D U T B U Z B U Z 111 Rotarse zo, Avvilirsi; Abbiosciarsi ; Abbandonarsi. Rotarse zo so l’ erba, Gittarsi stanco su r erba. RoTARSE EL TEMPO I!» PIOTA O IX RETE, Risolversi in pioggia o in neve. Bctabse zo come un gran porco, Abbiosciarsi, Sdraiarsi abbandonatamente— Ap-panciollarsi significa Distendersi boccone su qualche cosa, per dormire o riposarvi. V. Stratacarse — Bitarse zo , detto fig. Sdarsi; Annighitlirsi; Impigrirsi. Bctarse zo on poco. Andar a letto; Velar C occhio; Sonniferare. Botar sora la strada o sora rio, Riguardar sopra la calle o sopra il canale: dicesi d’una finestra o simile che sia posta verso uua data parte o plaga; che dicesi anche Riescire nella strada o sopra la strada. Rotàr sospiri, Sospirare, V. Tirar so. Rotàr se al fogo, Metter legne al fuoco. Botar via f.l soo, Scialacquare; Scialare; Dilapidare; Mandar male; Gittar via il suo; Far del ben bellezza; Scaca *-sare — Botar via el soo a palàe, Mandar male a palate, vale Mandar male il suo, spendendo prodigalmente e inconsideratamente — Botar via el soo ai cani, Gittare il lardo ai cani, vale Affidare altrui ciò che da altrui appunto è insidiato. Dar la pecora al lupo, alle papere le lattughe. Botar via la lissia f. ’l saòn, Perdere il ranno ed il sapone; Andarne il mosto e l’acquerello, vale Metter di suo la fatica e ’1 capitale. Gittare il giacchio in stdla ' siepe; Seminare in sabbia ; Fondare o Zappare in terra; Far l'erba a’cani, hanno il medesimo significato. Bctàr ona parola, Gettar motto, parola o simili, vale introdurne discorso. Bctàr zo oa cavàlo, Scavalcare o Scavallare; Gittare da cavallo, V. Scaval-càr. Bctàr zo ona porta, Sprofondare un uscio; Atterrare. Bctàr zo osa serad'ora , Sconficcare ; ! Schiodare una loppa. Bctàr zo ona scrit'ora , Distendere ; Fare una scrittura, uno scritto a penna corrente; Gittar sulla carta alcune idee o lo sbozzo d’un’ opera. Bctàr zo a campane dopie, Tirar giù j una lettera; Scrivere come la penna gel- ; la, Scrivere senza riflessione, alla buona. | Bctàr zo cn moro o altro, Smurare; ■ Spianare; Buttar giù; Demolire. Bctàr el sasso e sconder el brazzo, lo stesso che Tràr el sasso, V. Sasso. ’ Botar le tessere o Le broschete , Trar al loco e zogar a toeo. Botarla fora, detto figur. per Parlare — Bctèla fora, Datela fuori; Vomitatela; Spiattellatela, cioè Dite la cosa schietta eom’ella fu. BUTARINI, antico termine volgare del cessato Governo Veneto. Così chiamavansi per agg. que’Patrizii, che ne’primi due anni del loro ingresso nel Maggior Consiglio, erano in libertà di variare Ivi da un banco all’altro, dopo il qual tempo dovevano scegliersi quello ove rimaner seduti nelle convocazioni; ed allora perdevano il nome di Butarini. voce derivata dal verbo Botàr o Bctarse cioè Gettarsi o poggiarsi quasi di volo. BliTiRO. V. Botìro. RI riROSO, \. Botiròso. El butiroso, detto in gergo, vale le Natiche; il Culo. ! RUTO, s. m. Rottone, detto anche Gemma; Occhio; Otricolo e Svernatoio, Quel corpo ovale o conico composto di scaglie o foglie, che nelle piante contiene il ramo o il fiore. Oliando nasce sulle radici vivaci, come nelle patate, negli asparagi e simili, chiamasi Turione. Mignolo si dice quello dell’ulivo. Germe; Germoglio ; Germogliamento, di cesi generalmente la prima messa delle piante — Rampollo, il Germoglio che spunta dalle branche e dai rami — Sortita quel- lo delle radici — Cacchio, Que’primi tralci o messe che fa la vite. Tenerume, la Sostanza tenera degli alberi. Pollezzola, si dice la Pianta tenera dei polloni che son cresciuti iunanzi al tempo — Brocco; Sbrocco; Scrocco; Figlio, pro-pr. Quelloiche rimetto dal bosco tagliato — Brocco e Pipita , dicesi dell’erbe — Sterpo; Sterpe; Viticchio, Fruscolo