96 B O Z galera. E il Numero ancora di que’ forzati tutti insieme, die servono per un reino — Meter in bovolo i condanai, Abbrancare i forzati, Unirli insieme. Bovolo de l’auu.i, Vortice ; Ritroso ; Ritrosa; Mulinello; Ghirigoro, Dicesi dell’acqua de’canali, che aggirandosi torna indietro. Corni dei bovoli, V. Corno e Corneto. Farse in t’ cn bovolo, Acchiocciolarsi e Accoccolarsi; Farsi un nicchio, vale Raggrupparsi colla persona dormendo. Fato a bovolo, Fatto a spira, a chiocciola, a lumaca, Che si volge ad uso di spira. ROVOLÒN, 8. m. e per lo più in plur. Bo-voloni, Martinaccio, chiamasi in Toscana la Chiocciola delle maggiori e più grosse che si trovino. ROZZA, a. f. Boccia , Misura di liquidi. Una boccia d’acquavite è del peso di otto libbre. Rozza de l’ogio, Oliere. Rozza de l’aseo, Acetubolo o Acetábulo. Bozza da rioni, Caraffa o Guastada. Bozza da Orèsi, Boccia, Grossa bottiglia di cristallo di forma globosa, che si riempio d’acqua, di cui gli Orefici si servono per tenerla dinanzi la lucerna, e per quindi raccogliere il lume sul pezzo che lavorano. Bozza che sa da vin, Boccia avvinata: siccome Acétala, a Quella dell’aceto. Bozza, in T. Mar. Basa, Maniglie di corda fatte nella ritinga por fermarvi una manovra. Salmastra de la Bozza, Colatore, Corda con cui si lega la bosa con la gomena, quando è calata in mare. Bozza de la gomena, Bozza, Grossi pezzi di corda stabiliti in coverta, ondo si assicura e si ritiene la gomena allorché l’ancora è gettata. La corda con cui si lega la bozza con la gomena, chiamasi Colatore, come sopra. Bozza scomenzada, Vino abbeverato cioè Cominciato a bere. BOZZAR, v. T. Mar. Abbozzar la gomena vale Legarla alle bozze dopo gettata l'ancora in mare. V. Desbozzàr. Bozza, Abbozza, Comando mar. di manovra; ordine di allacciare le bozze ad un cavo, ad una gomena. La voce Abbozzare in Marineria esprime generalmente il Ritenere qualche manovra iu una data posizione. Bozzàr l’ancora, Abbozzar l'ancora, vale Stabilirla al suo posto dopo eh'è stata salpata. BOZZATÒR o Bozzadòr, s. m. T. degli Scultori, Abbozzatore o Dignssatore, Di-cesi quell’Artefice scultore che digrossa cioè abbozza la prima forma. BOZZÈLO, s. m. Bozzello, T. Mar. Piccola taglia o Pezzo di legno incavato nel di dentro, che contiene una o più pulegge per passarvi de’ cavi. B R A ROZZÈTA, s. f. Boccetta, Piccola boccia. Hozzete de l’ogio, V. Ampoline. Rozzeta da spiriti, Oricanno — Alberello , o Alberello ; dicesi a Piccolissimo vaso. Rozzete da messa, Ampolle o Ampolline e Ampolluzze. ROZZO, s. m. Alveare o Alveario, Cassetta dentro acuì le pecchie fabbricano il mele e la cera. S’ è fatta a doghe, chiamasi Bugno o Bugnolo. I Fiorentini lo appellano Arnia; e i Sanesi Copile. V. Ava. ROZZOL VO, T. Antiq. V. Ruzzola. ROZZOLÈTO) „ r .. ' s. m. Cerchio; Circolo; Ca-liUA/iULU ) pannello, Ragunanza d’uomini discorrenti insieme. Branco, direbbesi in modo avvi-litivo per esprimere Quantità di persone, V. Conversaziòn. Far bozzolo, Far belle le piazze, Dicesi del commuovere o radunar il popolo o per grida o per risse o per azioni poco lodevoli. Rozzolo o Balòto de lana, Bozzolo o Gragnuolo, T. de’Lanaiuoli, Piccola durezza o appiastricciamento che si forma nella lana per tropp’olio, e impedisce che non si cardi o fili bene. V. Desbozzoi.