202 C 0 S a mangiare, giunge alle nostre peschet i quasi sempre d’inverno. CORTESANARÌA, h. f. Cortigianeria o Cortigiania, Azione o Tratto da cortigiano. Star sulla cortigianeria. CORTES ANELO, s. m. Corligianetlo; Co. -tigianuzzo. \)\m\n. e Avvil. di Cortigiano. CORTESANÒN, s. m. Gran cortigiano. o intendiamo Uomo liberalo, generoso, d' buon cuore ma insieme accorto, da non lasciarsi sedurre nè sopraffare. V. Cortes**. CORTESÈLA, s. f. Cortieetla o Corticina, Piccola Corto d’una casa. CORTÌVO, s. m. Corte, cioè Quella d'uni casa; ma intendiamo Corte grande. CORTIZVO, add. T. antiq. Corteggiato, dn Corteggiare. CORTI ZAR, v. antiq. Corteggiare, Farli corte. CORÙGOLO, s. m. dello anticamente Co-riòoolo, Cavalocchio. Insetto volatile detto da’Sislem. Libellula grandis. Ve n’ha di molte specie e di diversi e vaghi colori. Si aggira per lo più intorno alle acque. "Velia Lombardia chiamasi Civettóne , e secondo diversi Luoghi è detto anche Co-roculo, Sroso, Pur li a cagion degli occhi che paion perle. Libellu, è anche detto perchè si libra penzolo in aria; Saetta, perchè velocissimo al volo come saetta lanciata. A Padova si chiama Muneghkla. CORVO, s. ni. Corvo e Corbo. Uccello detto da’ Sistom. Corvus Corax. È quasi tutto nero, cerulescente nel dorso ed alla base dell' ali. Corvo da lk jialb nove o Corvo dk jia-lagdrio, Ambasciatore o Nunzio delle mate nuove ; Malaguroso, Malaurioso; Malaugurato, Che pronostica o porla cattive nuove. Cantar dei corvi, V. Cantar. COSCRITO, s. m. Coscritto è voce dataci da’ Francesi e resa oggimai di comune uso anche nelle pubbliche carte; ma il suo corrispondente italiano è Descritto, per quanto ne dice l'eruditissimo Grassi nel suo bel Dizionario militare italiano; e s’intende- il Giovane cittadino che vien scelto per la milizia. V. Coscriziòn. COSCRIVER, v. La voce di uso nelle carte pubbliche è Coscrivere , ma, secondo il Grassi su mentovato, debbo dirsi Descrivere, per Porre in lista lutti i cittadini aventi 1 età militare ed atti all'armi, per farne la scelta. COSCRIZIÒN, s. 1. Descrizione, secondo la norma del ridetto Grassi, per l’arruolamento de'giovani pel militare. È perù noto che i Latini dicevano Delectus militimi; Conscrìbere milites, e che nel verbo Describere o nel nome Discriptio non v'ha alcuna maniera che riferiscasi al militare. Me vien quindi che la voce Coscrizione, divenuta legale, è I' unica da usarsi. CÒSER, V. Cusinàr. COSÌN, Y. Cusìn. COSMO, Cosimo e Cosmo, Nome proprio d’uomo. C 0 s COSOLÙTA, V. Erra da tenzf.r. CÒSPEDO, s. m. (dal lat. Cuspis) V oce conosciuta dagli Architetti e già usata dal Palladio, Puntazza, Quella punta di ferro con certe lamine stiacciate, colle quali si arma l’estremità de'pali che si piantano nel terreno per fondamenti. COSl’ETVR O COSPETONÀR 0 CoSPETIZÀR , v. Bestemmiare; Dire il paternostro della bertuccia. V. Biastemàr. COSPETO o Cospf.to de mi solo ed anche Cospezie, Voce od Espressione di maraviglia , Cospetto! Caca/occhio ; Cacasangue; Cacasevo; Cappiterina; Cappita; Capperi. V. Cazza. Cospèto! Detto per ¡stizza, Cospetto; Cospeltone; Corpo di bacco; Canchero. COSPETO, s. m. Bestemmia — Tirar dei cospeti, lo stesso che Cospetàr, V. COSPETÒN, o più comun. Scopeto*, s. m. Pesce di mare che a noi perviene salato o stivato in barili come le sardelle, ed è precisamente l’Aringa senza uova e senza latte, conciata in salamoia. V. Renga e Sa-raca. Cospetòn, vale Bestemmia — Tràr un cospktòn. Bestemmiare. V. Cospetàr. COSPEZIE! Ammirazione. V. Cospeto. COSPO, s. m. (dal