[io.vn.ig] La stampa francese contro i greci 7°5 giornali francesi lamentano il colpo di testa dei Tre, ed il Ternps tenta scagionare il Quai d’Orsay, scrivendo che Cle-menceau non ha consultato il suo ministro degli esteri Pichon. L’affermazione fa sorridere: come se fosse possibile una politica diversa da quella che vuole il «Tigre », con un timido uomo qual è Pichon; ma sopratutto perché, nelle commissioni per le assegnazioni territoriali, i francesi e gli inglesi hanno sempre sostenuto la tesi di Smirne alla Grecia. Solo gli americani vi erano decisamente contrari: prevedevano gli odierni guai. Ma Wilson, in odio all’Italia, è passato sopra ai recisi pareri dei suoi esperti; e li ha sconfessati. Intanto l’opinione pubblica francese mostra sempre più il desiderio che i greci sieno lasciati nelle peste. In tal caso saranno battuti, e Venizelos subirà una grave umiliazione. 10 Luglio. Alle 9 viene a trovarmi Clémentel. È sempre un grande e caro amico. Sa dei miei dispiaceri con Clemenceau e tiene a dimostrarmi tutto il suo rammarico, per aiutarmi a sopportarli; anche i ministri francesi sopportano i suoi malumori. Sopratutto li sopportano Clémentel, ministro del commercio e Klotz, ministro delle finanze. Di quest’ultimo Clemenceau dice: « C’est le seul juif qui ne comprendi rien à la Jinance ». Poi lavoro con Volpi e con lui vado al Louvre per la riunione della commissione finanziaria, che deve correggere 11 testo da notificare a tutte le nazioni, e da pubblicare, circa i furti di Bela Kun. Alle 15,30 siedo ancora nel Consiglio Supremo. Notifico che il Governo italiano ha nominato commissario per l’inchiesta sui fatti di Fiume il generale conte Nicolis di Robilant. Questi fu comandante d’armata in guerra e membro del Consiglio Supremo di guerra nel 1918 a Versailles. È cosi il più alto in grado ed il più autorevole fra i commissari. 43.