354 RAS ' Merda ia «oc* * chi ga rasòn. Dettato volgarissimo ed adatto triviale, che suol proferirsi contro taluno che vuol sempre aver ragione in caso di diversità d'opinioni, e lo sostiene ostinatamente anche in onta al sentimento generale, ripetendo a sazietà Go rasòn mi- Zahchi. RASO.NÀR, v. Rugionare, Semplicemente parlare. RASONCÈLA, s. f. Ragioneella ; Ragion-cimi; Cagioncella; Cagionuzsa, Piccola ragione o cagione. RISPA, s. f. Raspa o Scuffina, Specie di I.ima da legno, detta anche Ingordinu. V. Scufìna. Raspa poi comunemente chiainavasi nei tempi Veneti quel Libro su cui si registravano le sentenze criminali d' ogni sorta. Quindi Esser in raspa. Aver de’pregiuitizii criminali — Dicosi anche attualmente I’kdk di raspa al Certificato di essere o non essere stato soggetto a processi — Detto famil. Esser in raspa per Esser suspctto o Esser in difetto o in colpii. RASPA, Raspalo, add. da llaspare. Per Sentenziato o Processato, Inscritto cioè col suo nome uel registro delle sentenze criminali. V. Raspa. RASPVDÙU, s. in. Rastiatoio o Punteruolo, Strumento di ferro lungo ed aguzzo al-I' uopo che ha qualche volta più angoli taglienti, ad uso degli Orefici. IUSP AMENTO, s. m. Sca'piccio o Scarpic-cio, Stropicciamento de’piedi in andando. RASPAR, v. Raspare-, Arraspare, Quel percuotere che fanno specialmente i cavalli o altri simili animali la terra col piè dinanzi quasi zappandola. Raspar la pele, T. de’ Conciatori, Scar-nure, Consumar le pelli dalla parte della carne. Raspar, dicesi metaf. per Portar via, Rubare, V. Sgranfignàr. Raspare o Scuffinare, Polire colla raspa o scuffina. Raspar, parlando di polli, Ruspare o Razzolare (colle zz aspre). Il raspare de 'poi - li, dicesi Quando la gallina coll' unghie raspa il terreno, per ¡scoprirvi un qualche grano od insetto — Sparnazzare o Sparpagliare, si dice Quando le galline spingono co’ piedi in qua e in là le granella che lor 9on date per cibo. Raspar coi pie, Scalpicciare, Calpestare, ma con ¡stropiccio de' piedi, infrangendo o anche semplicemente Calpestare. Raspar sd, Raggruzzolare, Mettere insieme, far gruzzolo, ammassare, e si dice più che d'ogni altra cosa, del danaro. Raspar so tdto, Raccogliere lutto; Aver tulio, e per lo più s’intende dell' ultimo superstite d'uua famiglia, che eredita tutto. Raspar via le parole da la carta, Raschiare, Levar la superficie di che che sia con ferro o altra cosa tagliente, o con rastiatoio. E quiudi Raschiatura, dicesi al Segno rimastovi dal raschiare. Raspar uso, dicevasi ai tempi Veneti 1 RAS L'inscrivere nel Libro chiamato Raspi chi era stato sentenziato criminalmente. V. Ra- 8PA. Era vulgatissimo nel foro a'tempi Veneti il dettato motteggevole Kàhpixf., Onzijie, Si li he (italian. Raspami; 'Ugnimi ; Salami) che dicevasi per allusione a tre cariche temporanee lucrose ch’erano ambite da Senatori di poche fortune. Raspile si riferiva al Capitanato di Raspo nell’ Istria; OazinE al Magistrato dell’olio; Sàlihe, al Magistrato del sale. ■ RASPATRESSO.— Dir zo ala Raspa-trksso; Declamare o Mormorare senza riguardo. V. Malignazo. RVSPLN, s. m. Raschiatoio : Raschia; Ra-spaiuola, Strumento di ferro tagliente ad uso di raschiare la scrittura o altro simile dalla carta. RVSSA, s. f. Rascia, Specie di Panno di lana grosso ed assai ordinario: forse cosi detto dal Regno di Rascia, oggidì Servia, donde sarà stato portalo. Rassa, detto in T. de’Fornai, Raspa, Strumento di ferro largo e quasi quadrato, del quale si servono i Fornai per tagliar la pasta. RASSADV. s. f. Raschiatura; Radihtra ; Rasura, Il raschiare e la materia che si leva in raschiando. Rassàua, si dice metaf. nell’uso familiare per RoftANciftA, V. R.ASSVR, v. Raschiare o Rastiare e Rudere e Abradere, Levar