294 Sonnino non accetta [17.11.19] veno ed il Regno d’Italia. Essa prega Vostra Eccellenza di voler prendere cognizione di questo fatto e comunicarlo alla Conferenza. Essa ha già inviato un’analoga comunicazione a Sua Eccellenza il Presidente degli Stati Uniti. Essa coglie questa occasione per presentare a Vostra Eccellenza l’assicurazione del suo rispetto ». «Firmato: Pasic, Trumbic, Vesnic, Zolger». Sonnino ha risposto: « In seguito alla comunicazione che ci è stata ora fatta dal nostro Presidente, credo mio dovere dichiarare che al Governo italiano rincresce di non poter assolutamente accettare alcuna proposta di arbitrato su questioni per la risoluzione delle quali l’Italia, in pieno accordo con i suoi alleati, ha sostenuto una durissima guerra per tre anni e mezzo, e che attualmente sono sottomesse all’esame della Conferenza». Il Consiglio Supremo si occupa poi del rapporto fatto dal maresciallo Foch sul conflitto armato germano-po-lacco e decide un energico telegramma che il maresciallo Foch manderà alla commissione interalleata in Polonia, allo scopo di far cessare le ostilità da entrambe le parti. — Infine si occupa del blocco nel Mar Baltico. L’ammiragliato britannico informa che i tedeschi vorrebbero trasportare truppe ed approvvigionamenti dai porti tedeschi occidentali verso Danzica, Pillau, Memel e Libau, per continuare le operazioni contro i bolsce-vichi e contro i polacchi. Si rinvia l’argomento ai consiglieri militari e navali del Consiglio Supremo di guerra e al Comitato del blocco. Appena tornato all’albergo sono assalito dai giornalisti, che vogliono notizie sulla domanda di arbitrato proposta dagli jugoslavi e sulla risposta italiana. Io confermo che l’Italia non vede alcuna ragione per scindere la questione adriatica da tutte le altre della stessa natura. La conferenza di Parigi è precisamente riunita per decidere tali questioni. Perché il litigio con la Jugoslavia do-