lat. Cuspis) Voce ani. che vuol dire Punta o Cuspide — El cosimi d’una spada, La punta della spada. V. Cospicuo. COSSA, 8. f. Coscia, Parte del corpo uma-110. Cossa de manzo, Coscia o Coscionc. Cossa de capòn, Coscia di cappone. BuTÀR CORA DE LOGO UNA COSSA , SCO- sciare. Strenzer le cosse, ¡(accosciarsi, Ristringere rinserrando le cosce. COSSA, s. f. Cosa, Nome di termino generalissimo. Cossa cativa, Cosaccia. Cossa cavada dai. greco, Cosa o Detto ingegnoso, Inventato per artificio. E prendesi in mala parte. Cossa chiara, Cosa o Roba specchiata, Evidente. Cossa contro rasòn, Assurdo; Assurdità; Inconvenienzu. Cossa da cagarghe adosso, Una cosa da darle del voi. E per ironia, Cosa da darle del messere, Cosa dispregevole. Cossa dificile , Cosa aromatica, Pericolosa. Cosse da cristiàn , Cose da cristiano, cioè Convenevoli, buone, moderate. — E sogliono così indicarsi famigliannente le divozioni che incombono periodicameute ai Cristiani, cioè la Confessione e la Comunione Cosse da puteli, Ciancerelle, Ciance-rulle; Ciancette, Bagattelle. Cossa malfata, Cosa fatta colle gomita, Cosa fatta alla peggio. Cossa per cossa, Cosa per cosa, Filo per filo, Ad una alla volta. Co9sa porca, Cosacciu o Buona spesa, C 0 s Cosa perfida, infame. Cosa che farebbe stomacare i cani. Cossa stolida, Pastocchiata; Pappola-lata ; Pippionata, Cosa sciocca e scipita. Cipollata, vale Sciocca stravaganza. Cossa stohegosa , Cosa stomachevole , Che porta noia. Cosse che fa vbgnìr i vermi o el dolor de testa, Locuz. fam. Cose Tematiche o aromatiche, diconsi le Cose malagevoli, e fastidiose. Cosse rf.le a l’ochio ma che non val gnente, V. Rp.lo. Cosse che no val un bezzo, Cose che non valgono una lisca, una sorba, uti corno. Cosse convulse, Convulsioni; Effetti o segni di convulsione. Cosse da contar soto el camìn. V. Filò. Cosse da braghesse de tola, Locuzione, fam. Cose che non valgono un fico o un zero. Cosse da principiante, Imparaticcio. Cosse de l’altro mondo, V. Mondo. Cossa de poche tavole, Giuoco di poche tavole, Impresa breve ed agevole. Cosse d’importanza o df. poca ihfor-tanza, Cose di poca o di gran levata. Cosse o Cossie grande! Detto con ammirazione, Le sono cose che paiono case. Cosse mauche, V. Mauco. Cosse vechie, V. Tempo già fu, in Tempo. Dove giif. xe una cossa gii'è anca l'altra, Dov’ c la buca è il granchio, dicesi di cose che regolarmente non vanno disgiunte. Far lf, cosse de casa, V. Casa. Far le cosse più grande de quel che le xe. \ . Orando. Far le cosse tropo in pressa, Far .le cose a staffetta o ul bacchio; Fare a ruffa ruffa, cioè Sollecitamente ma con trascuratezza. Trope cosse in t’una volta, Troppa carne al fuoco, e vale Voler dire o fare troppe cose in un tratto. Chi troppo abbraccia nulla strigne o Chi molto abbraccia poco strigne. Una cossa alla volta, A cosa a cosa; A cosa per cosa; A una cosa per volta, e valgono Distintamente — Andè adasieto, una cossa a la volta, Adagio un poco, a cosa a cosa — No risogna zavatàr su, ha ANDAR ADASIOj A UNA COSSA A LA VOLTA, Non bisogna acciarpare, ma lavorare adagio a cosa per cosa. Sior sì f. ste cosse, V. in Sior sì. COSSA ? Detto con interrogazione. Che cosai Chel Cossa, dicesi ancora per Quanto; Come — Cossa che andarli via volentiera. Quanto o Come volentieri me ne n’ andrei! COSSARÈLA, s. f. Cosarella o Coserella; Ciammengola; Bagattella, Piccola cosa. COSSÀTA, s. ni. Coscia, V. Cossa — Lacca o Lacche!ta, si dice l’Anea o coscia degli animali quadrupedi.