O C H OCHIÀDA, s. f. e nel plur. Ocwàe, Occhiata; Adocchiamento; Guatatura; Sguardo; Rimiro, Colpo e che sia con pensiero d’ottenerlo — Adocchiare o Aocchiare e Guardar fisso, valgono Affissar P occhio inverso che che sia, Guardar attentamente — Appostare, Osservare cautamente dove si ricoveri o sia riposto che che sia — Ochiài el «Rurxto, Appostar V occasione, cioè Osservare insidiosamente 1' occasione di far qualche co-«a. Ochiélo, Imper. di Ochiàr, Osservato- lo ; Tenetelo di vista — Alloccare, vale Adocchiare per tender insidie. Alloccare una borsa di danari. Ocuiabse parlando de’ legumi, Intonchia- < OCII re o Tonchiare e Gorgogliare, è il bucarsi che fanno i legumi. OCIIIÈLA , 8. f. e per lo più in plur. 0-cbiéle. Ucchiello o Occhiello, Quel picco- lo pertugio che si fa nelle vestimenta, nel quale entra il bottone che 1’ affibbia. Più comunemente li chiamiamo Boséta del bo-toh. OC11IETÌN ) . . . „ ...... OCHIÈTO ) 8' m' V°c etto < Occhiolino. Ochieto alegbo, Gli ride /’ occhiolino e vale Si rallegra. Ochieto dei fiuti, lecca, cioè un minimo che di cattivo, che principia nelle frutta quando vogliono marcire. Ochieto de le cabte, T. del Foro, Oggetto o Obbiello, Brevissimo compendio del contenuto di memoriali o scritture da presentarsi all’ Autorità, che si scrive al di dietro di esse; ed è una specie di Rubrica. La legge ordinò che nella rubrica si scrivesse 1' oggetto dell’ istanza , e questa parola fu storpiata e mutata in Ochieto, eh’è divenuto comunissimo. Fai d’ ochieto, Far d’ occhiolino ; Dar d’ occhio ; Ammiccare, Accennare cogli occhi — Fare agli occhi, vale Vagheggiare, far all’ amore. OCHIO. s. m. Occhio, che dieesi anche Luce, e da scherzo Lucerna e Lucianle. Bala de l’ ochio, Globo o Rulbo — Pu-tina de l’ ochio, Pupilla, che anche si dice Luce dell’ occhio — Bianco de l’ ochio, Ailnata; Albugine; Congiuntiva, Negbo de l’ ochio, Cornea lucida o trasparente — Iride, si dice quel Cerchio di varii colori, o sia la Membrana colorata che circouda la pupilla — Acquitrino, quel Lustro che si vede negli occhi de’ viventi — Cassa dei ochi, Occhiaia o Coppo — Cantoni dei ochi, Canto o Angolo lacrimutorio o Caruncola lacrimale. Ochio acuto, Occhio aguzzo, Sottile, Che vede molto. Occhio o Occhi lincei o Occhi di lince si dicono di Chi ha vista acuta e perfettissima — Occhio largoveggente, che vede di larga o di lontano. Ochio atistivo, Occhio del ramarro; Aver f occhio del ramarro, detto fig. vale Averlo bello. Ochio ioabo, detto nel gergo de’ barcaiuoli, vuol dire il Culo. Ochio cimechin, Occhi sbirciati, Si dice del socchiudere gli occhi per osservar con più faciliti le cose minute: proprio di chi ha la vista corta. Sbircia di qua e di là ; Sbirciandola un po’ meglio e più da presso. Ochio del piepazio, detto fig. Cipiglio, Guardatura torva. Guardar uno a stracciasacco; Occhio bieco; travolto, torvo. Ochio da gato, Occhi cesii o di gatto, Occhi di color celeste misto tra il bianco e il verde azzurro; i Latini li biasimavano. Ochio dei caratteri, Occhio, T. di Stamperia S’ intende generalmente delle differenti grossezze de’ caratteri. Ocmo dei fasoli, V. Fasiòl. 0 C II 447 Ocmo de la cana, V. Cana. Ochio del grasso o del brodo, Scanditile; Occhi della pentola, Minutissime gocce d’ olio o di grasso galleggianti in forma di piccole maglie sopra i liquori. Ochio del caenazzo, Anello, Specie di anello in cui s’infila il catenaccio- Ochio de la bkrtoèla, Anello della bandella. V. Bertoela — Stacca, dieesi Quel ferro a forma d’anello fitto nella muraglia, dove si mettono le insegne. Ocmo db l’ incaluo, Occhio o ScudiiV duolo, Che s’incastra nella tagliatura del nesso. Ochio df. hanìn, Maglia, V. Magia. Ocnio dreto, Locuz. fam. e fig. Migtxn o Cucco, V. Begnabìn — Esser l’ ocmo dreto de uno, Essere il braccio destro il’ uno, Essere oolui di cui quel tale si sene in ogni sua cosa. Ochio falso, Occhio vetrino. Ochio solo, Monocolo o Unoculo. Ochi baioni, detto metaf. vale Occhi furbi, V. Ochi che copa. Ochi bisatai, Occhi sbattuti, languidi. Ochi bulbghini, Occhi vividi. Ochi celesti, Occhi diestri. Cilestrini e il dimin. Oc:hi che copa, Aver un occhio che uccida il Cristiano, Dicesi di bell’ occhio. Occhi assassini : Lucenti giri dell’ anima. Orni che sfiahega, Occhi di rumarro, Belli e vivacissimi. Le tue belle ciglia get-tan tal luccichio, che la stessa Diana non ha tanto sp'endore. Ochi db gato suriàn, Occhi lussuriosi. Ochi da «orto, Aver gli occhi premuti da ferreo sonno, vai Mortala. Ogni podiai de pebscto, dotto fig. vale Occhi poco veggenti ; Occhi allucinali, abbagliati. Tu non vedresti un bufalu nella neve. Ochi de fogo, Occhi di fuoco, di bragia, abbraciati o abbragiati; ovvero infocati, irritati. Ochi de zoeta, detto fig. Occhi od Or-chiaeci di civetta, e per simil. Zecchini o Giallosi ardenti e lampanti. Ochi furbi, Occhi grifagni, vale Accorti. Ocm incaoolai o co la boba, Occhi cisposi, caccolosi; Occhi orlati di tonnina o di savore. Un par d’ occhiacci orlati di savore. Ochi incavai o in drento, Occhi incavernati o affossati o sfossati, cioè Concavi o indentro. Ochi in fora, Occhioni. Ochi ingarbelai, Occhi scerpel/ati escer-pellini, Gechi che hanno arrovesciate le palpebre. Ocm lagiehini, Occhi lagninosi, che tianno il difetto di lagrimare. Ochi macai, Occhi sbattuti. V. Cavauoz-zoli e Fioadei. Ochi pianzoti, Occhi imbambolati. Ochi sbardelai, Occhi sbalestrati, vale Mossi senz’ ordine e senza modo. Ochi sgaibklli.nl, V. Ochi ingaejbelai.