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1958
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; L. Zanutto, Carlo l\ di Lussemburgo e Francesco Petrarca a Udine nel 1368, Udine, 1904; A. Hortis, La città di Praga descritta da un umanista nel MCCCXC1X in Archeografo Triestino, VII (1880-1881), 439, ecc. (2) M. A. Canini, Lettere al giornale « L’Adriatico » sulla questione balcanica con un’appendice sull’Epiro e sull’Albania, Venezia, 1886. (3) E. Scarfoglio, In Levante e traverso i Balcani. Note
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1958
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in Fontes rerum bohemicarum, III, 1882. Bibliografia e interpretazione generale in A. Cronia, Op. cit., 48-50. (3) L’edizione sua è dovuta all’Accademia polacca di Cracovia : Anonymi, Descriptio Europae Orientalis « Imperium Constantinopolitanum, Albania, Servia, Bulgaria, Ruthenia, Ungaria, Polonia, Bohemia » anno MCCCV111 exarata, ed. Olgierd Górka, Cracovia, 1916. Un acuto studio è di G. Praga
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1915
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della civiltà di Roma il superstite solo è il rumeno! Anche i linguaggi latini dell’ Adriatico sono scomparsi. I’uò credersi che fossero due, l’ano dal-l’odierna Albania settentrionale al Montenegro; l’altro sulle coste dalmate; o che almeno l’ano e l’altro dialetto cominciassero assai presto a distinguersi tra loro per lo svilupparsi di differenze abbastanza considerevoli. Del primo, il più meridionale
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1915
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alla Macedonia ( prcss’ a poco dall’ Istria alla Dalmazia col Montenegro e il settentrione dell’ Albania; nell’ interno, Rosnia ed Erzegovina Ano alla striscia occidentale della Serbia). Dentro contini che |a‘r buona parte sono quelli dell’antica Illyri», vive ora il popolo albanese, discendente diretto, a quanto è almeno lecito pensare, di certi Al-bamii collocati da Tolomeo nei monti a nord-est di Durazzo
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ed alla efficienza della Marina italiana ». Il Capo del Governo serbo Pasic scriveva il 9 febbraio 1916 al Comandante in capo della seconda Squadra italiana : « ... lo sgombero dei rifugiati serbi dall’Albania essendo terminato, io voglio esprimere a V. E. i più sinceri ringraziamenti del Governo Reale per il concorso prezioso ed efficace di V. E. e delle autorità navali di Brindisi, concorso mercè
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1902
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14 l’albania della vittoria, in memoria della sconfitta dati ad Antonio. Da quest’acque fuggì Cleopatq nella trireme bianca a vele di porpora, ap pena la fortuna fu incerta; questa battagliò Virgilio vide nello scudo che Venere doni ad linea. « Guarda il golfo d'Ambracia dov< una volta fu perduto un mondo per amor d una donna, amabile, tenera cosa! * esclami il giovane Aroldo per bocca
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1902
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io8 l’albania governo. Dopo otto mesi d’assedio e aver ucciso quarantacinquemila turchi, i veneziani non ne riescirono che nel gennaio del 1479. Molti scutarini emigrarono nell’alto Adriatico, alcuni fondarono presso Zara la colonia di Borgo Erizzo dove ancora si parla il ghego e donde l’Austria tenta oggi di trarre i suoi migliori agenti laici ed ecclesiastici ; molti dei rimasti, chini
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1902
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I 24 L’ALBANIA labbra rosse — è l’adulterio. Il marito che si fa giustizia su « lui e lei », contrae un doppio debito di sangue, con le famiglie di lui e di lei. Per evitare la noia mortale di almeno uno di questi debiti, egli deve aver la pazienza — meno rara nel nostro occidente — di raccogliere le prove della sua disgrazia, portarle al padre o ai fratelli della sposa, convincerli e ricevere
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1902
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l’albania * :ji * Questo vilajét di Jànina, che comprende l’Epiro propriamente detto — a nord il fiume Semeni, a sud il golfo Ambracico, ad est la catena del Pindo e, secondo la conferenza di Berlino, il fiume Aractus, ad ovest il nostro Adriatico — ha sui suoi ventidue-mila chilometri quadrati e il suo mezzo milione di abitanti (appena ventidue per chilometro) l’autorità di un Vali a Jànina
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1902
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44 L'ALBANIA lana fino a mezzo petto, che li fa rassomigliare a tanti toreros, una casacca a maniche aperte con un grande rettangolo nero sulle spalle. Questa lista nera è da quattro secoli il lutto per la morte di Scanderbeg, e gli operai sono tutti giughi o albanesi settentrionali, d’oltre il fiume Scumbi, specialmente rinomati in tutti i Balcani occidentali come costruttori di strade
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1902
