patria (mm) V sono (nn) Frefficeret (oo) Fpermanentem (pp) S Veneti (qq) S logitudo (rr) S firmimento (ss) V inveniens (tt) S quietes
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7« ORIGO CI VITATUM VENETI ARUM runt, et W properantes ita eum susceperunt. rogaverunt autem per legatos misaticos(b)} ut <*) ¡n Venetia Longinus venisset. dux ipse et Narsis cum multitudine tribunorum et(d) alienorum, cum navigii diversitate W obviam(f) ei venerunt. tanquam imperator apro-lensisW venisset <■>, cum campanis ac <k) tibiis(1) et cytharis et organis 5 honorem
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100 ORIGO CI VIT ATUM VENETI ARUM multitudine W navigium ad Gradum(b) venerunt. Berencherius cum omnibus suis fuga lapsi W sunt, apprehensus (d> a Veneticis Iohan-nem patriarcham, intereptus est ab eis et deportatus est per palatii domum (e) in turre altissima(f), inde ilium (s) proiecerunt ; testimonium sanguinis eius, que in petris fusum est, stat(h) usque in 5 hodiernum diem, iniuste illum
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8 ORIGO CIVITATUM VENETI A RUM Eneas in terram septem cervos occisit et Lacium petere fatis exi-gentibus dixit. adverso igitur vento deficiente ac prospera aura urgente, vela levavit et fretum insulcare cepit ac per septem annos vento contrario eminentiusW collo huc atque illue deportante (b> erravit: tandem Syracusanam W, Scicilie civitatem, devenit et ibi 5 ossa Anchissi, que portabat
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132 ORIGO CIVITATUM VENETI ARUM 6. — Obeliebatus, qui fuit nacione Auxolum(a) castri Wsuorum parentorum (c), habitantes fuerunt in Padua : destructa <d> civitate, dehinc W venerunt in Brendolum(f) et <b) Matamauco W. iste et Obelerius(i) et Beatus fratres W fuerunt, filii Eneagilii (1>; qui vixit et sedit in Olivolense episcopatu ann. .xxii. 5 Christoforus, qui fuit nacione Grecorum
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1878
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dei rettori veneti in Istria Colenzio da Laimbach reo di rapine e della cattura di Marco Belle-gno e d’altri danni nei territori di Venezia. Chi lo ucciderà, avrà 1000 lire. Se verrà preso, sarà tosto giustiziato (v. n. 78). V. Archivio veneto, XV, 172, per la seconda deliberazione. 78. — 1358, Novembre 4. — c. 23 t.° — Parti come al n. 74. Disposizioni varie circa il numero degli armati da tenersi
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1878
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dai naufragi di navi venete siano restituite ai proprietari, o cus dite per loro conto. Eguale trattamento avranno i sudditi di Achmed negli stati veneti. E concesso ai veneziani un fondaco in Tripoli, ove possa risiedere un sole il quale abbia giurisdizione su essi, e mandare viceconsoli in altri luog i signore predetto. Si stabiliscono : i patti per la vendita ai veneziani del sale di Ras e Mochebez
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1883
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. XIV, Dicembre 15. — c. 29. — Ducale a tutti gli uffiziali veneti nelle città e nei territori di Padova, Verona e Vicenza. Si partecipa loro la confermazione riferita nel precedente, e se ne ordina 1’ esecuzione in tutto ciò che non offenda i diritti e le franchigie delle dette città. Data come la precedente. 13. — 1406 (1405?), ind. XIV, Dicembre 31. — c. 26 t.° — Il consiglio generale del comune
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