336 Un miliardo di credito alla Germania [8.111.19] però che effettivamente questo blocco è già inesistente, e facciamo mantenere il blocco militare. Poi i Dieci nominano i quattro generali che devono recarsi tosto a Lubiana, secondo le deliberazioni d’ieri, e che sono Treat per l’America, Gordon per la Gran Bretagna, Savy per la Francia, e Segre per l’Italia. Clemenceau è invitato a notificare telegraficamente la decisione della conferenza a chi di ragione. Viene accettata la proposta della commissione degli affari belgi circa la revisione dei trattati del 1839 concernenti la neutralità del Belgio, che nel 1914 è stata violata dalla Germania. Viene deliberato che non essendosi raggiunto l’accordo fra le Potenze con interessi limitati circa la nomina dei loro rappresentanti nella commissione finanziaria e nell’economica, il Consiglio dei Dieci dovrà scegliere egli stesso le Potenze che avranno diritto di nominare i rappresentanti. Le piccole Potenze hanno fatto atto di aperta rivolta all’autorità dei Big Ten, perché volevano dieci rappresentanti nelle commissioni invece di cinque. Con molti rappresentanti le discussioni non terminerebbero mai. Viene data lettura del rapporto e della proposta del Consiglio Supremo economico, testé concretata. Si apre una serrata discussione. I francesi fanno molte riserve, Lloyd George propone un ultimatum ai tedeschi, e Lou-cheur propone di aprire loro immediatamente un credito di un miliardo di franchi: con ciò si mostra più equanime e volonteroso di pace dei suoi colleghi di Governo e del suo stesso Presidente. Su questa proposta ci si trova tutti d’accordo. Hoover, Lord Robert Cecil, Loucheur, Klotz, Clé-mentel ed io siamo incaricati di redigere il testo definitivo dell’ultimatum e delle proposte per il vettovagliamento. I Dieci prendono il tè, noi lavoriamo; e appena essi hanno finito presentiamo i testi richiestici, che sono approvati. I tedeschi riceveranno l’ultimatum alleato per la consegna del naviglio; appena l’avranno accettato, saranno loro noti-