VER te di rispignere la voce nel ventre, in guisa ch’essa diventa cavernosa, pare di sentirla da lontano, e quindi che sia la voce di uno che non si vede. Dicesi anche Gastriloquo, ma è voce meno usata. Nel dizionario dell’Accademia Francese dicesi Ventriloquo, a cui il nostro vocabolo Ventriloquo corrisponde. CENTRINI, s. m. Voce ant. che ora si dice DcbèlOj Ventriglio o Ventricchio, Ventricolo carnoso degli uccelli — Tagià l’avevi toti do i ventrini, e qui è detto met. per i Testicoli. VENTKÒN, s. m. Mangione; Gorgione, Che ingorgia e bee smoderatamente ed è quasi insaziabile. VENTURA, 8. f. Ventura, Sorte, fortuna, sia buona sia rea. Bona et mula ventura sono parole latin» di numero plurale che alludono all’avvenire. VENTURA, *. f. Bonaventura, Nome proprio di Uomo. VENTURAK, v. V. Rischia». VENTURIÈR, 8. m. Venturiere o Avventuriere, Agg. a uomo, e vale Venuto di ventura; e dicesi per lo più in mala parte. Dona venturiera, Dona di ventura, e dicesi in mala parte. Venturiere, in T. Mi), dicesi al Soldato di fortuna; Volontario. VENTURINA, Venturina, Nome proprio di femmina. Venturina o Avventurina, dicesi poi ad una Pietra preziosa mezza trasparente, gial-licia e tutta tempestata di pagliette d’ oro, che la rendono grata alla vista. YE>\TURINA, 8. f. o Zooo de la Ventorina chiamavasi Un giuoco popolare di sorte, che usavasi a Venezia in tutto l'anno, e-scluso l'inverno e che ci fu anche riportato nella Commedia del Goldoni intitolata El Campiklo. Questo giuoco consisteva nella estrazione a sorte d’ uno o più numeri, che faceva ogni giuoeatore per sè. Erano in sacco 90 palle segnate progressivamente dal num. 1 al 90 e per agg. altre di figure rappresentanti la Morte, il Diavolo, il Sole, la Luna e il Mondo. Quello ch’era il primo ad estrarre avea diritto di comandare il più o il meno, cioè se dovesse prevalere il numero maggiore o il minore; le figure erano prevalenti ai numeri. Ogni palla valeva uno o due soldi; e quello che vinceva guadagnava le ciambelle giuocate. Qcel de la Vento*!!!* chiamavasi volgarmente Colui che girava per le contrade di Venezia col sacchetto delle palle e con una cesta di ciambelle, per invitare specialmente le donne a tale divertimento. Questo giuoco facevasi anche nel Burchiello di Padova ai tempi nostri più recenti, per alleviar dalla noia del viaggio i passeggieri. VENZKR, V. Vincer. V ENZO (colla z aspra) Vinto, add. da Vincere. Do tenzo, Ho vinto. VER A (coll’ e stretta) 8. f. Viera; Ghiera e VER Ghera, Cerchiello di ferro o d' altra materia, che si mette all’ estremità o bocca d’alcuni strumenti, acciocché non s’aprano o fendano. Vera dei schiopi, V. Schiopo. Vera dei pozzi, Sponda; Parapetto; Spalletta o Margine del pozzo. Ve*a da matrimonio, Anello o Fede; L’ anello nuziale, Specie di campanella o cerchietto d’ oroo d’ argento senza gemma. Vera de la bria, V. R*ia. \ERAMENTE, avv. Veramente; Veracemente. Mi veramente no son persuaso, Io al-l’ opposto non son persuaso; Ma io non son persuaso di tale opinione. In questo sentimento la voce nostra Veramente, corrisponde all’avverbio Ialino Verurn che vale Ma. 0 veramente, 0; Ovvero. VERRASCO, s. m. Verbasco, o Tasso barbasso ed Erba maestra, Pianta bienne [ che nasce da per tutto; fiorisce nell’ estate per molli giorni e i fiori cadono la mattina: detto da Linn. Verbascum Thapsus. Mattioli lo chiamò Verbasco primo. Nessun animale mangia le foglie di questa pianta, le quali servono agli usi della medicina. Un secondo Verbasco, dello da Lino. Verbascum sinuatum, che Mattioli disse Un Verbasco, è comune lungo le strade e può essere sostituito all’ altro. VERRIGRAZIA, Voce