o Rimessiticcio stentato. V. Bocolo. Becchetto; Beccuccio ; Rastrello, chiamasi la Badicula dello piante appena sviluppata — Plumula è il Piccolo fusto del seme il quale spunta immediatamente dopo il rostrello. — Bolla, si dice la Plumula sviluppata e propriamente quando ha messo le prime foglie — Lobi o Cotiledoni sono poi Quelle foglie carnute applicate una sopra l’altra, in mezzo alle quali esiste la Plumula. Roto d’ acqba, Rampollo; e quindi Rampollare il Sorgere o Scaturire che fa l’acqua dalla terra — Zampillo e ZampiUetto o Schizzo d’acqua, Sottil filo d’acqua, che schizza fuori da piccolo canaletto, come quelli delle fontane artificiali. V. Spiselo. Boti dei brocoli, V. Bròcolo. Perder i boti, Ammutolire, dicesi figur. degli occhi delle viti e degli alberi, quando perdono le messe. TlRÀR VIA I ROTI A LE PIANTE , Accecare le piante, vili e simili, si dice del Guastar loro gli occhi troncandone le messe. E in sign. neutro pass. Divenir prive de’loro occhi. Gli occhi della vite aperti acceche-rannosi senza speranza. BUZARA o più copertamente Ròdela, s. f. Baia; Inezia; Frascheria; Frottola; Bagattella, Cosa da nulla. Andàr in bozare, Dare in ciampanelle; Dare in ceci o in cenci o in budella, che valgono Fare delle minchionerie, incorrere in debolezze, non corrispondere all’ e- speli azione — In altro senso, Dar ne’ge-rundii o nelle girelle, Impazzire. Ciammcvgola; Bazzicature; Bazziche; Bazzecola; Cianciafruscola; Ciarpa, di-rebbesi di Cosa di poco pregio. Bubbola ; Fola; Favola, Voce e cosa detta falsamente. V. Slapa e Fola. Anfanìa, Sciocchezze, ciance, bazzecole di ehi anfana, cioè di chi s’aggira ili parole senza venir a conchiusione — Pastocchia-la; Pippionata; Pappolata, valgono cosa sciocca, scipita — Vescia e Risoffiamento, Discorso vano. Scerpellone, Error solenne, commesso nel parlare o nell’operare. Svarione, dicesi il Detto spropositato. Aver la buzara so o Aver la bozaba peb la testa, Aver il broncio; Pigliar il broncio, Esser in collera. Aver la mattana, cioè Una specie di malinconia. Essere impensierito, vale Frastornato da pensieri, di mal umore, infastidito, inquietato. Aver le lune a rovescio; Aver il cimurro, dicesi di chi ha qualche umore o fantasia. Aver altro per la bbzara, Locuzione bassa e fam. Aver altra fantasia, Aver il capo ad altre cose e di maggior importanza. Aver ona buzara per la testa, Aver un cocomero in capo , Aver alcun dubbio o timore che faccia stare sospeso — Avèb he le bozare in testa, Aver de’ farfallini o delle farfalle o de’ grilli, Esser mezzo malto. Cazzar via le bozare, Cacciar le passere, detto fig. Cacciare i pensieri noiosi. Dir una bozaba che no pol esser, Dire un passerotto, Diro una cosa spropositata e fuor del verisimile — Dir o contàh de le bozare, Canzonare, cioè Dir fanfaluche. Far ona bozara, Far un passo falso; Far un passerotto; Far una corbelleria o castroneria. E fu detto ancora Dar in frittura, Far delle minchionerie. Far bozaba sora bozaba,Imbottar sopra la feccia, Errori sopra errori. Gii’ è de le bozare per aria , La marina è turbata, cioè Son vicine le inquietudini. Ilo FATO ONA GRAN BOZARA, Ilo fulllJ UH grande arrosto, cioè Mi sono ingannato di assai. Qoestf. xf. bozare che no Val gnentb, Questi sono pannicelli caldi, modo Dj. per dire Rimedii inconcludenti. I altri fa le bozare p. a mi me toca sogarle, Tal pera mangia il padre, che al figliuolo allega i denti, Portar la pena dei mali altrui. La bozara! (per Ammirazione) Ah\ Can-chita I Cappita'. Capperi! Canchero! Dia-mine \ Domine'. La bozara che te incorona, Il diavolo che li porti, Espressione d’impazienza contro chi pretende una cosa non concedibile. — La bozara che te scana, Messer malanno che li colga.