A0\ MAS parole, si dice Quando uno parlando non fa lutto il discorso ed omniette delle parole: quasi Frodare — Ridirsi fra’ denti, vale Favellar fra' denti in modo da non essere inteso — Tenere in collo, Quando uno non dice tutto quello eli' egli vorrebbe o dovrebbe dire. Masteoài presto, Maciullare. Mastegàr un lavoro, Biase ¡are un lavoro; Acciabattare. MASTEGATORIO, s. in. T. di Mascalcia, Frenello, Ferro che si mette in bocca ai cavalli per fare scaricar la testa. MASTEGAÙRA, s. f. Masticaticcio, Li cosa masticata. Rasura e Rosume; si dice anche di que’ Rimasugli o Reliquie che restano della cosa rosa. MASTEGO, h. m. Voce scherzevole, Pappalecco, Mangiamento — Ln boi» «astioo, Pappatoria, Voce bassa e furbesca* Il pappare, Il mangiar molte e squisite vivande. Mastkoo a l’ ostahìa, Scotto, Quello che si mangia all' osteria in compagnia d’ nitri. Uba okl hastkoo, Ora della bucolica; Ora del desinare. Laorìr pur kl mastkoo, Lavorar per mangiare, o per campar la vita, Affaticarsi per vivere, Guadagnarsi la vita. Cavarla iial bastego, Maniera furbesca e fam. Incorrere, Cascare, Incontrare e simili, e »’intende in cose di pregiudizio, di danno, di vergogua. Incoglier male; Incorrere in danno Mastico, detto in T. degli Smaltatori, Smalto, Composto di ghiaia e calcina mescolate con acqua e poi rassodate insieme, su cui si cammina. Lo stesso che Terazzo. MASTELA, s. f. Conca, Vaso di legno fatto a doghe e cerchiato, che serve segnata-mente a far il bucato. Mastéla da piati, Catino, Vaso di simil forma per uso di lavare le stoviglie. MaSTKLA DA LATK 0 DA HONZF.R, Secchio. MASTELÈR, s. m. Bottaio, Colui che fa e vende mastelli o mastelle e simili manifatture fatte a doghe. MASTBLÈRA, s. f. La femmina di Colui che fa mastelli o mastelle. MASTELÈTA, s. f. Catino ; Catinuzzo ; Caline'Iu. M VSTELÈTO, s. ni. Bugliolo. Vaso di legno simile al Bigoneiuolo, uia alquauto minore. Mastklkto da lissia, Conca o Concola. MA STÈLO, s. in. Mastello e MutteUa. V. Conzo. Mastklo scachio, V. ScAcnio. Mastelo da lissia. Mastello e Runniere, Vi.so di legname a doglie, che riceve e tiene il ranuo che passa dal colatoio. Mastklo da bai.ivi, Bagno ; Tinozza. Mastklo da tbatasadoii, Bri nla, La misura del vino. INTENDER PER LE RECH1E DEL MASTI.LO, Intendere pel buco dell' acquaio, ÌVou intendere. M AT MASTRA, s. f. T. de’Fornai, Madia, Specie di vaso di legno, in cui s’impasta il pane. Quell» nelle case si dice Alroòl. Mastre i>e la bocafobta, T. Mar. V. Bo- CAPORTA. MASTRO DE POSTA, s. m. Mastro di Posta o Postiere. Mastro de stala, Maestro di stalla, Quello che nelle Case grandi sopranteude alla stalla. Mastro de casa, V. Mistro. Mastro de sopiar, Gonfaveln, Artefice che dà fiato alla materia de'vetri, per farne levasella. V. Maestro o Gotér. MASTROVELÈR, s. in. T. Mar. Treviere, Colui che lavora intorno alle vele, e cbe le visita frequentemente per vedere se sie-no in buono stato. MASTRUZZVDA, s. f. Schiacciamento; Schiacciatura ; Infrangimene. MASTRIZZ VR, v Schiacciare ; Gualcire : Fracassare ; Rompere; Dirompere, dicesi delle Frutta o di cosa fragile che si schiacci sia colla mano, sia altrimenti. Mastrdzzàr uno a bote, Schiacciar uno, detto per esagerazione, vale Percuoterlo a mal modo. Mastruzzìr, dicesi