S 0 L iÌELOGIO ¡11 SOL, V. Relocio. Vendere el sol d’ agosto, Vendere il sol di luglio, detto metaf. vaio Voler far parere buoua e cara una cosa cbe n'avanzi a ognuno. SOLA o Si ola, s. f. (coll’ o aperto) Suolo, e nel plur. Suola, (Juella parie della scarpa che spelta alla parte del piede. Cerahe ha siole, Curume ila suola, Cuo- io che serve ad uso di suola. .Mete» osa siola da .toro, Risolare. Rimettere nuove suola. Mettere un taccone. vale Uu pezzo di suolo alle scarpe rotte. Tiràr la siola su la forma, Imbroccare il suolo, dicono i Calzolai del Tirarlo su la scarpa meutr’è sulla forma. Stimar uno quanto le siole de le so scarpe. Aver uno soltu la lacca del zoccolo. Aon averne alcuua stima, Non farne alcun conto. Bon da siola e da tomera, V. Box. SOLIDA, V. Solava. SOLADÙRA, s. f. T. de’Calzolai, Sollelta-tura, Tutto ciò cbe serve di suolo o soletta alla scarpa. SOLANA, s. f. o Caldo, dicouo i \eteriuarii al Riscaldo di testa, cbe soffrono talora le Pecore a motivo di lunga esposizion#nl sole, v per troppo calore nelle stalle, iu questa malattia esse tengono la bocca aperta, non ruminano, hanno il fianco a flati nato, mandano spuma e sangue dal naso, cadono a terra e muoiono, se col salasso non vengono prontamente soccorse. Solinola o Solata, dicesi dell’ impressione violenta e talora mortale che fa il sole. Solàna, in T. fatti, diciamo ancora per Quel dolore di capo, che altri soffrono dal levare o tramontare del sole. SÒLVNO. s. m. Solavo. Pianta arborescente. che ha il caule inerme fruticoso. le fo-elie lanceolate e le umbelle »essili detta ita-lianam. Rettezze ili Genova, la quale dalla fine dell’eslate fino al gelo d’inverno si vede carica di bacche rosse di color minio, ohe framezzo al bel verde delle follie fanno un bell’ornamento: il fusto suol perire d’inverno. ma ripullula di primavera. Linneo la chiama Snlanum Pteudocnpsimim. Un altro fruticetto grazioso di questo genere, delto da Linn. Solnnum lomcntosum. si conosce, che fa le bacche gialle ranciate. ch’è pungiglionato. colle foglie cuoriformi, serpeggianti, ricoperte di lanugine porporina prodotta dai peli stellati e formanti feltro. SOIAr. v. T. de'Calzolai V. Soletàr. Solar una casa. Fare il palco o it solaio. Solar, detto bassamente in vece di Zola*. V. SOLARIÒL, s. m. Piccolo solaio, cioè Di piccola casa. SOLAZIFR. s. m. So'lazznnte e Sollazza-torc. Inondiamo Queeli che va a sollazzarsi vogando nelle barchette. SOLC ARO, s. in. Voce agr. lo stesso che Al- HC ARO. V. SOLCO, s. m. V. Folco e Vlocàro. SOLDI o Soldìdo. s. tn. Soldato, 1/ uomo SOL di guerra. Fantaccino, dicesi il Soldato or- i dinario. Soldàdi, Soldatesca, Milizia, adunanza di soldati. Soldà de fantarìa, Fante; Fantaccino, Soldato semplice. Soldà de fobtdva. Avventuriere o Vcn-furiere. Soldà is vita, Stanziale, Agg. di soldato, di corpo ili truppe, e vale continuo, permanente, perpetuo, a differenza di quelli che militano per un tempo determinato, scaduto il quale si riformano. Soldà bon da unente, So'dato da chiocciole ; Risparmia foderi. A la soldàda. Delto a modo avv. Alla so'datesca, All'uso de'soldati. SOLDADAZZI, s. m. Soldalag’ia, Cattive truppe. SOLDADÈLO, s. m. Soldalello ; Soldatuz-zo ; Soldatino, Avvilitivo