484 II Covenant approvato per forza [a8.1v.19] di Ginevra scelta invece di Bruxelles; poi Leone Bourgeois, che ha pronunciato una seria critica alla Lega perché non è munita della forza necessaria a far rispettare le proprie decisioni; poi i delegati di altri Stati minori fra i quali con veemenza il Portogallo. A questo punto Clemenceau, seccato, si è alzato e ha detto: «Propongo l’approvazione del rapporto del Presidente Wilson. Nessuno domanda la parola? È approvato all’unanimità ». Vi è stato un movimento di rivolta contro questa approvazione di sorpresa, imposta malgrado le numerose critiche. Ma è stato tosto sedato e cosi tutte le questioni sollevate, e circa l’eguaglianza delle razze, e circa l’introduzione, fatta di straforo nello statuto, della dottrina di Monroe, e circa gli inconvenienti ed i pericoli che presenta l’art. 16 con le sue sanzioni finanziarie — che potrebbero trasformarsi in una specie di strozzinaggio bancario —, e per altre importanti controversie, sono state tutte risolte d’autorità. A proposito della mancanza di sanzioni militari e della fiducia riposta nelle sanzioni finanziarie, qualcuno fra noi ricorda il verso di Giuseppe Giusti, scritto al tempo della guerra dell’oppio: «La spada è un’arma stanca; scanna meglio la banca. » E della adunanza plenaria odierna si dice: «È il parto della gatta frettolosa ». Attolico mi ha fatto il suo rapporto sull’odierna seduta del Consiglio Supremo economico. Vi si è deciso di fornire equipaggi belgi al naviglio mercantile tedesco, che viene in possesso degli alleati. Si sono fissate le misure necessarie per riprendere le relazioni commerciali con i nemici appena firmata la pace. È stata esaminata la gravissima situazione delle forniture di carbone all’Italia. Dall’Inghilterra si sono potute imbarcare soltanto 370.000 tonnellate, contro le 730.000 promesse per il corrente aprile; mentre dalla Francia non si arriva a spedire 5000 tonnellate al giorno. Si provvede a sollecitare spedizioni