470 P A P »tinto dal nostro Si?. Nardo il quale lo chiamò Ilolocenlrus Hiuns. A Rovigno dipesi questo pesce volgarmente Perga. Egli è della lunghezza di 5 in t> pollici, della figura del pesce Persico ; ha il dorso rosso scuro e i lati tinti di color celeste ; le sue pinne sono aneli'esse macchiate di rosso : dalla qual varieta di colori probabilmente iu detto PapauA. E frequente nell'Adriatico, ma commestibile non ricercato. PAPAlilN, add Papale o Papesco, di Papa. Attenente a Papa — Papista, dicesi Chi è seguace del Papa. Papalini e più antic. Papalisti, Papisti dicevausi a’ tempi del Governo Veneto quo’ Patrizi! che avevano relazione di parentela col Papa o con Cardinali o Prelati, ed erano per tal motivo Cazzai, Cacciati, cioè esclusi dagli affari politici che interessavano la Corte Romana. V. Pkegadi PAPALINA o 1W.chif.ra. s. f. Camauro, Rer-reltino elle ouopre gli orecchi, proprio del Papa. V. Galòta. PAPALINA, s. f. T. de’Pesc. detta anche da alcuni Renuhèta. Pesoiatello di mare notissimo, eh'è una varieta della Clupea llaren-iìtu- di Linneo, non avendo alcun carattere speciale che la distingua e corrisponde al-1' Aphia Phaleiica di Roiidelezio. Questo pesce ha il corpo compresso ancora più della Sardella, a cui moltissimo somiglia; ed è buonissimo cibo. K siccome si pesca per lo più ai litorali del Papa osia della Romagna, cosi vieti dotto Papalina; e dalla similitudine aH’Ariuga, Renghèta. Pai-alma, detto iu T. dc'Rarcaiuoli, e iu gergo, vale Spia. PAPALINA, 8. f. e più comunemente Scu-firta, chiamavasi da noi Quella specie di Berretta bianca di tela finissima, scendente con duo appendici sopra gli orecchi, onde cuoprivasi il Dogo Veneto, quando era vestito da principe e sopra cui meltevasi il corno ducale. Dicevasi Papalina dall’ assomigliarsi alla berretta pur bianca usala dal Papa, la quale è conosciuta sotto il nome suo proprio di Camauro. Si pretende da qualche Storico delle cose Veuete, che questo distintivo sia stato conceduto dal Pontefice Alessandro III nel 1177; ma altri ritengono che la tradizione sia falsa ed improbabile. V . Galòta nel Diz onario. PAPALISTA, V. Papali*. PAPALÒNI, V. Risati papalo.m. PAP.VMOSCUiN, Uccelletto. Y.Cmoì. PAPAÒR, s. in. (da Papà», Prendere) Gancio della catena, Quel gancio o uncinai piatto, con che Onisce la parte inferiore della catena da fuoco, ed a cui »’ attaccano paiuoli, calderotti e limili sopra il fuoco. PAPARÈLE, s. f. (colle larga) ^ «ce propria Veronese, ma che s usa anche in \enezia, Pappardelle. Lasagne più tenui, che si mangiauo per lo più iu minestra. Qui di-consi più comuntuieute Lasagnkti. \ PaPATASI, s. in. detto per agg. a Uomo. Acqua chela; Soppiattone ; Catione, Uomo simulatore — Poppataci, in buona liu- P A R gua si dice di Chi soffre cose vituperevoli dalla moglie, perchè mangia e ne cava il suo comodo V. Buco. Goarditb dai pipatasi , Aon ti fidar d'acque chete ; Guardati dalle ncque chete, Chi far de’fatti vuole, suol far poche parole. Papatasi, dicesi anelli al Culice, Insetto volatile minutissimo, che pugne a modo di zanzara senza ponzare, ed è chiamato da Linneo Culex pu'icari•«. PAPATO, s. m. Papato, Pontificato. Goder el papato, Maniera famil. Godere il papato, modo basso,, detto metaf. e vale Godere o starsi con ogni comodo e agio. Ben pasciuto, servito e ringraziato, Rimate quivi a godere il papato. PAPAVERO, s. m. Papavero e Rosolaccio, Fiore vermiglio conosciutissimo, che nasce da una pianta detta da Linneo Papaver Rhoeas. PAPAÙRO, Lo stpsso che Papa'os, V. PAPÈTA, V. in Papa, minestra. PAPIGLIÒTI, s. ni. (dal Frane. Papillote) Carle, Cartoline nelle quali a forma come di mandorla, s' avvolgono i capegli a cioc-chej.tine, per far sì che restino ricci. V. Roto. Furo da scotàr, Stiaccine. Ferro fatto a guisa di forbici con cui si scaldauo e si stiacciano