la superficie di che che sia cou ferro; scancellare raschiando. Rassàr le rote, V. Bota. Rassàr, detto in T. Agr. Sarchiare ; Sarchiellare. Tagliar col sarchio le erbe selvatiche ne’seminati. Rassàr i muri. Grattugiar gli edifixii, dicesi dagli Architetti del Rastiare le mura, per pulirle da una certa muffa, che le annerisce col tempo. RASSARÒLA, s. f. Radimadia; Raspaiuo-la ; Raspa, Strumento di ferro col quale si rastia U pasta, che rimane appiccata alla madia, V. Rassaròl. Rissaiòla , detto in T. Mil. Rasiera, Strumento fatto come una radimadia, del quale si servono i Bombardieri per ripulir bene la camera del mortaio da ogui avanzo di polvere, che vi potesse essere rimasto della carica antecedente. Rassaroi.a, detto in T. de’ Bottai Rasiera; Rastiatoio ; Ascia, Strumento di ferro per raschiar le botti e simili. RASSVÙRA, s. f. Rastiatura ; Raschiatura, Materia raschiata dal legno e dai metalli. Rassa'ora de l'alb'ool, detto famil. e me- | taf. Raschiatura della madia, Dicesi da [ noi per ¡scherzo all'ultimo dei Figli uati iu molto numero. V. Scoassacu. ' Rassacra de calìa. Qualifica oltraggiosa, che dassi a taluno cui si voglia sommamente avvilire o rimproverare; con che lo si dichiara uno scellerato che ha subito la deteu-zione in galera. R A T RASSEGNA, s. f. Rassegna, Rivista di un corpo di soldati per riconoscerne il numero, la montura etc. L’ 4 PASSÀ A LA RISSEGNA, È pUSSatO U rassegna: dicesi d' un Soldato che sia stato a rivista. Averghene dica rassegna, Alterne unii infilzata o una rassegna ; Infilzare esempi, panile e simili, dicesi fig. di Chi favellando dice motte cose — Averne a bizzeffe, cioè Abbondantemente, largamente, pienamente, in sjran copia, direbbesi d’altre cose. Far li rassegna d’usa cossa, Far la rassegna di che che sia, cioè La consegna, la cessione. P« \SSKGWR, v. Rassegnare, Consegnare, Dare iu potestà. Rassegni*, dicesi nel parlar familiare per Rappresentare ; Riferire; Denunziare; Rapportare ; Ovv. Presentare; Offerire; Esibire. Rassegnasse a la volontà dp. Dio, Acconciar la mente o /’ animo nel piacer di Dio. Rassegnar un posto o una carica. Risegnare per Consegnare, Rendere, Rinunziare — Giie lo rassegnà, Gliel’ho risegnalo, eioè Consegnato. Reso. R ASSODVR, v. Rassodare, Far sodo, Indurire. Rassodasse o Sodarse, detto fig. Emendarsi ; Correggersi ; Ravvedersi, Cangiar vita. Di rio farsi buono. V. Sodar. R \SSOMEGIVR, v. Rassomigliare e Risomigliare, Rissembrare, Figurare, Esser simile, Aver somiglianza. RVT t, s. f. Rata, Parte convenevole di che che sia. A rata porziòn, Per rata; Per errata ; .1 rata; A proporzione ; Per parte, Secondo quella parte che tocca. Rata, si dice poi per Erta; Ertezza; Rattezza, Luogo per lo quale si va all’insù e n'è penoso e ripido il cammino. Il VT VFI V, s. m. Amarasca, Specie di Rosolio gratissimo al gusto ed all’ odorato, composto di diverse sostanze. RITÈRA. s. f. (coll’ e aperta^ che sembra corrotto da Rateria plur. del barb. Rate-rium, iinus career, corrisponde all'altro nostro termine Sorzéra nel sign. di Topaia o Tapinata, Nido di topi, per allusione a casa vecchia e rovinosa. Stamberga e nel-I' avvìi. Stambergaccia, ne sono sinonimi. I Francesi dicono Rat al topo e Ratiere alla trappola; ina non dicendo noi Rito al topo, pare, in senso dell'Autore, che la nostra voce vernacola debba piuttosto ripetersi dal plur. di Raterium. Ratère, Vecchiume; Sferre vecchie, Mobili e eose vecchie — Ciscrunnti, dicesi anche a Qualsivoglia cosa vecchia e male in ordine. RATÌFICA, s. f. Ratificazione ; Ratifica-mento, Atto col quale taluno approva ciò che venne fatto per esso, quando siasi riservato di ratificare. Negli affari diplomatici si vede scritto Ratifica; Cambia delle ratifiche.