62 C SCII SCHIETEZZ V. s. f. Schiettezza ; Ingenuità; Candore ; Nettezza, Sincerità d’aQimo. Andar con sciiietezz*, Procedere a grembo aperto o con apertura; Far ohe : che sia a grembo aperto. SCHIETO, add. Schietto, Puro e dicesi del vino. Schietto, pur Non ineechiato, dicesi pure di Colori parlando di Panni. Chili compiace di colori mistiati avrà da soddisfarti, perchè gli schietti ci sono in disuso. Schietto, dicesi per Agg ad uomo, e vale Ingenuo, Sincero ed anche Semplice Sciiieto e neto , Chiarissimo, Da non dubitarsene, Evidente, Manifesto — Ve lo dico schibto k neto, Vel dico schiettamente o nettamente o alla distesa, vale Senza riguardi. — Quest* l* se vede schie-ta b net*, Questa si vede a manifesta prova, Evidentemente. Quest* xe schiet* comf. l* mero*. Maniera bassa e fam. È chiuru o evidente come la luce meridiana, Un fatto da non dubitarsene — È cosa che cammina pe’ suoi piedi, cioè Che procede naturalmente. Vsneziìn sciiieto o sciup.ro k nkto, Veneziano pretto, per dire Veneziano di certo. Dirli schikta e net», V. Neto. SCHIEZENDA, s. m. Voce del Contado, lo stesso che Sciiies/.a, V. SCHIFO, s. m. T. Mar. Schifo, chiamasi il piccolo Caiceo, barchetta che si tiene al servigio delle navi. SCHILA, s f. Squilla, Specie di piccolo granchio marino notissimo, a coda lunga, detto da Linneo Caneer Squilla. Questo abbonda nelle nostre lagune, presso la spiaggia del mare ed alle foci de’ fiumi ed è commestibile, e a un di presso buono come il Granchio d'acqua salsa. Schila, detto fam. per Agg. a Uomo vale Scricciolo; Mingherlino ; Sottilino, Magro e sottile. SCHILÀTO, add. Detto per Vgg. a persona, Lo stesso che Schila nel secondo sign. SCH1NCÀDV, s. f. o Schiso adii r*< Stincata o Stincatura, Percossa nelle stinco — Scalfittura o Intaccatura, dicesi quando è intaccata la pelle. Chiapàr im sc.hincìoa, Toccare una stincata o stincatura, Riportare una percossa nello stinco — Toccare una gambata, Aver una percossa nella gamba. Schincìda de li pesi ii* scriver. Spuntata di penna — Spuntatura, direbbesi d’ un’ asticciuola da bigliardo, allor che piglia la palla di fianco. SCHINCAPÈNE, s. ro. Notaiuzzo; Menante; Copista, Dicesi per dispregio di Chi non è buono a scrivere che malamente. SCHINCÀR, v. O/fendere lo stinco — Scalfire o Calterire direbbesi se fosse stata intaccata la pelle. Schincarse, V. Schiscàda. Schiscàr l* pesa, Spuntare, Guastar la punta della penna, Rintuzzare la penna. SCHINCARIÒLA, V. Gambariòla. SCI11NCHÈTO, s. m. Far cs schiscbèto a S C II qcalcùs, Dare scacco di pedina ad alcuno ; Fare una pedina, Levar una cosa ad un altro che stava per conseguirla. Dare un ganghero, fig. Proprio della Lepre quando fugge da’eani. SCHINCO, s. m. Stinco ; Fucile ; Fusolo ; Trafusolo, Osso della gamba, eh’ è dal ginocchio al collo del piè, detto anche dagli anatomici Canna o Fucile maggiore.i Stinco, dicesi ancora alla Gamba del cavallo. SCHI NEL A, ». f. Acciacco, Mala disposizione, che.anche dicesi Magagna; Mascalcia ; Schienella; o Schinella, Qualsivoglia malore o diletto da cui altri sia travagliato. Esser pies de schiséle, Aver più mali che il cavallo della carretta ; Egli ha più guidaleschi d'un cavallo da vetturino, Dicesi di chi abbia addosso molte maccatelle e doglie. Aver degli acciacchi, delle mascalcie, de’guidaleschi, più piaghe o più mali che non ha lo spedale. SCHIOCÀDA, s. f. Battuta o Colpo di scuriata. V. Schioco. SCIIIOCÀR, v. Scoppiettare e Crepitare, Fare scoppietti, Fare romore; e si dice propr. delle Legne, che fanno tal effetto abbruciando. V. Schiopizàr. Scinoci* co la scuri a, Scoppiare; Chioccare, Quel suono che fa il inazione della frusta scossa a un certo modo. Schiocàr i fui *l c*vìlo, Crocchiare