R I Z bocca de'cannoni quando sono tirati dentro. Rizza della lancia, diconsi alcune Corde colle quali si assicura la lancia in coverta per impedire che il rullio della naTe non la levi dal suo posto. RIZZA, Ricciolo ; Arriccialo, Agg. a capelli e simili. RIZZADÙRA, s. f. Ricciaia, Quantità di capelli ricciuti o innanellamento di essi. RIZZÀGIO o Riz*agno, s. m. T. de’ Pese. Giacchio o Ritrecine, Rete sottile e fitta, la quale gettata ne’ fiumi dal pescatore, s’apre e avvicinandosi al fondo si riserra e cuopre e rinchiude i pesci. Rizzagio, chiamasi altresì quell’Arnese, o sia quella Rete fatta a guisa di cono ro- • vescio, col vivagno attaccato alla circonferenza d’ un cerchio di botte, che ha un buco inferiormente, per cui s’introducono cautamente nei vivai le anguille, senza pericolo che fuggano. RIZZAR, v. Arricciare e Rizzare, Proprio del pelo che si solleva per subitaneo spaveuto o per ¡stizza. V. Drezzarse i CAVE I. Rizzarse del cito, Arroncigliarsi. Dicesi del Gatto, quando s'arriccia il pelo in segno di Gerezza. Riz/.ìr el pelo ti pani, Accotonare ; Far iaccolone ai panni. V. Ratina e RATINAR. Rizzasse el pblo, V. Drezzàr. Rizzai el «toso o’ l naso. Commuoversi ; Incollerirsi ; Arricciare il muso, il naso o le labbra, Dicesi per qualche cosa che si abbia a sdegno. RIZZÈTA, s. f. chiamasi da noi un Pane formato di quattro lati a foggia di cornetti a forma spirale. RIZZÈTO, s. m. Campanella, Sorta di Cerchietto per lo più d’ oro, che tengono le donne agli orecchi. RIZZÈTO, add. Ricciutello o Ricciutino ; Alquanto riccio. Capelli avea biondelli e ricciulelli- Un bambino ricciutino, che pareva un angelino. RIZZI, chiamano i Maniscalchi le Escrescenze callose entro le labbra, cui va soggetto il Cavallo, nel quale si manifestano delle callosità, che gP incomodano la masticazione. RIZZO, s. m. Riccio, La scorza spinosa delle castagne, che in alcuni luoghi della Toscana è detta Cardo, e nell’Aretino Pe-glia. Quando il riccio è secco chiamasi Tacchia o Brucialo. Rizzi, diciamo in vece di Pianagre. V. I rizzi, I ricci, I capelli crespi e inna-nellati. Talvolta s'intende P Acconciatura o Conciatura del capo ; e talora i Papi- *. LIUTI. V. Farse i rizzi. Farsi i ricci o i ricciolini ; Acconciarsi la lesta. Fa* i rizzi a qoalcùn, Modo fam. melai. Cardure alcuno, vale Dir male d’altrui che non sia presente — Fa» i rizzi a «oalcossi. Fare il commento o f appin- R I Z dice o le frange, Criticare. Dir cose maligne. RIZZO, add. Riccio; Ricciuto; Arricciato, Crespo e innanellato, e si dice de’capelli. Vklùuo rizzo, Velluto riccio, Dicesi quel- lo cui non è stalo tagliato il pelo. Porco rizzo, V. Porco spin. RIZZO DK MAR, s. in. T. de'l’esc. Echino o Riccio marino, Animale di mare classificato nell’ ordine degli Echinodermi, vale a dire Coperti di crosta calcarea armata di punte, e nel genere degli Echini. È posto da Liun. nella specie Echinus esculentus. j II suo carattere specifico è P aver il corpo emisferico globoso, dieci ambulacri e l’ano posto superiormente. RIZZO MELÒN, s. m. T. de’ Pese. Riccio mellone, Animale di mare dell’ ordine del precedente, nominato dall'Abbate Olivi E-chinus Melo. Ua per carattere specifico il corpo ovale, le aiuole che lo compongono e-sagone, la parte superiore quasi nuda di spini, l’ano posto superiormente e quasi ovale. V. Peto de dolfìn. RIZZÒLA, s. f. T. de’I aitai, Pestone, Cosi chiamasi quel Rastone, con cui si dibatte il latte nella zangola (\ . Rurchieto) per fare il burro. RIZZÓLI, s. m. dicono i Maniscalchi le Esulcerazioni alla corona del piede, che si manifestano nel Cavallo, donde geme u-na Iinla sordida, talora puzzolente, o dove egli è dolente