ART A R Z A S E Buca arsa, Aver la bócca oscillila come una pomice-, Aver l'asciugaggine in bocca. Odor da arso, V. Odor. ARSO IN, s. in. Arcione, Quella parte poste-rior della sella, ch’è a guisa d’arco. ARSÙRA, s. f. Arsura; Ardore, Eccessiva caldura. Detto per agg. a uomo, Spiantalo; Braciaio; Scusso; ed anche Arsura, e vale Uomo che non ha in tasca un quattrino ARTANTO, add. Altan/o o Altrettanto, Tanto quanto altro. Usandosi per avv. Egualmente; Similmente; Altresì. Do o trf. volte artanto, Due o tre tanti 0 (lue cotanti eie. valgono 11 doppio. ARTE, s. f. Arte, vale Professione, Mestiere. Gl’idioti nostri fanno Arte di gen. mascolino, e dicono El mio arte, e nel plur. 1 ARTI. Arte da poco guadagno, Articella, Arte miserabile. Impara l’arte e sietila da parte, Chi ha arte trova ricopilo. Chi ha arie ha parte. Chi sa lavorare trova pane da per tutto A chi sa non manca nulla. Ad ogni arte, sia pur ella meschina, Tutto il mondo ricetto dà e farina.. Senz’ arte nè parte, dicesi come per agg. ad uomo, e vale Scioperalo; Perdigiorno; Ozioso. Arte, Arte si dice per Artifizio, astuzia, fraudolenza. Far che che sia con arte. Operar con arte. Co l’ arte eco l’ingàno se vite mp.zo ano, etc. V. Ingano. Con arte', posto awerb. Artatamente o Con arte, vale Industriosamente, ingegnosamente. Arte, Arie, dicono i Pescatori nel sign. di Stromenti o arnesi della lor arte. Calar le arte, Calare le reti in acqua per pescare, V. Rede — Conzàr le arte, Rattoppare o Conciare le reti — Tor so le so arte , Pigliare ; Ripigliare ; Deporre ; Riporre le sue arti. No aver nè arte nè parte, V. Parte. ARTELARÌA, s. f. Voce ant. V. Artiglierìa. ARTESÀN, s. m. Artigiano o Artegiano; Artiere; Artefice. ARTESANAZZO , add . Plebeaccio, Cialtrone. ARTESANÈLO, s. m. Artigianello, dim. di Artigiano, Arteficello; Arteficiuolo; Arlefi- j ciuzzo. ARTICHIOCHÈRA, s. f. Carciofaia o Car-ciòfolelo, Luogo piantato di carciofi. ARTICHIOCHÈTO, 9. m. Carciofino, Carciofo piccolo. ARTICmÒCO, s. m. Carciofo 0 Cordofono e Cardo fola lem., da alcuni anche detto Arlichiocco. Pianta della classe dei Cardi, detta da Linn. Cynara Scolymus, e fruito «niosciutissimo. V. Cardo. Artichioco de cima, Carciofo vettaiuolo. di vetta, che nasce in vetta. Nel Dizionario agron. del Gagliardi trovasi Carciofo madornale. A Roma lo chiamano Pedone. Artichioco salvadego, V. Erba rechiela. Fondi d’artichioco, V. Fondo. Xe FATO F.L PELO SD l’ ARTICniOCO , V. Pelo. ARTIGLIASI V, s. f. Artiglieria. Nel governo Repubblicano Veneto v’ era fra le tante Magistrature anche quella detta dell’artiglieria, composta di tre senatori col titolo di Provveditori alle artiglierie, che ‘erano eletti dal Senato e soprintedevanoalla fondila de’cannoni, alla fabbrica delle polveri, al Corpo de’ Bombardieri etc. ARTISTA, 8. ni. Artista dicesi propriamente Colui eh’ esercita arte liberale — Artefice 0 Artiere, dicesi Colui eh’ esercita arte meccanica— Bottegaio, Quello ch’esercita e tien bottega — Operaio Quello che lavora per opera. V. Artesàn e BoTEcniÈR. ARVEGNÌR, v. Rinvenire; Riaversi; Risentirsi; E intendasi Da un deliquio 0 smarrimento. V. Revegnir. ARZARAN. s. in. Così vien chiamato Colui che, sotto la dipendenza d'un capo, soprintende al lavoro degli argini de’tlumi. V. Cavarzaràn. ARZARÀR, v. Arginare, Far argini, difendersi 0 ripararsi con argini — Ciglionare, direbbesi il Far i ciglioni ai campi. ÀRZARE, s. m. Apgine, Rialto di terra posticcio, fatto sopra le rive de’fiùmi perchè non ribocchino. Se l’argine è assai rilevato, chiamasi Berga, alla Francese ; s’ è di pietra, Pignone, e se di palij