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1915
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Dal Piaz e De Toni. — Albania. SEZIONI GEOLOGICHE Tav. TT. Screviani Halvaciki P.e Hassan Bey Elbassan Mali Orastes 521 F. Scambi F. Murdar Mali Daitit Laguna di Durazzo Fig. 5. Mali Bicerit Cavaia Casaz Lnrnsku Kroia 468 F. Vjossa M. Visit, 614 H. di Colossi M. Signa 1197 F. di Berat Ciafa Darz V. del F. Ueroli.
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dell’Albania. Sistemazione dei terreni. Scoli. — La sistemazione degli scoli è in Albania poco curata; si vedono immense pianure senza fossi di scolo o quasi, talché, nella stagione delle pioggie, i terreni rimangono sommersi od imbevuti talmente di acqua, che le coltivazioni invernali nella maggior parte dei casi riescono impossibili. Anche in collina manca quasi ovunque qualsiasi forma di sistemazione
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126 Medie e piccole proprietà: Krionero..........................Pag. 180 Berat..........................................................» 182 Elbassan......................................................» ivi Albania Settentrionale : Oboti........................................................» 183 Fra Oboti e Scutari............................................» 185 Scutari
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i'MMeseo OK5 ITTI DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER IL PROGRESSO DELLE SCIENZE Relazione della Commissione PER LO STUDIO DELL’ALBANIA STUDI GEOLOGICI (Prof. Giorgio Dal Piaz — Prof. Antonio De Toni) STUDI GEOGRAFICI (Prof. Roberto Almagià) PARTE I ROMA TIPOGRAFIA NAZIONALE DI O. BERTERO E C. Via Umbria, 27 1915
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dell’unità, contribuito alla storia del Paese, appartengono alla medesima generazione. Roma, dicembre 1920 Povera Albania! Nessuno la vuole intera. Durante tutto questo anno il superstite Consiglio Supremo della Conferenza di Versaglia ha lacerato almeno due o tre volte l’indipendenza dell’Albania, suddividendone teoricamente il territorio fra Grecia, Jugoslavia, Italia e persino Albania. Insieme Italia
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VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI il bottino delle guerre balcaniche; approfittare di ogni complicazione internazionale per accaparrarsi nuove terre nell’ Albania meridionale verso l’Adriatico; premunirsi contro le vendette bulgare. Quest’ultimo concetto pareva il fattore principale di ogni decisione e delle condizioni che la Grecia poneva per ogni intesa con qualsiasi dei belligeranti; tuttavia
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1937
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DAL i8j8 AL 1903 risolse in una vana parata che contribuì a scuotere la fiducia negli interventi collettivi europei. A meglio compensarsi delle terre negategli, nel 1880 il principe Nicola occupò anche Dulcigno. Il fatto compiuto fu riconosciuto dalle potenze che, liete di trovare una soluzione, revocarono in favore dell’Albania le disposizioni del trattato di Berlino, lasciando
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1937
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furono espulsi e tenuti lontani. AH’aprirsi, col secolo XIX, delle lotte per l’indipendenza serba troviamo naturalmente subito il Montenegro in prima linea contro i turchi; e sempre lo troveremo tale, talvolta anzi promotore, nel corso di quel secolo, e nei primi lustri del successivo. 8- L’Albania di Scanderbeg (sec. XV). L’Albania, già parte della Dalmazia romana, ne era stata, per la divisione dell’impero
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1937
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DAL 1920 AL 1933 blema della sua costituzione era molto difficile; altre difficoltà derivavano dalla cupidigia sia della Grecia che della Jugoslavia. Entrambe si erano poste subito all’opera per costituirsi delle basi adriatiche rispettivamente nell’Albania meridionale e nella settentrionale, come se l’Italia non avesse sempre lottato, prima della guerra e durante la guerra, per escluderne
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1937
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VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI del principe venne rinviata di sei mesi; nel frattempo doveva funzionare un governo indigeno sotto controllo internazionale, mentre la tutela dell’ordine doveva essere affidata ad una gendarmeria speciale comandata da un ufficiale di piccola potenza europea (Svezia, Olanda o Svizzera). Il sovrano d’Albania fu poi designato alla fine di novembre nella persona
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1937
