12-4 CAM Campane, detto in T. di gergo, vale Orecchie, Quindi Spuàr in campana, V. Spuàr. CAMPANAMENTO, V. Scampanamelo e Scampanàr. CAMPANÀTO o Sordo campanàio, Sordac-chione; Sordissimo. V. Sordo. CAMPANÀTO, s. m. T. de’Cacciatori valligiani, detto anche Campanèla. Specie d’Ani-tra selvatica , detta italianam. Canone o Quattrocchi o Domenicano femmina , cioè La femmina del Canone ( Quatrochi ), chiamata da’ Sistem. Anas clangula foemi-•na. Si ciba di chiocciole e telline ; ed è poco buona a mangiare. CAMPANAZZA, s. f. Campanaccio ; ed è Quello fatto di lama di ferro, che per lo più si mette al collo degli animali da lavoro. Dicesi anche Squilla, ma questa voce si trasferisce ad ogni sorta di campana. Esser campanazza , Aver le campane grosse, Esser sordo. V. Campana. CAMPANÈLA, s. f. presso noi, Lo stesso che Campanèlo, V. Campanèi-a ; detto in T. de’ Fioristi, Campanella; e se ne distingue di tre sorta, cioè a foglia larga, a foglia rotonda, ed a ■ foglia d’ ortica ; fiori clic si coltivano nei giardini. Campanula, Uccello. Yr. Campanàto. CAMPANELÈTO ) ,, ... CAMPANELÌN ) 8' m' CamPane,Uno•' Campanelluzzo ; Campanuzzo ; Campa-tmzza. CAMPANÈLO o Campanèla, Campanello. Campanèlo da vacue, V. Campanazza. Magnar a son de campanèlo , V. Ma- ■ ONÀR. San come un campanèlo, Più sano che un pesce; Sano come una lasca. Tacàr i campanèli a qoalcùn, Attaccare altrui una campanella, dicesi dell’ Apporgli alcun difetto e pubblicarlo. CAMl’ANELÒN , s. m. Campanellotta, Campanella assai grande. CAMPANÈR, s. m. Campanaio e Campanaro, Quello che ha l’ispezione di suonar le campane d’una Chiesa. CAMPANÈTA, s. f. dimin. di Campana, e vale Piccola campana, intendendosi però una di quelle che stanno sui campanili. CAMPANIÈL ) „ _ C YMPVNÌL ) ni. Campanile, Torre in cui stanno e si suonano le campane. Campanièi, da sentinèla, V. Garèta. LONGO COME un CAMPANIÈL 0 COME EL campanièl de Melma, Lungo come un campanile. V. Longo e Alto — N. B. 11 campanile della Villa di Melma, sul fiume Silo nel Trivigiano, è altissimo e sottile. CAMPANILE, s. m. T. de’Pese. Conchigliamarina univalve, del genere de’Turbini, detta da Linn. Turbo Terebra, la quale è di figura conica molto allungata, spirale, comunissima specialmente sul lido, e di nessun uso. Campanìl, detto in T. Mar. Campanile, dicesi il Luogo dove sta la campana della CAM nave, la quale serve per indicar le ore e regolare le guardie. CAMPAMLETO, s. m. Campaniluzzo. CAMPANIA, s. m. Campanelluzzo, Campanellino, Piccolo campanello. CAMPANÒ — Far campano, Suonare a festa; V. SoNÀR e ScAMPANAMENTO. CAMP ANO,V, s. m. Campanone, Campana grande. SoNÀR EL CAMPANÒN, V. CAMPANA DE LE do in Campana. Zogàr al campanòn, V. Zogàr. CAMPAR, v. Campare, cioè Vivere. Campar de le so fadighe, Guadagnar la vita. Dicesi ancora Vivere, campate o simile, delle braccia o delle sue braccia. Camparla mal, Campucchiare, Campare con disagio, Campar refe refe. Se campa, Si campa; Si vive, ed intendiamo Potersi appena mantenere. Campar, Difesi anche per agg. di quei ragazzi che stanno birboneggiando per li campi o piazze. CAMPARO, o Campèr , s. m. (dal barb. Camparius o Camperius) Cumpaio o Guardia campestre, Colui ch’è preposto alla custodia de’campi. CAMPECHIO, s. ni. T. Mere. Campeggio o Legno di Campeggio. Legno durissimo e pesante, che ci viene in grossi pezzi col mezzo de’negozianti dall'isola Campes del Messico e da altri luoghi, e di cui ci serviamo per tignere in nero. Quest'albero è detto