718 STR o alla girandola, delto fig. vale Intraprendere che che sia con risoluzione — Iu altro sign. Trincare ; Pecchiare ; Cioncare, Bere assai. Tracannare, Bore fuor di misura e avidamente. Strucìr drento a uno, detto Sg. Far fuoco addotto a uno — Struchighb »«usto, Fagli fuoco addosso ; Ammazzalo. Strugarse un ubo fra la forti, esimili, Farsi un granchio secco, detto metaf. si dice dello Stringersi un dito fra due cose onde il sangue ne viene in pelle. Strucarse us fruto in hcarskla, Schiac-dare un frullo in saccoccia e imbrodolarsi. Strucìr unì min, Strignere una mano, 11 che si fa per amorevolezza. Struca struca, In ultima analisi; Concludendo; In conclusione ; In fine ; Ren sommando ; Tulio calcolalo. STRIIGO, s. ut. Espressione, cioè L’ atto dello spremere: per esempio, Espressi/me di pomi, di mandorle, pistacchi etc. Struco, detto in furbesco, vale Vino ; Succo. Struco, si dice ancora per Succhio o Sugo, eioè l’Umore che si trae dall’erba e da’frutli e da allre cose spremute. Struco, parlando fig. si dice per Merito, Sostanza dulia cosa di cui si tratta. Andìr a struco, Entrar ne'meriti, vale Entrar nella ragione e nella sostanza di che che sia — Yegrì il struco, Venite alla conclusione ; Toccale della fine, cioè Finite il ragionamento, Concludete. Struco d’un libro, Compendio ; Sunto ; Ristretto; Epitome, Sommario d’un libro o d’ un' opera qualunque. Ristrettine è il diminutivo. STRUCOliX, add. Accarezzato; Abbracciato teneramente. STRUCOLÀD.4, s.f. ) Carreggiameli■ STRUCOLAMENTO, s. in.) lo; Amplessi ; Abbracciari ; Rad; Tenerezze ; Strigni-menti al seno. STRUGOLAR, v. Strucolìr de ganasse, Strignere affettuosamente al seno; Abbracciare teneramente ; Accarezzare ; Careggiare ; Vezzeggiare ; Sciloppare di baci. Strucolìr lk ganassk a qualcun, Strignere altrui le gole o le guance; come lassi in segno di amorevolezza. V. Squaqua- RINI. STRUCÒN, ». m. Acc. di Strucìka. Siri-gnimenlo, V. Pickgòn. Strucòn db cuor. Granile struggimento; Grande (tffanno o afflizione ; Grande accoramento o passione d’animo. STRUFIGNÀR, v. V. Fofignìr. STRÙFIGiNO, add. Bozzacchiuto, dicesi di Persona piccola e sproporziouata, Sconciatura; Caramogio; Caricatura, valgono Piccolo e contraffatto. STRUFIGiNÒTO, s. in. Batuffolo; Struffo; S truffilo, Massa di cose rabbntuffolate. Strufignòto, delto per Agg. di persona piccola e malfatta, V. Strùfioko. S T R STRUP1V o Strupiìo, add. Slorpiuto e Stroppiato, Fu detto anche Ciotto. Magnìe da strupiai, V. Magnìr. Caminìr da stbupià, V. Caminìr. Strufiào, in T. aut. era anche voce d’ingiuria popolare, come ora dicesi Amazzao — Siestu str upiao ! Malan ti colga ! STKUPIÀDV, s. f. Storpiatura; Storpiamento; Contrattura ; Altraltura; Contrazione, Dicesi de'nervi e de’muscoli. Strupiìda de parole, Storpiatura di parale, dicesi Quando si altera o pronunzia qualcho parola erratamente — Metatesi, dicesi in T. Filologico la Spostatura o Trasposizione delle lettere, come Gralime per Lagrime, e come i nostri idioti Veueziani dicono Grabiel per Gabriele, Mazagiièn per Magazèn etc. S TRIIPIAMESTIÈR, s. m. Guastati ¡ostieri o Guustalarte, Che si pone a far cosa clic non sa. STRUPIÀR, v. Storpiare a Stroppiare, Guastar le membra. Strupiìr de cerimonie, Ristuccare di cortesie, Annoiare e seccare con troppe cortesie. Strupiìr le parole, Storpiare le parole o i termini, cioè Alterarli o pronunziarli erratamente, ebe i Latini dicevano Verba depravare. STRUPIASCÒVOLI, s. f. Guatteraccia; Sudidona; Lavascodelle, Donna destinala ai più bassi servigi della casa. STRUPIASÈTE E