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104 l’albania straire gli spalti, ma ogni mattina li ritrovavano prodigiosamente demoliti. Finalmente una fata rivela loro che potranno condurre a termine la fortezza soltanto se mureranno nelle fondamenta quella delle loro spose che prima salirà sotto mezzodì a portar loro il cibo. La moglie di Goico prima appare sul sentiero. È presa, e, intorno, i muratori cominciano sùbito ad accumular
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1902
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96 l’albania tardi il trattato di Passarowitz le rubava definitivamente la Morea, la escludeva dal Mediterraneo. Perduta la chiave, essa si trovò la porta chiusa in faccia. Anche oggi Venezia non manda pur una nave di cabotaggio nel mare che fu il suo golfo. Ma è inutile ricordare, bisogna prevedere. E si pensi che per noi come per l’Austria oggi Vallona non vale come scalo di tutto il bacino
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1902
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74 L’ALBANIA vano al vento così che dal loro vario tinnire i sacerdoti traevano l’oracolo. In una radura senza sole nel folto del bosco, è una chiesetta greca del decimo o undecimo secolo, dedicata a San Venerdì, — Aia Paraschivì —, con bei fregi a bestie simboliche e vitami sulla porta laterale. Di fuori sul prato, il prete dalla barba e dai capelli lunghi sulle spalle e sul petto, lacero
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1902
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32 l’albania Augusto i suoi giochi magnifici quanto quelli d'Olimpia o di Corinto nell’Eliade, manca pure un’effigie. Dalla fede in Gesù e nella sua croce che Paolo venne qui a predicare durante tutt’un inverno, per due terzi il popolo è passato alla fede in Maometto e nella mezzaluna. Tre archi d’un acquedotto cui si appoggia un fico selvatico e sotto il quale in una pozzanghera coperta
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1902
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I I 2 L* ALBANIA Campi di tabacco pettinati, puliti, liberi da ogni minima erba selvatica, con tutte le piante custodite una a una e dì per dì mondate dalle foglie corrose, campi di grano, di granturco, di riso, orti di cipolle, di meloni, di fagioli, di pomidori, vigne incipienti, chiuse di olivi, frutteti onusti, case larghe ed ariose, e contadini distribuiti in una quasi pacifica vicenda
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1914
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in proposito. Quando la Commissione internazionale per la delimitazione dei confini dell’Albania settentrionale (raramente Commissione umana ha avuto un nome più lungo) iniziò i suoi lavori, partì da Scutari accompagnata da due distaccamenti, uno austriaco e uno italiano. L’italiano però non era completo : per un ritardo di piroscafo mancava un piccolo nucleo di alpini, portatori e guide
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1902
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34 l’albania i quali, per chi non lo sa, sarebbero in turco quei saluti orientali che portano simbolica-mente la polvere della via al petto, alla bocca, alla fronte. 1 rappresentanti della pubblica forza turca, la quale così spesso è una privata debolezza, sono vestiti alla buona con calzoni, calze e sarùc all’albanese, fez turco, e una giubba d’ordinanza del cui colore, della cui stoffa
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1914
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della Montagna - Il gatto e l’albero. Una capitale per sei mesi........................ Durazzo villeggiatura - Il regno del Wied - Tre errori - Consigli agl’ industriali. Albania musulmana............................ Sjak guerriera - Gheghi e Toschi. Valona................................... La Sentinella - Valona - Valona e 1’Epiro - Conclusione. Notizia bibliografica........................... 9 25 39 59 79
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1902
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60 l’albania una buona preda qualunque bifolco o qualunque pastore diventa per una notte brigante, — il governo risponde che dovevano provvedersi di scorta e, se avevano due sovarì, che dovevano prudentemente chiederne il doppio o il triplo. E v’ho detto quale sia la paga dei sovarì a cavallo ; quelli a piedi hanno centodieci piastre al mese, cioè ventidue franchi, dovendo pensare al vitto
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1902
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I/ALBANIA * * * Comincia il bazar. Nel bazar si trova tutto. Tutta la montagna e la pianura a giorni e giorni di distanza viene qui a vendere e a comprare. Orefici e macellai, sarti e cavallai, antiquarii e fruttivendoli, tabaccai e caffettieri, pescivendoli e armajoli, calzolai e pollajoli, mulattieri e profumieri, droghieri e fornai — ognuno non solo ha la sua botteguccia spalancata donde
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