di soldato. SOLDARÌA, s. f. Soldaleria e Soldatesca. SOLDÈTO, s. m. Soldurcllo, dim. di Soldo — Hii aggruzzolato qualche soldurcllo, Ilo ammucchiato qualche moneta, dei danari. Muchiarsr dei soldarkli o dei soldeti, Farsi un po'di peculio, dicesi fig. del Rau-narsi con industria alquanto di pecunia, che anche si dice Aver fatto gruzzolo. SOLDIN. s. m. Soldino, Piccolo soldo. Soldini, chiamatisi da noi presentemente li Soldi di rame, che ancora, benché assai rari, ci rimaugono iu commercio, della cessata Repubblica Veneta, e si dicono in diminutivo perchè sono più piccoli e valevano meno del cosi detlo Soldo italiano e del-l'Vustriaco. SOLDO, s. in. Soldo, Moneta notissima di puro rame, ch’è la vigosima parte della già Lira Veneta. Il soldo di banco valeva L. 4:16. siccome il piccolo ioidi 8. Il soldo de’grossi I,. 3:2. Soldo, si dice anche generalmente per Moneta; K per Mercede, Pag», Salario. No co piò un soldo, li co spesi tuti, Ilo soffiato nel borsellino ; Non ho croce addosso, Non ho danari. V. Ouatrìn. Coi soldi sp. giusta tuto, / soldi oggidì fanno una certa saponata che lava tutte le macchie. V Bezzo. Senza soldi l’orbo no civta. V. Orbo. Noi. Val un soldo, Non vale un quattrino. Non vai niente. SOI,DÒNL s. m. Snidi, e s’intendeva Quel- li ch’erano in corso sotto la Repubblica Velica, che per avvilitivo ora si dicono Soldini (se ve n' ha alcuno) a motivo del loro valore diminuito. Retarla in soldoni, Maniera fam. scher- i zevole e fig. Dar ad alcuno il pan bollito smallilo, cioè Spiegargli per minuto ogui cosa. Bctf.vrla in soldoni, Spiegatemela in volgare, cioè parlate meglio, ditemi le circostanze le più minute, se volete ch'io v’ìd-tenda bene. Datemi il pan bollito smaltito. V. Siinuzzàr. SOLECITADÒR. s. m. (delto ancora sotto i SOL fv7l Veneti Solecitadùr de palazzo) Sollecitatore o Sollici tatare, Causidico: lo stesso che Interveniente, V. S0LEG1A, add. Assolato, Battuto dal sole — Soleggiato, dicesi di Luogo percosso dal sole. SOLKGI ADA,s. f. Soleggiata,che parrebbe la voce corrispondente, non trovasi ne'miei dizionarii, benebe vi sieno Soleggiare. Soleggiato e Soleggiante. Noi intendiamo con questa voce veruacola L’ azioue calorifica e continuala del sole. Dar una solbgiàda al forme,vto, Soleggiare il grano, Porlo al sole perchè si rasciughi. Soleggiamento, Certa impressione clip fa il sole co’suoi raggi. SOLEGI4R. v. Soleggiare ; Assoli ilare. SOLER, s. ni. (coll’ e aperta) ¿’oidio; Pal-co; Tavolalo, Il piano dello stanze, acconcio per cammiuarvi sopra. Soler, detto in T. de'Ceraiuoli, Tavolali poco alti da terra, a guisa di lettiere, sui quali distendono i bruccioli di cera per im-bia'nchirla. Soler da morti, V. Catafalco. Casa db più soléri, Casa in diversi piani o palchi. Casa in soler, Casa con piano superiore. Meter el sole» a una casa. Impalcare. V. Travadura. Soler roto, Palco smattonato, Se i mattoni sieno rotti. Soler da procbssiòn, Barella, dicesi a quel Veicolo con cui si portano le sacre iina-gini a processione — Manichi delta barella. si chiamano quei quattro legni sporti che servono per portarla. Fercolo o Ferculo, direbbesi ad un Vr-ni'itt o cosa che si portasse in trionfo come armi, macchine, spoglie, corone, vasi e co