Palafitta 0 Palata. V. Banchina. Magnajiento de arzarf., V. Magnamento. Arzarf. dei campi, Argine; Ciglione 0 Berga, Quel terreno rilevato sopra la fossa che sovrasta al campo, e che si fa per difenderlo dalle inondazioni. Gittata, dicesi alla terra tratta dalla fossa e gittata sull’or- lo di essa. Desi-àr 1 arzari, Disarginare — Dilaniare 0 Smottare, valgono Smuovere la terra da luogo pendìo. Arzari, dieiam noi per Arginatura ; Arginatone ; Arginamento, cioè per la Formazione degli argini. ARZARÈTO j s. m. Arginetto 0 Arginello, j Piccolo argine. V. Arzare. Cigliare 0 Ciglione, Quel terreno rilevato sopra la fossa che sovrasta al campo. Cisoie, dicesi al Cigliane che spartisce o chiude i campi. Greppo 0 Greppo, si dice alla sommità del Cigliare della fossa. Riteniloio; Riparo , dicesi di Qualunque cosa che serva a ritener che che sia, e chiamasi anche Sponda. ARZARÌVA, s. f. Guaime ; Fieno scroi ine; Riniessilicrio, Erba che rinasco dopo la prima segatura. ARZARÒN, s. m. Arginone, Argine grande. ARZENTVR. V. Inarzentàr. ARZENTARÌA, s. f. Argenteria, Quantità d’argento lavorato. ARZENT1ÈR, s. m. Argentiere ; Argentato e Argentario, Lo stesso che Orèse, V. ARZENTÌN, add. Argentino 0 Arzenlino, Che ha il suono dell’ argento. ARZENTÌN, s. m. T. de’Pese. Sfirena. Pesce piccolo di mare, detto da Linn. Argen- ' Una Spiti rena Esso è della grandezza quasi doppia del Pesce irgentino (Anguf.la) e mangiasi fritto. So ne piglia in piccola quantità. Il celebre ora defunto Abbate Stefano Chiereghin di Chioggia, amico dell’ Autore, ingegnoso Naturalista ed esimio disegnatore, applicò alla Pittura la vescica natatoria di questo pesce, la quale è tutta di sostanza argentina, e diede con essa la tinta rilucente d’ argento ai suoi eccellenti disegni de’ pesci del nostro mare, che ora si conservano nel Liceo di Venezia. Arzentin, V. Cièvolo. ARZEiNTO, s. m. Argento, Uno do’metalli preziosi, che i Chimici chiamano perfetto. ARZENTO VIVO, s. m. Argento vivo o Mercurio, V. Mercurio. El ga l’arzento vivo adosso, Egli è un frugolo, un nubi sso; Ha l'argento vivo addosso; È un mercuriale, cioè Vivo; impaziente: si dice per lo più de’fanciullini che non ¡stanno mai fermi. ARZIGNÒNj s. 111. Ardiglione, Ferruzzo appuntato di' è nella fibbia, e serve ad assicurarla alla scarpa. ASBANDONAR, v. V. Sbandonàr. ASCOLT VRj v. 0 Scoltàr ; Ascoltare; Scollare; Dare orecchio. Ascoltar ben, Aguzzare le orecchie ; Stare cogli orecchi levali o tesi: Stare in orecchi. Ascoltar i fati dei altri, Roccorre i bioccoli, Modo basso e fig. ed è Lo ascoltar attentamente le altrui parole per riferirle. Ascoltàr in scondòn, Origliare o Orecchiare, Stare nascoso e attentamente ascoltare; Porre orecchi; Stare più in orecchi che una lepre. Star atento a scoltàr, Stare in ascolto, Ascoltar con attenzione. Ascoltarsi^ Ascoltarsi 0 Ascoltar sè medesimo, vale Star in soverchia apprensione della salute. Per fuggire l’ipocondria non bisogna ascoltarsi. ASCOLTO ^ s. m. Ascolto; Ascoltamento, L’ascoltare. No ghe dè ascolto, Aon gli abbattale ; Aon gli date retta. Andàr a l’ ascolto, Andare all’ ascolta, dicesi Quando, per esempio, i Carcerati vanno ad uno ad uno a dire le loro bisogna al Presidente del Tribunale 0 ad altra persona delegata a sentirli. ASCÙSO, add. Voce ant. Scusalo. V. Scusa. ASEGIÀR, v. V oce ag. Pungolare, Stimolare col pungoloj V. Asegio. ASÈGIO (coll’e chiusa) s. m. Pugnetto; Pungolo; Stimolo, Mazza con una punta di ferro in cima 0 altra cosa simile atia a pungere, e s’usa per ¡stimolare i buoi affinchè camminino. Asegio df. le ave 0 de le vespe, Pungo-