POL Picolo poeta, Poetino, Catiyo poeta, Poetonzolo ; Poetacelo; Poetastro; Poe-tuzzo; Semipoeta; Versificalorello; Fu detto ancora Uno stentato rimessiticcio di poeta vettaiuolo, postic ‘io e dozzina‘e. Maniera iu poeta. Poetiche/ ia, Maniera e proprietà poetica. POFERDIO o Pofardìa e Pofarsbrio o Po- j fare »co, Poffar Dio; Può fare Dio ; Puf-fare il Celo; Poffare il mondo; Pape; Pah, Maniera di stupore o ammirazione. Andar o VecnU col pofaroio o col Po-faroìa Andare o Venire con soperchienti, <’on minacce, con maniere avventate Metkrse in pofardÌa Maniera bassa e fam. flettersi in appunto ; Mettersi in arnese, in ordine, in assetto, in gala, in attillatura. POGIA, a. f. (coll’o largo) Poggia, T. Mar. Quella corda die si lega all’un dei capi dell’antenna a man destra della barca. V. Orza. Andar a fobia, Andare a poggia, vale V mano destra; siccome Andare a orza, vuol dire V sinistra. POGI V (eoll’o stretto) s. f. o Pogiana, T. de’Cacciatori Poana o Poise, e meglio Nibbio, detto da l.inn. Falco MUuus, Liccell» di rapina dal genere de' Falcili, da' (piali però differisci! per avere lo ale non diritte tua curve. Nel Pisano didesi Palaia. Nidifica sopra gli alti alberi ne’boschi. Pouiina poi chiamasi volgarmente il Bor-zago o I' Abuzzago, oh’è la specie più comune fra le grandi, la quale vien da l.inn. distinta col nome Falco tliilen, tpecie molto infesta nello campagne e temuta da’Oou-tadini perchè distrugge i pulcini. Sul Pisano ¡.li dieono Falco. Cappone. POGIAP1VN, Posapiano, Detto di chi va adagio — Dicesi anche per Segno cosi espresso sopra casse o colli che si mandano altrove. POI’.I Vii, v. Appoggiare o Poggiare, V. Puzàr. Poggiare, T. Mar. vale Cedere al vento — Poggia è Modo di comandare fra’ Marinai, e vale Che debba tirarsi la ribolla del timone a sinistra perchè la prora pieghi a destra. Pogiàr is vela, Afforcare alla vela, dicesi Quando gettata la prima ancora non si piegan le vele, ma si seguita a far camminare la nave fin che non sia giunta al luogo, dove si deve gettar l'ancora d'affor-co. POI,A (coll- o largo) s. f. Pollone o Pollon-cel'o, Il nuovo getto che scappa dall’albero scapezzato, buono a riporre e ripiantare. Anche quello che nasce dalle radì-i. se non porta radiche; dicesi Tallo o Vettone e Vir- j gullo; se poi ha con sè le radici si chiama Pollone barbalo. Pola d'olive«, Piantuncello, È pollone spiccato d»r ceppo della pianta per trapiantare. POL I (coll'o largo) Uccello. V. Tacola. POLÀCA. s. f. Polacca ; Fregatone, Basti-meato \ eneziauo tagliato a poppa quadrata, POL che porta un albero di mezzana, tino di maestra e un buompresso. I’olìca e nel dimin. Polachixa, chiama-vasi un abito che portavano le donne civili sessant’ anni fa, detto anche Mxzo abito perchè era cortissimo, giungendo poco giù delle natiche, sotto cui stava la gonnella della medesima stoffa o di altro colore. POUACARSE, v. del Contado verso Cliiog-gia, Appollaiitre. Posarsi quatto quatto. POLACIIÈTA, s. f. Corse; Giubberello, Veste corta da donna. POI.ACÒ, add. detto flg. Pollastrone; Pollo freddo; Pollaslrotio: Avannotto ; Merlotto; Balordo, Giovane ili poca sperienza. Trovar dei polachi, Mangiar co' ciechi il cavolo, e vale Trovarvi il suo conto. Nol ga minga da far co un folaco, Non ha u mangiar il cavolo co'ciechi. POLACÒN, s. m. T. Mar. Pollaconc, Vela triangolare che si U9a sui bastimenti latini, a guisa de’stragli delle navi d'alto bordo. POIÀMB, s. m. Pollame, Quantità di polli. Pollo è nome generico di tulli gli uccelli domestici, cioè del gallo e della gall ila. Poi.ame da campagna, Polli campii. V differenza di quelli di stia. POLIVI, s. f. chiamano i nostri Specchiai la Flanella c!io inetlouo sotto a?!i specchi