V I 0 VIN AZZA, ». f. Vino cercone o inccrconito, Vino che ha (lato la volta, Vino inacetito, fiorito. YINAZ2C4, add. Avvinaccialo; Avvinazzato; Avvinalo; Cmschero. VINCER o V escer, t. Vincere, Aver vittoria. Vincer al zoco, Vincere, cioè Guadagnare, benché alcune volte si giuochi di nulla e allora non si guadagna. No tiiic» rè perder, Lcynme o Levarla del pari. VINCÒTU, i. m. o Via coro, Il mosto, che condito di droghe e per via di bollimento ¡•ul fuoco ridotto ad una terza parte, si condensa, diviniti alquanto vischioso o tenace, » serve per condimento di cibi come la mostarda; italian. si dice Sopa, definito nella Crusca per Vino colto atterzalo. VINÈTO, s. m. Vinetto; Vinwciu; Vinèl-tinn. \ incitino di poco colore, senza fumo ma grazioso. Vitato picolo, Vinello, Acqua passata per le vinacce. Vinuccio o Vinucolo, dicesi a Vino debole. VINÒN, s. m. Vino polputo; Vino che pela l’ orso, Gagliardo, sceltissimo. VINTI, Venti, Voce numerale. Vinti- volte tanto, Vigecuplo ; Ventu-pto, add. Ch' è venti volle tanto. Cui de vlsti no fa, de trbnta su oa, Chi di venti non sa, di trenta non ha, Prov. e vaia Chi non impara nella prima età, non può farlo in quella di adulto. VINTIÒTO, Ventai lo, V oce numerale. Ventottesimo è Nome numerale ordinativo di ventotto. VINTISSÈTE, Ventisette e Vendette. Venzcltesimo, Nome ordinativo di ventisette. VEA’TISSÌB, Ventitei e Venie». VINTI ÙNO, Ventuno. Ave* vintiùn aso, Esser nell'anno ventunesimo, Aver anni veutuno. VIÒLA, s. f. Viola o Vino la e Vivuola ed anche Ciocchette, Nome generico di varii fiori coltivati, de' quali abbiamo fra le altre le seguenti specie: Viola rossa, detta da Lino. Cheiranthus incanus e italian. Viollacciocea rossa, la quale sotto la forma d’un arbusto s’alza verso un piede e mezzo. La Viola bianca, detta italian. Violacciocca bianca, da Mattioli Leucoio bianco, e da Linn, Cheiranthus annuus. In qualche luogo d’Italia è della anche Qu"-ranlanu, perchè in quaranta giorni fiorisce. È quasi simile all’ incanus. Viola zala , detta italian. Violacciocca gialla, la cui pianta si chiama da Linneo Cheiranthus Chciri. V iola zota, Viola mammola o mamma-letta o Mammola, Fiore notissimo che nasce nella primavera spontaneamente: è annoverata da'Botauici nel genere delle V iuo-le e detta Viola odorosa. È di colore porporino o celeste. ma ve ne sono anche di V 1 0 bianche e di gialle che hanno lo stesso gratissimo odore. Asdàr pei tiolf., Miniera fa in. o fig. Pigliar gli uccellini, vale Far baio, trastulli, Trattenersi. La canzona o La favola del- V uccellino, Prov. che vale, ¡Nelle dimando ripeter sempre le medesime cose o da vero o da beffi). Sbalestrare, detto fig. Non dar nel segno proposto in favellando, Dilungarsi dal vero. Qurste xe rose f. viole, Ribobolo antico, che ora più volentieri dicesi Queste xe rose k fiori. V. Rosa e Fior. Ahdìb in brodo oe viole, V. Hrodo. Chupar le viole. Altra maniera fam. e melnf. Scoppare ; Fuggire; Bulicasela. VIOLA, s. f. Viola, Strumento da eorde assai noto, che ha la forma del violiuo, ma n’ è più grande. Viola d’ amore o Viola angelica, dicesi un Altro strumento da corde a guisa di violino e di viola, che riesco al suono dolcissimo. VIOLÈPO, s. m. Giulcbbo o Giulebbe, Bevanda composta di zucchero bollito in acqua comune o stillata, o di sughi d'erbe o pomi etc. VIOLETA, a. ni. Violetta, Viola mammola. In sigia, di Strumento noto, dicesi Viola o Viola a braccio. VIOLÍN, a. m. Violino, Strumento da corde notissimo, le cui parli si distinguono come segue: Co teschio, Coperchio, La tavola superiore della cassa — Cordiér, Codetta, Quel regol etto fermalo sul coperchio, in cui bì infilano ed assicurano