A76 CUF CODEGÒN, 8. m. Ceticone o Cotennone, I>ura colica. Codegòna, add. Voce antiq. Tenace; Avara, dello a Femmina. CODEGl'GNO, 8. m. Cuticugno, Specie, di. Gabbano cou maniche o Veste da camera. ròur^E ) CÒDICE ) S’ m' ^'*)ro c*le contie- ne !e leggi dello Stato, tanto in diritto civile che criminale. Codice parimente si dice Un antico libro manoscritto, e per lo più di quelìi che furono scritti prima dell’ invenzione della stampa. CONIGLIO, s, m. Codiglio, T. del giuoco dell'Ombre, ed è Voce spagnuola. 1)*b codiglio, Vincer codiglio. Codiglio k nocHicLjo, Scherzo di parole usato nel giuoco dell’Ombre, quando cioè uno de’tre giuocatori dopo d’aver vinto il codiglio, fa immediatamente giuoco c lo vince. CODOGNÀDA, s. f. Codognata; Cotognata ed anche Cidoniato, Vivanda di cotogne colto col mosto; e Confettura di cotogne, che ditesi ancora Melata. CODOGNÈB, s. m. Melo o Pero cotogno, Albero nostrale che produce le cotogne, e chiamasi da Linu. Pyrus Cydonia. CODOGNO o Pomo codogno, s. in. Cotogna o Melu cotogna o Pera cotogna, Frullo dell'albero Cotogno. El par coihui.no, Cvtògnolo o Cotognino, Cbo ha sapore, odore o colore del cotogno. COE, s. f p!. T. de’ Fornai. Codetta, Farina ordinaria, la peggiore che caschi dal f.ulloue accanto a’cassetti do’tritelli da piede. COLGO, 8. m. Cótica o Cotenna, Voci agrarie. L’erba minuta colle barbe, che cuopre un prato a guisa di peli — Piota, propr. dlcesi Zolla di terra attorno alle barbe della pianta V. V anga ha coègo. Coverzer de coègo, V. Incodegìu. COÈTA, s. f. Codetta, Piccola coda. Corta de la spada, V. Spada. Coeta de foghi artifiziali , Ruzzo o Razzo mallo, Sorta di fuoco lavorato che scorre ardendo per 1’ aria a striscia o coita. Costa dei juscoli, Traccia, detto anche Traina e Sementella, Quella porzione di polvere che dal luogo donde si dee appiccare il fuoco si distende sino agli strumenti, arme o macchine. COEYÌA, cioè Co, Con quel che segue, e vale Coglione; Minchione; ¡Sabbione, Dotto per Agg. ad uomo. COFA, s. f. Coffa, Paniere di vinchi o Specie di Corbello a due manichi, ove i pesca-tori pougouo il pesce per portarlo alla vendita. j Coffa, detto in T. Mar. Specie di piano di tavole stabilito sulle crocette degli alberi primarii, ne’ di cui lati si assicurano le sarchie, e dove sta la Vedetta. V. Giuli. C 0 G GOFÀ. avyeib. Come; A modo; In eguai modo; A guisa; A foggia. Onorato cofà dna perla, Onorato come Toro. CÒFANO o anche Copano, s. m. T. de’ Pescatori, Conchiglia marina bivalve del genere delle Arche, che due differenti specie comprende, distinte da noi come segue: Cofano de grota, che nell* Istria dicesi Mossolo, Conchiglia detta da Linn. Arca Noae, che ha per carattere un corpo allungato , striato, coll’estremità smarginata. Non è commestibile. Cofano del doro, della da Linn. Arca barbala, la quale ha il corpo allungato, striato, coi rialzi tra le strie barbati. È comune, ma di nessun uso. CÒGERO, s. m. Cuoio di bue, cioè Quello che si mette a preservazione delle sarte nei bastimenti, ed è termine marinaresco. COGIOMBARADÒR. V. Cogionadòr. C0G10MBARÀR. V. Cogionàr. COGIOMBARARÌA. V. Cogionarìa. COGIOMBARAZZO, add. Cuccioìazzo, Uo-ino senza esperienza. COGIÒMBARO. V. Cogiòn. COGIÒN, s. m. in «ign. di Testicolo. V. Co- GIONI. CoGlÒN DA ROMITO, V. BrOMBOLA. Cogiòn de l’alboro, Carro dell'albero, T. Mar. Chiamasi la parte estrema da bas so d’ogni albero. V. Antèra. COGIÒN o C0G10MBAR0, add. Coglione; Cogliluva; Cogliluvio; Baccello; Baccellone; Baccel da vedove; Bacchinone ; Minchione, Uomo da nulla. V. Cordòn — Da cogiòn, Modo avv. Bonariamente. No so minga un cogiòn, Non son semplice o Non son così soro; La vedo da lontano; I mucini hanno aperto gli occhi. Aver da che far con dei cogiòni. Mangiar la zuppa co'cicchi, Trattare cou chi non ha attenzione o accortezza. Che i cogiòni staga a casa, Che i cordovani restino in Levante; Testa di vetro non faccia a'sassi; Chi ha cervellie-ra di vetro non vada a battaglia di sassi; Chi ha paura di passere non semini punico, Chi non è ben provveduto non si metta a gravi pericoli. Il mondo è di chi se lo piglia. Far da cogiòn, Far il fagnone; Far le maschere o le forche, il nescio, il gatto-ne, la gatta morta o l'indiano. Che fesse cogiòn a star so! Detto col-P ammir. S’io sto su, mio danno: cioè Voglio andare a letto. Anca qbel cogiòn lo Saveva. V'. Sayèr. Tornar cogiòni come prima, Toi~nare al pentolino, ed è Quando alcuno essendo sta- lo alcun tempo in grandezza e in gozzoviglia, ritorna alla primiera sobrietà. Xe megio aver do soldi de cogiòn in scarsela , Meglio è esser asino vivo che dottor morto , Fuggir le disgrazie a costo di parer vile. COGIONÀ. add. Coglionato ; Corbellato; C 0 G Minchionalo — In altro sign. Ingannalo; Ti-uffato ; Deluso. V. Cogionàr. Cogionà o Borlì a schiopo , Restato con un piè di naso o con un palmo di naso; Restato uno stivale; Rimasto colla barba di stoppa; Rimasto brullo o corto o un ravanello, Coglionato, deluso — Rimanere scadalo, vale Rimaner burlato, deluso dal conseguire ciò che altri si credeva ottenere infallibilmente. Semo cogionai, Maniera fam. Noi siam fritti, disse la tinca ai tincolini, La cosa è disperata, Non v’è più rimedio. Addio fuve. Star di casa alle rovinate. Anca i gogionai ma’gna del pan, Maniera fam. Anche delle volpi si piglia ; cioè Anche gli astuti talora sono ingaunati. GOGIONÀDA, s. f. Coglionatura ; Corbellatura. Dar de le cogionade , Dare delle coglionature, Lo stesso che Coglionare. Farse dar dna cogionada , Farsi scorgere o beffare o deridere. COGIONADÒR, s. in. Burlone ; Burlatore; Celialore ; Corbellatore ; Beffardo ; Beffatore; Irrisore; Motteggiatore; Colui che scherza, che buffoneggia o motteggia altrui. Cogiònadòr de tuto el »ONDO, Gabbamondo. Dicesi anche Scedato, dato alle scede. Sceda vale Beffa, scherno che si fa stra-zieggiando e contraffacendo gli atti e il parlare altrui. C0GI0WG1NE , s. f. Scimunitaggine ; Balordaggine ; Dabbenaggine ; Mellonaggine; Bonarietà, Semplicità. COGIONÀR o Cogiomraràr, v. Coglionare; Dare delle coglionature; Cocchiumare ; Coccare ; Minchionare; Corbellare; Beffeggiare; Burlare; Deridere; Abbindolare — Deludere, Mancare, non corrispondendo coll’ opere etc. alle speranze o aspettazione — Eludere, Ingannar con destrezza. Cogionàr scl sodo, Tranellare, Ingannare altrui maliziosamente, che anche di-cesi Gabbare; Ciurmare; Giunture; Fraudare; Trappolare; Truffare. Cogionàr a do vie, Cucire a refe doppio, Burlare in due modi. Cogionàr in fati e in parole, Dar la cenciata, detto fig. Burlare altrui in fatti e in parole. Cogionàr el coi o la rizza , Uccellar l’ oste c il lavoratore; Minchionar la fiera o la muttea, Scherzar nell’ ozio. Cogionàr el tempo. V. Tempo. A no c.ogionarse; A dire il vero; Per vero dire; Parlando sul sodo; Lasciando gli scherzi; Non illudendosi. Farse cogionàr, Farsi scorgere o corbellare o minchionare ; Farsi frustare, Farsi burlare per qualche seempiataggine — Entrar nella calca per farsi pigiare, dicesi proverb. di Chi si mette ad impresa di cui anzi che ritrarne vaataggio. ti sottopone a fatiche e disgusti.