àr. ROZZÒiN, s. ni. Bocciane, Roccia grande di vetro. RRACÀR, Lo 8ti*y> che Rrachizàr, V. ISRACÈ’VTE, 8. m. Bracciante, Voce del-l’uso, Che adopera le braccia per lavorare e per vivere. Quel Contadino che non è nè proprietario nè mezzaiuolo, ma che lavora a giornata negli altrui poderi. V. Pisnente Masenente. RRYCHIZÀR, v. T. de’Cacciatori, Braccare e Braccheggiare, Cercar da per tutto, proprio de’cani bracchi, che cercan la fiera fiutando minutamente. E quindi Braccheggio l’Atto del braccheggiare — Squittire poi vale Stridere interrottamente, ed è proprio de’ Rracchi quando levano e seguitano la fiera, che anche si dice Bociare. RRACIÒL, s. m. Bracciuolo e Bracciolino, Piastra traforata dell’ orologio da tasca. che cuopre l’asta del tempo. Bracciuolo , negli orologi a pendolo è un forte pezzo d’ottone attaccato sulla piastra di ferro, il cui uffizio è di tener sotto il pendolo. Braciòl d’bna seca da Segati. V. Siega. Bricioli, detto in T. Mar. Bracciuoli, Legni angolari che servono ad incatenare insieme due parti della nave, e specialmente le Latte col Dormiente. BRAGA, s. f. Spranga; Stoffa, Anello di ferro; Ferro o anche Legno che si conficca attraverso per tenere insieme ed unite le commessure. Sospensorio, Quell’ arnese che ripara l’ernia. V. Braghièr e Cinto. Pannolino; Braghiere ; Allacciatura, Riparo che mettonsi le Donne nel tempo de’mestrui — Cintolo, dicesi alla fascia che cigne. Rraga de la tanagia, V. Tanagia. Rr vga de le bestie, Straccale o Strac- B R A ca, Arnese per lo più di cuoio che attaccato al basto fascia i fianchi della bestia — Braca o Imbraca, T. de’ Valigiai, dicesi a Quella parte del finimento de’ cavalli da tiro, che pende sotto la groppiera ed i nveste le cosce. Rraga de le porte o fenestre, Contrafforte, Arnese di ferro per serrar più fortemente le porte e le finestre. Rraga d’cn bastòi», Calzuolo; Gorbia, PiccioI ferro a piramide, ritondo, nel quale si mette il piè del bastone per fortificar- lo o abbellirlo. V. Pontàl. Braca, T. Mar. Cavo col quale si circonda una botte o altro, che non abbia in sè luogo proprio dove incocciarvi il gancio paranchino, per issare a bordo o per metter fuori alcun corpo pesante. Rraghe del timòn, V. Timùn. Rraca del cannone, Grosso pezzo di cavo fermato nel bordo interno della nave ad alcune campanelle di ferro dalle due parti de’portelli, che passa intorno alla cassa del cannone, per impedire che non rinculi troppo nello scaricarlo. Bruca, T. de’Legatori de" libri, Striscia di carta che si salda sopra il foglio stracciato. E quindi dicesi Imbracare; Saldare una braca, ed anche Imbragare. Che braga! Loeuz. fam. fig. Che seccaggine] Che sccchcria! Che noiaì B RAG AG.% A, s. f. T. de’Pese. Degagna, Rete lunga e larga, che ha il ritroso, la quale gittata in mare strascinasi un pezzo e poi si cava fuori coi pesci. Rragagna, chiamano i pescatori anche la Rarca destinata alla pesca in mare, eguale di grandezza al Bragozzo, ma con ordigni e reti proprie. BRAGAGWVR , v. Voce contadinesca, Lo stesso che Spai.pugnàr. V. BRAGHE ) f , . .. .. BRAGHESSE ) 8‘ f CahoW> Uuella >,ar' te del vestito, che cuopre dalla cintura al ginocchio. Braghesse, o Brachesse, sono voci veneziane, talvolta usate da’ Toscani per Brache e Calzoni; ma nello stile basso e berniesco. Le parti de’ calzoni sono le seguenti. Cavaloto o Gayàlo de le braghesse , Fondo de’calzoni o delle brache — Traverso, Serra o Finta de’ calzoni — Pate-lòn o Patf.lìn, Brachetta o Toppa — Gazo del patelòn , Pistagnino — Folkto, Culata — Vertaura, Sparato dei calzoni — Cordf.la, Usoliere — Borsini, Taschini — Centckini, Cinturini — Centuria co la ficba, Codino. Braghesse a la patagnota o a la pan-talona, o a la marinerà, Calzoni alla marinaresca, Lunghi cioè al di sotto del ginocchio, che cuoprono quasi tutta la gamba. Calarse le braghesse , Sbracarsi — Calar le brache, detto metaf. vale Darsi vinto. Cavarse le braghesse, Sbracarsi. Farla in braghesse o in te le braghe,