72 BEA di cario che si pigliano volla per volta agli avvi-ranni. MaZZÀR L* BAZA) V. M.IZZÀR. Antecifàb le baze, delta metaf. Anticipare ; Prevenire, ed anche Dare a conto, e b’ allude a quella fanciulla die prima di maritarsi fa fallo. BÀZAKI. Andàb foba o zo dei bazabi, U-teir di squadra o del seminato o dei gangheri o del manico ; Venir alta rotlu, Uscir de’termini, Imbestialire. Aver T assillo o Assillare , vale Essere neramente incollerito. BAZARIÒTA, s. f. eliiamasi la Femmina del Rnrullo o Treccone, ovvero (.fucila ri-vendugliola die per conto suo proprio compra e rivende cose da mangiare. Per analogia ad altre voci consimili, pare che potrebbe dirsi lìaivlla o Treccova. BAZARIOTO; s. m. Voce ch’è più in uso a Cblvggli, Humllo o Treccone, Rivendugliolo che compra sui mercati in digrosso lo cose da mangiare per rivenderle con suo vantaggio a minuto. A questo termine vernacolo è analogo Bazzarare, elio vale Iia-rattare. Pare che questo termine nostro si possa ripetere da ISaza, che vale Buon mercato, vantaggio di prezzo, ritenuto che questi Bivenduglioli vendono a buon mercato. BAZ IRO o Bazàr, s. m. (colla z dolco) (dal turcheaco Bazàr, Mercato) Staglio o Slaccio, Computo alla grossa, che più comune-niente noi diciamo Strozzo. Fab un bazàro o toto un bazàbo. Fare uno staglio, cioè Contratto fatto indigrosso senza guardar per minuto. RAZOTAMENTE, avv. Mediocremente ; Mezzanamente. BAZOTAIt, v. Tentennare ; Tentennarla j Ninnarla ; Dimenarsi nel manico, Esser irresoluto in qualche affare. BAZÒTO, add. Bazzotto, Fra duro e tenero, o dicesi comunemente dello uova — ballerò. Voce Aretina, si dice delle uova troppo tenero, che per non essere ben in- | durilo tremolano. Mediocre e Mezzane, Aggiunto a varie cose. Cotticelo ; Mezzo cotto ; Vbbriachetto; Albiecio; Brillo, Mezzo ubbriaco. I n roco razoto, Menticurvo. I n po’dis-posto a pazzia. BAZZEGA, V. Bacbga. BE (pronunciato strotto) Bi, Lettera consonante del nostro alfabeto, di genere mascolino. Un bi. BE (pronunziato largo) Br, Voce della pecora e della capra. BEÀK, add. Babbeo; Babbucciax Storditoj Scimunito e simili, BEANA, add. Stordita; Sciocca-, Scimunita e simili. BEAO, lo stesso che Beato, ma odiernamente uscito d’uso quasi affatto. BEARSE, v. Deliziarsi; Gioire; Godersi; Spassarsi. V. Snanarabse. BEATINA, i. f. Santessa. V. Chietina. B E C BEATO, add. Beato. Bp.atj chi se tede! Tu sii il ben trovato, Modo di salutare incontrando alcuno. Beato chi in teba de orbi ga uh ochio solo, V. Orbo. Beati queli che ghf. n’iia. Chi è in tenuta Dio l'aiuta, Chi è iu possesso è a miglior condizione. Vita beata. V. Vita. beatòn, accr. di Beato, V. (’hietinòn. BEBA (coll’e aperta) Voce ant. che dicevasi per agg. a uomo; lo stesso che Pepa, V. BEBE, V oce fanciullesca, elio vuol dire A-gnetlino, e ch’è tratta dal Belare. BEGA, s. f. (coll’e aperta) Voce ant. Beca o Becca. Striscia di cordone o cordella che si porta ad armacollo. BECA (coll’e larga) s. f. Voce agr. Mazzeranga. Strumento di legno, il quale servo per calpestare ed assodare il terreno ile’viali: e quindi dicesi Mazzerangare per Far uso della mazzeranga. Si diee anche Mazzapicchio e Pillane. BEGA, add. Beccato; Sbczzicalo, Perforato col becco. Bf.cà dai tavàm. Assillalo — Dai osf.li, Bezzicato — Da lf. mosche. Punto. Becà da un can, Morsecchiato, Alquanto morso. Becà dai sbiri , Preso; Acchiappato ; Arrestato. Becà soto un’ala, detto fig. Bruciatalo; Punto d'amore. Fruto bf.cà, Magagnato; Bezzicato. BECÀDA, s. f. Beccata o Imbeccala, Colpo dell’ uccello. BECADÌNA, 8. f. Beccalina e Beccatello, Piccola beccata. Becadìoa df. ala, detto fig. Mal d’occhio, Affascinamento. BECAFÌGO, s. in. Becafico, Uccelletto noto, che ingrassa ed è cibo ghiotto e delicatissimo. Molti ritennero che fosse la Mo-tacilla ficedula di Linneo, ma i più diligenti Ornitologi convengono con Bechstein e con Tornir, inck, che sia la Sylvia Hor-tensis; uccelletto che ha il ventre bianco, e il petto e i fianchi leggermente tinti d'un grigio rossastro. Mac,non de BF.CAFir.iu, Ghiotto de'bccca-fichi — Una bona magnada de becafigiii, Una beccaficaia. Ogni uccel d'agosto o di settembre è beccafico, e vale Clio quando è andazzo d'una cosa, tutto ciò che ne abbia similitudine è tenuto per quella stessa cosa. BeCAFIGO CELEGÀ, V. CeLEGA PALUANA. BECVFORMÌGIIE, s. m. Uccello. V. Caostorto. BECAMÈLA, 8. f. T. de'Cacciatori. Beccaccino minore , detto da Linn. Scolopax Gallinula. Uccello palustre notissimo. In qualche parte dello Stato Veneto, e specialmente nel > ¡contino, dicono Becakoto o Bkcanotelo a quello die noi chiamiamo Bbcanèla, e Bechèla al Recanoto. BECANÓTO, s. m. T. de’Cacciatori, Beccaccino reale; detto volgarmente iu Tosca- B E G na Pizzardclla e da’ Sistematici Scolopax Gallinago, Uccello palustre notissimo. V. Chiocheta. BECANOTO, s. m. dicesi fig. nelle prime scuole di Belle lettere in sign. di Solecismo o Barbarisiho, cioè Errore di grammatica o dì lingua. COMPOSIZIÒN PIENA DF. DEC ANOTI, CumpO- sizione o Compilo pieno o zeppo di solecismi o sconcordanze o errori grammaticali ecc. Solito a fab becanoti, Solita a soleciz-zare, cioè A far solecismi. RECAR, v. Beccare; Bezzicare; Rimbeccare, Ferire o percuotere col becco. Frizzare o Mordicare , direbbesi del-l’Elfetto che fanno le cose piccanti, come pepo etc. Bezzicare detto fig. vale Molestare, inquietare, e dìcesi per lo più degli eserciti che con piccoli e frequenti assalti tengono tribolato il nemico. Becàr, T. Agr. Mazzerangare, Far uso della mazzeranga. V. Buca. Bf.càr de le «osche f. df." mossati, Appinzare, dalla voce antica Pinzo, che significa Pungiglione. Pugnere ; Mordere; Far puntura; cd è proprio di certi insetti come mosche, tafani ed altri. Bf.càr in oualcossa, Lambire; Toccar o Urtar leggermente. Becàr la bala, Rimbeccare, cioè Biper-cuotere, Cogliere la palla. Becàr qualcossa, Guadagnare; Beccare. — ¡Sol che ne beca, Et non ne pappa, non ne gode, cioè .Non no avrà — Beccarsi una buona dote, vale Conseguire una ricca dote. Beccarsi su una casa ; Modo basso, vale Guadagnarla con industria o arte. Becàr qualcun Catturare; Acciuffare; Imprigionare. Becarse insieme. Bisticciare, Dieesi di persone che garriscano e contendano fra loro. V. Magnarse. Cativoch’f.l beca, Cattivo che non si può seco, Dicesi dì Fanciullo irrequieto. Go recà tre lire; Gli ho beccato tre lire, cioè Gliele cavai di mano con destrezza. BECABÈTO (coll'e stretta) s. m. Strascino. Dicesi d’una razza di Beccai vilissimi, che vendono la carne per le strade senza tener bottega. BECABÌA, s. f. Beccheria, Luogo ove si uccidono le bestie, che anche dicesi Macel- lo, Scannatoio e Ammazzatoio. Banco de becabìa , Desco, Banco dove si taglia la carne per vendere. Becarìa df. femene, Scannatoio, Luogo dove s’usano disonesta e si danno le donne a prezzo. Becarìe, T. de’Costruttori navali, Corsie rovesce. File di pezzi lunghi di legno calettati, che si mettono sotto i bagli del primo ponte, nel verso della lunghezza delle navi. BECAÙBA. s. f. Bezzicatura. Il margine che resta dal bezzicare, e dicesi degli uc-