al tatto. RIZZOLÌO, add. Aggrovigliato, proprio del Filoo della seta troppo ritorta. Coa rizzolìa, Coda arroncigliata, diciamo a quella del cane o del porco o ai mustacchi d'un uomo. RIZZOLER, b. m. Ricciaia, Luogo ove ti tengono ammassati i ricci dello castagne, raccolti perchè rinvengano o sieno più agevoli a diricciare. RIZZOLÈTO, s. m. Cincinno o Cincinnalo e Ricciolino, Anello de'capelli. Riccio dicesi »’Capelli crespi e inuanellati. RIZZOLIN, s. m. Ricciolino, Piccola ciocca di capelli arricciata artifiziosamente. Ricciutello. RIZZOLIRSE, v. Raggrupparsi ; Rannicchiarsi ; Raggricchiarsi ; Raggruzzolarsi, Ristringersi in sè, ed è proprio dell’ uomo, quando si torce e ripiega in Bè stesso — Acchiocciolarsi, dicesi delle foglie del Pesco e del Pero — Incresparsi, proprio de'Drappi di seta — Accartocciarsi ; Incresparsi ; Intristire, delle foglie di altri alberi e piante — Arroncigliarsi, dicesi della coda del porco e del cane, ed anche della serpe quando si ritorce in sè stessa — Aggrovigliarsi, parlando del Glo, della seta e dello spago rinforzato. RIZZÒLO DEL FILO, s . m. Brocco e quindi Uroccvso, dicesi a quel Filo, che ha gruppi che rilevano sopra di esso e gli tolgono l'essere agguagliato: proprio della seta. RIZZO.N, s. m. Ricciaia, Quantità di capelli ricciuti e Iu innanellamento di essi — ROB 579 Cerno dicesi al Riccio che si fanno iu testa le donne. Rizzane, T. Mar. chiamasi un Ferro con quattro o sei branche uucinate, che si getta al bordo d’una nave nemica, acciocché intrigandosi con i cordami venga a ritenerla. RIZZOTÌN, add. Ricciutello, dim. di Ricciuto. RIZZOTO, pesce, V. Ago*. ROA o Rossa, b. f. Rogo fruticoso o Rogo di macchia o Rogo da more, Pianta prunosa chiamata dal Mattioli Rovo e da Linneo Ru-bus fruticosus, clie cresce in alto e s’avviluppa alle siepi ed agli alberi. I suoi frutti, detti More, sono mangiali con avidità dagli uccelli e da’ragazzi. 1UHN, Agg. d’una sorta di Colore, ed è Nero rossigno. ROA Mi, s. f. Natiche ; Chiappe ; Culo. No MK STE PIÙ A TETiR 1« LE ROANE, JVo» mi seccate più, mosche culaie. V. Secar i TOTANI. ROARA, 8. f. Rotaia e Ruoteggio, 11 segno che fa iu terra la ruota. Frana, dicesi s’ è grande. RORA, s. f. Roba, Nome generalissimo che comprendo beni mobili, Immobili, merci, viveri eie. Roma a colori. Panno vergato o vergo-lalo, Macchiato o Taccalo. Roba cativa, Roba da mal tempo o a mal tempo. Roba che sk consuma, Robe consunlibili, conte Mobili. Roba da anemali, T. Agr. Ferrano, Me-scuglio di alcune biade seminate per mettersi in erba e pasturarne il bestiame. Da questa voce Ferrana è derivata Ferrugine. Roba da polari, Becchime, Voce Toscana. Mangime de’ volatili domestici. Roba da rrdsàr, Bruciaglia, Cose da darsi al fuoco. V. Roba reca e Rrusciik. Roba che buta in malora le borse, Vo-taborse. Roba da cani, Tisicume, per metaf. Cosa scarna, magra, consunta — Robaccia, parlando di femmina bruita e disonesta — Gente abbietta o sbriscia, vale Vilissima — Parlando di persone della plebe, nate infelicissime, Mal crealo. Oh sovra tutte mal creata plebe ! — Più particolarmente di Li omo \ ile, abbietto e male iu arnese, di-rebbesi Galuppo ; e di molti, Canaglia ; Canagliaeciu ; Bordaglia ; Feccia del popolo ; Vi! plebe. Roba da cosina, Stovigli; Stoviglie ; Piatlellame ; Rami. Roba de casa, Erba del sua orlo ; Farina del tale; Erba di alcuno. • Roba da chiodi, Roba cattiva, pessima, robaccia. Usasi per dire: Kl b'iia dito roba «a chiodi, e vale Mi disse gravissime ingiurie. Roba piapa, Cencio molle, dicesi a Uouio di poco spirito, timido e freddo, o audie di debole complessione : ed è lo stesso «ho Pul-cin bagnalo o Gallina bagnala.