ancora uel sign. di Malmenare — Mastrozzamiola jiassa, il la onfkga, Malmenandola troppo, la m-sucida. MATA, s. f. Malta, T. di Giuoco, Dicesi al giuoco di bazzica Quella carta che conta per quel numero che si vuole. V. Bacega, Co-■ouìn. MATACIN, s. in. Voce antiq. Mattaccino, Giocolatore e saltatore mascherato. MATÀDA, e nel plur. Matàb e Matade, Mollezza; Malteria; Mattia ; Cervellaggine ; Capogiro ; Capogirlo, Capriccio strano e pazzesco, pensiero stravagante. Dir de le jutàe, Dar nel mallo ; Dar in ¡scioccherìe, in ciampunelle. Non le direbbe un granchio che hu due bocchj. Far jiatàe sora satàr, Rimpazzare. Gli è venuto il capogirlo di fare etc. No fe tante matàe, Le follie più corte sono le migliori. Adagio francese, per dire che non va bene a farne tante. Matàe dei te»pi, Stravaganze de’ tempi, aloè Delle stagioni, che nessuno può prevedere con certezza. M VTADÒR,s in. Malladore, Voce Spagnuo-la, e presso noi significa le principali carte del giuoco, coinè all' Ombre la Spadiglia, la Maniglia, il Basto; al Tresette il Tre, il Due etc. V. Tbosso. Esser un gran sataoòk, Esser Matta-dorè, dicesi Gg. e vale Esser principale, influente. Atèr dn matadòr, Aver un protettore, un sostenitore. MATAFIONI, s. m. Mataffione, T. Mar. Dassi questo nome ad alcuni pezzi di corda passata negli occhielli della testa d’ ogni vela, per legarla stabilmente al pennone. MAT.VIS'A, s. f. Dolor di capo assaf cupo. KATANA, s. f T. de'Pese. Pesce Pustina- M A T ca fem. Pesce di color verde-gialliccio, del genere delle Razze, detto da Linneo Raia Pastinaca, ed è la femmina di questa specie, essendo il maschio nominato Mocuio, V. Quest’ animale s’ approssima moltissimo per un acutissimo ed allungato pungiglione che ha sul ceppo della coda, detto Ferro, alla Raia Aquila Linu. ed è pesce commestibile. Pretende8i da alcuno che la voce Matana derivi corrotta dal latino Matura. che vuol dire Picca, alludendosi al detto pungiglione molto temuto da’ pescatori. MVTAPAN, s. in. Maltapane, Moneta aulica d'argento Veneziana, stata fatta nel 1195, ed abolita nel secolo XV, della quale se ne conservano alcune dagli antiquarii. La sua grandezza è quella del da-dieci Veneto, ma di argento beu Gue, del valore a quei tempi d’ un Grosso, che ora sarebbe di soldi veneti ventisei o sia di centesimi italiani 65. Chiamavasi comunemente Grosso, ed aveva da una parte l'imagiue di Gesù Cristo in trono, e dall' altra le figure di S. Marco e del Doge. MATAR, v. T. Mar. Voce francese, da mài albero di nave. Alberare o Arborate una nave vale Munirla d’alberi. Il suo contrario è Dematàr, V. — Nel Vocabolario di marina dello Stratico alla voce Boiera, Specie di Barca Fiamminga, trovasi ammaliata a fjrcu; tua non v’ è registrato il verbo Ammaliare ; come non v’ è nè meno Demattare. V. Arui/.àr e Armìr. MATARVNA, 8. m. Matterello, Quasi matto, dicesi per Agg. a persona — Compagnone, vale Uomo piacevole e di buon tempo, Giovialone ; Allegroccio; Scherzevo’e; Baioso ; Brioso ; Faceto, Vago di far baie. MATARÈLA, s. f. Civettuzza ; Civettino ; Civettuola, Donna sfacciata che fa la civetta, e di condotta poco onesta—Bu ndiera, dicesi a Douna sregolata e sciamannata, che direbbesi anche Pazzerello e Pazzerettinu M VTARÈLO, add. Matterello ; P