lat. posta avverb. o i comune nel discorso fra noi, Verbigrazia o Verbicausa, Per esempio, Come sarebbe a dire. VERDARÌN, s. m. Nome che gli Uccellatori nostri aggiungono all’Uccello Friza-rìn, V. ! VERDAZZÈR, s. m. Mirabolano citrino , Specie di Sueino, detto in sistema Prunus domestica viridacea, che produce le susine I claudie. V. Verdazzo. YERDAZZOj s. tu. e per lo più in plur. Verdazzi, Susine verdacchie o Susine regine claudie, Frutto dolcissimo di buccia verde, eh’ è una Specie di susina prodotto dall' albero sopra indicato. VERDAZZI, s. m..Nome generico dato dai Pescatori ad alcune specie di pesce di color verde. Tali specie sono poco importanti per la piccolezza loro e per essere di poco buon sapore. Esse sono il Labrus Viridis Linn. il Lutianus Aculirostreus e il Lutianus eques del Nardo. V. Smerghi gardelini e Cbaonizzo. VERDE, 8. m. Verde, lo stesso che Verdura o Verzura, Quantità di piante o di erbe verdeggianti. Andar in tel teede, Locuz. che usavasi nel sistema del Governo Veneto, Dar voto o suffragio contrario; e dicevasi del Porre il proprio voto nel bossolo di color verde che indicava 1’ urna della negativa. — No LA ME VAGA IN TEL VERDE, Il SUO VOtO UOH mi sia contrario. \ ERDE, e nel fem. Ve&da, add. Verde, Di «o lor verde. VER 787 Verde aria, Verdazzurro o Verde azzurro, Coloro tra il color dell'aria e quel della mariua. Verde chiaro, Verdechiaro, Verdo che pende al chiaro. Verdegaio, dicesi al Verde aperto o chiaro. Verde scuro, Verdebruno. Verde zalo, Verdegiallo. Verdeporro, dicesi al Color verde bellissimo smeraldino. Esse* verdb, detto fig. Essere incollerito, imbestialito. Esser verdb come l’ agio, Più verde di una ruga; diceti di Persona che sia malsana e di color verdiccio. Esser al verde, Esser al verde di danari, Non aver danari. Essere come mosca senza capo, Essere sprovveduto d’o-gni cosa. Essere all’estremo o al fine; Essere assottigliato di danaro, vale Ridotto al poco. V. Redurse al verde. VERDERAME, s. in. Verderame, detto dai Chimici Sotto acetato di rame, Quella materia iu polvere di color verde traente al cilestro, che si vende in commercio e serve all’ uso della medicina, della pittura ma specialmente della tintura. VERDESÌN. V. Verdolin. VERDETERNO, ». m. Verde eterno, detto da' Chimici Deutoacetato di rame, Sorta di color verde assai vivo, detto eterno perchè non perde mai la sua vivezza. VERDOLIN, add. Verdognolo; Verdigno e Verdiccio, Alquanto verde, Che ha del verde ; e dicesi del Colore. VERDOLIN, s. in. Uccello, lo stesso che Frizabín, V. VERDÓN, add. Verdebruno, Verde scuro. Veriiòn, 8. in. detto in T. de’Cacciatori, Uccello più volgarmente chiamato Zaban-to, V. VERDUGO, 8. m. Verduco, Spada Btretta che taglia da quattro lati. Quindi Verduca-tn, Tagliente da quattro lati, Taglientissima. VERDUME, s. m. Verdume, La parte verdeggiante della pianta. Verdume è anche voce furbesca, che vale Erba. VERÈTA, b. f. Anello, V. Ver». Yereta, detto in T. degli Oriolai, Virola, Nome che si dà a quei pezzi d’un oriuo-lo, che ne sostengou degli altri. VERETE DA BECHIE, diftlin. di VeBETÒR, V. Veretòn nel primo BÌgnificato. VERETÌNA, dim. di Veret», dicesi per A-nellino o per Piccola campanella, o Cerchiettino ad uso d’ orecchino. YEKETÒNj s. m. e per W più Vkretoni in plur. accr. di Vera, Campanelle, Sorta di cerchietti o orecchini fatti a guisa d’a-nello, che le donne tengono agli orecchi, per lo più d’oro. Veretòn, Voce ant. Verettone, dal lat. Veretum, o da Vero, onis, chiamavasi una Specie di freccia grossa, che si lanciava colla balestra o simile. YEBGÀDA, 8. f. Vergheggiala, Percossa di verga.