P E N P E N P E N 480 PENDOLAR, v. Penzigliare o Penzolare e Ciondolare, Slar pendolimi o ciondo'nne, Star pendeute o sospeso io aria. Dondo'a-re, Mandare in qua e in la il dondolo o altra cosa sospesa. PENDOLÈTO, s. in. Forchetta. Pezzo dell’orologio che ricevendo la verga del penduta in una fenditura situata alla parie inferiore curvala all'angolo destro, gli trasmette P azione della ruota d’ incontro, e lo fa muovere costantemente in uno stesso piano verticale. PKNDOMY s. in. T. degli Uccellatori, Codibugnolo di padule. eli’è il Parus Pendu-linus, Limi. Uccelletto di becco gentile, notissimo, che costruisce il suo nido con arte maravigliosa, chiuso in un-sacchetto a forma di pera e lo appende all’ apice d’ un ramicello d’albero sopra l’acqua, onde resta pendente. Non si confonda col Codibugnolo terrestre. V. Ochio de bo. PKNDOLÒN, V. Pipi dolo k. PENDÒN, s. m. Pendone o Pendaglio, detto anche Cinciylio e Budriere, chiamasi quel Fornimento di cuoio o di panno, che serve per appendervi la spada o la sciabola, e che portasi allaccialo alla cintura. Ganzo ukl pen dòn, Ferretto della spada. si chiama quel Fil di ferro che come uncino apre nel davanti e serra i pendoni della spada Talvolta il pendone s'affibbia o ha il gancio sotto una placca. PENDÙO, Penduto, add. da Pendere, che vale Sospeso, Non deciso. D* liberazione penduta. PENKLVDA. s. f. Pennellala ; Penne'lalu-ra, Colpo o Tirata di peunello. Dar dk li bone penelàe, detto fig. 77-yneie di buon indiuslro, Scriver forte e senza riguardi. PENELIR, v. Pennellare o Pennelleggia-le, Lavorar col pennello. Penelàr. detto per simil. vale Scrivere. Penelàr uualcùn, dello met., V. Dirne mal. Pknklìk, detto iu T. Mar. Impenne'lare o Appennellare un’ancora, È dar fondo ad un'ancora piccola davanti ad una maggiore a cui questa è unita, per dividere il suo sforzo e ritenerla nel caso che fosse per arare. V. Ancora da penèlo, in Pf.nf.lo. PENÈLO, s. m. Pennello, Lo strumento notissimo che serve per dipingere — Asta si dice al Manico di esso — PenneVone vale Pennello grosso. Penf.lo de le scolk. e compagnie, Pennone ; Segna ; PaUotto. cioè l'insegna delle Compagnie e Confraternite religiose. Penèlo dei fichi , Viminata, che in Lombardia dicesi Gradu, T. Idraulico, Lavoro e riparo fatto con vimini intessuti, per raddolcire il corso delle acque e preservar dall'impeto gli argini. E quindi In-uiminay, Par le viminate: Pennello chiamasi il Kiparo che si fa con fascinate e gabbionature di sterpi, sassi sciolti ed anche di materiali in calcina, che s’ ¡ulema nella ripa e si stende nell’ alveo del fiume Uoeriu. per difesa delle corrosioni ; dicesi anche Dentello e Pignone — Gabbione. Macchina falla di vinchi intessuti e ripiena di sassi per riparode'Cumi. V. Impenelàr. Pènèlo da orto. Siepe, fatta però di fascine o graticci. Penèlo da cALtFAi, Lunata da ca'afa-to, Specie di peunello fatto di grossa lana, ad uso de’Calnfati. Ancora da penne'lo, T. Mar. Piccola ancora che si gitta in mare davanti una più j grossa, affinchè il vascello sia più in grado di resistere al vento, o la grossa ancora sia meno in pericolo di sfiancarsi. V. Pene-la» — Ancora in pennello, si dice Quando l'ancora è capponata e sospasa alla grue di cappone, e le marre pendono in mare e non sono ancora pescate. Pennello, detto pure in T. Mar. chiamasi quella Banderuola di taffettà, che si tiene sopra la freccia della poppa, ovvero alle battagliole delle spalle, per conoscere il vento. El ta a penèlo, /I penna e calamaio ; A maraviglia ; Come di pepe; A pe’o, A pennello ; Fare alcuna cosa a pennello, vale Farla eccellentemente. Star co le rechie a pknelo, V. Rf.ciiia. Star co l'ociiio a fenelo, V. Demo. PENÈSE. s. ni. T. Mar. Penese, dicesi quel Marinaio che ha la cura di stivare e disti-vare gli attrezzi della