0 M 0 0 M 0 0 N G Omo de poco talbnto, DolciotU, Di poco senno. V. Zocòn e Martùfo. Omo de professiòn, Uomo di penna, vaie Che esercita professione in cui si richiede lo scrivere. Omo de sesto, V. Sesto. Omo de testa quadra. Uomo ordinato, aggiustalo, Che si regola con ordine, con misura. Omo dificile da contentarsf., Uomo di difficile contentatura. Omo d’ importanza, Uomo di grande altura, e detto per ¡scherzo Bacalare — Far l’ omo d' importanza, V. Far. Omo d’ oro, Essere una coppa d’ oro ; Esser meglio del pane. Omo doro, Uomo di dura cervice; For-micon di sorbo, Che non si lascia aggirare. Omo entbakte, Prosperoso; Rubizzo; Attempatoli, Vecchio ma vigoroso. Omo fato, Uomo adulto; Duro di età, Di età virile. V. in Età. Omo finto Uomo di paglia, che fu anche detto Uomo di fieno. Om o fbf.do, Cencio molte ; Pulcin bagnato, e »ale Di poco spirito — Cacaeiano, Che si caca sotto. Omo orando, Uomo dotto ; Uomo solennissimo; Uomo scienziato — Omo orando k cogiùn, Bietolone ; Lafagnone ; —Omo GRANDO E POLTRÙN, FuntOHe. Omo in cotole, Uomo imbelle, Non atto alla guerra, debole. Omo in pii, Uomo coraggioso, bravo, bravaccio. E' non gli crocchia il ferro — Esser uomo biscottato, vale Di più cotte, cioè Versato, esperto — Esser uomo che sta tu su due piedi, per dire fig. Essere in ¡stalo sicuro — Detto nel sign. di Dbeto, V. Omo insensà, V. Insf.nsà. Omo machina, Autòma : Automato, Agg. d’ uomo estremamente sciocco e che si muove per macchina. Omo onesto, Onesl' uomo; Costumato; Onoralo; Casio; Pudico; Uomo tC onesta \ila. In altro sign. Discreto; Ammodato; Moderato. Omo pericoloso, Uomo aromatico, Fantastico, stravagante. Omo perla, Uomo specchialo, Di probità. Omo portà per le ff.mf.nr, V. Portà. Omo regolato, Aggiustato, Colui che si governa nelle sue azioni con misura, Savio, discreto, prudente. Assegnato, si diced'Uo-mo che spende con regola e con misura. Am-misurato, Che vive con misura. Ammisura-to, in bere e in mangiare. Omo rischioso, Uomo arrischiato o ar-rischievole, vale Audace, che non teme i pericoli. Omo repossà, V. Repossà. Omo sdosTo, Uomo cupo; Susomione ; Sornione ; Cornacchia da campanile. Oso senza metodo, Esser come il pesce pastinaca, cioè Senza ordine. 0*o scio, Adusto : Magro. Scarno. Omo tagià a l’ antica, V. Tagià. Omo tagià co la manèra, V. Tagià. Omo vantagioso, Fantino; Aggiratore. Omo veramente umo, Esser uomo o un uomo, cioè Eccellente. Fare da uomo. Omo vil, Rasliapuviuicnli; Spolveramu-ra ; Spulciale!ti ; Saccardello. Aver de l'omo, Aver della maschie zza, del virile. Da omo, detto a modo avv. Saputamente; Virilmente ; Assennatamente ; Giudiziosamente. Desfato da omo, V. Desfato. Deventàr omo, Metter persona, vale Crescere, Farsi più grande. Far l’omo de garbo, Fare il saccente, Affettar di sapere. Far l’omo d’importanza, Far T omaccione; Sputar tondo ; Esser un repubbli-cone largo in cintura, Usar maniere gravi. Far l’ omo adosso a qoalcùn, Fare il messere ; il maestro ; Fare il quamquam. Farse on omo, Farsi un uomo, cioè Abile, saggio ec. Addottrinarsi. Parlàr da omo, V. Parlàr. I OMENI NO I SE MISURA COL BRAZZOLKR. A . 