D E P noi sign. di Guastamente; Guasto; Cor-rompimento; Corruzione; Putrefazione. Robe sugete a deperimento, Cose corruttibili o corrompevoli, soggette a danni e discapiti. Deperimento de »fari o del negozio, Decadenza; Deci inazione, Diminuzione di prosperità, e talvolta s'intende Disordine o ben anche Danno; Sterminio; Dissensione; Desolazione. DEPÒNER, v. Deporre o Diporrc, Por giù Dkpòner, parlando dei liquori. Posare, Il deporre che fanno i liquori la parte più grossa —Defecare è T. Chimico e vale Purgare un liquore dalle impurità delle fecce o terrestreità. DEPOSITAR, v. Depositare o Dipositare. Depositar, parlando di vino e dell’acqua, Posare: cioè il depor de'liquori della parte più grossa. DEPOSITO, s. m. Deposito o Dipesilo, si intende la cosa depositata. Quegli che dà il deposito chiamasi Deposita/ore o Deponente, Quello che riceve, Depositaria o Depositario ; e s’è donna Depositaria; E il luogo del deposito, Depositeria o Diposi lena. Df.p’osito, dicesi in T. fam. a quell'/n-/'ermo cronico, eh' è confinato a rimanersi sempre in letto. Deposito dei vin o he l’auua o simile, Posatura; Sedimento, Posatura di fecce o di sporcizia generata dal vino, dall'acqua etc. DEPOSIZIÓNE s. f. Deposizione o Deposto, Attestazione o testimonianza in giudizio. Deposizióni del vis, o simile, Posatura; Sedimento; Capo morto — Fondata, dicesi di Qualsivoglia rimasuglio o deposizione di cose strutte o liquefatte, in fondo ad una fornace, caldaia o simile. Deposiziòn del brodo, Bolliliecio. Deposiziòn de le aquk, Belletta; Impostane; Sedimento, Quella deposizione di fior di terra che suol lasciare alle rive de’fiumi l’acqua torbida nel scemare, e di questa maniera sono i fondi delle paludi — Interrimento o Interramento dicesi la Deposizione di terra fatta dall'acqua nell'alveo di un fosso, canale e simile. Dicesi anche Rinterramento o Rinterrimento; ma Interrimento è più regolare e più usato — Interro, vale Sabbione o Fango che il mare ed i fiumi trasportano, e che gli fanno cangiar direzione, luogo e riva; più comunemente dicesi Rinterrimento — Materie fluitate diconsi le Ghiaie, le arene e le deposizioni trasportate da’fiumi. DEPOSTA, V. in Posta. DE PRESENZA. V. Presenza. DEPROFONDI, s. m. Deprofundis, Principio d’un Salmo che suole recitarsi per suffragio de’morti, Dire un deprofundis. DEPUTA2IÒN DE CAUSA , dicevasi nel Foro ai tempi Veneti, alla Destinazione di giornata per arringare la causa in prima istanza, ed anche in seconda ne’casi ove nen aveva luogo il Pendei. Eoe.io. D E S DERECÀO. T. Darecà. DERELITO, add. — Son derelito, Espressione fam. Sono spossato; Sono spedilo, abbandonalo di forze; Mi sento prostrato di forze o infiacchito all’ estremo. DE RESROGO. V. De scampòn. DERETÀN. V. Culo. DERIVA, s. f. Deriva, T. Mar. Il cammino di fianco o scaronzo che fa sotto vento una nave, avanzandosi con vento scarso verso un tal rombo. Andar de scaronzo. Quanta xe la deriva? Quanto v’è di deriva ? Domanda che si fa al Piloto, per sapere la differenza che V è fra la rotta che fa il vascello effettivamente, e quella che indica la prua di esso. DERIVAR, v. Derivare o Dirivare, Trar origine. Derivar, T. mar. Derivare o Scaron-zare, Cadere sotto vento alla rotta prefissa, quando si va con vento scarso. V. Deriva. Dicesi non meno Abbattere per Derivare. Dicono II vascello abbatte, quando nel salpare l’ancora ha lasciato il fondo, ed il vascello poggia ed obbedisce al vento. DERNO (in) T. Mario. Issare la bandiera in derno, dicesi dell'Alzarla in cima all’asta e tenerla serrata. DEROCÀ, add. Diroccato, Rovinato; dicesi degli Edifizii. Mezo derocà, Rovinaticelo; Casa rovinaticela; Castello rovinaliccio. DEROCÀDA, s. f. Diroccamento, Disfacimento. DEROCAR, v. Diroccare, Cadere furiosamente da alto, e dicesi specialmente delle muraglie vecchie che rovinano. DE RORE CELI, Voci latine d’un Salmo, le quali si dicono ne'discorsi familiari o anche talvolta a modo avveri)., come nel seguente dettato. Roba vegn’ua de rore celi, Roba venuta o mandata dal ciclo, dalla Provvidenza, ovv. dalla pura sorte, inaspettutamentp, improvvisamente. DEROTO, V. Diroto. 