perché non si guasti la foglia. POI. iSTRÈLO, s. m. Pollastrello e Poi lustrino. Come tanti polastreli, l.ocuz fam. Cheti com'olio, come polli o con'g'i. POI.ASTRO, a. m. Pollo; Pollastro; Pai-lastrone, Il pulcino che non ha più bisogno della madre. PoLASTRI nocentini, V. N'ocentìn. In tel cagìr dei polastri, V. Cagai. Polastro o Polastroto, (letto fig. a Giovane inesperto, Colombo da pellare o Pic-cion tenero. POI,DO, Leopoldo, Nome proprio di uomo. POI.KGVNA, s. f. Flemma ; Tardità; Lentezza ; Posatezza affettata ; Piacevolezza. Detto per agg. a uomo, Sorbone ; Gallone : Soppiattone ; Soppiatonaccio. Dice-si di Chi, tutto intento a’ proprii vantaggi, procura segretamente e con accortezza ili conseguirli. Vale anche per Posapiano; Santagio, Flemmatico. V. Bibia. POI.EGIA, s. f. T. Mar. Pulena, Quella figura umana o di bestia che si mette scolpita sopra il tagliamare. V. Tagumàr. POLEGIVR, v. voce di gergo de’nostri Barcaiuoli , cbe significa Dormire. Andar a polf.gio, Andare a pollaio, Andar a dormire. POLENTA, s. f. Polenta e Polenda, Vivanda nota. Polenta sota, Polenta scussa, cioè senza condimento. A Milano la chiamano Polenta vedova. Polenta df. castagne, Poltiglia; Polla e Po'enta di castagne. Polenta de fava, Macco. PUL 517 Polenìa desfrita,' detto nel gergo de'bar-caiuoli, vale /a Vulva. Polenta prima ciie la sia cota, Poltri o l Intriso. Polenta f. fan fasto da vilàn, V. in Pan. Munari de la polenta, V. Munaro. Sugoli de polenta, Farinata ; Panicela. Polenta me stenta, cafòn me sa da bon, Dettato fam. che vuol dire, La polenta mi piace a stento ; ma il o.ippone mi sa buono, cioè ha sapore di buono. Polenta a la Nicolota, Specie di polenta gialla che usasi a lìurano, la quale è condita di mele, zibibbo, mandorle, noci o pinocchi, ed è a quelle parti un cibo squisito, detto altrimenti Patachìo. V. POI.ENTÌN s I. Picco'a polenta. Panala, dicesi più particolarmente Quella specie di polenta di grano turco che si fa mista di latte. Polentina de late, Latteruolo, Quella che fassi colla farina di frumento. Polentina, delta per Papa. V. Polentina calda o Sior polentina calda, si dice per ¡scherzo o dispreizo di Giovane pretendente. V. CaghAte. POI.ENTÒN, detlo per agg. a Uomo, Ghiotto o Mangiatore di po'enta — Ita soffione, (licesi a chi mangia molta miuestra e che sia grasso. POLESE, s. m. Cardine ; Ganghero e Arpione, I,e parti dell’arpione sono la Gamba che si mette nel muro, e VAgo o Perno fisso che infila I’ anello della bandella, V. Ber-toei.a. Meter i polesi, Ingangherare — Tornar a mrter i polesi, Binganghcrare. I,irli i rotisi, Sgangherare ; Scommettere, Cavare i gangheri. POUÈSENE. V. MK7.lv. POI.ESETO, s. m. Arpioncino o Arpioncel-lo, Che si mette ppr sostenere i telai delle invetriate, il quale potrebbe forse anello dirsi Bilico o Perno, e Pernio. POI.ESIN, s. m. Pulcino o Polastrino, Quello che nasce dall’uovo della gallina e va dietro alla chioccia. V. Pelzin. Criìr dei polesini. V. iu CriIr. Magn ar dei polesini, Beccare ; Pasturare. Intrigì come i polesini in te la stop», V. Intrigì. POI.1C VN, 8. m. T. mar. Uncino da calafato, detto anche Becco corvino, Uncino di ferro o strumento di cui si servono i Calafati, per cavare lo stoppe vecchie dai commenti e poterli ristoppare. POI,IN. V. Peochio pcli.v. POI.IN, s. m. o Calo pol n, chiamasi da noi Quel piccolo c.'.llo un po’elevato che vien talora ad altrui fra le dita de’piedi, il quale ha nel mezzo una specie di puntina che s’ assomiglia ad un pidocchio poiino, donde probabilmente ebbe la sua derivazione il nostro termine vernacolo. Quindi gli potrebbe corrispondere Callo pollino. PUllNA, s. f. Pollina, Sterco de'polli eh’è buono ad ingrassar le terre.