MAZZAQUATORDE-SE, s. ni. Gradasso; Smargiasso; Spac-camontagne; Sfiandrone, V. Spagamonta-gne. STRUPIATERM1M, s. in. Farlingolto e Barbaro, dicesi di Quegli che nel parlare mescola e confonde varie lingue, storpiandole. STRI PIO, add. Storpiato o Stroppialo, Guastato le membra. STRUS1 (colla s dolce) s. m. Rujcaccio o Guscetlo, Quel rimasuglio del bozzolo che resta nella caldaia dopo la tiratura, di cui si fa la Sinighella. eli’ è la seta d’infilila qualila — Stracci, dieoiui i Bozzoli della seta stracciati, onde si fa la bavella. Quel dai strusi, V. Bayklin.' STRUSO, s. m. T. de’ Setaiuoli, Catarzo o Scalano, La seta floscia non lavorata, che non si può nè filare nè torcere. STRUSSIA, s. f., che per lo più si dice Strussi*, in plur. Travaglio; Fatica; Stento; Disugiu; Pena. Far db le strussib da can o da fachìn, Cacare le coratelle ; Lavorare a stanga e a mazza. Affaticarsi assai. STRUSS1AR, v. Futicare; Affaticare; Ri-stentare, Stare in disagio e bistento. Strussiìr, Stentare alcuno; Dare o arrecare stento, e vale Lungare, Tardare, Differire. Mandare in luugo e Quasi stancare. Strgssiàr la rora, Scialacquare: Prodigalizzare: Sparnazzare la roba, V. Diari* STU Strusshrse la roba d’atorno, Logorare; Consumare ; D.stipare; Frustare i vestiti. Strusshrse, Arrubattarsi, Affaticarsi. Sforzarsi, Ingegnarsi a operare. V. Sfadi-cìr e Sfachinìr. STRUSSIO, s. m. T. del Foro, Rindolata; Bindolerìa, Aggiramento, Furberia. V. Stancubgio. STUUSS1ÒN, s. ni. Mungiuguadagno, Che spende e scialacqua tutto quello che guadagua. V. Decipòn. Detto per Sfadigòn, V. STRUTO, s. ni. Strutto, Grasso di porco liquefatto, e rinchiuso in una vescica o altrimenti STRUZERSE, v. Struggersi; Corrucciarsi, Prendersi pena o travaglio per qualche disgrazia o pacione. STRUZIÒiN, ». f. Idiotismo per Ost«pziòn, Ostruzione, Serramento de’ vasi e canali del corpo animale. Pigola struriòn, Ostruzioncella. STRUZZO, ». m. Struzzo o Slruzzolo, Il più grande fra gli Uccelli, detto da Linneo Struthiu C.imelus, il quale è puramente terrestre ma rapidissimo al corso. Ha il becco diritto, appiattito e adunco alla sua estremità, le ale corte e inutili al volo, le gambe inferiormente senza piume; nidifica al suolo,' il maschio non ha che una femmina. Il suo cibo ordinario è di vegetabili, ma nello stesso tempo, per 1' ottusila de’ suoi sensi, inghiottisce tutto quello che gli si presenta di corpi anche i più duri ed inetti al nutrimento, come- il ferro, il rame, il piombo, il vetro, il legno, la calce, fiu eh» il suo stomaco sia ripieno. Abbandona dispettosamente i suoi parli dopo averli condotti alla luce. Abita i deserti d'aride pianure ne’climi caldi. Dbventìr un struzzo, detto metaf. lo stesso che Dbstrusrrsr, V. STU A, s. f. (verb. dal lat. Ms tuo, Aver caldo) Stufa, Specie di forno o fornello noto, che serve a riscaldare la stanza. Per simil. dicesi Stufa aulite a quella stanza nelle osterie, che si lien riscaldata per comodo de’concorrenti. E Stufa non meno al luogo che si riscalda l’inverno, per conservarvi le piante esotiche de’ paesi caldi. Stua da sugar, Tamburlano o Trabiccolo, Arnese di legno fatto a foggia di tamburo o di trabacca, per uso di scaldare o asciugare la biancheria. Stua da forneri, Caldano, Stanza riscaldata dal fuoco. STUA, add. Spento ; Smorzato. V. Stuìr STUADÒR, s. m. Spegnitore. Colui che spegne i lumi. Dicesi ancora per Slufaiuolo o Stufaio-Io, Maestro della stufa. STUAMOCOLI. s. 111. che vale Spegnitore, si dice come voce di scherno e per antonomasia in vece di Cherichino o Abbaiino, giacché uno degli uffizii spettanti a chi è soltanto iniziato negli ordini minori, sarebbe