le cartoline suddette. PAPINA. s. f. Pappina, Sorta di Sorbetto fatto di latte cotto, con altri ingredienti. Pausa, dicesi nel parlar feui. per Ce/fa-lella ; Ceffattina ; Guancialina, Piccolo colpo di mano sulle guance, Amica ceffate II a. P.APIZ VR. v. Esser papabile. Voce deH’uso, cioè Iu predicamento d’esser Papa — Ptipizzare è Voce antica e vale Regnare nel pontificato, esser Papa. PAPOIÀR, V. Pappare; Sconocchiare, cioè Finir qualche cosa mangiandola tutta. P.YPOLO, s. in. Greppo — Far papolo, Far greppo, È quel raggrinzar la bocca che fanno i fanciulli quando vogliono cominciar a piagnere. Imbombolare, dicesi degli occhi quando inumidendo le luci colle lagrime facciasi segno di voler piagnere. Dicesi ancora Far la bocca brincia, quando «’arriccia in quel modo che si fa prima del piangere. PVPÒN, s. m. Pappone, Che pappa, cioè che mangia assai, che dicesi anche Pappolone. V. Maokòn. Detto talvolta per Pachi!)."« e Papoto, V. PAPOTE, s. f. Guance paffute, Grasse e tonde ; Gote gonfiate, grosse, tirate e distese rilevate in colmo. PAPÒTO, Paffullo ; Grassotto ; Carnociu-to, Agg. a Fanciullo ben vegliente. PAPUZZÈR, s. ni. Pianellaio, Che la e vende pianelle. PAPI ZZERÀ s. f. dicesi la Moglie o Femmina di Pianellaio, la quale secondo altre voci consimili così formate potrebbe dirsi Pianellaio. PAR, add. Puri, Eguale della medesima qualità, condizione ecc. PAR Numero par. Pari, sust. Quel numero che si può dividere in due parti eguali. Par e dispar. Puri e caffo o dispari. Par mio e Par soo, Mio o Suo pari, cioè Della mia o sua condizione. PAR. dicono i Marinai e specialmente i Pescatori per sincope e invece di Parìin; ondo Par isepo. Par Tosi. Par Zuane, in vece di Paro* Isepo ecc. PARA. add. Riparato; Schermito; Prevenuto. In altro sign. Para miri, Spinto avanti — Para avanti da la fortuna, Sbalestrato dalla fortuna, cioè portalo dalla fortuna al trono. Parí via, Scacciato ; Espulso ; Cacciato via. Prete para da messa, Prete apparalo o paralo. Chiesa paràda. Chiesa parata, cioè Ad-" dobbata, Abbigliata, ornata di paramenti. PARVBOLANVR. V. di data ant. Far il parabolano, cioè Ciarlone; Chiacchero-ne. PARABOLÒN. s. m. Iperbolone, Esagerazione smoderata, aecreso. d’iperbole. E quindi Iperboleggiare. Ingrandire o magnificar con parole, usare iperbole. PARABORDI, s. m. T. Marin. Lo stesso che Pagrti, V. Paofto. PVRVBOTE (coll’o largo) s. ni. Cercine, Guancialetto e guisa di cerchio formato con alcuni nastri al capo de'bambini. p<*r riparo delle percosse del capo. Quindi liiceninn-re, Porre altrui in capo il cercine e Incer-cina'o o Acceminato, Che ha il cercine — Cercinino è il diminutivo. P.ARAC VRI, s. m chiamami in Villa que’Pi-lastrini sia di pietra o di legno, piantati in alcune strade postali che servono per dividere e guarentire il marciapiedi dal passaggio de'carri e simili. V. Stanti. PARAD V. s. f. Parata, La comparsa per lo più di Militari in gran moutura per far onore al Principe od a qualche ragguardevole personaggio, o per celebrare qualche giorno solenne. Paràda de colpo, Parala, Riparo. Parada, diciamo ancora nel sign. di Aiu- lo ; Riparo ; Ripiego — Dar una pàrada al mal, Riparare al male. Porvi riparo. Paràda, detto in T. degli Uccellatori, Scacciata, Lo scacciare co’sassi o con altro nelle raguaie gli uccelli intimoriti acciocché dieno nella ragna. Abito da parada, V. Abito. Dar una parada, Loeuz. fam. Ferire o Colpire di co'teUo o di spada- Meter in parada la nate, Far la parata, T. Mar. Addobbare ed ornare un vascello di tutti i suoi padiglioni, e di tulli i suoi pavési. Meters* in paràda, parlando di Donne V. Tirarse in sqof.ro, in Sqüebo. Star su le parar o so La pabàda. Star sulle volle o Andare alla parala e Star in parata, valgono > olteggiare. Schermirsi e stare attento alle congiunture. Andare sto--