[19.V.19] Seconda seduta della commissione coloniale 577 per la Gran Bretagna; Crespi, De Martino e Piacentini per l’Italia; per la Francia, oltre il ministro Simon e il signor Duchène, anche il sig. Fournol, segretario generale della commissione coloniale francese per le questioni sollevate dalla guerra, il sig. Merlin, governatore generale dell’Africa Occidentale francese, e il sig. De Peretti della Rocca, vicedirettore al ministero degli affari esteri. Dopo l’approvazione del processo verbale della seduta del 15 maggio, il ministro Simon, invitato dal presidente a precisare il punto di vista francese in presenza delle rivendicazioni coloniali italiane, dichiara che lo farà nel modo più amichevole e preciso. Il Governo francese è disposto a discutere la frontiera occidentale della Tripolitania, ma gli è assolutamente impossibile accogliere la domanda del Governo italiano circa la Somalia. Una piccola rettificazione della frontiera eritrea verso la Somalia sarebbe senza interesse per l’Italia. Ciò che questa Potenza desidera è Gibuti. Ora non sarebbe in potestà di nessun Governo francese cedere Gibuti, ' per due ragioni essenziali. La prima è che questo è per la Francia un porto d’interesse capitale, perché è il solo punto di appoggio che essa possiede sulla strada dell’Indocina e di Madagascar. La seconda è che l’abbandono di Gibuti equivarrebbe alla rinuncia della Francia ai vantaggi che le sono assicurati in Etiopia dall’accordo del 13 dicembre 1906, firmato dalla Gran Bretagna, dalla Francia e dall’Italia. Il presidente Milner precisa a sua volta il punto di vista britannico. Fra la Tripolitania e l’Egitto il Governo britannico accetta il tracciato di una nuova frontiera, che assicurerebbe all’Italia Giarabub e che seguirebbe press’a poco la linea tracciata sulla carta che il sig. Crespi ha sottoposto alla commissione. Per ciò che concerne il Giubaland, il presidente rileva che una carta di dettaglio, oggi presentata alla commissione, porta la rivendicazione italiana su un territorio più esteso di quello che era indicato nella carta generale pre- 37-