nave. V. Stivadòr. PENESÒTO, s. m. chiamasi da’nnslri Marinai I’ Assistente al Penese, quello eh’ è sotto al Penese. e che ha il medesimo uffizio. PKNÉTA. s. f. Pennella : Pennucca ; Pcn-nuzza. Piccola penna d'uccello. Diresi ancora nel sign. di Piccola peno. Piccolo gastigo. PE\Ì\, s. m. Pcd'no; Pedicello; Piedino, Piccolo piede, Pf.nik de porco o d’agselo, Peduccio. Far df. pes'in, V. in Pie. Scomenzìr » avèiì ì pknini, Zampettare, Si dice propr. de'bambini. PENITENZA, s. f. Penitenza. Dar la penitenza, Penitenziare Far penitenza del falò, Far penitenza ; Espiare la colpa ; Far l'espiazione. Far penitenza con qualcun, Far consolazione ; Far penitenza o carità, vale Mangiare insieme, e dicesi per modestia da chi invita alcuno a discreta mensa. Chi ha fato f.l mal fazza la penitenza, Chi imbratta spazzi ; Chi piscia rasciughi, modi fig. e vagliono Chi ha fatto il male taccia la penitenza. PENITENZÈTA, s. f. Penitenziuccia, dimin. di Penitenza. PÈNOLA, s. f. niella ; Zeppa, Pezzetto di legno o di ferro a guisa di conio, che serve per ¡spaccare le legne e per altri simili usi. Meter fenolk, Imbiettare. V. I m PI SOLAI* . Fermar co» osa penola, Calzare con bietta calzatoia, vale Puntellare che che 8:a con calzatoie perchè non ¡scuota. Fica« la fenoli, Ribobolo ani. met. Profondarsi; Internarsi, Insinuarsi in che che sia. Tu/farsi in una cosa, Penetrare. \ arde dovi sta penola sK fica, Maniera metal', aut. che si legge nelle satire del Va-rotari, a vuol dicp Guardale le strane conseguenze di questa moda ; Guardate dov' ella va a battere. Pinola iik formagio. Fella o Pezzo di formaggio o cacio. Se ¡1 formaggio è piccolissimo, direbbesi auche Spicchio. Pinole de la bota, V. in Bota. Penola, detto per Palina, V. PLNOLANTE, add. detto anche Moroantr, Morchia o, Agg. che si dà a quel Facchino 0 simile, che con un cencio attaccalo all’ e-stremità d’ un legno ed introdotto pel cocchiume, rasciuga l’interno delle bolli dal-I’ olio rimastovi dopo che ne furono vuotate, traendone per inzuppamento la morchia V. Morga. PENOL A!!, v. o Meter pinole. Imbiettare. ^.Incuci« tu. Pknolàr una bota, Trarla morchia della botte, vale Spazzare o Asciugare l’interno d'una botte della piccola quaulila d' olio rimastovi. V. Penounte. PENOLÈTA, s. f. Piccola b ella o zeppa. V. Pinola. Detto in T. de’Carradori, Cop glia, Biella di ferro che s'infila nell’ occhio delle cavicchie di ferro, per tenervele più salde. PENON. s. m. T. Mar. Pennone, dello anche Yergu alla Francese. Quello stile o asla di legno più grosso nel mezzo e meno ai lati, che sta attraverso gli alberi della nave, ed a cui s’ attaccano e sopra e sotto lo vele. 1 pennoni prendono il nome dall’albero cui appartengono, dicendosi Pennone del bompresso, di civada, di trinchetto, di par-rocchetto, ili pappafico eie. Penosi, Penne maestre o Coltelli., si dicono le Penne più grandi e più importanti, le penne prinripali delle ale degli animali volatili, ma specialmente quelle d’oca colle quali si scrive. PENONCÈLO, 8. m. Pennoncell >, Piccolo pennone, da noi s’intende 1' Asta della banderuola. quantunque presso gli Autori si dica per la Randeruola stessa. PENOTI. s. m. Bordoni, diconsi Quelle penne che, non del tutto spuntate fuori, veg-gonsi dentro alla pelle degli uccelli. PENSAR, v. Pensare, Riflettere, Considerare.— Pensando ben cola miatesta, Volgendo tra me, cioè Pensando, Meditando. Pensare, dicesi per Determinare, Prendere risoluzione — Mi la penso cussi. Aet mio si la cosa sta cosi, Questo è il mio risoluto sentimento. Pensar a bÙdklk, obuzabe. Dar beccare al cervello. Pensar a cose di niun momento. Pensar ai casi sol, Dar le spese al suo cervello, detto metaf. e vale Pensare a’easi suoi o Stare sopra di sè così pensoso o applicato. Essere appuntalo, vale Essere ap-pensierato 62