dall’un capo le cordo — Scaghklo, Ponlicelloy Quel legiietto che tiene attaccale e sollevale le corde — Asf.ha. Anima, Quel piccolo cilindro di legno che si pianta ritto fra il plano ed il fondo — Cordiera, Cordiera, Striscia di legno o d’avorio su di cui posano lo corde dello strumento — Capotasto, Capotasto o Ciglietto, Quel pezzetto congegnalo sul capo del manico su di cui son poste le corde. V. Abcheto e Pegola da violìs. Violìs si chiama talvolta il Sonatore di violino. Quindi no' teatri specialmente dicono Primo violìs, c Secondo violín al Sonatore che nell’ orchestra è il primo .o il secondo eie. Esskr el frijio violìs, detto fig. Esser il buono e il bello presso d" alcuno; Esser l'occhio destro d' alcuno — In altro signif. Far le carte o Fur sempre le carie e Tenere il campanello, dicesi di Chi nelle conversazioni ciarla più degli altri o cicala per lutti gli altri. Violino, T. degli Scultori, Una specie di trapano, che s’insinua nelle fessure (l’una Statua o simile, per ridurre a maggior perfezione le pieghe e i capelli. V. Furlon. Fesse violìs, V. Squaèna. \ IOLÜN, s. m. Viulone, Strumento di corde per sonare, notissimo, che si dice anche Basso di viola, Viola grande. Diciamo Violón anche al Sonatore di tale stromento. V I R 795 VIOLONCÈLO, s. in. Violoncello3 Strumento da musica notissimo, che dicesi alleile Viola u gamba. Chiamasi Violoncello anche il Sonatore. VIPERA, s. f. Vipera e Vip/a. Specie di Rettile o Serpente viviparo, che special-mente regna e si piglia in Egitto, donde ci si porta, ed entra nella composizione della teriaca ed in altri usi della medicina. Il suo morso è mortifero: il maschio ha in bocca due soli denti canini e la femmina molti più, con cui porge come l’altro il veleno. È delta da Liuueo Culuber vipera. I.a Vipera che abbiamo in questi paesi è fosca biancastra e si conosce da un’ altra specie, delta quindi da’ Sislem. Colubnr Berus. Vipera, fig. dicesi a Uomo collerico e focile all’ ira — Devrntàb una vipera, Inviperire, Incrudelire a guisa di vipera. VIPEREI!, s. ni. Viperaio, chiamasi Quagli che piglia le vipere. VIRAR, v. Virare, T. Mar. che vaio Volgere l’argano che sta in terra, per mettere in banda il bastimento e carenarlo — Viro è T. di comando ai maneggiatori del-1’ argano perchè lavorino. Virar in carena, Abbutfcre un vascel- lo , vale Metterlo alla banda per carenarlo. Virare significa pure Far volgere la nave dall- una all’ altra parte. Virar di borda dicesi Quella manovra che si fa navigando con vento scarso, perchè la nave dopo aver corso la bordata per esempio alla diritta, giri e cammini alla sinistra. Virare a picco, bì dice il Tirar dentro la gomona col mezzo dell’ argano, fino a tanto che la prua della nave resti sopra 1' ancora. VIRGOLA, 8. f. Virgola, Segno di posa nulla scrittura. V. in Ponto. Virgolette, diconsi dagli Stampatori due Virgolo uuite, come (»»). Star sul fusto e virgola, V. Ponto. VIRTÙ, s. f. Virtù, Le virtù, dico uu Filosofo , sull come 1’ erbe buone e commestibili che si trovano negli orli; bisogna piantarle e coltivarle e andarle purgando dall' assedio delle cattive. Merita poi d’ esser conosciuto quanto lasciò scritto il nostro poeta Varotari sul pregio della Virtù. La Virtù è un cavedàl che sempre è «ico, Che. NO PATISSE »ai r.UZE(\E O TARLO, Che SEKl’KE cr.ESSE E no se poi. rubarlo, E MAI NO RENDE EL POSSESSÒR MENDICO. La Virtù TP. dà grazia anca se molto A ECHIO TI FOSSI E te DÀ MOBIL FORME; I.A VlilTÙ TE FA BELO ANCA DEFORME, La Virtù te fa vivo arca sepolto. In virtù che go volesto; In virtù che «aveva fame, Maniere basse che s’ usano dal volgo, nel sigu. di Perchè non ho voluto; Perché io aveva fumé.