1ÌBAZZ0LÈR. Omem de cosÙN, detto in T. furbesco de’ Barcaiuoli, vale > Testicoli. GllK VOL DEI OMENI PER FAR DEI PUTEI, Dov' è uomini è modo. Detto prov. e vale che dove sono uomini si trova modo di venir a capo di qualunque cosa — Senza on omo sarìa intrigàda, Senza un uomo per me sarei impacciata. Detto d’ una Donna sull' aiuto d' un uomo. L* OMO grand« no abaiia a picolf. cosse, L'aquila non prende mosche; Non uccella a pispole. Dicesi d’uomo grande che pr-ozando le minuzie aspira a cose grandissime. L'omo propone e dio dispone , L' uomo ordisce e la fortuna lesse, vale che i disegni dell’ uomo hanno bisogno dell’ aiuto divino. L’ omo avisà xe mezzo armà, V. AvisÀ. No GI1E OMO SENZA DIFF.TO, E non c’è U0- mn che non guazzi. Ognuno ha il suo impiccato air uscio. Ogni casa ha cesso e fogna ovvero acquaio. No l’è omo da fabghhne capitàl, Non è uomo da farne capitale ; Non esser terreno da porci vigna, cioè sulla fede o abilità del quale possa farsi conto. Tbcnh omo e dora, Tener fante, e fan-cella, cioè servo e serva. ZoGÀR A OMO E DONA, V. ZogÀB. OMÒN (coll’o serrato) g. ni. Uomaccio, Uo-maccione: Omaccione; Personaccia; Uomo grande e grosso, ed anche Brav’ uomo. OMO NUO, s. ni. T. de’ pese. Pesce ignudo. Piccolissimo pesce di mare del genere de'Gobbii, detto dal naturalista Nardo di Cbioggia, Gobius pellucidus. Non giunge mai a maggior lunghezza d’ un pollice; è sottile di corpo anzi che no, trasparente, senza scaglie almeno visibili; le natatoie del petto sono attaccate ad un proluugamento carnoso. ONDA, s. f. Onda; Cavallone; Flutto ; Maroso. Fiotto del mare. Onda destesa, Otre, chiamano i Marinai la grossa Onda del mare che non si rompe e non biancheggia. ONDA, add. Ondalo; Ondeggialo; Fatto a onde. ONDÀDA, s. f. Ondala e Maroso, Fiotto del mare agitato, Cavallone — Risacca. dicesi in T. Mar. la Percussione delle onde cho si stendono con impeto contro una spiaggia o scogliera, e si ritirano col medesimo impeto — Risucchio, Il ritorno del-1' onda che ha percosso in uno scoglio o uh« ripassa con forza sotto un grosso bastimento. ONDIZ AMENTO, s. m. Ondeggiamento : Ondulazione, Dicesi dell' acqua. Ondizamrnto de afabi, de opiniòn, dello Gg. Ondeggiamento ; Oscillazione, Incertezza, Agitazione, Irresoluzione. 0ND1ZANTE, add. Ondeggiante, cioè Fluttuante, Vacillante, Dubbioso, Irresoluto. ONDIZAH, v. Ondeggiare, Muoversi in onde, cioè gonGarsi e ritirandosi come fanuo i liquidi uel muoversi; Incresparsi; Gonfiare; Mareggiare. Detto figur. vale Vacillare; Dubitare; Fluttuare. ONÈR, s. m. T. agr. Ontano; Amidano; Alno. Sorta d’ albero notissimo, detto da Linneo Retula Alnus. In Toscana è dotto Onio e da altri in Italia Auno. ONESTÀ, s. f. Onestà, Virtù o Abito virtuoso, per cui si schifa tutto ciò che può offendere l’onore e la modestia. Onestà, dicesi anche da noi in vernacolo per Convenevolezza — No che xe onestà, Non c’ è onestà, cioè Convenevolezza, specialmente contro l'ingordigia di alcuno elio voglia sopraffar l’altro. ONESTO, add. Onesto. Agg. ad Uomo. Toto p» u l' onesto. Ogni troppo è troppo e ogni troppo si versa, e vale Che si dee stare dentro a termini convenevoli. Chi no se contenta de l’ onesto pebiie EL MANEGO E ANCA EL CESTO, V. CONTENTAR. ONFEGAR, v. (Che sembra corrotto e composto dal latino Unctu-foedare) Insucidu-re o Insudiciare, Far sucido, sporco, e s'intende per lo più de’panni bruttati da untume o simile, che chiamasi auche Cra-CNA, V. Mastiozzandola massa, el la onpega e la deventa nècra, Malmenandola troppo, la insucida ed abbrunisce. ONGARO, s. m. Unghero, Moneta d’oro che si stampa in Ungheria del valore di L. ¡¡¡4. 10 Venete. ONGÈLA (coll’e larga) o Balìn , «. m. T. degli Orefici e Orologiari, Cesellino. Spe-eie di bulino o strumento tagliente, che termina ordinariamente in ugnatura, di cui gli Oriolai si servono per levar le parti superflue d’un pezzo di metallo; e dicesi anche Rulino o Rotino. Ongèla da incassàr, T. de* Gioiellieri, Ineassaloio. Specie di Cesellino augnato, che serve per incassare o incastonar ben le gioie.