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VICENDE E PROBLEMI DEI BALCANI glio secondogenito del re di Grecia; quasi promessa che in non lontano avvenire le aspirazioni dei greci sarebbero state realizzate (i). 7. L’Albania fedele ai Turchi. Delle regioni balcaniche che anche dopo il congresso di Berlino rimasero turche, la più occidentale era l’Albania. Il popolo albanese era sempre stato insofferente di ogni legame politico
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1937
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e greche (ott.-nov. 1912). - 5. Montenegrini e Serbi in Albania (autunno 1912). - 6. Mediazione delle Potenze e armistizio (nov. 1912-genn. 1913)- " 7- Conferenza di Londra per la pace (1913). - 8. Ripresa delle ostilità e nuovi negoziati (febb.-apr. 1913). - 9. Dissidi tra alleati. - 10. Campagna greco-serbo-rumena contro la Bulgaria (giugno-luglio 1913). - 11. Intervento internazionale
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1931
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LA STORIA DELL’ALBANIA E LE SUE PONTI NAPOLETANE È ben noto che la storia albanese, prima della sua attuale indipendenza (1), può dividersi in tre periodi (2): il periodo romano-bizantino, quando l’Albania fu ininterrottamente (tranne per un breve periodo di occupazione ostrogota) (3) dominata da Roma e poi dallTmpero Romano di Oriente o Bizantino, che vi ebbe signoria diretta o indiretta sino
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1931
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42 Gennaho M.® Monti pace tra le due potenze (1), mentre la morte del Re (novembre) segnava la fine della sua Dinastia. * * * Le quattro guerre Normanne combattute sul territorio stesso o sulle coste dell’impero Bizantino non avevano portato — come abbiamo visto — a Domini normanni su quelle terre, tranne che a quelli transitori su Corfù e Durazzo e a quelli addirittura brevissimi sull’Albania
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1933
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. Secondo me il popolo montanaro può avere effettivamente assimilato elementi di civiltà germanica solo da quel popolo che, appartenendo a detta civiltà, o almeno conoscendola bene, sia penetrato in Albania in condizioni tali da potere subito imporsi alle popolazioni indigene e quindi imporre anche i suoi costumi; il quale popolo poi abbia continuato la sua opera di diffusione, non più per sovrapposizione forzata
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1935
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La lingua albanese 27 dei più profondi conoscitori dell’Albania e della sua flora, ha dato fin qui ben poco alla linguistica albanese. Anche gli scarsi italo-albanesi che, come il Camarda e lo Schirò prima ed ora il Petrotta (53) se ne sono occupati non erano al corrente delle ricerche o erano traviati da preconcettti oppure non possedevano e non possiedono il severo metodo scientifico
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1935
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Ricerche sul dominio Angioino in Albania 181 nelle trattative diplomatiche con Re Giacomo si dovette esagerare sulla importanza di quei domini. Solo così può spiegarsi che Giacomo, scrivendo al fratello Federico il 5 marzo 1312, ripeteva gli elogi angioini sull’Albania come di « Regno molto nobile e ricco », con capitale Du-razzo e « altre città e luoghi », oltre quelli da conquistarsi sui Greci
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1935
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più sopra; il dizionario del Bianchi, i testi gheghi antichi ci danno parecchie forme con ie, p. es. mieli al posto dell’odierno mili. Il dialetto dell’unica colonia ghega fuori d’Albania, quello di Borgo Erizzo presso la nostra italianissima Zara in Dalmazia, ci dà appunto la forma miel-i e non mill-i (15). Siccome gli Albanesi di Borgo Erizzo sono venuti in Dalmazia fra il 1727 e il 1733 e provengono
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1932
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PROGRESSI E LACUNE NELLA CONOSCENZA GEOGRAFICA DELL’ALBANIA La conoscenza geografica ile IT Albania, nel moderno senso scientifico, data essenzialmente dal periodo della guerra e del dopoguerra : in servizio delle operazioni militari furono difatti eseguiti alcuni di quei lavori che si ritengono oggi i fondamenti indispensabili per uno studio geografico approfondito. Tra questi sono da porre
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1932
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. Come è noto, negli ultimi anni l’attenzione si è portata soprattutto sulla utilizzazione del petrolio e di altri idrocarburi, ed in questo campo sono avviate, quasi esclusivamente, le iniziative pratiche; ma autorevoli studiosi ritengono che l’Albania abbia sicure prospettive di risorse avvenire anche per altri rami dell’industria mineraria. * * * Tornando allo studio scientifico della geografia albanese
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