da’Sistem. Jlaematoxylum Canipc-chianum. CAMPEDEGO, add. Voce ant. (dal lat. Campestris) Campale , di Campo o da Campo, e s'intende di battaglia — Nel Poemetto sulla guerra de’Nicolotti e Castellani del 1521, sta scritto: Mai non fo VISTO UNA BOTA SI STRANIA , SI STUPENDA , campedega e masf.nga, che si traduce, Non fu mai veduto un colpo così straordinario e solenne, degno d'un campo di battaglia. CAMPÈTO, 8. m. Camperello; Canipicelto; Campitello; Campicciuolo. CAMPIELÀDA, s. f. Lo stesso che Piazza-da, V. CAMPIÈLO, s. m. Piccolo campo, e inten-desi da noi Una specie di piccola piazza, di quelle cioè che chiamansi comunemente Campi. V. Campo. Far campif.lo, chiamasi famil. Una maniera di divertimento, che usano le nostre donne per baloccare i fanciulletti del primo anno, e consiste in questo. Prendono la mano aperta del bambino e vi segnano coll’indice un circolo sulla palma, dicendo adagio, Campièlo campieleto quà xe nato un porcelèto; indi prendendo leggermente ad uno ad uno i diti e cominciando dal pollice, soggiungono, Questo l’ha visto, St’ ALTRO L5 HA SCORTEGÀ, QuESTO L* HA CO“ TO, St* altro l’ ha magna, E QUESTO povero PICHENÌN ... (il mignolo) pichenIn .. IVO GHE "SE XE TOCÀ . . . GNANCA . . . FRE-GOLÌN. CAMPIÒN, s. m. Campione;Saggio;Mostra. CAM Detto a uomo, Campione, vale Eroe, uom prode. Campioni si chiamano in Venezia per onoranza que’ Barcaiuoli, che vinsero nelle regate più premii, e che souosi resi famigerati. Dicesi ancora in altro sig. El xe un campiòn, parlando d’un uomo, e s’intende dire Grande di statura, atticciato, nerboruto, un Alcide. CAMPIÒNA, s. £. Campionessa, Eroina che si distingue per azioni illustri e gloriose. CAMPIONÀR, v. Accampionare, Far simile al campione. CAMPO, s. m. Campo, Terra dove si semina. Campo da pastura, Campo compascuo, che serve a prato — Campo de fave, Favule — Campo de biava , Campo imbia-dato — Ingrassar i campi co le torbie, V. Ingrassàr. Avèr dei campi al sol, V. Sol. Una strazza de quatro campi, V. Strazza. Roba df. campo, Campereccio; Campestre ; Camp estro, Che attiene a campo, prodotto del campo. Campo in Venezia, Campo, Largo di terra a guisa di piazza più o meno estesa, che v’è in ogni parrocchia della Città. Campièlo è il dimin. e vale Piccolo campo, cioè Piccola piazza. Campo colegà, V. Colegà. Campo dei legni, V. Legno. Campo del petene, V. Petene. Campo da soldai, Campo, Luogo o Pianura dove s’accampano e dove si combatte — Meterse in campo, Accamparsi — Levarse dal campo, Decampare. Campo santo , Lo stesso che Sagra, V. Colorir i campi de le piture, Campire. Dicesi Campo da’Pittori quello Spazio che circoscrive tutte le estremità della cosa dipinta. Avèr campo de far, de dir etc. Aver campo; Pigliar campo; Dar campo e simili, di fare, di dire alcuna cosa, vale Aver luogo. Esserghe campo a un afàr , Rimaner luogo o campo o spazio o tempo, alla trattazione d’un affare. Mf.ter a campo, V. Acampàr. Abate del campo, V. Abate. Avèr una ciera da campo santo , Aver una cera da cimiterio, cioè Un colorito squallido, che diventa un indizio funesto di presto fine. Egli piatisce co'cimiterii, È viciho a morire. Egli va presto a rincalzare il cimiterio. C YMPO DE LE GATE, Luogo noto della Città di Venezia, così detto per idiotismo, e dovrebbe dirsi Campo dei Legati, perchè ivi stavano anticamente i Nunzii apostolici, cioè i Legati del Papa. CYMPO RÙSOLO. Altro piccolo Campo a S. Gallo, vicino alla piazza di S. Marco, che dovrebbe dirsi Campo Orseoh. S. Pie-