i ferri ai cavalli, Dicesi quando i ferri sono smossi e crollano cigolando. Schiocàr i bezzi, Suonare i denari, dicesi fig. B*so chi shioca, Bacio risonante. Che si fa sentire nel darlo. Dirghei.e che le schioc*, Chioccolare alcuno, vale Percuoterlo con ispessi colpi di mano o altro, onde venga il suono detto Chiocch chiocch o Chiacch chiacch, V. ClllOFÀR Dirghele che le scinoci, che anche si dice assolut. SciocaRghelr , Fargli una cantata liscia, chiara, senza ritornelli ; Sonarla a uno. Dirgli liberamente l'animo suo. SCHIOCO,«. ni. (colf o aperto) Scoppio; Scoppietto; Scoppiettio, Romore che nasce dallo scoppiar delle cose. L* ctss* ga dì cs schioco, La casta scoppiettò o diede uno scoppio. Schioco de ossi, Crepito ; Crepolio, Quel romore che fanno talvolta le ossa nelle articolazioni. Schioco de scuri*. Chiocco, Voce Fiorentina, Lo scoppio della frutta. V. Schio-cìr. SCHIONA, s. f. e nel dimin. Schionèla, ovv. Schuosèl», Campanella, dicesi di qualunque Cprchio o Cerchietto di materia soda che serve ad appiccarvi alcuna cosa. Campanella si dice pure a quel cerchietto di fil di ferro o d’ ottone attaccato alle portiere, tende etc. per farle scorrere a fine di aprirle o serrarle. Scbion*. dicevasi met. in tempo ant. nel SC H sign. di Panzane; Favola; Carola — No DisÈ schiose, Non carolate — Quest* xf, us* schios*, Questa è una carota. SCHIOPA , add. Scoppiato ; Crepato ; Schiappato. Siestu schiopà! Maniera bassa e fam. Che ti venga il malanno1. Dicesi in atto di rabbia o anche di scherza a taluno. SCHIOPÀDA, 8. f. — ScHtOPÀD* DA RIDER, Scoppiata di riso. V. Schiopàr. Parlando di pentole o stoviglie, Crepatura ; Spaccatura; Screpolatura, Dicesi delle pentole e de'vasi di terra cotta che si fendono. SCHIOPÀR, v. Scoppiare, Spaccarsi o A-prirsi con ¡strepito. Schiopàr d* l* vogia, Scoppiare dalla voglia, Aver grandissimo desiderio di che che sia — Schiopo da l* vogia, Scoppio o Spasimo o Ardo dalla voglia di etc. Schiopàr da rider, Sganasciare ; Smascellare; Scoppiare; Crepare; Morir dalle risa; Disfarsi dalle risa; Sgangherar le mascelle. Schiopàr de le legsk, Crepitare ; Scoppiettare. V. Schiocàr e Scbiopizàr. Schiopàr de le puste, Scoppiare, Quando da primavera cominciano a mettere i nuovi germogli. Schiopàr el cuor, detto fig. Crepare ; Scoppiare il cuore; Essere dolente a cuore, cioè sentir dolore grandissimo. Schiopàr l* p i\za, Strippare ; Sventrare, Dicesi dell' empiere Soverchiamente la trippa, mangiare assai — Ilo juosì t*nto che me schiop* Li pasz*, Ho mangialo tanto che strippo ; Non posso star nella pelle. Schiopàr da l* bile, Crepar di rabbia o dalla rabbia. Crepa schiopa, Maniera bassa fam. A marcia forza; A dispetto di mare e di vento ; 0 bere o affogare, Per forza. Grasso ch' bl schiopa, Grasso eh’ei schiappa o scoppia o si fende, Quando si vuol mostrare alcuno esser grasso e di buonissima fatta — Kinzepparsi vale Empiersi a ribocco. Rinzepparsi (Tumore. SCHIOP VÙRV. s. f. Crepatura; Fessura; Apertura, Il crepare, Il fendersi. ScHIOPAOBR DBI LATRI O DE LK MAS PER frbdo. Setole. SCHIOP ÀZENE, 8. m. Voee del Contado verso Padova. Evonimo o Fusaggine e Silio detto ancora Berretta di prete, Arbusto sempre verde che nasce ne' boschi e nelle ragnaie, ¡1 cui legno è giallo simile al bossolo, ma più tenero e s’adopera da'Tornito-ri per diversi lavori, ma specialmente per far fusa da filare, dond'è venuto il nome di Fusaggine. Linneo lo ha chiamato Evoni-mus Europteus. SCHIOPETADA, s. f. Archibugiata o Ar-chibutata, Colpo. Esplosione d’archibuso. Moschettata, direbbesi Quella del fucile d’un soldato. Dar us» schiopetàda a l’aria, Tirare aliarla, vale Sparare inutilmente. Andari* costro le schiopetàb. Andrei