1)E RUFE 0 DE RAFE, av v. Di ruffa raffa, o Di ruffola raffola. O de rufe o de rafe, 0 a diritto o a torto; A diritto o a rovescio, In ogni modo o lecito o illecito. DESVB1LIÈ, V. Disabiliè. DESALBORVR, v. Disalberare, T. Mar. Levar via da un bastimento i suoi alberi. V. Dematàr. DE SAL IN PIAN, Maniera avv. ( probabilmente tratta dal lat. De plano) A buono a buono, si dice del Percuotere e del ferire senza precedenze, e vale Improvvisamente ; Inaspettatamente, che anche dicesi Di secco in secco o Senza dire nè motto nè tolto. DESALVEAR v. detto metaf. Deviare v. n. e Deviarsi. Torcere dal sentiero, abbandonare la vera via; e per lo più usasi fi-gur. in sign. di Recedere, divertirsi da ciò che prima si faceva, scostarsi dal proposito, uscir di regola, di modo, di ordine. D E S 22 5 DESANEM YRv. Disanimare; Scoraggiare; Scoraggirc. DESARMIZÀR v. T. Mar. Disarmeggiare, Scioglier il canapo d’un’ancora, levar gli ormeggi per apparecchiarsi a partire. V. Armizo. DESASIO (contrario di Asio) s. m. Disagio, Situazione peuosa del corpo, ed incomodo che si patisce per mancamento di ciò eh’è necessario o acconcio ai bisogni della vita. Morir dal desasio, Morir di stento, ciaf' per mancanza di mezzo di sussistenza. Bistento, vale Gran disagio. Star in desasio, Stare in disagio, cioè Con incomodo. In altro senso, Esser un desasio, Essere la miseria o In morte personificala: dicesi per esagerazione di persona estrema-mente maghera. DESBAFAR \, add. Spettorato, cioè Col petto scoperto. DESBAFAR MISE, v. Spettorarsi; Sciorinarsi; Spararsi, Aprirsi, allargarsi i panni davanti. DESBALÀR, v. Sballare, Aprir e disfar le balle di mercanzia. DESBALONARSE, Lo stesso che Desnoji- BOLAXSE. V. DESB VNDÌR, v. Ribandire, Rivocar dal bando. V. Rkaldìr. DESBARAZZARSE. V. Sbarazzar. DESBARBÀ, add. Raso la barba. DESR ARC AR, v. Sbarcare, Scaricare dalla barca — Desbargarsb, Sbarcarsi, Ascendere o Smontare in terra dal legno. Desbarcàr le nove o le novità, detto fig- Contare o Raccontare le novità. Desbarcàr di i,e budele, Sballare, detto in modo basso, si dice II raccontar cose lontane dal vero. V. Panchiana. Desbarcàr df. le cosse segrete. Sverzare; Sborrare. V. Squaquaràr. DESRATIZARSE, v. Sbattezzarsi, Rinunziare al battesimo, che più copertamente dicesi Rinnegare il pestello'. Me desbatìzo, Loeuz. fam. Farsi il segno della croce diche che sia: detto fig. vale Restarne ammirato. DESRAULAR, v. Sbaulare, Disfar il baule. DESBAUTARSE, v. Sbavagliarti; Smascherarsi, Cavarsi il bavaglio del capo. DESBAYARARSE, Cavarsi il Ravaro, come noi diciamo, cioè il Soggolo monacale ; ch’è quanto dire Desmunf.garsf.. V. DESBENDÀR, v. Sbendare, Cavar la ben-.da. DESBIGOL V, add. Sciamannalo; Sciatto; Scomposto, Sconcio negli abiti e nella persona ; Sguaiato — Scinto, direbbesi Colla cintura sciolta. DESBILANZ V. V. Sbilanzà e Sbilanzarsf.. DESBOCVR, v. Sfociare, Sgomberar la foce, Spurgar la foce o sbocco d' un fosso, d’un canale, d’un fiume, e quindi Sfocia-lura dicesi all’operazione. V. Fuosa. Desbocàx , Voce antiq. vale Sbucare , Uscir fuori. V. Sbusàr fora. 29